ranitidina tecnig 20 compresse 150mg tecnigen srl
Che cosa è ranitidina tecnig 20cpr 150mg?
Ranitidina tecnig compresse rivestite divisibili prodotto da
tecnigen srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina tecnig risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonista dei recettori h2.
Contiene i principi attivi:
ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina cloridrato.
Codice AIC: 035503010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>Compresse da 150 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna. Trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti. Esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger - Ellison. >>Compresse da 300 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger -Ellison. Il medicinale non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
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Posologia
Negli adulti con funzione renale normale devono essere rispettati i seguenti dosaggi. Ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna: 2 compresse da 150 mg (= 300 mg Ranitidina) o 1 compressa da 300 mg (= 300 mg Ranitidina) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno, la mattina e la sera. La durata dellaterapia deve essere di 4 settimane. I pazienti la cui ulcera non sia guarita completamente dopo le 4 settimane di trattamento, devono continuare la terapia per altre 4 settimane allo stesso dosaggio. Nei pazienti che reagivano alla suddetta terapia a breve termine ed in particolare quelli con anamnesi di ulcere recidivanti potrebbe essere necessario continuare la terapia per 12 mesi con 1 compressa da 150 mg al giorno prima di coricarsi come profilassi contro la recidiva. I pazienti devono essere sottoposti regolarmente ad esame endoscopico. Nell'Esofagite da reflusso 2 compresse da 150 mg (= 300 mg Ranitidina) o 1 compressa da 300 mg (= 300 mg Ranitidina) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno (se necessario, 4 al giorno = 600 mg di Ranitidina al giorno) presa la mattina e lasera per un periodo massimo di 8 settimane (se necessario 12 settimane). I pazienti con elevata secrezione acida gastrica, vale a dire la sindrome di Zollinger-Ellison, devono essere inizialmente trattati con una compressa da 150 mg 3 volte al giorno (= 450 mg di Ranitidina al giorno). Se necessario la dose puo' essere aumentata a 600-900 mg di Ranitidina (2-3 compresse da 300 mg) al giorno. I pazienti possono essere stabilizzati alle dosi massime, se la misurazione dell'acidita' gastrica ne conferma la necessita'. Sono state somministrate dosi giornaliere di ranitidina fino a 6 g. Le dosi possono essere somministrate indipendentemente dai pasti. Bambini: somministrare solo se strettamente necessario, e per un breve periodo. La dose giornaliera per il trattamento della ulcera duodenale o gastrica e dell'esofagite da reflusso e'di 2-4 mg di ranitidina per ogni kg di peso corporeo due volte al giorno, fino ad un massimo di 300 mg di ranitidina al giorno divisa in due dosi singole. Istruzioni di dosaggio per pazienti con funzionalita' renale ridotta: a seconda dei valori di clearance della ranitidina (ml/min) o di creatinina sierica (mg/100 ml) si raccomandano i seguenti dosaggi: clearance della creatinina fino a 30 ml/min, creatinina sierica superiore a 2,6 mg/100 ml, dose giornaliera (orale) 150 mg ranitidina; clearance della creatinina superiore a 30 ml/min, creatinina sierica inferiore a 2,6 mg/100 ml, dose giornaliera (orale) 300 mg ranitidina. La seguente formula puo' essere utilizzata per valutare la clearance della creatinina sulla base della concentrazione della creatinina sierica misurata (mg/100 ml), eta' (in anni) e peso corporeo (in Kg). Per le donne e' necessario moltiplicare il risultato per il coefficiente0,85. Clearance della creatinina (ml/min): (140 - eta') x peso corporeo / 72 creatinina sierica. La ranitidina e' eliminabile con la dialisi. L'emodialisi riduce la concentrazione di ranitidina nel sangue. Pertale ragione i pazienti in dialisi devono ricevere la dose di ranitidina sopra indicata dopo aver terminato la dialisi. Uso/modo di somministrazione e durata del trattamento: le compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente. La somministrazione delle compresse rivestite con film nei bambini puo' avvenire sciogliendo le compresse in acqua o spezzettandole in piccole parti. E' possibile scegliere anche un altro modo di somministrazione che risultipiu' adatto a tali pazienti.
