pravastatina pensa*50cpr 40mg pravastatina towa pharmaceutical spa
Che cosa è pravastatina pensa 50cpr 40mg?
Pravastatina pensa compresse divisibili prodotto da
towa pharmaceutical spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Pravastatina pensa risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di agenti riduttori dei lipidi sierici/riduttori del colesterolo e dei trigliceridi/inibitori dell'hmg-coa reduttasi.
Contiene i principi attivi:
pravastatina sodica
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pravastatina sodica.
Codice AIC: 037620147
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Ipercolesterolemia, trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso) e' inadeguata. Prevenzione primaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave ed a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta. Prevenzione secondaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolare in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, come aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. Post-trapianto, riduzione della iperlipidemia post-trapianto inpazienti in terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo.
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Prima di iniziare la terapia con il farmaco, devono essere escluse lecause secondarie di ipercolesterolemia ed i pazienti devono essere sottoposti ad una dieta standard povera di grassi che deve continuare durante il trattamento. Il medicinale va somministrata per via orale unavolta al giorno preferibilmente alla sera con o senza cibo. Ipercolesterolemia L'intervallo di dose raccomandato e' di 10-40 mg una volta al giorno. La risposta terapeutica si osserva entro una settimana e il pieno effetto della dose compare entro 4 settimane, pertanto devono essere effettuate determinazioni periodiche dei lipidi e la dose deve essere adeguata di conseguenza. La dose massima giornaliera e' di 40 mg.Prevenzione cardiovascolare: in tutti gli studi di prevenzione della mortalita' e morbilita', la sola dose iniziale e di mantenimento studiata e' stata quella di 40 mg/die. Dosaggio dopo il trapianto: dopo trapianto d'organo si raccomanda una dose iniziale di 20 mg/die nei pazienti con terapia immunosoppressiva. In accordo con la risposta dei parametri lipidici, la dose puo' essere aggiustata fino a 40 mg sotto attenta supervisione medica. Bambini ed adolescenti (8-18 anni) con ipercolesterolemia familiare eterozigote: l'intervallo della dose raccomandata e' di 10-20 mg, una volta al giorno, tra 8 e 13 anni, poiche' dosi maggiori di 20 mg non sono state studiate in questa popolazione e di 10-40 mg/die tra 14 e 18 anni. La pravastatina non e' raccomandata per l'uso in bambini al di sotto di 8 anni a causa degli insufficienti dati di sicurezza e di efficacia. Compromissione renale o epatica: nei pazienti con compromissione renale moderata o grave o con significativa compromissione epatica si raccomanda una dose iniziale di 10 mg/die. Il dosaggio deve essere aggiustato secondo la risposta dei parametri lipidici e sotto supervisione medica. Terapia concomitante: gli effetti ipolipidemizzanti della pravastatina sul colesterolo totale e sull'LDLvengono aumentati dall'associazione con resine sequestranti degli acidi biliari. Il farmaco deve essere somministrata o un'ora prima o almeno 4 ore dopo queste resine. Nei pazienti che assumono ciclosporina con o senza altri medicinali immunosoppressori, il trattamento deve iniziare con 20 mg una volta al giorno e l'aggiustamento della dose a 40 mg deve essere fatta con cautela.
