ranitidina abc*10cpr riv 300mg ranitidina abc farmaceutici spa
Che cosa è ranitidina abc 10cpr riv 300mg?
Ranitidina abc compresse rivestite prodotto da
abc farmaceutici spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ranitidina abc risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi:
ranitidina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranitidina cloridrato.
Codice AIC: 035505027
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>150 mg compresse rivestite con film: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna. Trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungotermine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti. Esofagite da reflusso: Sindrome di Zollinger - Ellison. >>300 mg compresse rivestite con film: per il trattamento delle patologie del trattogastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, Sindrome di Zollinger - Ellison. Non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
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Posologia
Adulti con funzione renale normale. Ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna; 2 compresse da 150 mg o 1 compressa da 300 mg (= 300 mg Ranitidina) dopo cena o prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno, la mattina e la sera. La durata della terapia deve essere di 4 settimane. I pazienti la cui ulcera non sia guarita completamente dopo le 4 settimane di trattamento, devono continuare la terapia per altre 4 settimane allo stesso dosaggio. Nei pazienti che reagivano alla suddetta terapia a breve termine ed in particolare quelli con anamnesi di ulcere recidivanti potrebbe essere necessariocontinuare la terapia per 12 mesi con 1 compressa da 150 mg al giornoprima di coricarsi come profilassi contro la recidiva. I pazienti devono essere sottoposti regolarmente ad esame endoscopico. Nella Esofagite da reflusso 2 compresse da 150 mg o 1 compressa da 300 mg dopo cenao prima di coricarsi. Alternativamente 1 compressa da 150 mg due volte al giorno (se necessario, 4 al giorno = 600 mg di Ranitidina al giorno) presa la mattina e la sera per un periodo massimo di 8 settimane (se necessario 12 settimane). I pazienti con elevata secrezione acida gastrica, vale a dire la sindrome di Zollinger- Ellison, devono essere inizialmente trattati con una compressa da 150 mg 3 volte al giorno. Se necessario la dose puo' essere aumentata a 600-900 mg di Ranitidina (2-3 compresse da 300 mg) al giorno. I pazienti possono essere stabilizzati alle dosi massime, se la misurazione dell'acidita' gastrica ne conferma la necessita'. Sono state somministrate dosi giornaliere di ranitidina fino a 6 g. Le dosi possono essere somministrate indipendentemente dai pasti. Bambini: somministrare ai bambini solo se strettamente necessario, e per un breve periodo. La dose giornaliera per il trattamento dell'ulcera duodenale o gastrica e dell'esofagite da reflusso e' di 2-4 mg di ranitidina per ogni kg di peso corporeo due volte al giorno, fino ad un massimo di 300 mg di ranitidina al giorno divisa in due dosi singole. Istruzioni di dosaggio per pazienti con funzionalita'renale ridotta: A seconda dei valori di clearance della ranitidina (ml/min) o di creatinina sierica (mg/100 ml) si raccomandano i seguenti dosaggi. Clcr <=30 ml/min, creatinina sierica superiore a 2,6 mg/100 ml: 150 mg di ranitidina al giorno per via orale; clcr >30 ml/min, creatinina sierica inferiore a 2,6 mg/100 ml: 300 mg di ranitidina al giorno per via orale. La ranitidina e' eliminabile con la dialisi. L'emodialisi riduce la concentrazione di ranitidina nel sangue. Per tale ragione i pazienti in dialisi devono ricevere la dose di ranitidina sopra indicata dopo aver terminato la dialisi. Le compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con liquido sufficiente. La somministrazione delle compresse rivestite con film nei bambini puo' avvenire sciogliendo le compresse in acqua o spezzettandole in piccole parti.E' possibile scegliere anche un altro modo di somministrazione che risulti piu' adatto a tali pazienti.
Effetti indesiderati
Frequenza effetti indesiderati: molto comune (>1/10), comune (>1/100,1/1000, 1/10,000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci, la ranitidina deve essere assunta in gravidanza solo in casi di effettiva necessita'. Prove sugli animali non hanno dimostrato alcuna teratogenicita'. Allattamento La ranitidina passa nel latte materno. Come altri farmaci, la ranitidina dev'essere assunta durante l'allattamento solo in casi di effettiva necessita'. Il trattamento con la ranitidina durante l'allattamento deve essere evitato dal momento che non vi e' esperienza sull'effetto della ranitidina nei neonati e che non puo' essere esclusa una riduzione della secrezione acida gastrica.
Indicazioni
>>150 mg compresse rivestite con film: per il trattamento delle patologie del tratto gastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione acida gastrica: ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna. Trattamento a lungo termine di ulcera duodenale e ulcera gastrica benigna per prevenire le ulcere recidivanti. Il trattamento a lungotermine e' indicato nei pazienti con anamnesi di ulcere recidivanti. Esofagite da reflusso: Sindrome di Zollinger - Ellison. >>300 mg compresse rivestite con film: per il trattamento delle patologie del trattogastrointestinale superiore laddove e' necessario ridurre la secrezione gastrica: ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, esofagite da reflusso, Sindrome di Zollinger - Ellison. Non e' indicata per il trattamento dei disturbi addominali lievi come crampi e distonie neurovegetative a carico dello stomaco.
