provera*50cpr 100mg fl medrossiprogesterone pfizer italia srl
Che cosa è provera 50cpr 100mg fl?
Provera compresse prodotto da
pfizer italia srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Provera risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale, progestinici.
Contiene i principi attivi:
medrossiprogesterone acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: medrossiprogesterone acetato.
Codice AIC: 020328136
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Terapia additiva e/o palliativa nel trattamento del carcinoma endometriale o renale ricorrente e/o metastatizzato e nel trattamento del carcinoma mammario metastatizzato nelle donne in post-menopausa; nella sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS.
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Posologia
Carcinoma endometriale e renale: da 200 a 400 mg/die. Carcinoma mammario: non meno di 400 mg/die. Il trattamento deve essere continuato sino a quando e' evidente una risposta positiva al trattamento. La risposta al trattamento ormonale del carcinoma dell'endometrio, del rene e della mammella, puo' non essere evidente sino a 8-10 settimane dall'inizio della terapia. Una rapida progressione della malattia durante la terapia impone l'interruzione del trattamento col farmaco. Sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS: 1000mg/die in un'unica somministrazione o in due somministrazioni giornaliere. Modalita' d'uso della formulazione in granuli: sciogliere il contenuto di ciascuna bustina in mezzo bicchiere d'acqua mescolando fino a completa dispersione. La sospensione cosi' ottenuta deve essere assunta per via orale.
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita' (ad es. anafilassi o reazioni di tipo anafilattoide, angioedema). Patologie endocrine: effetti simil-corticoidi (ad es. sindrome Cushingoide), prolungata anovulazione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ritenzione dei liquidi/edema, alterazioni ponderali, esacerbazione del diabete mellito. Disturbi psichiatrici: confusione, depressione, euforia, modifica della libido, insonnia, nervosismo. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza, stanchezza, depressione, vertigini ed emicrania, diminuzione della concentrazione, infarto cerebrale, effetti simil-andrenergici (ad es. tremori alle mani, sudorazione, crampi notturni ai polpacci). Patologie dell'occhio: disturbi alla visione, cataratta diabetica, trombosi retinica. Patologie cardiache: infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni, tachicardia. Patologie vascolari: disturbi tromboembolici, tromboflebiti. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: embolia polmonare. Patologie gastrointestinali: costipazione, diarrea, bocca secca, nausea, vomito. Patologie epatobiliari: itterizia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, prurito, rash, acne, irsutismo ed alopecia. Patologie renali ed urinarie: glicosuria. Disturbi del sistema riproduttivo edella mammella: perdite ematiche vaginali di quantita' variabile (irregolare, diminuita, aumentata), amenorrea, cervice uterina: erosioni cervicali, mastodinia e galattorrea. In pazienti maschi e in eta' giovanile affetti da AIDS, sono stati segnalati casi di impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento, malessere, piressia. Esami diagnostici: alterazioni delle secrezioni cervicali, modifica dell'appetito, funzionalita' epatica alterata, aumento dei globuli bianchi e della conta piastrinica, ipercalcemia, riduzione della tolleranza al glucosio, aumento della pressione sanguigna.
Indicazioni
Terapia additiva e/o palliativa nel trattamento del carcinoma endometriale o renale ricorrente e/o metastatizzato e nel trattamento del carcinoma mammario metastatizzato nelle donne in post-menopausa; nella sindrome anoressia-cachessia da neoplasia maligna in fase avanzata e da AIDS.
Controindicazioni ed effetti secondari
Gravidanza accertata o presunta; perdite ematiche vaginali di natura non accertata; grave insufficienza epatica; ipersensibilita' al medrossiprogesterone acetato o ad uno qualsiasi degli eccipienti; accertata o sospetta neoplasia mammaria o genitale in fase iniziale.
Composizione ed Eccipienti
Compresse: cellulosa microcristallina, amido di mais, sodio benzoato,magnesio stearato, macrogol 400, sodio amido glicollato, sodio docusato, gelatina (Byco C). Granulato per sospensione orale: saccarosio, succo d'arancia disidratato, malto destrine, polisorbato 80, aroma arancio.
