remodulin*ev sc 20ml 10mg/ml treprostinil ferrer internacional sa

Che cosa è remodulin ev sc 20ml 10mg/ml?

Remodulin soluzione per infusione prodotto da ferrer internacional sa
è un farmaco osped. esitabile della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Remodulin risulta disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico

E' utilizzato per la cura di antiaggreganti piastrinici, eclusa l'eparina.
Contiene i principi attivi: treprostinil sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: contiene treprostinil sodio (formato in situ durante la produzione del prodotto finito) corrispondente a 10 mg di treprostinil per ml di soluzione. 20 ml di soluzione contengono 200 mg di treprostinil come treprostinil sodio.
Codice AIC: 037057041 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare (IAP) primaria per migliorare la tolleranza all'esercizio fisico e i sintomi della malattia in pazienti classificati come Classe III NYHA (New York Heart Association).

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Posologia

Solo per uso sottocutaneo. Il prodotto e' somministrato per infusionesottocutanea continua. Il trattamento deve essere iniziato e monitorato solo dai medici esperti nel trattamento dell'ipertensione polmonare. >>Adulti. Il trattamento per pazienti senza precedente terapia con prostacicline deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica inuna struttura medica in grado di fornire cure intensive. La velocita'di infusione iniziale raccomandata e' di 1,25 ng/kg/min. Se questa dose iniziale e' scarsamente tollerata, la velocita' di infusione deve essere ridotta a 0,625 ng/kg/min. La velocita' di infusione deve essereaumentata sotto supervisione medica con incrementi di 1,25 ng/kg/min alla settimana per le prime quattro settimane di trattamento e quindi di 2,5 ng/kg/min alla settimana. Adeguare la dose su base individuale e sotto supervisione medica per ottenere una dose di mantenimento in grado di ridurre la sintomatologia ed allo stesso tempo ben tollerata dal paziente. Durante le 12 settimane degli studi principali, l'efficacia e' stata garantita solo grazie ad un aumento medio della dose di 3-4 volte al mese. L'obiettivo degli aggiustamenti del dosaggio cronico e' stabilire una dose alla quale i sintomi dell'ipertensione arteriosapolmonare migliorano, riducendo nel contempo al minimo gli effetti farmacologici eccessivi del medicinale. Gli effetti indesiderati, quali rossore, cefalea, ipotensione, nausea, vomito e diarrea, dipendono in genere dalla dose di treprostinil somministrata. Possono scomparire con la prosecuzione del trattamento, ma nel caso persistano o diventino intollerabili per il paziente, e' possibile ridurre la velocita' di infusione per ridurne l'intensita'. Durante le fasi di follow-up degli studi clinici le dosi medie raggiunte dopo 12 mesi sono state di 26 ng/kg/min, di 36 ng/kg/min dopo 24 mesi e di 42 ng/kg/min dopo 48 mesi. Per i pazienti affetti da obesita' (con un peso del >=30% rispetto al proprio peso ideale), la dose iniziale e gli incrementi della successiva dose devono essere basati sul loro peso ideale. >>Anziani. Gli studiclinici non comprendevano un numero sufficiente di pazienti con eta' pari o superiore ai 65 anni tali da stabilire una possibile reazione diversa rispetto ai pazienti piu' giovani. In un'analisi farmacocinetica (FC) di popolazione, la clearance plasmatica di treprostinil era ridotta del 20%. In generale, la dose per un paziente anziano deve essereselezionata con cautela, prendendo in considerazione la maggiore frequenza di ridotta funzionalita' epatica, renale o cardiaca e la presenza di malattie concomitanti o altre terapie farmacologiche. >>Bambini enegli adolescenti. Sono disponibili solo pochi dati su pazienti con eta' inferiore ai 18 anni. Gli studi clinici disponibili non specificano se l'efficacia e la sicurezza dello schema posologico raccomandato per