refacto af iv 1fl1000ui+sir4ml fattore viii pfizer srl
Che cosa è refacto af iv 1fl1000ui+sir4ml?
Refacto af soluzione iniett polv solv prodotto da
pfizer srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Refacto af risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antiemorragici: fattore viii della coagulazione del sangue.
Contiene i principi attivi:
moroctocog alfa (fattore viii di coagulazione, ricombinante)
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni flaconcino contiene nominalmente 1000 ui di moroctocog alfa (fattore viii della coagulazione, ricombinante). dopo ricostituzione con i4 ml di soluzione per iniezione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) fornita, ogni ml della soluzione contiene appross
Codice AIC: 034421038
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti daemofilia A (deficienza congenita del fattore VIII). Il medicinale e' adatto per l'impiego negli adulti e nei bambini di qualsiasi eta', compresi i neonati. Il prodotto non contiene il fattore di von Willebrand, e quindi non e' indicato nella malattia di von Willebrand.
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Posologia
Se si prescrive ad un paziente normalmente trattato con XYNTHA, il medico puo' prendere in considerazione l'aggiustamento del dosaggio terapeutico sulla base dei valori del recupero del fattore VIII. Si devonoavvertire i soggetti affetti da emofilia A di portare con se' una quantita' adeguata di medicinale a base di fattore VIII, sulla base dellaposologia seguita, per il trattamento previsto in caso di viaggi. Si devono avvertire i pazienti di consultarsi con il loro medico prima diviaggiare. Il dosaggio e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della carenza del fattore VIII, dalla localizzazione e dall'entita' dell'emorragia nonche' dalle condizioni cliniche del paziente. Le dosi somministrate devono essere titolate sulla base della risposta clinica del paziente. In presenza di un inibitore, potrebberorichiedersi dosaggi maggiori o un trattamento specifico adeguato. Negli studi clinici non e' stato studiato l'adeguamento del dosaggio per pazienti con compromissione renale o epatica. Il numero di unita' di fattore VIII somministrate e' espresso in Unita' Internazionali (UI), che sono correlate allo standard attuale dell'OMS per i prodotti contenenti fattore VIII. L'attivita' plasmatica del fattore VIII e' espressao in percentuale (rispetto al plasma umano normale) o in Unita' Internazionali (rispetto ad uno Standard Internazionale per il fattore VIIIplasmatico). Un'Unita' Internazionale (UI) di attivita' del fattore VIII e' equivalente alla quantita' di fattore VIII presente in 1 ml di plasma umano normale. Il calcolo del dosaggio richiesto di fattore VIII si basa sulla considerazione empirica che 1 Unita' Internazionale (UI) di fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta l'attivita' plasmatica del fattore VIII di 2 UI/dl. Il dosaggio richiesto e' calcolato utilizzando la seguente formula: Unita' richieste = peso corporeo (kg) xincremento (% o UI/dl) del fattore VIII desiderato x 0,5 (UI/kg per UI/dl) La dose da somministrare e la frequenza di somministrazione devono essere sempre orientate all'efficacia clinica nel singolo caso. Nella eventualita' dei seguenti episodi emorragici, l'attivita' del fattore VIII non deve scendere al di sotto dei livelli plasmatici forniti (in % del valore normale o in UI/dl) nel corrispondente periodo. La seguente tabella puo' essere utilizzata come riferimento per il dosaggio negli episodi emorragici ed in chirurgia. >>Emorragia. Emartro iniziale, sanguinamento muscolare o del cavo orale. Livelli di fattore VIII richiesti: 20-40% o UI/dl, ripetere ogni 12-24 ore. Almeno 1 giorno fino a risoluzione dell'episodio di sanguinamento come indicato dal dolore o al raggiungimento dell'emostasi. Emartro piu' marcato, sanguinamento muscolare o ematoma. Livelli di fattore VIII richiesti: 30-60% o UI/dl, ripetere