prolia*sc 1fl 60mg/ml denosumab amgen srl

Che cosa è prolia sc 1fl 60mg/ml?

Prolia preparazione iniettabile prodotto da amgen srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Prolia risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaco che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Contiene i principi attivi: denosumab
Composizione Qualitativa e Quantitativa: denosumab.
Codice AIC: 040108045 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento dell'osteoporosi in donne in post-menopausa ad aumentato rischio di fratture; il farmaco riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali, non vertebrali e di femore; trattamento della perdita ossea associata a terapia ormonale ablativa in uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio di fratture; negli uomini con cancro alla prostata in trattamento con terapia ormonale ablativa, il farmaco riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali.

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Posologia

La dose raccomandata 60 mg somministrati come iniezione sottocutanea singola una volta ogni 6 mesi nella coscia, nell'addome o nella parte superiore del braccio. I pazienti devono ricevere un adeguato supplemento di calcio e vitamina D. Pazienti con insufficienza renale: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Pazienti con insufficienza epatica: la sicurezza e l'efficacia di denosumab non sono state studiate. Pazienti anziani (eta' >= 65): non e' richiesto alcun aggiustamentodella dose. Popolazione pediatrica: il medicinale non e' raccomandatonei pazienti pediatrici (eta' < 18) in quanto la sicurezza e l'efficacia del farmaco in questi pazienti non sono state stabilite. In studi condotti su animali, l'inibizione del RANK/RANK ligando (RANKL) e' stata associata all'inibizione della crescita ossea e alla mancata eruzione dentale. Modo di somministrazione: la somministrazione deve essere eseguita da un soggetto adeguatamente addestrato nelle tecniche di iniezione. Per uso sottocutaneo.

Effetti indesiderati

Il profilo di sicurezza complessivo del medicinale e' risultato simile nelle donne con osteoporosi postmenopausale e nei pazienti con cancro della mammella o della prostata trattati con terapia ormonale ablativa in quattro studi clinici di Fase III controllati con placebo. Sono stati osservati con il farmaco casi di cellulite con frequenza non comune e casi di ipocalcemia, di ipersensibilita' e di osteonecrosi dellamascella/mandibola con frequenza rara. I dati mostrati di seguito descrivono le reazioni avverse riportate negli studi clinici di Fase II eIII nei pazienti con osteoporosi e nei pazienti con cancro della mammella o della prostata che hanno ricevuto una terapia ormonale ablativae/o da segnalazioni spontanee. Per la classificazione delle reazioni avverse, e' stata utilizzata la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) in base all'incidenza annuale degli eventi. >>Reazioni avverse riportate in donne affette da osteoporosi postmenopausale e pazienti con cancro della mammella o della prostata trattati con terapia ormonale ablativa. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni del tratto urinario, infezioni delle vie respiratorie superiori; non comune: diverticolite, cellulite, infezioni dell'orecchio. Disturbi del sistema Immunitario. Raro: ipersensibilita' al farmaco. Disturbi del metabolismo e della Nutrizione. Raro: ipocalcemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: sciatica. Patologie dell'occhio. Comune: cataratta. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: eczema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: osteonecrosi della mascella/mandibola; comune: dolore agli arti. Reazioni di ipersensibilita' al farmaco: nelle segnalazioni post- marketing, in pazienti in trattamento con il farmaco sono stati riportati rari eventi di ipersensibilita' al farmaco che includono rash, orticaria, tumefazione del viso ed eritema. Nel corso degli studi clinici, i pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) o sottoposti a dialisi hanno mostrato un maggior rischio di sviluppare ipocalcemia in assenza di supplementazione con calcio. Un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D e' importante nei pazienti con insufficienza renale grave o sottoposti a dialisi.

Indicazioni

Trattamento dell'osteoporosi in donne in post-menopausa ad aumentato rischio di fratture; il farmaco riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali, non vertebrali e di femore; trattamento della perdita ossea associata a terapia ormonale ablativa in uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio di fratture; negli uomini con cancro alla prostata in trattamento con terapia ormonale ablativa, il farmaco riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipocalcemia; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Composizione ed Eccipienti

Acido acetico glaciale, sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH),sorbitolo (E420), acqua per preparazioni iniettabili. Il tampone acetato si ottiene miscelando acido acetico e sodio idrossido.

