rabeprazolo pensa 14 compresse 20mg towa pharmaceutical spa

Che cosa è rabeprazolo pensa 14cpr 20mg?

Rabeprazolo pen compresse gastroresistenti prodotto da towa pharmaceutical spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Rabeprazolo pen risulta in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori di pompa protonica.
Contiene i principi attivi: rabeprazolo sodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa gastroresistente contiene 10-20 mg di rabeprazolo sodico, equivalenti a 9,42-18,85 mg di rabeprazolo.
Codice AIC: 041541020 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento di ulcera duodenale attiva, ulcera gastrica benigna attiva, malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa, terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE), trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica), sindrome di Zollinger-Ellison, eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in pazienti con ulcera peptica.

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Posologia

Adulti/anziani. Ulcera duodenale attiva ed ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale raccomandata sia nell'ulcera duodenale attiva che nell'ulcera gastrica benigna attiva e' di 20 mg una volta al giorno daassumere al mattino. Nella maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva la cicatrizzazione avviene entro 4 settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono richiedere, per raggiungere la cicatrizzazione, altre 4 settimane di terapia. La maggior parte di pazienti con ulcera gastrica benigna attiva guariscono entro 6 settimane. Anche in questo caso, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie per la guarigione altre 6 settimane di terapia. Malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale raccomandata in questa patologia e' di 20 mg una volta al giorno per 4-8 settimane. Terapiaa lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia dimantenimento della MRGE): per la terapia a lungo termine, si puo' utilizzare una dose di mantenimento del farmaco da 20 mg o 10 mg, una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente. Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica): 10 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se non si ottiene il controllo dei sintomi entro 4 settimane, il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti. Una volta risolta la sintomatologia, il successivo controllo dei sintomi puo' essere ottenuto adottando un regime di assunzione al bisogno di 10 mg una volta al giorno, quando necessario. Sindrome di Zollinger-Ellison: negli adulti, la dose orale iniziale raccomandata e' di 60 mg una volta al giorno. La posologia puo' essere aumentata gradualmente fino araggiungere la dose di 120 mg/die, in base alle necessita' del singolo paziente. Possono essere somministrate dosi singole giornaliere finoa 100mg/die. La dose da 120 mg puo' essere frazionata in 60 mg due volte al giorno. Il trattamento deve proseguire sino a quando clinicamente indicato. Eradicazione dell'infezione da H. pylori: i pazienti con infezione da H. pylori devono essere trattati con una terapia di eradicazione. Si raccomanda la seguente combinazione per una durata di 7 giorni: rabeprazolo 20 mg 2 volte al giorno + claritromicina 500 mg 2 volte al giorno + amoxicillina 1 g 2 volte al giorno. Per le indicazioniche richiedono il trattamento una volta al giorno, le compresse devono essere assunte al mattino, prima di mangiare; sebbene infatti non siano state evidenziate interferenze sull'attivita' del rabeprazolo sodico da parte del cibo o del momento della giornata in cui viene assuntoil farmaco, questo schema di trattamento facilita l'adesione al trattamento da parte del paziente. I pazienti devono essere avvisati di nonmasticare o frantumare le compresse, ma di deglutirle intere. Compromissione renale o epatica: non sono necessari adeguamenti posologici nei pazienti con funzionalita' epatica o renale alterata. Bambini: l'usonon e' raccomandato nei bambini poiche' manca l'esperienza sull'uso del prodotto in questo gruppo di pazienti.

Effetti indesiderati

Frequenze effetti indesiderati: comuni (>=1/100; =1/1000, =1/10.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati sulla sicurezza del rabeprazolo nella donna in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli non hanno evidenziato effetti negativi sulla fertilita' o sul feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si riscontraun modesto passaggio feto-placentare di farmaco. Il medicinale e' controindicato in gravidanza. Non e' noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento. Il rabeprazolo sodico viene comunque escreto nelle secrezioni mammarie di ratto. Il medicinale non deve quindi essere usato nelle donne in allattamento.

