ranitidina alt 10 compresse rivestite 300mg laboratori alter srl
Che cosa è ranitidina alt 10cpr riv 300mg?
Ranitidina alt compresse rivestite divisibili prodotto da
laboratori alter srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina alt risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonista dei recettori h2.
Contiene i principi attivi:
ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina cloridrato 170 mg o 340 mg equivalenti a 150 mg o 300 mg di ranitidina.
Codice AIC: 035702024
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti(il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con anamnesidi ulcere recidivanti); esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger.Ranitidina non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominalilievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
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Posologia
>>Ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna: 2 compresse da 150 mg (= 300 mg Ranitidina) o 1 compressa da 300 mg dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno, la mattina e la sera. La durata della terapia deve essere di 4 settimane.I pazienti la cui ulcera non sia guarita completamente dopo le 4 settimane di trattamento, devono continuare la terapia per altre 4 settimane allo stesso dosaggio. Nei pazienti che reagivano alla suddetta terapia a breve termine ed in particolare quelli con anamnesi di ulcere recidivanti potrebbe essere necessario continuare la terapia per 12 mesicon 1 compressa da 150 mg al giorno prima di coricarsi come profilassi contro la recidiva. I pazienti devono essere sottoposti regolarmente ad esame endoscopico. >>Esofagite da reflusso: 2 compresse da 150 mg(= 300 mg Ranitidina) o 1 compressa da 300 mg dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno (se necessario, 4 al giorno = 600 mg di Ranitidina al giorno) presa la mattina e la sera per un periodo massimo di 8 settimane (se necessario 12 settimane). >>Sindrome di Zollinger-Ellison: una compressa da 150 mg 3 volte al giorno (= 450 mg di Ranitidina al giorno). Se necessario la dose puo' essere aumentata a 600-900 mg di ranitidina (2-3 compresse da 300 mg) al giorno. I pazienti possono essere stabilizzati alle dosi massime, se la misurazione dei succhi gastrici ne conferma la necessita'. Sono state somministrate dosi giornaliere di ranitidina fino a 6 g. Le dosi possono essere somministrate indipendentemente dai pasti.>>Bambini: somministrare il farmaco solo se strettamente necessario, e per un breve periodo. La dose giornaliera per il trattamento della ulcera duodenale o gastrica e dell'esofagite da reflusso e' di 2-4 mg di ranitidina per ogni kg di peso corporeo due volte al giorno, fino adun massimo di 300 mg di ranitidina al giorno divisa in due dosi singole. >>Pazienti con funzionalita' renale ridotta: per clearance della creatinina fino a 20 (ml/min) la dose giornaliera e' 150 mg di ranitidina; superiore a 30 la dose giornaliera e' 300 mg di ranitidina. I valori di creatinina sierica sono approssimativi, non indicano lo stesso grado di riduzione in tutti i pazienti con funzionalita' renale ridotta. Cio' puo' essere osservato soprattutto nei pazienti anziani nei quali le funzioni renali a volte risultano sopravvalutate attraverso la creatinina sierica. La ranitidina e' eliminabile con la dialisi. L'emodialisi riduce la concentrazione di ranitidina nel sangue. Per tale ragione i pazienti in dialisi devono ricevere la dose di ranitidina sopra indicata dopo aver terminato la dialisi. >>Uso/modo di somministrazione e durata del trattamento: le compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente. La somministrazione nei bambini puo' avvenire sciogliendo le compresse in acqua o spezzettandole in piccole parti. E' possibile scegliere anche un altro modo di somministrazione che risulti piu' adatto a tali pazienti.
Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro (1/10000, 1/1000, >Popolazione pediatrica. La sicurezza di ranitidina e' stata valutata in bambini di eta' compresa tra 0 e 16 anni con patologie acido-correlate ed e' stata generalmente ben tollerata, con un profilo di eventi avversi simile a quello degli adulti. Sono disponibili dati limitati sulla sicurezza a lungo termine, in particolare relativamente allacrescita ed allo sviluppo.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci deve essere somministrata durante la gravidanza solo se considerata di assoluta necessita'. La ranitidina e' escreta nel latte materno. Come altri farmaci deve essere somministrata durante l'allattamento solo seconsiderata di assoluta necessita'.Indicazioni
Trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti(il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con anamnesidi ulcere recidivanti); esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger.Ranitidina non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominalilievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
Controindicazioni ed effetti secondari
Prodotti a base di ranitidina sono controindicati in pazienti con nota ipersensibilita' a qualsiasi componente della formulazione. Casi isolati hanno indicato una coerenza tra l'inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidina cloridrato. Pertanto ipazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente non devono essere trattati con ranitidina.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina; croscarmellosa sodica; magnesio stearato;polimetacrilato; polietilenglicole 6000; idrossipropilmetilcellulosa;talco; titanio diossido (E171).
Avvertenze
In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche,diabete, o immunocompromessi, puo' esserci un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' nei pazienti ancora in corso di trattamento con antagonisti dei recettori H2 rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1.82 (95% IC, 1.26 - 2,64). L'esistenza di patologie di natura maligna devono essere esclusa mediante appropriate prove diagnostiche, soprattutto prima del trattamento di ulcere gastriche poiche' il trattamento con ranitidina potrebbe nascondere i sintomi legati al carcinoma dello stomaco. La ranitidina viene eliminata per via renale e pertanto i livelli plasmatici del farmaco risultano aumentati nei pazienti con insufficienza renale grave. Rari casi clinici suggeriscono che la ranitidina puo' favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria. Pertanto la ranitidina deve essere evitata in pazienti con anamnesidi attacchi acuti di porfiria.
Gravidanza e Allattamento
La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci deve essere somministrata durante la gravidanza solo se considerata di assoluta necessita'. La ranitidina e' escreta nel latte materno. Come altri farmaci deve essere somministrata durante l'allattamento solo seconsiderata di assoluta necessita'.
Interazioni con altri prodotti
La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. >>Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromoepatico P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (es. warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumenti e delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con ranitidina. >>Competizione per la secrezione tubulare renale: la ranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide; portando ad un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. >>Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento (es. triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell'assorbimento (es. ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib). Non c'e' evidenza di interazione tra ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. L'assorbimento della ranitidina puo' risultare diminuito se vengono somministrate contemporaneamente alte dosi (2 g) di sucralfato. Questo effetto non si verifica se il sucralfato viene somministrato dopo un intervallo di 2 ore. Gli effetti di una piccola quantita' di alcool possono essere potenziatidall'assunzione di ranitidina.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.