ranitidina alm*10cpr 300mg ranitidina almus srl
Che cosa è ranitidina alm 10cpr 300mg?
Ranitidina almus compresse rivestite divisibili prodotto da
almus srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina almus risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antiulcera peptica e malattia da reflusso gastroesof. (gord).
Contiene i principi attivi:
ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina.
Codice AIC: 035701022
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>Compresse rivestite con film 150 mg. Per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti; il trattamento a lungotermine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger - Ellison. >>Compresse rivestite con film 300 mg. Per il trattamento delle patologie del trattogastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger - Ellison. Ranitidina non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonieneurovegetative a carico dello stomaco.
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Posologia
Negli adulti con funzione renale normale devono essere rispettati i seguenti dosaggi secondo linee guida. Ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna : 2 compresse da 150 mg compresse rivestite con film (= 300 mg di ranitidina) o 1 compressa da 300 mg compresse rivestite con film(= 300 mg di ranitidina) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg compresse rivestite con film due volte al giorno, la mattina e la sera. La durata della terapia deve essere di 4 settimane. I pazienti la cui ulcera non sia guarita completamente dopole 4 settimane di trattamento, devono continuare la terapia per altre4 settimane allo stesso dosaggio. Nei pazienti che reagivano alla suddetta terapia a breve termine ed in particolare per quelli con anamnesi di ulcere recidivanti potrebbe essere necessario continuare la terapia per 12 mesi con 1 compressa da 150 mg al giorno prima di coricarsi come profilassi contro la recidiva. I pazienti devono essere sottoposti regolarmente ad esame endoscopico. Nella Esofagite da reflusso 2 compresse da 150 mg compresse rivestite con film (= 300 mg di ranitidina)o 1 compressa da 300 mg (= 300 mg di ranitidina) dopo cena o prima dicoricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno(se necessario, 4 al giorno = 600 mg di ranitidina al giorno) presa la mattina e la sera per un periodo massimo di 8 settimane (se necessario 12 settimane). I pazienti con elevata secrezione acida gastrica, vale a dire sindrome di Zollinger-Ellison, devono essere inizialmente trattati con una compressa da 150 mg 3 volte al giorno (= 450 mg di ranitidina al giorno). Se necessario il dosaggio puo' essere aumentato a 600-900 mg di ranitidina (2-3 compresse da 300 mg) al giorno. I pazienti possono essere mantenuti alle dosi massime, se la misurazione dell'acidita' gastrica ne conferma la necessita'. Sono state somministrate dosi giornaliere di ranitidina fino a 6 g. I dosaggi possono essere somministrati indipendentemente dai pasti. Bambini: somministrare ranitidina ai bambini solo se assolutamente necessario e solo per un breve periodo. Il dosaggio giornaliero per il trattamento dell'ulcera duodenale o gastrica e dell'esofagite da reflusso e' di 2-4 mg di ranitidina per ogni kg di peso corporeo due volte al giorno, fino ad un massimo di300 mg di ranitidina al giorno divisa in due dosi singole. Istruzionidi dosaggio per pazienti con funzionalita' renale ridotta. A seconda dei valori di clearance della ranitidina (ml/min) o di creatinina sierica (mg/100 ml) si raccomandano i seguenti dosaggi. Clcr fino a 30 ml/min (creatinina sierica superiore a 2,6 mg/100 ml): 150 mg di ranitidina al giorno; clcr superiore a 30 ml/min (creatinina sierica inferiorea 2,6 mg/100 ml): 300 mg di ranitidina al giorno. I valori di creatinina sierica sono secondo linee guida, i quali non indicano lo stesso grado di riduzione in tutti i pazienti con funzione renale ridotta. Cio' puo' essere osservato soprattutto nei pazienti anziani nei quali le funzioni renali a volte risultano sovrastimate attraverso la creatinina sierica. La seguente formula puo' essere utilizzata per valutare la clearance della creatinina sulla base della concentrazione della creatinina sierica misurata (mg/100 ml), dell'eta' (in anni) e del peso corporeo (in Kg). Per le donne e' necessario moltiplicare il risultato per il coefficiente 0,85. Clearance della cratinina (ml/min) (140- eta')x peso diviso 72 creatinina sierica. La ranitidina e' eliminabile conla dialisi. L'emodialisi riduce la concentrazione di ranitidina nel sangue. Per tale ragione i pazienti in dialisi devono ricevere la dose di ranitidina sopra indicata dopo aver terminato la dialisi. Uso/modo di somministrazione e durata del trattamento: le compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente. La somministrazione delle compresse rivestite con film nei bambini puo' avvenire sciogliendo le compresse in acqua o spezzettandole in piccole parti. E' possibile scegliere anche un altro modo di somministrazione che risulti piu' adatto a tali pazienti.
