renormax*14cpr 6mg spirapril msd italia srl
Che cosa è renormax 14cpr 6mg?
Renormax compresse prodotto da
msd italia srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Renormax risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di inibitore dell'enzima di conversione.
Contiene i principi attivi:
spirapril cloridrato
Codice AIC: 028582017
Codice EAN: 0
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Posologia
La dose iniziale raccomandata e' di 6 mg (1 compressa) una volta al giorno, sia per la terapia di attacco sia per la terapia di mantenimento. Se non viene raggiunta una risposta soddisfacente entro 4-6 settimane di terapia con una dose di 6 mg/die, e' consigliabile considerare una terapia antiipertensiva addizionale o alternativa. Uso in pazienti con insufficienza renale: in pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina 31-80 ml/min) e moderata (clearance della creatinina 10-30 ml/min) la dose iniziale e' di 3 mg. Questi pazienti dovrebbero cominciare la terapia dopo monitoraggio clinico. Come per i pazienti non compromessi nella loro funzionalita' renale, il dosaggio puo' aumentare, in base alle rilevazioni della pressione sanguigna, sino ad un massimo di 6 mg al giorno. I dati relativi a pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina 65 anni) non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Uso in pediatria: poiche' non e' disponibile un'esperienza in pediatria, il suo uso e' controindicato in pazienti pediatrici.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riscontrati sono cefalea, vertigini, sintomi a carico delle vie respiratorie superiori (compresa la tosse) ed affaticamento. Raramente sono stati osservati fastidi gastrointestinali e rash cutanei. In rari casi, alla prima dose, puo' manifestarsi ipotensione. Angioedema: in pazienti trattati con ACE-inibitori sono stati segnalati angioedema del viso, delle estremita', delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe. Neutropenia/Agranulocitosi: non c'e' alcuna evidenza che il trattamento long-term con il farmaco causi alcun effetto sfavorevole sui parametri ematologici. Il monitoraggio periodico della conta dei globuli bianchi in pazienti portatori di malattie autoimmuni dovrebbe essere preso in considerazione, poiche' in rare occasioni in questo gruppo di pazienti e' stata segnalata discrasia ematica a seguito del trattamentocon ACE-inibitori. Raramente si puo' osservare ipotensione in pazienti portatori di ipertensione non complicata, ma si puo' verificare soprattutto dopo la prima dose, quando e' presente una deplezione salina e/o idrica.
Indicazioni
E' indicato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; Storia di angioedema correlata ad un trattamento precedente con un ACE-inibitore; edema ereditario o edema angioneurotico idiopatico; grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 10 ml/min) o in trattamento emodialitico; gravidanza e allattamento; eta' pediatrica(per mancanza di dati).
Avvertenze
Uso in pazienti con insufficienza renale: in pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina 31-80 ml/min) e moderata (clearance della creatinina 10-30 ml/min), la dose iniziale e' di 3 mg.Il dosaggio puo' aumentare, in base alle rilevazioni della pressione sanguigna, sino ad un massimo di 6 mg al giorno. I dati relativi a pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 10 ml/min) e/o in trattamento emodialitico sono ancora limitati, pertantol'uso in tali pazienti e' controindicato. Uso in pazienti con insufficienza epatica: in questi pazienti le concentrazioni plasmatiche di spiraprilato possono essere ridotte del 30%. Non e' necessaria, peraltro, alcuna riduzione della dose. Pazienti anziani: sulla base di dati clinici e farmacocinetici, negli anziani (oltre i 65 anni) non e' necessaria alcuna riduzione della dose. Uso in pazienti con deplezione salina e/o idrica: sebbene sia stata osservata raramente in pazienti con ipertensione non complicata, l'ipotensione, in particolare dopo la primasomministrazione, puo' verificarsi con l'uso nei pazienti con deplezione salina e/o idrica gia' in trattamento con diuretici, nei pazienti in dieta salina ristretta o in quelli con diarrea o vomito. In tali pazienti, il trattamento diuretico dovrebbe essere interrotto per 2-3 giorni prima della terapia con il farmaco. Se si deve somministrare insieme ad un diuretico, il trattamento deve essere iniziato sotto strettocontrollo medico per le prime 