risedronato eg 4 compresse rivestite 35mg eg spa
Che cosa è risedronato eg 4cpr riv 35mg?
Risedronato eg compresse rivestite prodotto da
eg spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Risedronato eg risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di bifosfonati.
Contiene i principi attivi:
sodio risedronato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: risedronato sodico 35 mg (equivalente a 32,5 mg di acido risedronico).
Codice AIC: 039970227
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale manifesta per ridurre il rischio di fratture dell'anca. Trattamento dell'osteoporosi negli uomini con elevato rischio di fratture.
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Posologia
La dose raccomandata per gli adulti e' di una compressa da 35 mg per via orale una volta alla settimana. La compressa deve essere assunta ogni settimana allo stesso giorno. L'assorbimento del risedronato sodico e' influenzato dal cibo e pertanto, per assicurarne un assorbimento adeguato, i pazienti devono assumere il risedronato almeno 30 minuti prima di ingerire il primo cibo (prima della colazione), altri medicinali o bevande del giorno (eccezione fatta per l'acqua naturale). In caso di dimenticanza di una dose, la compressa da 35 mg di risedronato deve essere presa il giorno in cui se ne ricordano. Poi ricominciare a prendere una compressa una volta alla settimana nel giorno in cui e' normalmente assunta la compressa. Non devono essere assunte nello stessogiorno due compresse. La compressa deve essere deglutita intera e nonsciolta o masticata. Per favorire il transito della compressa nello stomaco assumere il risedronato con un bicchiere di acqua naturale (>=120 ml) mantenendo una posizione eretta (seduta o in piedi). I pazientinon devono coricarsi per 30 minuti dopo aver ingerito la compressa. L'integrazione di calcio e vitamina D deve essere considerata in caso di apporto dietetico inadeguato. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in quanto la biodisponibilita', la distribuzione el'eliminazione nei soggetti anziani (>60 anni) si sono rivelate simili a quelle nei soggetti piu' giovani. Questo e' stato anche mostrato in pazienti molto anziani, di 75 anni e oltre nella popolazione in post-menopausa. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata. L'impiego di risedronato sodico e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). La sicurezza e l'efficacia di risedronato nei bambini e negli adolescenti non sono state accertate.
Effetti indesiderati
Il risedronato e' stato studiato in studi clinici di fase III che hanno coinvolto piu' di 15.000 pazienti. La maggioranza degli effetti indesiderati riscontrati nel corso degli studi clinici e' stata di grado lieve o moderato e di solito non ha richiesto l'interruzione della terapia. Gli effetti avversi verificatisi durante gli studi clinici di fase III nelle donne in post-menopausa con osteoporosi trattate fino a 36 mesi con risedronato alla dose di 5 mg/die (n=5020) o con placebo (n=5048), e considerati possibilmente o probabilmente correlati al risedronato. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100; =1/1.000; =1/10.000; >Risultati di laboratorio: in alcuni pazienti sono state osservate delle iniziali diminuzioni a carattere lieve, transitorio e asintomatico dei livelli sierici di calcio e fosfato. >>Esperienza post-marketing (la frequenza non e' nota). Patologie dell'occhio: irite, uveite. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: osteonecrosi mandibolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee e di ipersensibilita', compresi angioedema, eruzione generalizzata, orticaria, reazioni cutanee bollose, vasculite leucocitoclastica, tra cui alcune forme gravi, compresi casi isolati di sindromedi Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; perdita dei capelli. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche. Patologieepatobiliari: disturbi epatici gravi. Nella maggior parte dei casi segnalati i pazienti erano stati trattati con altri medicinali noti per causare disturbi epatici.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon esistono dati adeguati sull'uso di risedronato sodico nelle donnein gravidanza. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e'noto. Gli studi effettuati sugli animali indicano che una piccola quantita' di risedronato sodico passa nel latte materno. Non deve essere utilizzato da donne incinte o che stanno allattando al seno.Indicazioni
Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale manifesta per ridurre il rischio di fratture dell'anca. Trattamento dell'osteoporosi negli uomini con elevato rischio di fratture.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al risedronato sodico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipocalcemia. Gravidanza e allattamento. Grave compromissione renale (clearance della creatinina POSOLOGIALa dose raccomandata per gli adulti e' di una compressa da 35 mg per via orale una volta alla settimana. La compressa deve essere assunta ogni settimana allo stesso giorno. L'assorbimento del risedronato sodico e' influenzato dal cibo e pertanto, per assicurarne un assorbimento adeguato, i pazienti devono assumere il risedronato almeno 30 minuti prima di ingerire il primo cibo (prima della colazione), altri medicinali o bevande del giorno (eccezione fatta per l'acqua naturale). In caso di dimenticanza di una dose, la compressa da 35 mg di risedronato deve essere presa il giorno in cui se ne ricordano. Poi ricominciare a prendere una compressa una volta alla settimana nel giorno in cui e' normalmente assunta la compressa. Non devono essere assunte nello stessogiorno due compresse. La compressa deve essere deglutita intera e nonsciolta o masticata. Per favorire il transito della compressa nello stomaco assumere il risedronato con un bicchiere di acqua naturale (>=120 ml) mantenendo una posizione eretta (seduta o in piedi). I pazientinon devono coricarsi per 30 minuti dopo aver ingerito la compressa. L'integrazione di calcio e vitamina D deve essere considerata in caso di apporto dietetico inadeguato. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in quanto la biodisponibilita', la distribuzione el'eliminazione nei soggetti anziani (>60 anni) si sono rivelate simili a quelle nei soggetti piu' giovani. Questo e' stato anche mostrato in pazienti molto anziani, di 75 anni e oltre nella popolazione in post-menopausa. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata. L'impiego di risedronato sodico e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). La sicurezza e l'efficacia di risedronato nei bambini e negli adolescenti non sono state accertate.CONSERVAZIONENon richiede particolari condizioni di conservazione.AVVERTENZECibo, bevande (eccezione fatta per l'acqua naturale) e medicinali contenenti cationi polivalenti (quali calcio, magnesio, ferro e alluminio), interferiscono con l'assorbimento dei bifosfonati e non devono essere assunti contemporaneamente a risedronato. L'efficacia dei bifosfonati nel trattamento dell'osteoporosi e' correlata alla presenza di una diminuita densita' minerale ossea e/o prevalenza di fratture. L'eta' avanzata o fattori clinici di rischio per le fratture da soli non giustificano l'inizio del trattamento dell'osteoporosi con un bifosfonato. L'evidenza a supporto dell'efficacia dei bifosfonati compreso il risedronato, nei pazienti molto anziani (piu' di 80 anni) e' limitata. I bisfosfonati sono stati associati a esofagiti, gastriti, ulcere esofageee gastroduodenali. Si deve pertanto prestare cautela: in pazienti conanamnesi positiva per disturbi all'esofago che provocano un ritardo del transito esofageo o dello svuotamento gastrico, come restringimentoo acalasia; in pazienti incapaci di mantenere il busto eretto per almeno 30 minuti dal momento in cui assumono la compressa; se il risedronato viene somministrato a pazienti con problemi in atto o recenti a carico dell'esofago o del tratto gastrointestinale superiore. Si deve correggere l'ipocalcemia prima dell'inizio della terapia con il risedronato. Si devono inoltre trattare altri disturbi delle ossa e del metabolismo minerale (es. disfunzione paratiroidea, ipovitaminosi D) quando si inizia la terapia con il risedronato. E' stata segnalata osteonecrosi mandibolare, in genere associata all'estrazione dentale e/o a infezione locale (inclusa l'osteomielite), in pazienti affetti da cancro e sottoposti a regimi terapeutici che includevano i bifosfonati per lo piu' somministrati per via endovenosa. Molti di questi pazienti si sottoponevano anche a chemioterapia ed erano trattati con corticosteroidi.E' stata riportata osteonecrosi mandibolare anche in pazienti con osteoporosi trattati con bifosfonati per via orale. Prima di iniziare un trattamento in pazienti con fattori di rischio concomitanti (es. cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Nel corso del trattamento questi pazienti devono evitare, se possibile, di sottoporsi a procedure odontoiatriche invasive. Pazienti che sviluppano osteonecrosi mandibolare durante il trattamento con bifosfonati possono peggiorare tale condizione se nel frattempo si sottopongono a chirurgia odontoiatrica. Non sono disponibili dati che suggeriscano se la sospensione della terapia con bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi mandibolare nei pazienti che richiedono procedure odontoiatriche. