raniben*scir 200ml 150mg/10ml ranitidina f.i.r.m.a. spa

Che cosa è raniben scir 200ml 150mg/10ml?

Gastroben sciroppo prodotto da f.i.r.m.a. spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Gastroben risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antiulcera peptica - antagonisti dei recettori h2.
Contiene i principi attivi: ranitidina cloridrato
Codice AIC: 025241098 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse quelle associate al trattamento con farmaci antiinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. La ranitidina e' anche indicata in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite quando associate a ipersecrezione acida.

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Posologia

ADULTILa dose abituale e' di 300 mg (20 mL di sciroppo) al giorno: 150 mg (10 mL) alla mattina e 150 mg (10 mL) alla sera. Nei pazienti con ulcera gastrica o duodenale possono essere somministrati in alternativa 300mg, in un'unica somministrazione, alla sera prima di coricarsi. Inoltre nelle seguenti situazioni: pazienti portatori di ulcere di grandi dimensioni e/o forti fumatori e nell'esofagite peptica severa, puo' essere utile aumentare la posologia fino a 600 mg al giorno, ritornando appena possibile allo schema posologico standard e sotto diretto controllo del medico. Nella profilassi dell'emorragia da ulcera da stress inpazienti gravi o dell'emorragia ricorrente in pazienti affetti da ulcera peptica sanguinante, i pazienti in corso di terapia con ranitidinaper via parenterale ancora a rischio, non appena riprende l'alimentazione per bocca, possono esser trattati con Raniben 150 mg 2 X die.- Ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria: la dose giornaliera raccomandata di 300 mg per un periodo di 4 settimane e' in grado di guarire la maggior parte delle ulcere. Senecessario il trattamento puo' essere prolungato fino a 6-8 settimane.In caso di ulcere conseguenti a trattamento con farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o nel caso fosse necessaria la prosecuzionedella terapia con tali farmaci, il dosaggio raccomandato e' di 300 mgper 8 settimane. Puo' essere necessario protrarre il trattamento finoa 12 settimane. In caso di pazienti portatori di ulcere di grandi dimensioni e/o forti fumatori, puo' essere maggiormente utile la somministrazione di 300 mg, due volte al giorno. Nei pazienti in cui, dopo la risposta positiva alla terapia a breve termine, e' desiderabile mantenere l'effetto sulla secrezione gastrica, particolarmente in quelli contendenza a recidive degli episodi ulcerosi, puo' essere adottata una terapia di mantenimento di 150 mg alla sera. Nei pazienti gia' in trattamento con 600 mg al giorno, puo' essere utile iniziare la terapia dimantenimento con una posologia di 300 mg alla sera per un periodo di 8-12 settimane, proseguendo successivamente con la dose standard. Il fumo e' associato ad una piu' elevata incidenza della recidiva dell'ulcera. Pertanto si deve consigliare ai pazienti fumatori di abbandonare tale abitudine; qualora cio' non avvenga, la dose di mantenimento di 300 mg alla sera, offre una protezione addizionale rispetto alla dose standard di 150 mg. La terapia di mantenimento (150 mg e 300 mg per viaorale alla sera) deve essere prescritta dal medico ed eseguita sotto il suo controllo.- Esofagite da reflusso: la dose giornaliera raccomandata nella malattia da reflusso esofageo e' di 300 mg/die, suddivisa in due somministrazioni da 150 mg, per un periodo di 8 settimane. Nell'esofagite pepticamoderata-severa, la posologia puo' essere aumentata a 600 mg/die, suddisa in due-quattro somministrazioni, fino a 12 settimane, sotto il diretto controllo del medico, ritornando appena possibile alla posologiastandard. Nel trattamento a lungo termine, per la prevenzione della recidiva, la dose raccomandata e' di 150 mg due volte al giorno.- Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose giornaliera iniziale e' di 450 mg (cioe' 150 mg 3 volte al giorno) aumentabile se necessario a 600-900 mg.- Emorragie del tratto gastro-intestinale superiore: il trattamento orale e' di 300 mg al giorno. Qualora la terapia orale non fosse immediatamente possibile, il trattamento puo' essere iniziato con ranitidinaper via parenterale e proseguito con terapia orale (300 mg al giorno per il tempo necessario).- Premedicazione in anestesia: a quei pazienti che rischino di sviluppare una sindrome da aspirazione acida (sindrome di Mendelson) puo' essere somministrata una dose orale di 150 mg 2 ore prima dell'induzionedell'anestesia generale e, preferibilmente, anche una dose di 150 mg la sera precedente. Puo' essere adottata anche la via di somministrazione parenterale.- Ulcera da stress: nella prevenzione e trattamento delle ulcere da stress in pazienti gravi la dose giornaliera raccomandata e' di 300 mg.Qualora le condizioni del paziente non permettano la somministrazioneorale il trattamento puo' essere iniziato con ranitidina per via parenterale e proseguito poi con la terapia orale.BAMBINIPer il trattamento dell'ulcera peptica nei bambini la dose consigliata di Raniben sciroppo (1 mL = 15 mg) varia tra 2 e 4 mg/kg due volte algiorno fino ad un massimo di 300 mg di ranitidina.