6 ore successive alla somministrazione.Se si osserva ipotensione il paziente deve essere collocato in posizione supina e, se necessario, ricevere una infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresentauna controindicazione ad un uso successivo e le dosi seguenti possonoessere usualmente somministrate senza difficolta', una volta che la pressione arteriosa si e' normalizzata. Uso in pazienti con insufficienza cardiaca concomitante: i pazienti con insufficienza cardiaca concomitante, specialmente se gravi, hanno un maggior rischio di seria ipotensione e peggioramento acuto della funzionalita' renale. Si consiglia di trattare questi pazienti inizialmente sotto controllo medico, usando un basso dosaggio iniziale. In questi pazienti va anche monitorata regolarmente la funzionalita' renale. Uso in pazienti con stenosi aortica: si raccomanda attenzione per il rischio potenziale di una ridotta perfusione coronarica e cerebrale. Uso di supplementi di potassio o diuretici risparmiatori di potassio: i fattori di rischio per lo sviluppo di iperkaliemia in associazione con ACE inibitori includono insufficienza renale e diabete mellito. Quindi, dovrebbe essere utilizzato concautela in tali condizioni. L'uso con supplementi di potassio o diuretici risparmiatori di potassio puo' condurre ad un incremento significativo del potassio sierico. Se l'uso concomitante dei farmaci sopracitati e' indicato a causa di ipokaliemia, essi dovrebbero essere utilizzati con cautela e con frequenti monitoraggi della potassiemia. Uso in pazienti con ipertensione reno-vascolare: come conseguenza della inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, puo' causare modifiche nella funzione renale in pazienti con ipertensione renovascolare. La somministrazione, specialmente in pazienti ipertesi con stenosi dell'arteria renale monolaterale o bilaterale, puo' causare un incrementodell'azoto ureico ematico (BUN) e della creatinina sierica. In tali pazienti la funzionalita' renale dovrebbe essere monitorata attentamente nel corso della terapia. Bisogna tener conto della possibilita' che la funzionalita' renale peggiori rapidamente nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con ipertensione reno-vascolare, in particolare se esiste una stenosi bilaterale delle arterie renali o se esiste una stenosi unilaterale dell'unico rene funzionalmente attivo, come ad esempio dopo trapianto renale. Nei pazienti con entrambi i reni funzionanti, e con stenosi unilaterale della arteria renale si puo' verificare una perdita della funzionalita' del rene malato, benche' reversibile, senza che concomiti un aggravamento della funzionalita' renale. Alcuni pazienti ipertesi, senza alcuna apparente compromissione reno-vascolare, possono sviluppare incrementi dell'azoto ureico ematico (BUN) e della creatinina sierica. Questi incrementi sono normalmente di piccola entita' e transitori ed e' piu' probabile che intervengano in pazienti con insufficienza renale preesistente. Uso in pazienti in trattamento emodialitico: si sono verificate reazioni anafilattiche nei pazienti trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) durante emodialisi con membrane poliacrilonitriliche (AN 69)ad "alto flusso". Pertanto si raccomanda di non usare tali membrane in questi pazienti. Angioedema: nei pazienti trattati con ACE-inibitori, specialmente durante la prima settimana di trattamento, sono stati segnalati angioedema delle estremita', del viso, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o laringe. Tuttavia in rari casi si puo' sviluppare un grave angioedema dopo un trattamento a lungo termine con un ACE-inibitore. Se si osserva angioedema, si deve sospendere il trattamento con il farmaco ed il paziente deve essere osservato attentamente fino a scomparsa del gonfiore. Qualora siano interessate la lingua, la glottide o la laringe, il che puo' provocare l'ostruzionedelle vie aeree, deve essere prontamente somministrata una terapia appropriata, ad esempio una soluzione di adrenalina 1:1000. Tosse: durante il trattamento con ACE-inibitori si puo' osservare tosse secca e/o non-produttiva che scompare con l'interruzione della terapia. Chirurgia/Anestesia: in pazienti che devono essere sottoposti ad interventi dichirurgia generale o durante anestesia con agenti che possono indurreipotensione, puo' bloccare la formazione di angiotensina II, secondaria al rilascio compensatorio di renina. Se dovesse comparire ipotensione ed essa fosse ritenuta effetto di questo meccanismo, la stessa puo'essere corretta mediante espansione della volemia. Proteinuria: si puo' verificare soprattutto nei pazienti con disfunzione renale o in trattamento con dosi relativamente alte di ACE-inibitori. Uso in pediatria: poiche' non e' disponibile un'esperienza in pediatria, il suo uso e' controindicato in pazienti pediatrici. Per la presenza di lattosio, i pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio,non devono assumere questo farmaco.