Effetti indesiderati
Pravastatina e' stata studiata alla dose di 40 mg in sette studi randomizzati, controllati in doppio cieco verso placebo, che hanno coinvolto oltre 21.000 pazienti trattati con pravastatina o placebo, corrispondenti ad oltre 47.000 pazienti-anno di esposizione alla pravastatina.Sono state riportate le seguenti reazioni avverse, nessuna delle quali e' comparsa con una frequenza superiore allo 0,3% nel gruppo della pravastatina rispetto a quello del placebo. >>Patologie del sistema nervoso. Non comuni: capogiri, cefalea, disturbi del sonno, insonnia. >>Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi della visione (inclusa visione annebbiata e diplopia). >>Patologie gastrointestinali. Non comuni:dispepsia/bruciore epigastrico, dolore addominale, nausea/vomito, stitichezza, diarrea, flatulenza. >>Patologie renali e urinarie. Non comuni: minzione anormale (inclusa disuria, aumentata frequenza della minzione, nicturia). >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, rash, orticaria, anomalie del cuoio capelluto o deicapelli (inclusa alopecia). >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comuni: affaticamento. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzioni sessuali. Eventi di particolare interesse clinico. >>Muscoloscheletrici: negli studi clinici sono stati riportati effetti sui muscoli scheletrici, ad esempio dolore muscoloscheletrico, inclusa artralgia, debolezza muscolare ed elevati livelli di CK. La frequenza della mialgia e della debolezza muscolare e l'incidenza dei livelli di CK > 3 volte e > 10 volte i calori superiori della norma negli studi CARE, WOSCOP eLIPID e' stata simile al placebo. >>Effetti epatici: sono stati riportati aumenti delle transaminasi sieriche. Nei tre studi a lungo termine, controllati verso placebo, CARE, WOSCOP e LIPID, anomalie marcate delle SGOT ed SGPT sono comparse con frequenza simile in entrambi i trattamenti. Post marketing: in aggiunta ai precedenti, i seguenti eventiavversi sono stati riportati durante l'esperienza post-merketing con la pravastatina. >>Patologie del sistema nervoso. Molto rari: polineuropatia periferica, in particolare se usata per un lungo periodo di tempo, parestesia. >>Patologie gastrointestinali. Molto rari: pancreatite. >>Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Molto rari: rabdomiolisi, che puo' essere associata con insufficienzarenale acuta secondaria a mioglobinuria, miopatia. Isolati casi di disturbi dei tendini, a volte complicati da rottura. >>Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: reazioni di ipersensibilita', anafilassi,angioedema, sindrome lupus-eritematoso-simile. >>Patologie epatobiliari. Molto rari: itterizia, epatite, necrosi epatica fulminante. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con le statine: perditadi memoria, depressione, casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, soprattutto con la terapia a lungo termine.
Indicazioni
Ipercolesterolemia, trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso) e' inadeguata. Prevenzione primaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave ed a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta. Prevenzione secondaria, riduzione della mortalita' e morbilita' cardiovascolare in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, come aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio. Post-trapianto, riduzione della iperlipidemia post-trapianto inpazienti in terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualunque degli eccipienti. Malattie epatiche in fase attiva inclusi aumenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche che superano di 3 volte il limite superiore della norma.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio anidro, sodio stearil-fumarato, ossido di ferro giallo (E 172).
Avvertenze
La pravastatina non e' stata valutata in pazienti con ipercolesterolemia omozigote familiare. La terapia non e' adatta quando l'ipercolesterolemia e' dovuta ad elevati livelli di colesterolo HDL. Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'associazione della pravastatina con i fibrati non e' raccomandata. Nei bambini in eta' prepubere il rischio/beneficio del trattamento deve essere attentamente valutatodal medico prima di iniziare il trattamento. Disturbi epatici Come con gli altri agenti ipolipidemizzanti, sono stati osservati moderati aumenti dei livelli delle transaminasi epatiche. Nella maggioranza dei casi i livelli delle transaminasi epatiche sono tornati ai valori basali senza bisogno dell'interruzione della terapia. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti che sviluppino aumenti delle transaminasi e la terapia deve essere sospesa se gli aumenti delle SGOT ed SGPT superano di 3 volte in modo persistente il limite superiore della norma. Si deve esercitare cautela quando si somministra pravastatina a pazienti con anamnesi di malattie epatiche o nei soggetti che fanno un forte uso di alcool. Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine), la pravastatina e' stata associata con insorgenza di mialgia, miopatia e molto raramente di rabdomiolisi. La miopatia deve essere presa in considerazione in ogni paziente in terapia con statine chepresenti sintomi muscolari inspiegabili come dolore o sensibilita', debolezza muscolare o crampi muscolari. In questi casi devono essere misurati i livelli di creatin-chinasi (CK). La terapia con statine deve essere temporaneamente interrotta quando i livelli di CK sono maggioridi 5 volte il limite superiore della norma o quando vi siano gravi sintomi clinici. Molto raramente, compare rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale secondaria. La rabdomiolisi e' una condizione acuta, potenzialmente fatale, dei muscoli scheletrici che puo' comparire in ogni momento durante il trattamento ed e' caratterizzata da massiva distruzione muscolare associata con forte aumento della CK che porta allamioglobinuria. Il rischio di miopatia con le statine sembra essere dipendente dall'esposizione e pertanto puo' variare con diversi farmaci e dipende dal loro dosaggio e dal potenziale di interazioni con gli altri farmaci. Certi fattori predisponenti possono aumentare il rischio di tossicita' muscolare e pertanto giustificano un'attenta valutazionedel rapporto rischio/beneficio ed uno speciale monitoraggio clinico delle CK e' indicato prima di iniziare la terapia con statine in questipazienti. Il rischio e la gravita' di disturbi muscolari durante la terapia con statine, viene aumentato dalla co-somministrazione di medicine che possono interagire. L'uso combinato di fibrati da soli e' occasionalmente associato con miopatia. L'uso combinato di statine e fibrati deve in generale essere evitato. La co-somministrazione di statine ed acido nicotinico deve essere fatta con cautela. Un aumento dell'incidenza di miopatia e' stato anche descritto in pazienti che ricevevanoaltre statine in associazione con inibitori del metabolismo del Citocromo P450. Questo puo' essere il risultato di interazioni farmacocinetiche che non sono state documentate per la pravastatina. Quando associati alla terapia con statine, i sintomi muscolari si risolvono solitamente dopo l'interruzione della terapia. Il monitoraggio abituale dellacreatin-chinasi CK o di altri enzimi muscolari non e' raccomandato inpazienti asintomatici in terapia con statine. Tuttavia, la misurazione della CK e' raccomandata prima dell'inizio della terapia in pazienticon particolari fattori predisponenti ed in pazienti che sviluppino sintomi muscolari durante la terapia con statine, come descritto successivamente. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, i livelli di CK devono essere misurati dopo circa 5-7 giorni per confermare i risultati. Quando si misurano i livelli di CK, i risultati devono essere interpretati nel contesto di altri potenziali fattori che possono causare transitori danni muscolari, come lo strenuo esercizio fisico o traumi muscolari. Si deve usare cautela in pazienti con fattori predisponenti come compromissione della funzionalita' renale, ipotiroidismo, anamnesi di tossicita' muscolare con statine o fibrati, anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari o di abuso di alcool. In questi casi, i livelli di CK devono essere misurati prima dell'inizio della terapia. La misurazione della CK prima dell'inizio del trattamento, deve essere presa in considerazione anche in pazienti di eta' superiore ai 70 anni, specialmente in presenza di altri fattori predisponenti. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, il trattamento non deve iniziare ed i risultati devono essere rimisurati dopo circa 5-7 giorni. I valori basali di CK possono inoltre essere utili come riferimento in caso di successivi aumenti durante la terapia con statine. I pazienti devono essere avvisati di segnalare prontamente dolori muscolari inspiegabili, sensibilita', debolezza o crampi. In questi casi si devono misurare i livelli di CK. Se dalle analisi del sangue emergono le concentrazioni plasmatiche marcatamente elevate la terapia con statina deve essere sospesa. L'interruzionedel trattamento deve inoltre essere considerata se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbo durante il giorno, anche se l'aumento della CK rimane < 5 volte il valore superiore della norma. Se i sintomi si risolvono ed i livelli di CK ritornano nella norma, puo' essere considerata la ripresa della terapia con la statina alla dose minima e con un monitoraggio attento. Se si sospetta una malattia muscolare ereditaria, la ripresa della terapia con la statina in quel paziente non e' raccomandata. Sono stati riportati casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale con le statine, soprattutto con la terapia a lungo termine. I sintomi manifestabili possono includere dispnea, tosse non produttiva e deperimento dello stato generale di salute. Se si sospetta che il paziente abbia sviluppato la malattia polmonare interstiziale, la terapia con le statine deve essere interrotta. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficienza della lattasi di Lapp o malassorbimento del glucosio-galattosio non devono prendere questo medicinale.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: la pravastatina e' controindicata in gravidanza e deve essere somministrata a donne potenzialmente fertili solo se e' improbabile che queste pazienti possano concepire e sono state informate del rischio potenziale. Si raccomanda particolare cautela negli adolescenti fertili per assicurare una corretta comprensione del rischio potenziale associato alla terapia con pravastatina durante la gravidanza. Se una paziente prevede di rimanere incinta o lo diventa, il medico deve essere immediatamente informato e la pravastatina deve essere interrottaa causa del potenziale rischio per il feto. Allattamento: una piccolaquantita' di pravastatina viene escreta nel latte umano, pertanto e' controindicata nell'allattamento al seno.
