ranitidina doc g 10 compresse riv75mg doc generici srl

Che cosa è ranitidina doc g 10cpr riv75mg?

Ranitidina doc g compresse rivestite prodotto da doc generici srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Ranitidina doc g risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo. antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina.
Codice AIC: 034471045 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento sintomatico dell'indigestione da iperacidita' e pirosi gastrica.

Ranitidina Doc Generici si usa nel trattamento sintomatico dell'indigestione da iperacidità e pirosi gastrica.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Adulti: assumere una compressa di ranitidina quando si avvertono i sintomi, sia di giorno che di notte. Nella maggior parte dei pazienti e'sufficiente il trattamento con 1 o 2 compresse al giorno. Possono essere assunte fino a 4 compresse nelle 24 ore. Non e' necessario assumere le compresse con il cibo. I pazienti devono essere informati di consultare il proprio medico o il farmacista se i sintomi continuano, peggiorano o persistono dopo 14 giorni. Bambini: non e' raccomandato l'impiego di ranitidina compresse nei bambini di eta' inferiore ai 16 anni.

Effetti indesiderati

Le frequenze degli eventi avversi sono state stimate in base ai dati di segnalazione spontanea successivamente all'immissione in commercio.>>Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: modifiche, in genere reversibili, nella conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Agranulocitosi o pancitopenia talvolta accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare. >>Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' (orticaria, dermatite bollosa, eczemi,edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione, dolore toracico ed eosinofilia). Molto raro: shock anafilattico. I suddetti eventisono stati riportati successivamente alla somministrazione di una singola dose. >>Disturbi psichiatrici. Molto raro: confusione mentale reversibile, depressione, allucinazioni ed agitazione. I suddetti eventi sono stati riportati soprattutto in pazienti con affezioni gravi, in pazienti anziani e nei nefropatici. In tali evenienze occorre sospendere la somministrazione. >>Patologie del sistema nervoso. Molto raro: cefalea (a volte grave), vertigini, sonnolenza, insonnia e movimenti involontari reversibili. >>Patologie dell'occhio. Molto raro: offuscamento reversibile della vista. Sono stati riportati alcuni casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione dell'accomodazione. >>Patologie cardiache. Molto raro: come con gli altri H2-antagonisti vi sono stati rari casi di bradicardia, tachicardia, palpitazioni, extrasistoli, blocco atrioventricolare e stato di shock. >>Patologie vascolari. Molto raro: vasculite. >>Patologie gastrointestinali. Molto raro: pancreatite acuta, diarrea, vomito. Non comuni: dolori addominali, costipazione, nausea (questi sintomi aumentano maggiormente nel trattamentocontinuato). >>Patologie epatobiliari. Raro: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalita' epatica. Molto raro: epatite in genere reversibile (epatocellulare, colestatica o mista) con o senza ittero. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash cutaneo. Molto raro: eritema multiforme, alopecia. >>Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Molto rari: sintomatologie a carico dell'apparato muscolo scheletrico quali artralgia e mialgia. >>Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale acuta. Raro: aumento della creatinina plasmatica (che si normalizza nel trattamento continuato). >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: impotenza reversibile ed alterazione dellalibido. Alterazione a carico della mammella (come ginecomastia e galattorrea). Popolazione pediatrica: la sicurezza di ranitidina e' stata valutata in bambini di eta' compresa tra 0 e 16 anni con patologie acido-correlate ed e' stata generalmente ben tollerata, con un profilo dieventi avversi simili a quello degli adulti.

Indicazioni

Trattamento sintomatico dell'indigestione da iperacidita' e pirosi gastrica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Rivestimento: polietilenglicole 3350, ipromellosa, polidestrosio, titanio biossido (E 171), ferro ossido rosso (E 172), ferro ossido giallo (E 172), vanillina,cera carnauba.

Avvertenze

In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche,diabetici, o immunocompromessi, puo' esserci un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' nei pazienti ancora in corso di trattamento conantagonisti dei recettori H2 rispetto a quelli che avevano interrottoil trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1,82% (95% IC, 1,26 - 2,64). Carcinoma gastrico: prima di iniziare la terapia con ranitidina in pazienti con ulcera gastrica deveessere esclusa la sua possibile natura maligna poiche' il trattamentocon ranitidina puo' mascherare i sintomi del carcinoma gastrico. Malattie renali: la ranitidina viene eliminata per via renale e pertanto ilivelli plasmatici del farmaco sono aumentati in pazienti con grave insufficienza renale. Il dosaggio deve essere modificato come riportatosopra. Specialmente in caso di trattamenti prolungati ed in pazienti anziani ed in quelli con anamnesi di ulcera peptica, in terapia con FANS, deve essere esercitato un controllo medico regolare sugli effetti terapeutici e su eventuali effetti collaterali riscontrati. Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione dell'ssunzione del farmaco, sia durante il trattamento di mantenimento a lungo termine a dosaggio inferiore a quello pieno.Posologia e durata della somministrazione devono essere sempre stabilite dal medico tenendo presente che di solito i sintomi scompaiono prima che si sia avuta cicatrizzazione dell'ulcera. La somministrazione di ranitidina, come tutti gli inibitori degli H2 recettori, favorisce lo sviluppo batterico intragastrico per diminuzione dell'acidita' gastrica. Cautela deve essere usata nei pazienti con disturbi della funzionalita' epatica. Secondo rare segnalazioni la ranitidina potrebbe favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria. Pertanto dovrebbe essere evitata la somministrazione in pazienti con anamnesi di attacchi acuti di porfiria.

Gravidanza e Allattamento

La ranitidina attraversa la barriera placentare ed e' escreta nel latte materno. Come altri farmaci deve essere somministrata durante la gravidanza e l'allattamento solo se considerata di assoluta necessita'.

Interazioni con altri prodotti

La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi, che includono: inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromoepatico P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumentie delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina. Competizione per la secrezione tubulare renale: la ranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati perquesta via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide; cio' comporta un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento (ad esempio triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell'assorbimento (ad esempio ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitinib). Non c'e' evidenza di interazione tra ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. Se si somministrano alte dosi di sucralfato (2 g) contemporaneamente alla ranitidina, l'assorbimento di quest'ultima puo' essere ridotto. Tale effetto non si verifica se il sucralfato viene assunto a distanza di2 ore.

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di ranitidina doc g

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C nella confezione originale.