gli adulti possano essere estrapolate a bambini e adolescenti. >>Insufficienza epatica. La presenza di treprostinil nel plasma (AUC) aumenta del 260%-510% in caso di insufficienza epatica da lieve a moderata, rispettivamente di classe A e B di Child-Pugh. La clearance plasmatica di treprostinil e' risultata ridotta fino all'80% nei soggetti che presentavano insufficienza epatica da lieve a moderata. Si consiglia pertanto di prestare attenzione nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica a causa del rischio di aumento di esposizione sistemicache potrebbe ridurre la tollerabilita' e portare ad un incremento negli effetti indesiderati dose correlati. La dose iniziale deve essere ridotta a 0,625 ng/kg/min e gli incrementi devono essere effettuati concautela. >>Insufficienza renale. Poiche' non e' stato eseguito alcunostudio clinico sui pazienti con insufficienza renale, non sono state stabilite raccomandazioni di adeguamento posologico per pazienti con compromissione renale. Poiche' il treprostinil e i suoi metaboliti sonoescreti principalmente attraverso le vie urinarie, si raccomanda di prestare attenzione quando si trattano pazienti con insufficienza renale al fine di prevenire conseguenze deleterie relative al possibile aumento di esposizione sistemica. >>Metodo di passaggio al trattamento con epoprostenolo per via endovenosa. Quando e' necessario il passaggio all'epoprostenolo per via endovenosa, la fase di transizione deve essere svolta sotto stretta supervisione medica. A fini indicativi puo' essere utile considerare il seguente schema di transizione suggerito peril trattamento. Le infusioni di treprostinil devono essere prima ridotte lentamente di 2,5 ng/kg/min. Dopo almeno un'ora alla nuova dose ditreprostinil, il trattamento con epoprostenolo puo' essere iniziato ad una dose massima di 2 ng/kg/min. La dose di treprostinil deve esserequindi ridotta ad intervalli successivi di almeno 2 ore, e allo stesso tempo la dose di epoprostenolo e' gradualmente aumentata dopo aver mantenuto la dose iniziale per almeno un'ora. >>Modalita' di somministrazione. Il prodotto e' somministrato per infusione sottocutanea continua attraverso un catetere sottocutaneo utilizzando una pompa per infusione portatile. Al fine di evitare potenziali interruzioni nell'erogazione del farmaco, il paziente deve avere accesso ad una pompa di infusione di riserva e a piu' set per infusione sottocutanea nel caso l'apparecchiatura di somministrazione dovesse essere soggetta ad un malfunzionamento accidentale. La pompa di infusione portatile dovra' essere piccola e leggera, in grado di regolare le velocita' di infusione con incrementi di circa 0,002 ml/h, dotata di allarmi di occlusione, batteria in esaurimento, errore di programmazione e malfunzionamento del motore, accurata entro +/- 6% della velocita' di erogazione programmata eguidata da pressione positiva (continua o pulsata). Il serbatoio deveessere fatto in polivinile cloruro, polipropilene o vetro. I pazientidevono essere istruiti in modo appropriato sull'utilizzo e la programmazione della pompa, il collegamento e la cura del set per infusione. Il lavaggio del tubo di infusione mentre questo e' collegato al paziente puo' provocare un sovradosaggio accidentale. Le velocita' di infusione V (ml/h) sono calcolate utilizzando la seguente formula: V (ml/h) = D (ng/kg/min) x P (kg) x [0,00006/concentrazione del farmaco (mg/ml)]. D e' la dose prescritta, P e' il peso corporeo del paziente espresso. La concentrazione di questa formulazione e' di 10 mg/ml. Il fattoredi conversione 0,00006 sta per 60 min/ora x 0.000001 mg/ng. Per l'infusione sottocutanea somministrare senza ulteriore diluizione, alla velocita' indicata nella formula. Durante l'uso, si puo' somministrare unsingolo serbatoio (siringa) non diluito sull'arco di 72 ore alla temperatura di 37 gradi. La velocita' viene calcolata secondo la formula precedente.