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.INTERAZIONINon sono stati condotti studi di interazione, tuttavia negli studi clinici non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali. Negli studi di fase III sul risedronato sodico nel trattamento dell'osteoporosi con una dose giornaliera, rispettivamente il 33% e il 45% delle pazienti hanno assunto acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Nella studio di fase III nelle donne in post-menopausa trattate una volta alla settimana, e' stato segnalato l'uso del 57% e il 40% delle pazienti, rispettivamente di acido acetilsalicilico o FANS. Tra gli utilizzatori regolari di acido acetilsalicilico o FANS (3 o piu' giorni alla settimana) l'incidenza di eventi avversi a livello del tratto gastrointestinale superiore in pazienti trattati con risedronato sodico e' risultata simile a quella riscontrata in pazienti del gruppo di controllo. Qualora ritenutoopportuno, il risedronato sodico puo' essere usato in concomitanza con la terapia estrogenica sostitutiva(solo per le donne). L'assunzione contemporanea di medicinali contenenti cationi polivalenti (es. calcio, magnesio, ferro e alluminio) interferisce con l'assorbimento di risedronato. Il risedronato sodico non e' metabolizzato a livello sistemico, non induce gli enzimi del citocromo P-450 ed ha un basso legame perle proteine.EFFETTI INDESIDERATIIl risedronato e' stato studiato in studi clinici di fase III che hanno coinvolto piu' di 15.000 pazienti. La maggioranza degli effetti indesiderati riscontrati nel corso degli studi clinici e' stata di grado lieve o moderato e di solito non ha richiesto l'interruzione della terapia. Gli effetti avversi verificatisi durante gli studi clinici di fase III nelle donne in post-menopausa con osteoporosi trattate fino a 36 mesi con risedronato alla dose di 5 mg/die (n=5020) o con placebo (n=5048), e considerati possibilmente o probabilmente correlati al risedronato. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100; =1/1.000; =1/10.000; >Risultati di laboratorio: in alcuni pazienti sono state osservate delle iniziali diminuzioni a carattere lieve, transitorio e asintomatico dei livelli sierici di calcio e fosfato. >>Esperienza post-marketing (la frequenza non e' nota). Patologie dell'occhio: irite, uveite. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: osteonecrosi mandibolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee e di ipersensibilita', compresi angioedema, eruzione generalizzata, orticaria, reazioni cutanee bollose, vasculite leucocitoclastica, tra cui alcune forme gravi, compresi casi isolati di sindromedi Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; perdita dei capelli. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche. Patologieepatobiliari: disturbi epatici gravi. Nella maggior parte dei casi segnalati i pazienti erano stati trattati con altri medicinali noti per causare disturbi epatici.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon esistono dati adeguati sull'uso di risedronato sodico nelle donnein gravidanza. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e'noto. Gli studi effettuati sugli animali indicano che una piccola quantita' di risedronato sodico passa nel latte materno. Non deve essere utilizzato da donne incinte o che stanno allattando al seno.Composizione ed Eccipienti
Nucleo: amido, pregelatinizzato (mais), cellulosa microcristallina, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, lattosio monoidrato, titanio diossido (E171), macrogol 4000.
Avvertenze
Cibo, bevande (eccezione fatta per l'acqua naturale) e medicinali contenenti cationi polivalenti (quali calcio, magnesio, ferro e alluminio), interferiscono con l'assorbimento dei bifosfonati e non devono essere assunti contemporaneamente a risedronato. L'efficacia dei bifosfonati nel trattamento dell'osteoporosi e' correlata alla presenza di una diminuita densita' minerale ossea e/o prevalenza di fratture. L'eta' avanzata o fattori clinici di rischio per le fratture da soli non giustificano l'inizio del trattamento dell'osteoporosi con un bifosfonato. L'evidenza a supporto dell'efficacia dei bifosfonati compreso il risedronato, nei pazienti molto anziani (piu' di 80 anni) e' limitata. I bisfosfonati sono stati associati a esofagiti, gastriti, ulcere esofageee gastroduodenali. Si deve pertanto prestare cautela: in pazienti conanamnesi positiva per disturbi all'esofago che provocano un ritardo del transito esofageo o dello svuotamento gastrico, come