Effetti indesiderati

I seguenti effetti collaterali sono stati segnalati nel corso degli studi clinici o della terapia abituale di pazienti trattati con ranitidina. In molti di questi casi non e' stata definita la correlazione conla terapia.- Sistema nervoso centrale: rari casi di malessere, vertigine, cefalea a volte severa, sonnolenza ed insonnia. Specie nei pazienti gravemente ammalati, negli anziani e nei nefropatici possono verificarsi sporadici casi reversibili di confusione mentale, allucinazioni, depressione ed agitazione. In tali evenienze occorre sospendere la somministrazione. Risultano alcune segnalazioni di offuscamento reversibile della vista attribuibili ad alterazione dell'accomodazione.- Apparato cardiovascolare: come con gli altri H2-antagonisti vi sonostati rari casi di bradicardia, tachicardia, palpitazioni, extrasistoli, blocco atrio-ventricolare e stato di shock.- Apparato ematopoietico e fegato: in alcuni pazienti sono stati rilevati mutamenti reversibili nella conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Rari casi di agranulocitosi o pancitopenia talvolta accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare. Segnalazioni occasionali di epatite reversibile (epatocellulare, colestatica o mista) con o senza ittero, variazioni transitorie della creatinina plasmatica edei test di funzionalita'epatica; questi ultimi valori di solito ritornano nella norma durante la continuazione del trattamento, in caso contrario sospendere la somministrazione.- Apparato endocrino: possono verificarsi, seppure raramente, disturbidella sfera sessuale (impotenza ed alterazioni della libido) e ginecomastia.- Apparato gastrointestinale: costipazione, diarrea, nausea, vomito edolori addominali. Raramente e' stata segnalata pancreatite acuta.- Apparato muscolo-scheletrico: rare segnalazioni di dolori muscolaried artralgie.- Reazioni di ipersensibilita': shock anafilattico, orticaria, rash cutaneo, inclusi rari casi di eritema multiforme, dermatite bollosa, eczemi, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione, eosinofilia, dolore toracico e rarissimi casi di alopecia. Queste reazioni sipossono verificate occasionalmente dopo una dose singola.

Indicazioni

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse quelle associate al trattamento con farmaci antiinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. La ranitidina e' anche indicata in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite quando associate a ipersecrezione acida.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata verso i componenti.La ranitidina attraversa la barriera placentare e si trova nel latte materno, pertanto non va somministrata durante la gravidanza e l'allattamento, se non nei casi, a giudizio e sotto il diretto controllo del medico, di assoluta necessita'.

Interazioni con altri prodotti

Gli H2-antagonisti si fissano sul citocromo P450 e riducono il flussosanguigno epatico; tuttavia non sono state evidenziate interazioni negative tra la ranitidina ed altri farmaci; in particolare la ranitidina non potenzia l'azione di warfarin, indometacina, diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo o teofillina. L'assorbimento della ranitidina puo' risultare diminuito se vengono somministrate contemporaneamentealte dosi (2 g) di sucralfato, idrossido di magnesio o d'alluminio. Questo effetto non si verifica se tali sostanze vengono somministrate dopo un intervallo di 2 ore.

Forme Farmacologiche


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