ranitidina pen 20 compresse rivestite 150mg pensa pharma spa
Che cosa è ranitidina pen 20cpr riv 150mg?
Ranitidina ts compresse rivestite prodotto da
pensa pharma spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina ts risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi:
ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa rivestita con film contiene: ranitidina cloridrato.
Codice AIC: 035334022
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse quelle associate al trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. La ranitidina e' anche indicata in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite quando associate a ipersecrezione acida.
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Posologia
La dose abituale e' di 300 mg al giorno: 150 mg alla mattina e 150 mgalla sera. Nei pazienti con ulcera gastrica o duodenale puo' essere somministrata in alternativa 1 compressa da 300 mg, in un'unica somministrazione, alla sera prima di coricarsi. Inoltre nelle seguenti situazioni: pazienti portatori di ulcere di grandi dimensione e/o forti fumatori e nell'esofagite peptica severa, puo' essere utile aumentare la posologia fino a 600 mg al giorno, ritornando appena possibile allo schema posologico standard. Nella profilassi dell'emorragia da ulcera da stress in pazienti gravi o dell'emorragia ricorrente in pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante, i pazienti in corso di terapia con ranitidina per via parenterale considerati ancora a rischio, non appenariprende l'alimentazione per bocca, possono essere trattati con 2 compresse da 150 mg al di'. Ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcera recidivante, ulcera post-operatori: 300 mg per un periodo di 4 settimane e' in grado di guarire la maggior parte delle ulcere. Se necessario iltrattamento puo' essere prolungato fino a 6-8 settimane. In caso di ulcere conseguenti a trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o nel caso fosse necessaria la prosecuzione della terapiacon tali farmaci, il dosaggio raccomandato e' di 300 mg per 8 settimane. Puo' essere necessario protrarre il trattamento fino a 12 settimane. In caso di pazienti portatori di ulcere di grandi dimensioni e/o forti fumatori, puo' essere maggiormente utile la somministrazione di 300 mg, due volte al giorno. Nei pazienti in cui, dopo la risposta positiva alla terapia a breve termine, e' desiderabile mantenere l'effetto sulla secrezione gastrica puo' essere adottata una terapia di mantenimento di 150 mg alla sera. Nei pazienti gia' in trattamento con 600 mg al giorno, puo' essere utile iniziare la terapia di mantenimento con una posologia di 300 mg alla sera per un periodo di 8-12 settimane, proseguendo successivamente con la dose standard. Il fumo e' associato aduna piu' elevata incidenza della recidiva dell'ulcera. Pertanto si deve consigliare ai pazienti fumatori di abbandonare tale abitudine; qualora cio' non avvenga, la dose di mantenimento di 300 mg alla sera offre una protezione addizionale rispetto alla dose standard di 150 mg. Esofagite da reflusso: 300 mg/die, suddivisa in due somministrazioni da150 mg, per un periodo di 8 settimane. Nell'esofagite peptica moderata-severa, la posologia puo' essere aumentata a 600 mg/die, suddivisa in due-quattro somministrazioni, fino a 12 settimane, ritornando appenapossibile alla posologia standard. Nel trattamento a lungo temine, per la prevenzione della recidiva, la dose raccomandata e' di 150 mg duevolte al giorno. Sindrome di Zollinger-Ellison: 450 mg (cioe' 150 mg 3 volte al giorno) aumentabile se necessario a 600-900 mg (2-3 compresse da 300 mg al giorno). Emorragie del tratto gastro-intestinale superiore: 300 mg al giorno. Qualora la terapia orale non fosse immediatamente possibile, il trattamento puo' essere iniziato con ranitidina soluzione iniettabile e proseguito con terapia orale (300 mg al giorno peril tempo necessario). A quei pazienti che rischiano di sviluppare unasindrome da aspirazione acida (sindrome di Mendelson) puo' essere somministrata una dose orale di 150 mg 2 ore prima dell'induzione dell'anestesia generale e, preferibilmente, anche una compressa da 150 mg la sera precedente. Puo' essere adottata anche la via di somministrazioneparenterale. Nella prevenzione e trattamento delle ulcere da stress in pazienti gravi la dose giornaliera raccomandata e' di 300 mg. Qualora le condizioni del paziente non permettano la somministrazione orale,il trattamento puo' essere iniziato con ranitidina soluzione iniettabile e proseguito poi con terapia orale. Le compresse devono essere ingerite intere: evitare di dividere le compresse e di conservarne una meta' per la successiva somministrazione.