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: non sono stati condotti studi sufficienti per valutare i possibili rischi associati all'uso nelle donne gravide. L'esperienza riportata per altri ACE-inibitori segnala casi di ipoplasia polmonare, ritardo della crescita intra-uterina, persistenza del canale arteriosoe ipoplasia cranica. Inoltre, per la sua attivita' farmacologica e' possibile ipotensione fetale, con oliguria fetale/neonatale e oligoidramnios. Prove sugli animali hanno dimostrato che gli ACE-inibitori possono influire negativamente sull'ultima fase della crescita fetale, cheporta alla mortalita' fetale e ad anomalie congenite, specialmente della scatola cranica. Si ritiene che quest'ultima anomalia sia causata dagli effetti farmacologici del farmaco e correlata alla comparsa di oligoidramnios. Per valutare il potenziale rischio di effetti sul feto,occorre tenere in considerazione la seguente esperienza riportata conaltri ACE-inibitori. Mentre non sono stati osservati effetti negativicon tali farmaci durante il primo trimestre di gravidanza, il loro uso negli stadi successivi della gravidanza e' stato associato a patologie e mortalita' fetali e neonatali, dovute a ipotensione, ridotta irrorazione renale, oliguria e ilperkaliemia. Inoltre e' stato riportato oligoidramnios, indice presumibile di una ridotta funzionalita' renale nel feto. Sono stati riferiti anche problemi associati a prematurita',compresa pervieta' del dotto arterioso, ma non e' chiaro se essi siano correlati all'ACE inibizione, all'Ipertensione materna o ad una sottostante prematurita'. Pertanto non dovrebbe essere utilizzato in gravidanza eccetto in quelle pazienti per le quali non e' disponibile un trattamento alternativo e il beneficio potenziale sopravanzi ogni rischio potenziale. Allattamento: le donne in terapia con ACE-inibitori non dovrebbero allattare.
Interazioni con altri prodotti
L'uso con pasti ricchi di lipidi non ha effetti significativi sulla biodisponibilita' di Spirapril ma puo' ritardare il suo assorbimento dicirca un'ora. Gli effetti di diclofenac, glibenclamide, idroclorotiazide o cimetidina sulle concentrazioni plasmatiche di Spirapril e spiraprilat sono trascurabili, la somministrazione concomitante con rifampicina diminuisce del 20 -30 % le concentrazioni plasmatiche di spiraprilat; tuttavia queste modifiche minori non necessitano di un aggiustamento della dose quando e' utilizzato in combinazione con i farmaci sopracitati. La nicardipina puo' provocare un aumento del 44 % di spiraprilat nell'AUC. La biodisponibilita' della nicardipina puo' essere ridotta di circa il 30 % quando somministrata in concomitanza al prodotto. Non causa modifiche rilevanti nella farmacocinetica di digossina. I pazienti in terapia diuretica possono occasionalmente subire un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l'inizio della terapia con il farmaco. L'uso contemporaneo di Spirapril e supplementi di potassioo diuretici risparmiatori di potassio puo' portare ad un aumento significativo della potassiemia. Come altri farmaci che provocano l'eliminazione di sodio, l'uso di Spirapril puo' portare ad una diminuzione dell'eliminazione del litio. Pertanto i livelli di litio nel sangue vanno attentamente monitorati durante la terapia combinata con sali di litio. Nei pazienti sotto anestetici che provocano ipotensione, Spiraprilpuo' bloccare la formazione di angiotensina II secondaria al rilasciocompensatorio di renina. Nei pazienti in terapia combinata con indometacina e altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e' possibile che si verifichi una diminuzione dell'effetto antiipertensivo. Come con altri ACE-inibitori e' possibile un incremento dell'effetto ipotensivo di Spirapril in terapia combinata con farmaci narcotici, antipsicotici o alcool. L'uso concomitante di simpaticomimetici puo' provocare, come per altri farmaci ACE-inibitori, la riduzione dell'effetto antiipertensivo di Spirapril.