Interazioni con altri prodotti
L'uso di fibrati da soli e' occasionalmente associato a miopatia. Un aumentato rischio di eventi avversi di tipo muscolare, inclusa la rabdomiolisi, e' stato riportato quando i fibrati vengono associati con altre statine. Questi eventi avversi non possono essere esclusi con pravastatina, pertanto l'uso combinato di pravastatina e fibrati (es. gemfibrozil, fenofibrato) deve essere evitato in generale. Se questa associazione e' considerata necessaria, e' richiesto un monitoraggio attento clinico e delle concentrazioni plasmatiche della CK dei pazienti in questo regime terapeutico. La somministrazione concomitante porta ad una diminuzione di circa il 40-50% della biodisponibilita' della pravastatina. Non vi e' una diminuzione clinicamente significativa della biodisponibilita' o dell'effetto terapeutico se la pravastatina viene somministrata un'ora prima o 4 ore dopo la colestiramina o un'ora prima del colestipolo. La somministrazione concomitante di pravastatina e ciclosporina porta ad un aumento di circa 4 volte dell'esposizione sistemica alla pravastatina. In alcuni pazienti, tuttavia, l'aumento all'esposizione alla pravastatina puo' essere anche maggiore. Si raccomanda un monitoraggio clinico e biochimico dei pazienti che ricevono questa combinazione. I parametri di biodisponibilita' della pravastatina allo stato stazionario non sono alterati a seguito della somministrazione di warfarin. La terapia cronica con i due prodotti non produce alterazioni nell'attivita' anticoagulante del warfarin. La pravastatina non viene metabolizzata in modo clinicamente significativo dal sistema del citocromo P450. Questo e' il motivo per cui prodotti che sono metabolizzati dal sistema del citocromo P450 o che lo inibiscono, possono essere associati ad un regime stabile di pravastatina senza causare significativi cambiamenti dei livelli plasmatici della pravastatina, come sono invece stati osservati con altre statine. L'assenza di una significativa interazione farmacocinetica con la pravastatina e' stata specificatamente dimostrata per diversi prodotti, particolarmente quelli che sono substrati o inibitori del CYP3A4 ad es.: diltiazem, verapamil, itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi, succo di pompelmo ed inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo). In uno di due studi di interazione con pravastatina ed eritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (70%) e della C max (121%). In uno studio simile con la claritromicina, e' stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (110%) e della C max (127%). Benche' questi cambiamenti siano di scarsa importanza, si deve usare cautela quando si associano pravastatina con eritromicina o claritromicina. Altri medicinali In studi di interazione non sono state osservate differenze significative nella biodisponibilita' quando la pravastatina e' stata somministrata conacido salicilico, antiacidi (quando somministrati un'ora prima della pravastatina), acido nicotinico o probucolo.
Forme Farmacologiche
- pravastatina pensa 10cpr 20mg
- pravastatina pensa 14cpr 20mg
- pravastatina pensa 20cpr 20mg
- pravastatina pensa 28cpr 20mg
- pravastatina pensa 30cpr 20mg
- pravastatina pensa 50cpr 20mg
- pravastatina pensa 98cpr 20mg
- pravastatina pensa 100cpr 20mg
- pravastatina pensa 10cpr 40mg
- pravastatina pensa 14cpr 40mg
- pravastatina pensa 20cpr 40mg
- pravastatina pensa 28cpr 40mg
- pravastatina pensa 30cpr 40mg
- pravastatina pensa 50cpr 40mg
- pravastatina pensa 98cpr 40mg
- pravastatina pensa 100cpr 40mg
Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di pravastatina pensa
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede speciali condizioni di conservazione.