protopic unguento 0,1% 10g tacrolimus leo pharma spa
Che cosa è protopic ung 0,1% 10g?
Protopic unguento dermatologico prodotto da
leo pharma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Protopic risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di preparati dermatologici.
Contiene i principi attivi:
tacrolimus monoidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: tacrolimus monoidrato (0,1%).
Codice AIC: 035575063
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il medicinale e' indicato negli adulti e negli adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni). >>Trattamento delle riacutizzazioni. Adulti e adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni): trattamento della dermatite atopica, da moderata a grave negli adulti che non rispondono adeguatamente o che sono intolleranti alle terapie convenzionali quali i corticosteroidi topici. Trattamento di mantenimento: trattamento della dermatite atopica da moderata a grave per la prevenzione delle riacutizzazioni e per il prolungamento degli intervalli liberi da esacerbazioni in pazienti con riacutizzazioni molto frequenti (4 o piu' volte l'anno) che abbiano manifestato una risposta iniziale a un trattamento della durata massima di 6 settimane con tacrolimus unguentodue volte al giorno (lesioni scomparse, quasi scomparse o presenti informa lieve).
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Posologia
Il trattamento deve essere iniziato da medici con esperienza nella diagnosi e nel trattamento della dermatite atopica. Il prodotto e' disponibile in due dosaggi, 0,03% e 0,1% unguento. Trattamento delle riacutizzazioni: il medicinale puo' essere utilizzato per il trattamento a breve termine e per il trattamento intermittente a lungo termine. Il trattamento a lungo termine non deve essere continuo. Il trattamento conil farmaco deve iniziare alla prima comparsa dei segni e dei sintomi.Ciascuna zona della cute affetta deve essere trattata con il medicinale fino a che le lesioni siano scomparse, quasi scomparse o presenti in forma lieve. Successivamente, i pazienti sono considerati idonei al trattamento di mantenimento. Ai primi segni di ripresa (riacutizzazione) dei sintomi della malattia, il trattamento deve essere ripristinato. Uso negli adulti e negli adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni): il trattamento deve iniziare con il farmaco 0,1% due volte al giorno e deve continuare fino alla scomparsa della lesione. Se i sintomi si ripresentano, e' necessario ricominciare il trattamento con ilfarmaco 0,1% due volte al giorno. Se le condizioni cliniche lo consentono, e' opportuno tentare di ridurre la frequenza delle applicazioni o di utilizzare il dosaggio inferiore, il farmaco 0,03% unguento. Generalmente si osserva un miglioramento entro una settimana dall'inizio del trattamento. Se dopo due settimane di trattamento non si riscontrano segni di miglioramento, si dovranno considerare altre opzioni di trattamento. Uso nei pazienti anziani: non sono stati condotti studi specifici nel paziente anziano. Tuttavia, l'esperienza clinica disponibileper questa fascia di pazienti non ha indicato la necessita' di modificare il dosaggio. Popolazione pediatrica: i bambini in eta' compresa fra i 2 e i 16 anni devono utilizzare solo il farmaco 0,03% unguento. Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini al di sotto dei 2 anni fino a che non saranno disponibili ulteriori dati. Trattamento dimantenimento: i pazienti che rispondono fino a 6 settimane di trattamento con tacrolimus unguento due volte al giorno (lesioni scomparse, quasi scomparse o presenti in forma lieve) sono idonei al trattamento di mantenimento. Adulti e adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16anni): i pazienti adulti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni) devono usare il farmaco 0,1% unguento. Il medicinale deve essere applicatouna volta al giorno due volte alla settimana (ad esempio, lunedi' e giovedi') sulle zone di solito colpite dalla dermatite atopica per prevenire le riacutizzazioni. Tra le applicazioni devono trascorrere 2-3 giorni di sospensione del trattamento con il medicinale. Dopo 12 mesi di trattamento, il medico deve rivalutare la condizione dei pazienti per decidere se continuare il trattamento di mantenimento, in assenza didati sulla sicurezza del trattamento di mantenimento oltre i 12 mesi.Qualora si presentino nuovamente segni di riacutizzazione, dovra' essere ripristinato il trattamento due volte al giorno. Pazienti anziani:non sono stati condotti studi specifici nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica: i bambini in eta' compresa fra i 2 e i 16 anni devonoutilizzare solo il farmaco 0,03% unguento. Il medicinale non deve essere usato in bambini al di sotto dei 2 anni di eta' finche' non saranno disponibili ulteriori dati. Modo di somministrazione: si deve applicare un sottile strato di unguento sulle zone affette o di solito affette della cute. Il prodotto puo' essere applicato su tutte le parti delcorpo, compresi il viso, il collo e le zone soggette a flessione, ad eccezione delle membrane mucose. Il prodotto non deve essere applicatocon bendaggi occlusivi in quanto non sono stati condotti studi su questo modo di somministrazione.