l'infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni o piu' fino a risoluzione del dolore e della disabilita' acuta. Emorragie pericoloseper la vita. Livelli di fattore VIII richiesti: 60-100& o UI/dl, ripetere l'infusione ogni 8-24 ore finche' il pericolo sia terminato. >>Operazioni chirurgiche. Minori, incluse le estrazioni dentali. Livelli di fattore VIII richiesti: 30-60% o UI/dl, ogni 24 ore, per almeno 1 giorno, fino al raggiungimento della cicatrizzazione. Maggiori. Livelli di fattore VIII richiesti: 80-100% o UI/dl (pre- e post- operazione), ripetere l'infusione ogni 8-24 ore fino ad una cicatrizzazione adeguata della ferita, poi continuare la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere una attivita' del fattore VIII dal 30% al 60% (UI/dl). Durante il corso del trattamento, si raccomanda un'appropriata determinazione dei livelli del fattore VIII per la regolazione della dose da somministrare e la frequenza di infusioni ripetute. Nella eventualita' diinterventi chirurgici maggiori, in particolare, e' indispensabile un preciso monitoraggio della terapia sostitutiva mediante l'analisi della coagulazione (attivita' plasmatica del fattore VIII). I singoli pazienti possono avere una risposta variabile al fattore VIII, raggiungendo livelli diversi di recupero in vivo e mostrando emivite differenti. Per la profilassi a lungo termine contro le emorragie in pazienti affetti da emofilia A grave, il dosaggio usuale e' tra 20 e 40 UI di fattore VIII per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. In alcunicasi, soprattutto nei pazienti piu' giovani, possono rendersi necessari intervalli di somministrazione piu' ravvicinati o dosi di farmaco maggiori. I pazienti sottoposti a terapia sostitutiva a base di fattoreVIII devono essere controllati per lo sviluppo di inibitori del fattore VIII. Se non si ottengono i livelli plasmatici di attivita' del fattore VIII attesi, o se l'emorragia non e' controllata con una dose adeguata, deve essere eseguito un test al fine di determinare se siano presenti inibitori del fattore VIII. Dati da studi clinici hanno mostrato che se gli inibitori sono presenti a livelli inferiori alle 10 Unita' Bethesda (UB), l'ulteriore somministrazione di fattore antiemofilicopuo' neutralizzare gli inibitori. Nei pazienti con livelli di inibitore superiori a 10 UB, la terapia con fattore VIII puo' non essere efficace ed altre soluzioni terapeutiche devono essere prese in considerazione. La gestione di questi pazienti deve essere affidata ad un medicocon esperienza nel trattamento di pazienti con emofilia. Pazienti pediatrici: quando si trattano bambini piu' piccoli con il prodotto ci sideve aspettare la necessita' di aumentare la dose rispetto a quella utilizzata per gli adulti e i bambini piu' grandi. In uno studio in bambini con eta' inferiore ai 6 anni un'analisi farmacocinetica ha mostrato che l'emivita e il recupero erano inferiori rispetto a quelli osservati in bambini di eta' superiore e agli adulti. Durante gli studi clinici i bambini di eta' inferiore ai 6 anni che seguivano una posologiaprofilattica hanno utilizzato una dose media di 50 UI/kg del farmaco e hanno riportato una media di 6,1 episodi emorragici l'anno. I bambini di eta' superiore e gli adulti che seguivano posologie profilattichehanno utilizzato una dose media di 27 UI/kg e hanno riportato una media di 10 episodi emorragici l'anno. In uno studio clinico, la dose media per infusione del medicinale per episodi emorragici in bambini con eta' inferiore ai 6 anni era piu' alta della dose media somministrata a bambini di eta' superiore e agli adulti (rispettivamente 51,3 UI/kg e 29,3 UI/kg). Metodo di somministrazione: somministrare per iniezioneendovenosa (ev) nell'arco di diversi minuti dopo ricostituzione dellapolvere liofilizzata per iniezione con soluzione iniettabile di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) (fornita). La velocita' di infusione deve essere valutata in base alla tollerabilita' del paziente.