Avvertenze
Nei casi di emorragia vaginale non diagnosticata, si consigliano adeguate misure diagnostiche. Poiche' i progestinici possono causare un certo grado di ritenzione idrica, devono essere tenute sotto osservazione le condizioni che potrebbero essere influenzate da questo fattore. Pazienti con anamnesi di depressione clinica devono essere attentamentemonitorati durante la terapia con il farmaco. E' stata notata una diminuzione nella tolleranza al glucosio durante il trattamento con progestinici. I patologi devono essere informati dell'uso di medrossiprogesterone acetato da parte del paziente se il tessuto endometriale o endocervicale viene sottoposto ad esame. L'uso di medrossiprogesterone acetato puo' diminuire i livelli dei seguenti markers endocrini: steroididel plasma/urine (ad es. cortisolo, estrogeno, pregnandiolo, progesterone, testosterone); gonadotropine del plasma/urine (ad es. LH e FSH);globulina legante l'ormone sessuale. Se si dovesse verificare un'improvvisa parziale o totale perdita della vista o in caso di esoftalmo, diplopia o emicrania, interrompere il trattamento e, prima di continuarlo, effettuare un controllo oftalmico onde escludere la presenza di edema della papilla e di lesione vascolare retinica. Il medrossiprogesterone acetato non e' stato associato casualmente con l'induzione di disturbi trombotici o tromboembolici, tuttavia il suo uso non e' raccomandato in pazienti con un'anamnesi di tromboembolismo venoso (TEV). Si raccomanda l'interruzione del trattamento con medrossiprogesterone acetato in pazienti che sviluppano TEV durante la terapia. Il medrossiprogesterone acetato puo' determinare sintomi cunshingoidi. Alcuni pazienti in trattamento con medrossiprogesterone acetato possono manifestare una funzionalita' adrenale soppressa. Il medrossiprogesterone acetato puo' diminuire i livelli ematici di ACTH e di idrocortisone. L'uso di medrossiprogesterone acetato per indicazione oncologica puo' determinare inoltre un'insufficienza parziale surrenalica (diminuzione della risposta dell'asse ipofisi-surrene) durante il test al metopirone. Cosi e' necessario dimostrare l'abilita' della corteccia surrenalica a rispondere all'ACTH prima di somministrare il metopirone. Insufficienza renale. Attivita' simil-corticoide e' stata riportata a seguito di somministrazione di dosi molto elevate (500 mg/die o superiori) impiegate nel trattamento di alcune forme tumorali. Il trattamento progestinico nelle pazienti in pre-menopausa puo' mascherare l'insorgenza del climaterio. Non ci sono studi degli effetti sulla densita' minerale ossea per il medrossiprogesterone somministrato per via orale (ad es. per uso oncologico). Si consiglia a tutte le pazienti l'assunzione di un'adeguata quantita' di calcio e vitamina D. Sarebbe inoltre opportuna una valutazione della densita' minerale ossea in quelle pazienti che assumono medrossiprogesterone acetato per trattamenti a lungo termine.
Gravidanza e Allattamento
Il medrossiprogesterone acetato e' controindicato in donne in gravidanza. Alcuni dati suggeriscono una possibile relazione tra la somministrazione di progestinici nel primo trimestre della gravidanza e la presenza di malformazioni genitali congenite nei feti in particolari circostanze. Se la paziente rimane incinta durante l'uso di questo farmaco,deve essere informata del potenziale rischio per il feto. Il medrossiprogesterone acetato ed il suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Non ci sono evidenze che suggeriscano che questo rappresenta un rischio per il lattante.
Interazioni con altri prodotti
La somministrazione concomitante del farmaco con l'amminoglutetimmidepuo' significativamente deprimere la biodisponibilita' del farmaco stesso. Le pazienti che fanno uso di dosi elevate di prodotto devono essere avvertite della diminuzione dell'efficacia con l'uso di amminoglutetimmide.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna istruzione particolare.