Effetti indesiderati
Durante gli studi clinici, circa il 50% dei pazienti ha riscontrato, quale reazione avversa, un qualche tipo di irritazione cutanea nella zona di applicazione. Sensazioni di bruciore e prurito sono molto comuni, solitamente di gravita' da lieve a moderata e con tendenza a risolversi entro una settimana dall'inizio del trattamento. Un'altra comune reazione avversa di irritazione cutanea e' l'eritema. Sono stati anchecomunemente osservati, nella zona di applicazione, sensazione di calore, dolore, parestesia ed esantema. Comune e' l'intolleranza all'alcool (vampate facciali o irritazioni della cute dopo il consumo di bevande alcoliche). Il rischio di follicoliti, acne e infezioni virali da herpes potrebbe aumentare. Reazioni avverse con sospetta relazione al trattamento sono elencate di seguito e suddivise come classificazione per organi e sistemi. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10) e non comune (>= 1/1.000, < 1/100). Infezioni e infestazioni. Comuni: infezione cutanea locale,indipendentemente da un'eziologia specifica, compresa, ma non limitata a: eczema herpeticum, follicolite, herpes simplex, infezione da Herpes virus, eruzione varicelliforme di Kaposi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni: intolleranza all'alcool (vampate al viso o irritazione della cute dopo il consumo di bevande alcoliche). Patologie del sistemanervoso. Comuni: parestesia e disestesia (iperestesia, sensazione di bruciore). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito; non comuni: acne; non nota: rosacea. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: bruciore nella sede di applicazione, prurito nella sede di applicazione; comuni:calore al sito di applicazione, eritema al sito di applicazione, dolore al sito di applicazione, irritazione al sito di applicazione, parestesia al sito di applicazione, rash al sito di applicazione; non nota:edema al sito di applicazione. Esami diagnostici. Non nota: aumento dei livelli del farmaco. Post-commercializzazione: casi di neoplasie maligne, comprese le forme cutanee (ad es. linfomi cutanei a cellule T) e altri tipi di linfomi, e carcinomi della cute, sono stati segnalati in pazienti che usavano tacrolimus unguento. Trattamento di mantenimento: in uno studio sul trattamento di mantenimento (trattamento 2 voltealla settimana) in adulti e bambini con dermatite atopica moderata e grave, e' stato rilevato che i seguenti eventi avversi si sono manifestati piu' frequentemente rispetto al gruppo controllo: impetigine al sito di applicazione (7,7% nei bambini) e infezioni al sito di applicazione (6,4% nei bambini e 6,3% negli adulti).