Effetti indesiderati
Inibizione del fattore VIII: e' ben noto il fenomeno della comparsa di anticorpi neutralizzanti l'attivita' del fattore VIII (inibitori) nel trattamento di pazienti affetti da emofilia A. Come per tutti i prodotti a base di fattore VIII della coagulazione, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitori che devono essere titolati in Unita' Bethesda (UB) utilizzando la modifica di Nijmegen al test Bethesda. Se insorgono simili inibitori, tale condizione puo' manifestarsi come risposta clinica insufficiente. In questi casi, si raccomanda di contattare un centro specializzato nella cura dell'emofilia. In unostudio clinico con il farmaco in pazienti trattati in precedenza ( previously treated patients, PTP), l'incidenza degli inibitori del fattore VIII rappresentava l'endpoint primario per la sicurezza. Sono statiosservati inibitori a basso titolo, transitori in due pazienti su 94,con un'esposizione mediana di 76 giorni di esposizione (ED, intervallo 1-92) corrispondenti a 2,2% degli 89 pazienti con almeno 50 ED. In uno studio di supporto con il medicinale, erano stati osservati un casodi comparsa de novo di inibitori e due casi di ricomparsa di inibitori su 110 pazienti (tutti a basso titolo, determinazione del laboratorio centrale); in questi studi di supporto, 110 pazienti hanno avuto un'esposizione mediana di 58 ED al prodotto (intervallo 5-140) e 98 pazienti hanno avuto almeno un'esposizione mediana di 50 ED al farmaco; 98 dei 110 pazienti originali hanno continuato il trattamento in un secondo studio di supporto e hanno avuto una successiva esposizione al medicinale con mediana di 169 ED addizionali (intervallo 9-425). E' stato osservato un (1) addizionale inibitore a basso titolo de novo. La frequenza degli inibitori osservati in questi studi e' all'interno di un intervallo atteso. In uno studio clinico con il medicinale in PTP, 1 inibitore e' stato osservato in 113 pazienti. Inoltre vi sono state segnalazioni spontanee post-marketing di inibitori ad alto titolo che hanno coinvolto pazienti trattati in precedenza. Non ci sono dati clinici su pazienti non trattati in precedenza. Tuttavia sono in programma studi clinici su pazienti non trattati in precedenza. In uno studio clinico, 32 pazienti non trattati in precedenza su 101 (32%) trattati con il prodotto hanno sviluppato inibitori: 16 su 101 (16%) con un titolo >5 UB e 16 su 101 (16%) con un titolo <= 5 UB. Il numero mediano di giorni di esposizione fino allo sviluppo dell'inibitore in questi pazienti era di 12 giorni (intervallo di 3-49 giorni). Dei 16 pazienti con un titolo elevato, 15 hanno ricevuto un trattamento per l'immunotolleranza (IT). Dei 16 pazienti con basso titolo, e' stato iniziato il trattamento per l'IT in 10 pazienti. Il trattamento per l'IT ha avuto un'efficacia del 73% nei pazienti con alto titolo e del 90 % nei pazienti con basso titolo. Per tutti i 101 PUP trattati, indipendentemente dallosviluppo di inibitore, il numero mediano di giorni di esposizione e' di 197 giorni (intervallo di 1-1299 giorni). Frequenza delle reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a = 1/1000 a =1/10): inibitori del fattore VIII-PUP; comune (>=1/100, =1/1000 a GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono stati condotti studi con il fattore VIII sulla riproduzione animale. Essendo rara l'insorgenza dell'emofilia A nelle donne, non siha esperienza sull'uso del fattore VIII durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi, il fattore VIII deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.
Indicazioni
Trattamento e profilassi di episodi emorragici in pazienti affetti daemofilia A (deficienza congenita del fattore VIII). Il medicinale e' adatto per l'impiego negli adulti e nei bambini di qualsiasi eta', compresi i neonati. Il prodotto non contiene il fattore di von Willebrand, e quindi non e' indicato nella malattia di von Willebrand.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' nota verso il principio attivo o uno qualsiasi deglieccipienti. Reazioni allergiche pregresse alle proteine di criceto.