Avvertenze

E' importante che tutti i pazienti assumano un adeguato apporto di calcio e vitamina D. L'ipocalcemia deve essere corretta mediante un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D prima dell'inizio della terapia. I pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) o sottoposti a dialisi hanno un maggior rischio di sviluppare ipocalcemia. Il monitoraggio clinico dei livelli di calcio e' raccomandato per i pazienti predisposti a sviluppare ipocalcemia. I pazienti trattati con il medicinale possono sviluppare infezioni cutanee (principalmente cellulite) che richiedono l'ospedalizzazione. Ai pazienti deve essere detto di rivolgersi immediatamente al medico se sviluppano segni o sintomi di cellulite. Nei pazienti trattati con denosumabo con bisfosfonati, un'altra classe di agenti anti-riassorbitivi, sono stati riportati casi di osteonecrosi della mandibola (ONJ). La maggior parte dei casi si e' verificata in pazienti oncologici; tuttavia, alcuni casi sono stati riportati anche in pazienti con osteoporosi. L'ONJ e' stata riportata raramente negli studi clinici in pazienti trattati con denosumab ad una dose di 60 mg ogni 6 mesi per il trattamento dell'osteoporosi. Sono stati riportati casi di ONJ negli studi clinici in pazienti con cancro in stadio avanzato trattati con denosumab alla dose studiata di 120 mg, somministrati una volta al mese. I fattori dirischio noti per l'ONJ includono una diagnosi di cancro con lesioni ossee, terapie concomitanti (ad es. chemioterapia, farmaci biologici antiangiogenici, corticosteroidi, radioterapia della regione testa-collo), scarsa igiene orale, estrazioni dentali e patologie concomitanti (ad es. malattie dentali pre-esistenti, anemia, coagulopatie, infezioni)e pregressi trattamenti con bisfosfonati. Si deve considerare una visita odontoiatrica con un'appropriata profilassi dentale prima del trattamento con il medicinale in pazienti con fattori di rischio concomitanti. Durante il trattamento, questi pazienti devono evitare, ove possibile, procedure odontoiatriche invasive. Durante il trattamento con ilfarmaco deve essere mantenuta una buona igiene orale. Nei pazienti che sviluppano l'ONJ durante il trattamento con il prodotto, la chirurgia dentale puo' peggiorare la condizione. Se durante il trattamento conil farmaco si sviluppasse una ONJ, il piano di gestione di ciascun paziente dovra' essere basato sul giudizio clinico e sulla valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio. I pazienti in trattamento con il medicinale non devono essere trattati contemporaneamente con altri medicinali contenenti denosumab (per la prevenzione di eventi scheletrici negli adulti con metastasi ossee da tumori solidi). I pazienti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio non devonoassumere il prodotto. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 60 mg, cioe' e' essenzialmente "privo di sodio".

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati riguardanti l'uso del medicinale nelle donne in gravidanza. Una tossicita' sulla riproduzione e' stata dimostrata in uno studio condotto su scimmie cynomolgus trattate durante la gravidanza con dosaggi di denosumab risultanti in un'esposizione sistemica in termini di AUC 119 volte superiore alla dose utilizzata nell'uomo. L'uso del farmaco non e' raccomandato nelle donne in gravidanza. Le donne che rimangono incinte durante il trattamento con il medicinale sono incoraggiate ad arruolarsi nel Programma di Sorveglianza della Gravidanza di Amgen. Non e' noto se denosumab e' escreto nel latte materno umano. Studi condotti in topi geneticamente modificati nei quali il gene che codifica per il RANKL e' stato rimosso (topi knockout) suggeriscono che l'assenza del RANKL durante la gravidanza potrebbe interferire con la maturazione della ghiandola mammaria, causando alterazioni dell'allattamento dopo il parto . Si deve decidere se astenersi dall'allattamento o dalla terapia con il medicinale, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il neonato/infante e il beneficio della terapia con il farmaco per la donna. Le donne che stanno allattando durante il trattamento con il farmaco sono incoraggiate ad arruolarsi nel Programma di Sorveglianza dell'Allattamento di Amgen. Non sono disponibili dati sugli effetti di denosumab sulla fertilita' umana. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti sulla fertilita'.

Interazioni con altri prodotti

In uno studio di interazione, il medicinale non ha influenzato la farmacocinetica di midazolam, che viene metabolizzato dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Questo indica che il farmaco non dovrebbe alterare la farmacocinetica dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Non sono disponibili dati clinici riguardanti la somministrazione concomitante di denosumab e della terapia ormonale sostitutiva (estrogeni), tuttavia un potenziale rischio di interazione farmacodinamica e' considerato basso. Inuno studio clinico di transizione (da alendronato a denosumab) condotto in donne in post-menopausa affette da osteoporosi, la farmacocinetica e la farmacodinamica di denosumab non sono state alterate dalla precedente terapia con alendronato.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Non agitare eccessivamente.