Effetti indesiderati

Oltre agli effetti a livello locale provocati dalla somministrazione del prodotto per infusione sottocutanea, come dolore nella sede di infusione o reazioni nella sede di infusione, le reazioni indesiderate provocate dal medicinale sono legate alle proprieta' farmacologiche delle prostacicline. La frequenza degli eventi indesiderati riportati di seguito (molto comune >=10%, comune >=1 - <10%) si basano su dati derivanti da studi clinici con somministrazione sottocutanea. Patologie delsistema nervoso. Molto comune: cefalea. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Molto comune: vasodilatazione. Comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea. Comune: prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e osseo. Molto comune: dolore mascellare. Patologie sistemiche econdizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: dolore nella sede di infusione, reazioni nella sede di infusione, sanguinamento o ematoma. Comune: edema. Casi di sanguinamento si sono rivelatimolto comuni, come era prevedibile per questa popolazione di pazienticon un' alta percentuale di pazienti in cura con anticoagulanti. A causa degli effetti sull'aggregazione piastrinica, il medicinale puo' aumentare il rischio di sanguinamento, come dimostrato da un aumento dell'incidenza di epistassi e sanguinamento gastrointestinale (GI) (comprese emorragia GI, emorragia rettale, emorragia gengivale e melena) in studi clinici controllati. Sono stati riportati anche casi di emottisi, ematemesi e ematuria, ma questi si sono verificati con frequenza pari o inferiore rispetto al gruppo placebo. Oltre alle reazioni indesiderate riscontrate durante gli studi clinici, sono stati individuati i seguenti eventi durante l'uso post-commercializzazione del medicinale. Dato che tali eventi sono stati segnalati spontaneamente da una popolazione di dimensioni non note, non e' possibile pronunciarsi sulla lorofrequenza: tromboflebite associata ad infusione endovenosa periferica, infezione associata a catetere venoso centrale, sepsi, batteriemia, infezione sul sito di infusione, formazione di ascesso sul sito dell'infusione sottocutanea, trombocitopenia, sanguinamento associato al sito di infusione e dolore osseo. Inoltre, sono stati segnalati rari casidi esantema generalizzato, talvolta di carattere maculare o papulare,nonche' cellulite.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione arteriosa polmonare (IAP) primaria per migliorare la tolleranza all'esercizio fisico e i sintomi della malattia in pazienti classificati come Classe III NYHA (New York Heart Association).

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al treprostinil o ad uno qualsiasi degli eccipienti o residui del processo di produzione. Ipertensione arteriosa polmonare correlata a sindrome venocclusiva. Disfunzione cardiaca congestizia dovuta a grave disfunzione del ventricolo sinistro. Insufficienza epatica grave (Classe C di Child-Pugh). Ulcera gastrointestinale attiva, emorragia intracranica, ferite o altre condizioni di sanguinamento.Difetti valvolari congeniti o acquisiti con disturbi della funzione miocardica clinicamente rilevanti non legati all'ipertensione polmonare. Coronaropatia grave o angina instabile; infarto miocardico negli ultimi sei mesi; scompenso cardiaco se non sotto la stretta supervisione medica; aritmie gravi; eventi cerebrovascolari (ad es. attacco ischemico transitorio, ictus) negli ultimi 3 mesi.

Composizione ed Eccipienti

Sodio citrato, acido cloridrico diluito, metacresolo, sodio idrossido, sodio cloruro, acqua per iniezione.