Indicazioni
Il medicinale e' indicato negli adulti e negli adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni). >>Trattamento delle riacutizzazioni. Adulti e adolescenti (di eta' uguale o superiore ai 16 anni): trattamento della dermatite atopica, da moderata a grave negli adulti che non rispondono adeguatamente o che sono intolleranti alle terapie convenzionali quali i corticosteroidi topici. Trattamento di mantenimento: trattamento della dermatite atopica da moderata a grave per la prevenzione delle riacutizzazioni e per il prolungamento degli intervalli liberi da esacerbazioni in pazienti con riacutizzazioni molto frequenti (4 o piu' volte l'anno) che abbiano manifestato una risposta iniziale a un trattamento della durata massima di 6 settimane con tacrolimus unguentodue volte al giorno (lesioni scomparse, quasi scomparse o presenti informa lieve).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ai macrolidi in generale o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Vaselina bianca, paraffina liquida, carbonato di propilene, cera d'api bianca, paraffina solida.
Avvertenze
Durante l'uso del farmaco deve essere ridotta l'eccessiva esposizionedella cute alla luce del sole e deve essere evitato l'uso della luce ultravioletta (UV) emessa da solarium e la terapia con UVB o UVA in combinazione con psoraleni (PUVA). Occorre suggerire al paziente un appropriato metodo di protezione solare, come la minimizzazione del tempo di esposizione al sole, l'uso di un prodotto con filtro di protezione e la copertura della cute con un indumento appropriato. Il medicinale non deve essere applicato su lesioni che sono considerate potenzialmente maligne o pre-maligne. Lo sviluppo all'interno dell'area trattata di un qualsiasi cambiamento che non sia l'eczema gia' esistente deve essere rivisto. Non e' raccomandato l'uso di tacrolimus unguento in pazienti con difetti della barriera cutanea come la sindrome di Netherton,l'ictiosi lamellare, l'eritroderma generalizzato o la malattia da Trapianto Contro l'Ospite (Graft Versus Host Disease) cutanea. Queste condizioni della pelle possono aumentare l'assorbimento sistemico di tacrolimus. Anche la somministrazione orale di tacrolimus per il trattamento di queste condizioni della pelle non e' raccomandata. Sono stati riportati casi di aumentati livelli ematici di tacrolimus in presenza disuddette condizioni nel post-marketing. E' necessario prestare attenzione se si applica il farmaco in pazienti con un interessamento cutaneo esteso per un lungo periodo di tempo, in particolar modo nei bambini. I pazienti, in particolare i pazienti pediatrici, devono essere continuamente rivalutati durante il trattamento con il medicinale per valutare la risposta al trattamento e se e' necessario continuare lo stesso. Nei pazienti pediatrici, dopo 12 mesi tale rivalutazione deve includere la sospensione del trattamento. Il potenziale di immunosoppressione locale (risultante in infezioni o tumori cutanei) non e' noto nel lungo termine (cioe' durante un certo numero di anni). Il medicinale contiene il principio attivo tacrolimus, un inibitore della calcineurina. Nei pazienti trapiantati la prolungata esposizione sistemica a una intensa immunosoppressione dopo somministrazione sistemica di inibitoridella calcineurina e' stata associata a un aumentato rischio di sviluppo di linfomi e di neoplasie maligne della cute. In pazienti che utilizzavano tacrolimus unguento, sono stati riportati casi di neoplasie maligne, comprese neoplasie cutanee (ad es. linfomi cutanei a cellule T) e altri tipi di linfomi, e carcinomi della cute. Il farmaco non deveessere utilizzato in pazienti con immunodeficienze congenite o acquisite o in pazienti sottoposti a terapie che causano immunosoppressione.I pazienti con dermatite atopica trattati con il farmaco non hanno mostrato concentrazioni sistemiche significative di tacrolimus. Le linfoadenopatie riportate negli studi clinici erano poco comuni (0,8%). La maggior parte di questi casi era correlata ad infezioni (cute, tratto respiratorio, denti) e si era risolta con un'appropriata terapia antibiotica. I pazienti trapiantati trattati con una terapia immunosoppressiva (ad esempio tacrolimus