Indicazioni

Trattamento di ulcera duodenale attiva, ulcera gastrica benigna attiva, malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa, terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE), trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica), sindrome di Zollinger-Ellison, eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici in pazienti con ulcera peptica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' nota al rabeprazolo, ai derivati del benzimidazolo oad uno qualsiasi degli eccipienti. Il medicinale e' controindicato ingravidanza o durante l'allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo della compressa: mannitolo (E421); magnesio ossido, leggero (E530); idrossipropilcellulosa; povidone (E1201); magnesio stearato. Rivestimento della compressa: etilcellulosa (E462); magnesio ossido, leggero (E530); ipromellosa ftalato; monogliceridi diacetilati; talco (E553b); titanio diossido (E171); ossido di ferro giallo (E172) (per il 20mg); ossido di ferro rosso (E172) (per il 10 mg); cera carnauba.

Avvertenze

La risposta sintomatica alla terapia con rabeprazolo sodico non esclude la presenza di patologie maligne a livello gastrico o esofageo; tale possibilita' deve, quindi, essere esclusa prima di iniziare il trattamento con il farmaco. I pazienti in terapia a lungo termine (in particolare quelli trattati per piu' di un anno) devono essere tenuti sottoregolare osservazione. Un rischio di reazioni incrociate di ipersensibilita' con derivati benzimidazolici non puo' essere esclusa. I pazienti devono essere avvertiti che le compresse non vanno masticate o frantumate, ma vanno ingerite intere. L'uso non e' raccomandato nei bambini poiche' manca esperienza sull'uso del prodotto in questo gruppo di pazienti. Ci sono state segnalazioni post-marketing di discrasie ematiche (trombocitopenia e neutropenia). Nella maggior parte dei casi in cui una diversa eziologia non poteva essere identificata, gli eventi erano senza complicazioni e si sono risolti con l'interruzione del rabeprazolo. Alterazioni degli enzimi epatici sono state osservate in studi clinici e sono state segnalate anche in seguito all'autorizzazione alla commercializzazione. Nella maggior parte dei casi in cui una diversaeziologia non poteva essere identificata, gli eventi erano senza complicazioni e si sono risolti con l'interruzione del rabeprazolo. Non e'stata osservata alcuna evidenza di significativi problemi di sicurezza legati al farmaco in uno studio su pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata rispetto a controlli normali abbinati per eta' e sesso. Poiche' non ci sono dati clinici sull'uso di rabeprazolo nel trattamento di pazienti con disfunzione epatica grave si consiglia al medico di prestare attenzione quando il trattamento con il farmaco viene avviato per la prima volta in questi pazienti. La co- somministrazione di atazanavir con il farmaco non e' raccomandata. Il trattamento con inibitori della pompa protonica, tra cui il prodotto, possono aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali come Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile. Gli inibitori della pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (>1 anno), potrebbero causare un lieve aumento del rischio di fratturedell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani e in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura del 10-40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (IPP) come rabeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sulla sicurezza del rabeprazolo nella donna in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e conigli non hanno evidenziato effetti negativi sulla fertilita' o sul feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si riscontraun modesto passaggio feto-placentare di farmaco. Il medicinale e' controindicato in gravidanza. Non e' noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento. Il rabeprazolo sodico viene comunque escreto nelle secrezioni mammarie di ratto. Il medicinale non deve quindi essere usato nelle donne in allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Il rabeprazolo sodico produce una intensa e duratura inibizione dellasecrezione acida dello stomaco. Puo' avvenire una interazione con i composti il cui assorbimento e' pH dipendente. La somministrazione concomitante di rabeprazolo sodico o ketoconazolo o itraconazolo puo' determinare una riduzione significativa dei livelli plasmatici di tali antifungini. Alcuni pazienti possono necessitare un monitoraggio per determinare se e' necessario un adeguamento posologico quando ketoconazoloo itraconazolo vengano assunti contemporaneamente al medicinale. In alcuni studi clinici, farmaci antiacidi sono stati somministrati insieme al prodotto e, in uno studio specifico di interazione farmaco-farmaco non e' stata osservata alcuna interazione con farmaci antiacidi liquidi. La co-somministrazione di atazanavir 300 mg / ritonavir 10 mg conomeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) a volontari sani ha portato ad una sostanziale riduzione dell'esposizione ad atazanavir. L'assorbimento di atazanavir e' pH dipendente. Sebbene non studiati, risultati simili sono attesi con altri inibitori della pompa protonica. Pertanto gli inibitori della pompa protonica, incluso rabeprazolo, non devono essere co-somministrati con atazanavir.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.