Effetti indesiderati
Possono verificarsi i seguenti sintomi durante il trattamento con la ranitidina: cefalea (qualche volta piuttosto severa), affaticamento, vertigini, eruzione cutanea, molto raramente eritema multiforme, prurito, diarrea, costipazione, nausea. Nella maggioranza dei casi i suddetti sintomi miglioravano durante la continuazione del trattamento. Sono stati raramente riportati sintomi quali artralgia e mialgia. In rarissimi casi si e' verificata una perdita di capelli (alopecia) durante laterapia con ranitidina. Si sono verificati cambiamenti transitori negli esami della funzione epatica (aumento degli enzimi epatici). Questicambiamenti erano generalmente reversibili durante la continuazione del trattamento o dopo la sospensione del trattamento. E' stata riscontrata raramente epatite con o senza ittero durante il trattamento con ranitidina. Questi cambiamenti erano generalmente reversibili alla sospensione del trattamento. Si e' verificato raramente un aumento di creatinina nel plasma. L'aumento e' stato generalmente basso e si e' normalizzato durante la continuazione del trattamento con il farmaco. In rarissimi casi si sono verificate aritmie cardiache come tachicardia, bradicardia e blocco atrioventricolare. Durante il trattamento con il medicinale si sono verificati raramente disturbi al sistema nervoso centrale quali forti cefalee, confusione, stato emozionale, allucinazioni.Esistono casi isolati di depressione durante il trattamento con ranitidina. I disturbi al sistema nervoso centrale erano spesso osservati negli anziani o nei pazienti gravemente ammalati e scomparivano alla sospensione del trattamento con ranitidina. Casi isolati indicavano che anche sintomi quali visione offuscata (eventualmente provocata da ridotta accomodazione) erano reversibili. Durante il trattamento con ranitidina in casi isolati si sono verificati ginaecomastia e disfunzioni sessuali (perdita di libido, riduzione della potenza). Una correlazionefondata tra l'uso di ranitidina e questi disturbi non e' ancora stataprovata. Qualche volta il trattamento con il prodotto e' stato associato a variazioni nella conta dei globuli (leucopenia e/o trombocitopenia). Solitamente queste variazioni erano reversibili. Esistono casi isolati di agranulocitosi o pancitopenia, qualche volta con ipoplasia o aplasia del midollo osseo. Il trattamento con ranitidina e' stato in alcuni casi messo in relazione con reazioni allergiche acute (i.e. eosinofilia, orticaria, febbre, ipotensione, edema anginoneurotico, spasmilaringei, broncospasmo, dolori toracici, pancreatite acuta, shock anafilattico). Queste reazioni si sono verificate a volte dopo l'assunzione di una sola dose.
Indicazioni
>>Compresse da 150 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna. Trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti. Esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger - Ellison. >>Compresse da 300 mg: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger -Ellison. Il medicinale non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
Controindicazioni ed effetti secondari
Non somministrare ai pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo, ranitidina cloridrato, o agli altri eccipienti. Casi isolati hanno indicato una coerenza tra l'inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidina cloridrato. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente non devono essere trattati con il farmaco.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato,polimetacrilato, polietilenglicole 6000, idrossipropilmetilcellulosa,talco, titanio diossido (E171).
Avvertenze
In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche,diabetici, o immunocompromessi, puo' esserci un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' nei pazienti ancora in corso di trattamento conantagonisti dei recettori H2 a base di sola ranitidina rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato, pari a 1.82% (95% IC, 1.26 - 2,64). L'esistenza di patologie di natura maligna deve essere esclusa mediante appropriate prove diagnostiche, prima dell'inizio del trattamento, specialmente nei pazienti con ulcere gastriche, poiche' il trattamento puo' nascondere i sintomi legati al carcinoma dello stomaco. La ranitidina viene eliminata per via renale e pertanto i livelli plasmatici del farmaco risultano aumentati nei pazienti con compromissione renale grave. Il dosaggio deve essere modificato per la compromissione renale. Rare segnalazioni cliniche suggeriscono che la ranitidina puo' favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria. Pertanto la ranitidina deve essere evitata in pazienti con anamnesi di porfiria acuta. In casodi assunzione contemporanea di ranitidina e teofillina, i livelli plasmatici di teofillina devono essere controllati e se necessario ne deve essere regolato il dosaggio. E' necessario ridurre la dose in pazienti con compromissione renale. Si raccomanda una regolare supervisione dei pazienti che assumono antinfiammatori non steroidei in associazione con ranitidina, particolarmente negli anziani ed in quelli con anamnesi di ulcera peptica.
Gravidanza e Allattamento
La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci la ranitidina deve essere somministrata durante la gravidanza solo se considerato indispensabile. La ranitidina viene escreta nel latte materno. Come altri farmaci la ranitidina deve essere somministrata durantel'allattamento solo se considerato indispensabile.
Interazioni con altri prodotti
La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi, che includono: inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromoepatico P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumentie delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina; competizione per la secrezione tubulare renale: la ranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati perquesta via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide; cio' comporta un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento (ad esempio triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell'assorbimento (ad esempio ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitinib). Non c'e' evidenza di interazione tra ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. Se vengono somministrate contemporaneamente alte dosi (2 g) di sucralfato con ranitidina, l'assorbimento di quest'ultima puo' risultare diminuito. Questo effetto non si verifica se il sucralfato viene somministrato dopo un intervallo di 2 ore. Gli effetti di una piccola quantita' di alcool possono essere potenziati dall'assunzione del farmaco.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare ad una temperatura non superiore ai 25 gradi C.