Composizione ed Eccipienti
Polvere: saccarosio, cloruro di calcio diidrato, L-Istidina, polisorbato 80, cloruro di sodio. Solvente: cloruro di sodio in acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Come con tutti i prodotti a base di proteine somministrati per via endovenosa, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine di criceto. I pazienti devono essere informati dei segni premonitori delle reazioni di ipersensibilita' (inclusi orticaria, orticaria generalizzata, senso di oppressione toracica, respiro sibilante, ipotensione) ed anafilassi. Qualora insorgano reazioni allergiche o anafilattiche, si deve interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco e iniziare un adeguato trattamento. In caso di shock devono essere messi in atto gli attuali standard medici di trattamento dello shock. Se si manifestasse uno qualsiasi di questi sintomi, si devono avvertire i pazienti di interrompere l'uso del prodotto e di contattare il loro medico o rivolgersi al pronto soccorso, a seconda del tipo e della gravita' della reazione. La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) il fattore VIII e' unacomplicanza nota nel trattamento dei pazienti con emofilia A. Questi inibitori sono di solito immunoglobuline IgG dirette contro l'attivita' pro-coagulante del fattore VIII e sono quantificati in Unita' Bethesda (UB) per ml di plasma utilizzando la modifica di Nijmegen al test Bethesda. Il rischio di sviluppare inibitori e' correlato all'esposizione al fattore VIII, ed e' piu' elevato nei primi 20 giorni di esposizione. Sono stati osservati inibitori in pazienti trattati in precedenzache ricevevano prodotti a base di fattore VIII. Sono stati osservati casi di ricomparsa di inibitori (basso titolo) dopo il passaggio da unprodotto contenente fattore VIII ricombinante ad un altro, in pazienti trattati in precedenza, con piu' di 100 giorni di esposizione e con anamnesi positiva per lo sviluppo di inibitori. I pazienti trattati con fattore VIII della coagulazione ricombinante devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo degli inibitori mediante appropriate visite cliniche e test di laboratorio. Sono state ricevute durante gli studi clinici e nel contesto post-marketing segnalazioni di mancanza diefficacia, principalmente nei pazienti in profilassi. La mancanza di efficacia e' stata descritta come sanguinamento nelle articolazioni target, sanguinamento in nuove articolazioni oppure una sensazione soggettiva del paziente di insorgenza di nuovo sanguinamento. Quando si prescrive il prodotto, e' importante titolare e monitorare individualmente per ogni paziente i livelli di fattore VIII per assicurare un'adeguata risposta terapeutica. Nell'interesse della sicurezza dei pazienti, si raccomanda di prendere nota del nome sulla confezione ed il numero di lotto del prodotto ad ogni somministrazione del medicinale. I pazienti possono incollare una delle etichette rimovibili applicate sul flaconcino per tracciare il numero di lotto sul loro diario o per segnalare eventuali effetti indesiderati.
Gravidanza e Allattamento
Non sono stati condotti studi con il fattore VIII sulla riproduzione animale. Essendo rara l'insorgenza dell'emofilia A nelle donne, non siha esperienza sull'uso del fattore VIII durante la gravidanza e l'allattamento. Quindi, il fattore VIII deve essere utilizzato durante la gravidanza e l'allattamento solo se chiaramente indicato.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Forme Farmacologiche
- refacto af iv 1fl 250ui+sir4ml
- refacto af iv 1fl 500ui+sir4ml
- refacto af iv 1fl1000ui+sir4ml
- refacto af iv 1fl2000ui+sir4ml
- refacto af iv 1sir 3000ui
- refacto af iv 1sir 500ui
- refacto af iv 1sir 1000ui
- refacto af iv 1sir 2000ui
- refacto af iv 1sir 250ui
Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di refacto af
Conservazione del prodotto
Conservare e trasportare refrigerato (2 gradi C-8 gradi C). Non congelare, per evitare danni alla siringa preriempita. Il medicinale puo' essere rimosso dal frigorifero per un singolo periodo massimo di 3 mesia temperatura ambiente (fino a 25 gradi C). Al termine di questo periodo di conservazione a temperatura ambiente, il medicinale non deve essere riposto nuovamente in frigorifero, ma deve essere utilizzato o gettato via. Durante la conservazione, evitare l'esposizione prolungata del flaconcino del prodotto alla luce.