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: alterazioni dellaconta ematica (leucopenia, trombocitopenia), agranulocitosi o pancitopenia, a volte con ipoplasia o aplasia del midollo osseo. Disturbi delsistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' (orticaria, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, eosinofilia, ipotensione e dolore toracico); molto raro: shock anafilattico. Disturbi psichiatrici. Molto raro: confusione mentale reversibile, depressione, allucinazioni ed agitazione. In tali evenienze occorre sospendere la somministrazione. Patologie del sistema nervoso. Raro: malessere, vertigini, sonnolenza ed insonnia; molto raro: cefalea, capogiri e involontari disturbi del movimento reversibili. Patologie dell'occhio. Molto raro: visione offuscata reversibile. Ci sono state segnalazioni di offuscamento della vista che suggerisce una alterazione dell'accomodazione. Patologie cardiache. Raro: tachicardia, palpitazioni, extrasistole e stato di shock; molto raro: bradicardia, blocco atrio-ventricolare ed asistolia(solo uso iniettabile). Patologie vascolari. Molto rari: vasculite. Patologie gastrointestinali. Molto raro: pancreatite acuta; non comune:dolore addominale, diarrea, costipazione, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Raro: cambiamenti transitori e reversibili dei test di funzionalita' epatica; molto raro: epatite (epatocellulare, epatocanalicolare o mista) con o senza ittero, generalmente reversibili. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash cutaneo, dermatite bollosa, eczema; molto raro: eritema multiforme, alopecia. Patologie del sistema muscolo- scheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: sintomi muscolo-scheletrici quali artralgia e mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale acuta; raro: aumento della creatinina plasmatica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: impotenza reversibile ed alterazioni della libido, sintomi e condizioni a carico della mammella.
Indicazioni
Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse quelle associate al trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. La ranitidina e' anche indicata in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite quando associate a ipersecrezione acida.
Controindicazioni ed effetti secondari
Pazienti con nota ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, magnesio stearato, metilidrossipropilcellulosa, titanio biossido.
Avvertenze
La possibilita' di una patologia di natura maligna deve essere esclusa prima dell'inizio della terapia nei pazienti con ulcera gastrica poiche' il trattamento puo' mascherare i sintomi associati al carcinoma gastrico. La Ranitidina e' escreta per via renale e quindi i livelli plasmatici del farmaco sono aumentati in pazienti con compromissione renale grave. La ranitidina puo' accelerare attacchi di porfiria acuta. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta non devono essere trattati con ranitidina. In pazienti come anziani, persone con malattie polmonari croniche, diabetici o immunocompromessi, puo' esserci un aumentato rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' nei pazienti ancora in corso ditrattamento con ranitidina sola antagonista dei recettori H2 rispettoa quelli che avevano interrotto il trattamento. E' raccomandato un controllo regolare dei pazienti che stanno assumendo farmaci antinfiammatori non-steroidei in concomitanza con ranitidina. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione dell'assunzione del farmaco, sia durante il trattamento di mantenimento a lungo termine a dosaggio inferiore a quello pieno. Posologia e durata della somministrazione devono essere sempre stabilite tenendo presente che di solito i sintomi scompaiono prima che si sia avutacicatrizzazione dell'ulcera. La somministrazione di ranitidina, favorisce lo sviluppo batterico intragastrico per diminuzione dell'acidita'gastrica. La sicurezza e l'efficacia della ranitidina nei bambini nonsono state ancora stabilite.
Gravidanza e Allattamento
La Ranitidina attraversa la placenta e deve essere usata durante la gravidanza solo se considerata essenziale. La Ranitidina e' escreta nellatte materno e deve essere usata durante l'allattamento solo se considerata essenziale.
Interazioni con altri prodotti
La Ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. L'alterata farmacocinetica puo' richiedere un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi. Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo P450: la Ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici: si raccomanda un attento monitoraggio dell'aumento o della riduzione del tempo di protrombina, durante il trattamento concomitante con ranitidina. Competizione per la secrezione tubulare renale: poiche' la Ranitidina e' parzialmente eliminata dal sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati attraverso questa via. Alte dosi di Ranitidina possono ridurre l'escrezione di procainamide e N- acetilprocainamide con conseguente aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento che ad una diminuzione dell'assorbimento. Non c'e' evidenza di un'interazione tra Ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. Se alte dosi (2 g) di sucralfato sono co-somministrate con Ranitidina l'assorbimento di quest'ultima puo' essere ridotto. Questo effetto non si osserva se il sucralfato e' assunto dopo un intervallo di 2 h. La ranitidina puo' causare falsa positivita' nella determinazione delle proteine urinarieeffettuata con Multivix.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare nel contenitore originale e a temperatura non superiore a 25 gradi C.