Avvertenze

La decisione di iniziare la terapia con il prodotto deve tenere in considerazione l'elevata probabilita' che l'infusione continua sottocutanea debba essere continuata per un periodo prolungato. Quindi la capacita' del paziente di accettare un catetere e un dispositivo per infusione in permanenza ed esserne responsabile deve essere attentamente valutata. Il treprostinil e' un potente vasodilatatore polmonare e sistemico. In soggetti che presentano una bassa pressione arteriosa sistemica, il trattamento con treprostinil puo' aumentare il rischio di ipotensione sistemica. Il trattamento non e' raccomandato per pazienti con pressione arteriosa sistolica inferiore a 85 mmHg. Si raccomanda di monitorare la pressione arteriosa sistemica e la frequenza cardiaca durante i cambiamenti di dose, interrompendo l'infusione qualora insorgano sintomi di ipotensione o si verifichi una pressione arteriosa sistolica di 85 mmHg o inferiore. Improvvise interruzioni del trattamento o riduzioni molto marcate nel dosaggio del medicinale possono causare un rebound nell'ipertensione arteriosa polmonare. Se un paziente manifestaedema polmonare mentre e' trattato con il farmaco, e' possibile prendere in considerazione la possibilita' di sindrome venocclusiva associata. Il trattamento deve essere interrotto. I pazienti obesi (BMI maggiore di 30 kg/m2) smaltiscono il treprostinil piu' lentamente. Il beneficio del trattamento sottocutaneo con il prodotto in pazienti con ipertensione arteriosa polmonare particolarmente grave (NYHA stadio IV) non e' stato stabilito. Il rapporto efficacia/sicurezza del farmaco non e' stato studiato nell'ipertensione arteriosa polmonare associata a shunt cardiaco sinistro-destro, ipertensione portale o infezione da HIV.Per i pazienti con insufficienza epatica e renale la dose deve esserevalutata con cautela. Poiche' il treprostinil e i suoi metaboliti sono escreti principalmente attraverso le vie urinarie, si raccomanda di prestare attenzione quando si trattano pazienti con insufficienza renale al fine di prevenire rischi relativi al possibile aumento di esposizione sistemica. Si consiglia di prestare attenzione nelle situazioni in cui il treprostinil, inibendo l'aggregazione piastrinica, possa aumentare il rischio di sanguinamento. Un flaconcino da 20 ml di contiene55,1 mg di sodio. Valutare questo aspetto per i pazienti che seguono una dieta iposodica controllata.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'uso del treprostinil nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali non sono sufficienti a stabilire gli effetti sulla gravidanza. Non sono noti potenziali rischi per l'uomo. Usare durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto. Si raccomanda l'utilizzo di metodi contraccettivi durante il trattamento con il prodotto. Non e' noto se il treprostinil sia escreto nel latte materno. Le donne in allattamento che assumono il medicinale devono essere avvisate di interrompere l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

Le seguenti associazioni sono da prendere in considerazione. >>Diuretici, agenti antiipertensivi o altri vasodilatatori. La somministrazione concomitante del prodotto con diuretici, agenti antiipertensivi o altri vasodilatatori aumenta il rischio di ipotensione sistemica. >>Inibitori dell'aggregazione piastrinica, compresi FANS e anticoagulanti. Il treprostinil puo' inibire la funzionalita' piastrinica. La somministrazione concomitante del medicinale e inibitori dell'aggregazione piastrinica, compresi FANS, donatori di ossido nitrico o anticoagulanti puo' aumentare il rischio di sanguinamento. La sorveglianza dei pazientiche assumono anticoagulanti deve essere mantenuta in stretta conformita' alle comuni raccomandazioni della pratica medica nel monitoraggio di tali trattamenti. L'uso concomitante di altri inibitori piastrinicideve essere evitato nei pazienti che assumono anticoagulanti. L'infusione sottocutanea continua di treprostinil non ha avuto alcun effetto sulla farmacodinamica e farmacocinetica di una singola dose (25 mg) diwarfarin. Non sono disponibili dati sulle potenziali interazioni che causano un maggiore rischio di sanguinamento in caso di prescrizione del treprostinil assieme a donatori di ossido nitrico. >>Furosemide. Laclearance plasmatica del treprostinil puo' essere leggermente ridottain pazienti trattati con furosemide. Questa interazione e' probabilmente dovuta ad alcune caratteristiche metaboliche comuni ad entrambi i composti (glucuroconiugazione del gruppo carbossilato).

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai +25 gradi C.