Controindicazioni ed effetti secondari
I prodotti a base di ranitidina sono controindicati per i pazienti con ipersensibilita' nota nei confronti di uno qualsiasi dei componenti del preparato. Casi isolati hanno indicato una coerenza tra l'inizio di una porfiria acuta intermittente e la somministrazione di ranitidinacloridrato. Pertanto i pazienti con anamnesi di porfiria acuta intermittente non devono essere trattati con il farmaco.
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica, magnesio stearato,polimetacrilato, macrogol 6000, ipromellosa, talco, titanio diossido (E171).
Avvertenze
Nei pazienti con ulcera gastrica come pure in caso di dispepsia o di pazienti di mezza eta' e anziani con sintomi dispeptici di recente insorgenza o da poco modificata prima di iniziare la terapia bisogna escludere la presenza di una malattia tumorale maligna, poiche' il trattamento con la ranitidina puo' mascherare i sintomi del carcinoma gastrico. In caso di assunzione contemporanea di ranitidina e teofillina, il livello di teofillina nel plasma deve essere controllato e se necessario ne deve essere regolato il dosaggio. La ranitidina viene eliminata per via renale. Per questo motivo i livelli plasmatici del farmaco sono piu' elevati nei pazienti con insufficienza renale grave. In presenza di insufficienza renale il dosaggio dovra' essere adeguato. Rari rapporti clinici indicano che la ranitidina puo' precipitare gli attacchidi porfiria acuta. Pertanto si deve evitare la somministrazione di ranitidina a pazienti con anamnesi di porfiria acuta. In alcune categorie di pazienti come gli anziani, i pazienti affetti da malattia polmonare cronica, diabete, o immunocompromessi, ci puo' essere un maggiore rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un vasto studioepidemiologico ha dimostrato un maggior rischio di sviluppare polmoniti acquisite in comunita' negli utilizzatori correnti di antagonisti del recettore H2 (monoterapia con ranitidina) uisisquvs. quanti avevanointerrotto il trattamento, con aumento del rischio relativo aggiustato dell'1,82 (95% IF 1,26-2,64). Si raccomanda il regolare monitoraggiodei pazienti che assumono farmaci antinfiammatori non steroidei contestualmente con la ranitidina, specie nel caso di pazienti anziani e pazienti con anamnesi di ulcera peptica.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza La ranitidina attraversa la barriera placentare. Come altri farmaci, la ranitidina deve essere assunta in gravidanza solo in casi di effettiva necessita'. Prove sugli animali non hanno dimostrato alcuna teratogenicita'. Allattamento La ranitidina passa nel latte materno. Come altri farmaci, la ranitidina dev'essere assunta durante l'allattamento solo in casi di effettiva necessita'. Il trattamento con la ranitidina durante l'allattamento deve essere evitato dal momento che non vi e' esperienza sull'effetto della ranitidina nei neonati e che non puo' essere esclusa una riduzione della secrezione acida gastrica.
Interazioni con altri prodotti
La ranitidina puo' influire sull'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Tale alterazione della farmacocinetica puo' richiedere un adeguamento del dosaggio del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano a causadi diversi meccanismi. Inibizione del citocromo epatico P450 associato al sistema delle ossigenasi a funzione mista: alle normali dosi terapeutiche la ranitidina non amplifica l'azione dei farmaci inattivati da questo sistema enzimatico come il diazepam, la lidocaina, la fenitoina, il propranololo e la teofillina. Sono state riferite alterazioni del tempo di protrombina con gli anticoagulanti cumarinici (p.es. warfarina). A causa dello stretto indice terapeutico, si raccomanda uno accurato controllo degli innalzamenti e delle diminuzioni del tempo di protrombina durante il contestuale trattamento con la ranitidina. Competizione per la secrezione renale tubulare: Poiche' la ranitidina viene parzialmente eliminata dal sistema cationico, essa puo' influire sullaclearance di altri farmaci eliminati per la stessa via. Dosi elevate di ranitidina (come quelle utilizzate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide con il conseguente aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. Alterazione del pH gastrico: La biodisponibilita' dialcuni farmaci puo' essere influenzata dal cambiamento di pH con un conseguente aumento (p.es. di triazolam, midazolam, glipizide) o, viceversa, una diminuzione dell'assorbimento (p.es. di ketoconazolo, atazanavir, delaviridina, gefitnib). Non ci sono prove di interazione tra laranitidina e l'amoxicillina e il metronidazolo. Se si somministrano contemporaneamente con la ranitidina dosi elevate (2 g) di sucralfato, l'assorbimento della ranitidina puo' essere ridotto. Tale effetto non si riscontra se il sucralfato viene assunto dopo un intervallo di 2 h.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura inferiore ai 25 gradi C.