sistemico) presentano un maggior rischio disviluppo di linfomi; quindi i pazienti che ricevono il medicinale e che sviluppano linfoadenopatie devono essere controllati per assicurareche le linfoadenopatie si risolvano. Le linfoadenopatie presenti al momento di cominciare la terapia devono essere valutate e tenute sotto osservazione. In casi di linfoadenopatie persistenti ne deve essere studiata l'eziologia. In assenza di una chiara eziologia delle linfoadenopatie o in presenza di mononucleosi infettiva acuta si deve considerare l'interruzione del trattamento con il medicinale. Il farmaco non e'stato valutato per la sua sicurezza ed efficacia nel trattamento di dermatiti atopiche infette. Prima di iniziare il trattamento, le zone infette devono essere trattate. I pazienti con dermatite atopica sono predisposti a infezioni superficiali della cute. Il trattamento con il farmaco puo' essere associato con un aumento del rischio di follicolite e di infezioni virali da herpes (dermatite da herpes simplex [eczemaerpetico], herpes simplex [herpes labiale],eruzione varicelliforme diKaposi). In presenza di queste infezioni, deve essere valutato il rapporto tra rischio e beneficio associato con l'uso del medicinale. Non possono essere applicati emollienti sulla stessa area nelle 2 ore precedenti o successive all'applicazione del farmaco. L'utilizzo contemporaneo di altri preparati per uso topico non e' stato studiato. Non ci sono esperienze sull'uso concomitante di steroidi sistemici o di agentiimmunosoppressivi. Deve essere evitato il contatto con gli occhi e con membrane mucose. Se dovesse essere accidentalmente applicato su queste zone, si dovra' ripulire la zona con cura e/oppure sciacquarla con acqua. Non e' stato studiato l'uso del farmaco in pazienti con bendaggi occlusivi. Non e' raccomandato l'uso di bendaggi occlusivi. I pazienti si devono lavare le mani dopo l'applicazione, a meno che le mani non rientrino anch'esse nell'area da trattare. Tacrolimus e' ampiamente metabolizzato nel fegato e sebbene le concentrazioni ematiche a seguito di terapia topica siano basse, l'unguento deve essere usato con prudenza nei pazienti con insufficienza epatica.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati disponibili sulla fertilita'. Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di tacrolimus unguento in donne in gravidanza. Gli studi su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva doposomministrazione sistemica. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Dati rilevati sull'essere umano indicano che, in seguito a somministrazione sistemica, tacrolimusviene escreto nel latte materno. Benche' i dati clinici abbiano evidenziato che l'esposizione sistemica dovutaall'applicazione di tacrolimus unguento sia minima, non si consiglia l'allattamento nel periodo di trattamento con il farmaco.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati condotti studi di interazione di farmaci per uso topico con tacrolimus unguento. Tacrolimus non viene metabolizzato nella cute umana; cio' indica che non sussistono interazioni percutanee potenziali, che potrebbero interessare il metabolismo dello stesso tacrolimus. Tacrolimus, quando disponibile per via sistemica, viene metabolizzato dal citocromo epatico P450 3A4 (CYP3A4). L'esposizione sistemica a seguito dell'applicazione topica dell'unguento di tacrolimus e' bassa (< 1,0 ng/ml) ed e' improbabile che sia influenzata dall'uso concomitante di sostanze note per essere inibitori di CYP3A4. Tuttavia, la possibilita' di interazioni non puo' essere esclusa e la concomitante somministrazione sistemica di noti inibitori del CYP3A4 (ad esempio eritromicina, itraconazolo, chetoconazolo e diltiazem) nei pazienti con patologia diffusa e/o malattia eritrodermica deve essere fatta con cautela. Popolazione pediatrica: e' stato condotto uno studio di interazione con il vaccino proteina-coniugato contro il sottogruppo C della Neisseria meningitidis in bambini di eta' compresa fra i 2 e gli 11 anni. Non si sono riscontrati effetti sulla risposta immediata al vaccino, sulla generazione della memoria immunitaria ne' sull'immunita' cellulo-mediata e umorale.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.