Effetti indesiderati
Per la classificazione della frequenza degli effetti indesiderati e' stata adottata la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, 1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa ranitidina attraversa la placenta. Ranitidina deve essere utilizzata durante la gravidanza solo se assolutamente necessario poiche' esistono solo pochi studi sull'uomo e nessuno relativo al primo trimestre.Studi sugli animali non hanno dimostrato alcuna teratogenicita'. Il principio attivo e' escreto nel latte materno. Il trattamento con la ranitidina durante l'allattamento deve essere evitato dal momento che non vi e' esperienza sull'effetto della ranitidina nei neonati e che nonpuo' essere esclusa una riduzione della secrezione acida gastrica.
Indicazioni
>>Compresse rivestite con film 150 mg. Per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti; il trattamento a lungotermine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger - Ellison. >>Compresse rivestite con film 300 mg. Per il trattamento delle patologie del trattogastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale; ulcera gastrica benigna; esofagite da reflusso; sindrome di Zollinger - Ellison. Ranitidina non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonieneurovegetative a carico dello stomaco.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ranitidina cloridrato, o agli altri eccipienti; segnalazioni isolate hanno indicato una coerenza tra l'inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidina cloridrato; pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente non devono essere trattati con ranitidina.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato,polimetacrilato, polietilenglicole 6000, idrossipropilmetilcellulosa,talco, titanio diossido (E171).
Avvertenze
La possibilita' di patologie di natura maligna deve essere esclusa mediante appropriati studi diagnostici, soprattutto prima dell'inizio della terapia nei pazienti con ulcera gastrica poiche' il trattamento con ranitidina potrebbe nascondere i sintomi legati al carcinoma dello stomaco. In caso di assunzione contemporanea di ranitidina e teofillina, il livello di teofillina nel plasma deve essere controllato e, se necessario, ne deve essere regolato il dosaggio. La ranitidina e' escreta attraverso i reni e pertanto i livelli plasmatici del farmaco risultano aumentati nei pazienti con insufficienza renale grave. Rare segnalazioni cliniche suggeriscono che la ranitidina potrebbe favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria. Pertanto dovrebbe essere evitata la somministrazione della ranitidina in pazienti con anamnesi di attacchi acuti di porfiria. In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche, diabetici o immunocompromessi, puo' esserciun aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischiodi sviluppare polmonite acquisita in comunita' negli utilizzatori di inibitori dei recettori H 2 rispetto a quelli che hanno interrotto il trattamento con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1,82 (95% CI 1,26-2,64). Deve essere esercitato un controllo medico regolare sui pazienti in terapia con farmaci antinfiammatori non-steroidei in concomitanza con la ranitidina, specialmente in pazienti anziani ed in quelli con anamnesi di ulcera peptica.
Gravidanza e Allattamento
La ranitidina attraversa la placenta. Ranitidina deve essere utilizzata durante la gravidanza solo se assolutamente necessario poiche' esistono solo pochi studi sull'uomo e nessuno relativo al primo trimestre.Studi sugli animali non hanno dimostrato alcuna teratogenicita'. Il principio attivo e' escreto nel latte materno. Il trattamento con la ranitidina durante l'allattamento deve essere evitato dal momento che non vi e' esperienza sull'effetto della ranitidina nei neonati e che nonpuo' essere esclusa una riduzione della secrezione acida gastrica.
Interazioni con altri prodotti
La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi. Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Studi clinici non hanno dimostrato una diminuzione nella decomposizione della teofillina e/o un aumento del livello di teofillina nel plasma causato dalla ranitidina. Comunque, esistono segnalazioni isolate di pazienti nei quali si sono verificati aumenti del loro livello di teofillina nel plasma e segni e sintomi di un'overdose da teofillina durante il trattamento contemporaneo con ranitidina e teofillina. Pertanto le concentrazioni di teofillina nel plasma devono essere controllate nel caso di terapia contemporanea con ranitidina e teofillina. Se necessario la dose di teofillina deve essere aggiustata. Sono stati riferiti casi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumarinici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico, si raccomanda un attento monitoraggio degli aumenti e delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con la ranitidina; competizioneper la secrezione tubulare renale: la ranitidina, essendo parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide a causa dell'inibizione della secrezione tubulare; cio' comporta un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci; alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' essere influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento (ad esempio triazolam, midazolam, glipizide), che ad una riduzione dell'assorbimento (ad esempio ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib). Nel trattamento contemporaneo con ranitidina e glipizide la concentrazione di glipizide nel plasma potrebbe essere aumentata. La combinazione di ranitidina e ketoconazolo deve essere evitata. Non c'e' evidenza di interazione tra ranitidina e amoxicillina e metronidazolo. L'assorbimento della ranitidina puo' risultare diminuito se vengono somministrate contemporaneamente farmaci antiacidi o alte dosi (2 g) di sucralfato. Questo effetto non si verifica se tali sostanze vengono somministrate dopo un intervallo di 2 ore. Gli effetti di una piccola quantita' di alcool potrebbero essere potenziati dalla assunzione di ranitidina.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.