restringimentoo acalasia; in pazienti incapaci di mantenere il busto eretto per almeno 30 minuti dal momento in cui assumono la compressa; se il risedronato viene somministrato a pazienti con problemi in atto o recenti a carico dell'esofago o del tratto gastrointestinale superiore. Si deve correggere l'ipocalcemia prima dell'inizio della terapia con il risedronato. Si devono inoltre trattare altri disturbi delle ossa e del metabolismo minerale (es. disfunzione paratiroidea, ipovitaminosi D) quando si inizia la terapia con il risedronato. E' stata segnalata osteonecrosi mandibolare, in genere associata all'estrazione dentale e/o a infezione locale (inclusa l'osteomielite), in pazienti affetti da cancro e sottoposti a regimi terapeutici che includevano i bifosfonati per lo piu' somministrati per via endovenosa. Molti di questi pazienti si sottoponevano anche a chemioterapia ed erano trattati con corticosteroidi.E' stata riportata osteonecrosi mandibolare anche in pazienti con osteoporosi trattati con bifosfonati per via orale. Prima di iniziare un trattamento in pazienti con fattori di rischio concomitanti (es. cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Nel corso del trattamento questi pazienti devono evitare, se possibile, di sottoporsi a procedure odontoiatriche invasive. Pazienti che sviluppano osteonecrosi mandibolare durante il trattamento con bifosfonati possono peggiorare tale condizione se nel frattempo si sottopongono a chirurgia odontoiatrica. Non sono disponibili dati che suggeriscano se la sospensione della terapia con bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi mandibolare nei pazienti che richiedono procedure odontoiatriche. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Gravidanza e Allattamento
Non esistono dati adeguati sull'uso di risedronato sodico nelle donnein gravidanza. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e'noto. Gli studi effettuati sugli animali indicano che una piccola quantita' di risedronato sodico passa nel latte materno. Non deve essere utilizzato da donne incinte o che stanno allattando al seno.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati condotti studi di interazione, tuttavia negli studi clinici non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali. Negli studi di fase III sul risedronato sodico nel trattamento dell'osteoporosi con una dose giornaliera, rispettivamente il 33% e il 45% delle pazienti hanno assunto acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Nella studio di fase III nelle donne in post-menopausa trattate una volta alla settimana, e' stato segnalato l'uso del 57% e il 40% delle pazienti, rispettivamente di acido acetilsalicilico o FANS. Tra gli utilizzatori regolari di acido acetilsalicilico o FANS (3 o piu' giorni alla settimana) l'incidenza di eventi avversi a livello del tratto gastrointestinale superiore in pazienti trattati con risedronato sodico e' risultata simile a quella riscontrata in pazienti del gruppo di controllo. Qualora ritenutoopportuno, il risedronato sodico puo' essere usato in concomitanza con la terapia estrogenica sostitutiva(solo per le donne). L'assunzione contemporanea di medicinali contenenti cationi polivalenti (es. calcio, magnesio, ferro e alluminio) interferisce con l'assorbimento di risedronato. Il risedronato sodico non e' metabolizzato a livello sistemico, non induce gli enzimi del citocromo P-450 ed ha un basso legame perle proteine.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
- risedronato eg 14cpr riv 5mg
- risedronato eg 20cpr riv 5mg
- risedronato eg 26cpr riv 5mg
- risedronato eg 28cpr riv 5mg
- risedronato eg 30cpr riv 5mg
- risedronato eg 50cpr riv 5mg
- risedronato eg 56cpr riv 5mg
- risedronato eg 84cpr riv 5mg
- risedronato eg 90cpr riv 5mg
- risedronato eg 140cpr riv 5mg
- risedronato eg 250cpr riv 5mg
- risedronato eg 14cpr riv 30mg
- risedronato eg 28cpr riv 30mg
- risedronato eg 30cpr riv 30mg
- risedronato eg 50cpr riv 30mg
- risedronato eg 56cpr riv 30mg
- risedronato eg 90cpr riv 30mg
- risedronato eg 98cpr riv 30mg
- risedronato eg 250cpr riv 30mg
- risedronato eg 1cpr riv 35mg
- risedronato eg 2cpr riv 35mg
- risedronato eg 4cpr riv 35mg
- risedronato eg 8cpr riv 35mg
- risedronato eg 10cpr riv 35mg
- risedronato eg 12cpr riv 35mg
- risedronato eg 16cpr riv 35mg
- risedronato eg 20cpr riv 35mg
- risedronato eg 24cpr riv 35mg
- risedronato eg 28cpr riv 35mg
- risedronato eg 50cpr riv 35mg
- risedronato eg 90cpr riv 35mg
- risedronato eg 250cpr riv 35mg
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Conservazione del prodotto
Non richiede particolari condizioni di conservazione.