pluscor*28cpr riv 5mg bisoprololo daiichi sankyo italia spa

Che cosa è pluscor 28cpr riv 5mg?

Pluscor compresse rivestite prodotto da daiichi sankyo italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Pluscor risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di betabloccanti, non associati.
Contiene i principi attivi: bisoprololo fumarato
Codice AIC: 033945015 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione arteriosa. Angina Pectoris.

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Posologia

5 mg compresse rivestite con film. 1 compressa da 5 mg al giorno, salvo diversa prescrizione medica. Il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato a 2 compresse da 5 mg se l'efficacia clinica risultasse insoddisfacente (10 mg di Bisoprololo emifumarato in un'unica somministrazione). 10 mg compresse rivestite con film. 1 compressa da 10 mg al giorno, salvo diversa prescrizione medica. La dose iniziale puo' essere di 1/2 compressa da 10 mg 1 volta al giorno. Se necessario, il dosaggio giornaliero puo' essere aumentato ad 1 compressa al giorno. Solo in casi isolati puo' essere necessario un aumento della dose a 2 compresse da 10 mg (in unica somministrazione) al giorno. Grazie alle modalita' di escrezione bilanciata, non sono necessari aggiustamenti posologici particolari in pazienti con insufficienza renale o epatica lieve o in terapia concomitante con farmaci induttori del metabolismo epatico (peres. rifampicina); solo nei casi gravi e' opportuno non superare la dose giornaliera di 10 mg. La terapia non deve essere sospesa bruscamente; cio' vale in particolare in pazienti che soffrono di angina pectoris. Le compresse devono essere inghiottite con un poco di liquido, se possibile al mattino, a stomaco pieno.

Effetti indesiderati

Frequenti (>= 1% e < 10%): Apparato circolatorio: sensazione di freddo o formicolio alle estremita'; SNC: stanchezza *, spossatezza *, vertigini *, mal di testa *; Apparato gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea, stipsi. (*) Questi sintomi si manifestano soprattutto all'inizio della terapia, sono generalmente lievi e di solito scompaiono entro1-2 settimane. Non frequenti (>= 0,1 % e < 1%). Generali: debolezza muscolare, crampi; Apparato circolatorio: bradicardia, disturbi della conduzione atrio-ventricolare, peggioramento dell'insufficienza cardiaca, ipotensione ortostatica; SNC: disturbi del sonno, depressione; Vie aeree: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o anamnesi di malattia ostruttiva. Rari (>= 0,01 % e < 0,1%). SNC: incubi, allucinazioni; Cute: reazioni di ipersensibilita' (prurito, arrossamento, rash); Fegato: aumento degli enzimi epatici (ALAT, ASAT), epatiti; Metabolismo:aumento dei trigliceridi; Apparato urogenitale: disturbi della funzione sessuale maschile; ORL: disturbi uditivi, riniti allergiche; Occhi:riduzione della lacrimazione (da tenere presente nel caso di uso di lenti a contatto). Casi singoli (< 0,01%). Occhi: congiuntiviti; disturbi della vista. Apparato circolatorio: dolore toracico. Cute: i beta bloccanti potrebbero provocare o peggiorare la psoriasi o indurre rash pseudo-psoriasici, alopecia. Anche se con l'uso non risultano segnalazioni al riguardo, si tenga presente che a seguito dell'uso di beta-bloccanti sono stati riferiti casi isolati di porpora trombocitopenica e di granulocitopenia. Bisoprololo deve essere usato con cautela in casodi: insufficienza cardiaca (il trattamento dell'insufficienza cardiaca stabile cronica con bisoprololo deve essere iniziato con una speciale fase di determinazione della dose); broncospasmo (asma bronchiale, malattie ostruttive delle vie aeree); utilizzo di anestetici per inalazione; qualora fosse necessario interrompere la terapia prima di intervento chirurgico, l'interruzione sara' possibilmente attuata gradatamente fino a sospendere la somministrazione almeno 48 ore prima dell'intervento chirurgico; diabete mellito con glicemia instabile; i sintomi di ipoglicemia potrebbero essere mascherati; digiuno stretto; terapia desensibilizzante in corso; blocco atrio-ventricolare di I grado; angina di Prinzmetal; occlusione arteriosa periferica (potrebbe verificarsiun aumento dei disturbi specialmente all'inizio della terapia). Nell'asma bronchiale o in altre malattie polmonari croniche ostruttive, dovrebbe essere somministrata una terapia concomitante con broncodilatatori. In singoli casi, in pazienti con asma, puo' manifestarsi un aumento della resistenza delle vie aeree, quindi potrebbe essere necessario un aumento della dose di beta 2 stimolanti. Come altri beta-bloccanti,bisoprololo potrebbe aumentare sia la sensibilita' verso gli allergeni sia la gravita' delle reazioni anafilattiche. Il trattamento con adrenalina non sempre mostra l'effetto terapeutico atteso. Nei pazienti con psoriasi o famigliarita' per la psoriasi, va valutato attentamente il rapporto rischio-beneficio prima della somministrazione di beta-bloccanti (bisoprololo). Nei pazienti con feocromocitoma bisoprololo non deve essere somministrato disgiuntamente da un alfa-bloccante. Durantela terapia con bisoprololo possono essere mascherati i sintomi di unatireotossicosi. La sospensione della terapia con bisoprololo non deveessere fatta bruscamente se non necessario.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa. Angina Pectoris.

Controindicazioni ed effetti secondari

Bisoprololo e' controindicato in pazienti con: insufficienza cardiacaacuta o episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiedono terapia inotropa via endovena; shock cardiogeno; blocco atrio-ventricolare di II o III grado (senza pace-maker); sindrome del nodo del seno;blocco seno-atriale; bradicardia con meno di 60 battiti/min. prima dell'inizio della terapia; ipotensione (pressione sistolica inferiore a 100 mm Hg); grave asma bronchiale o grave malattia polmonare ostruttiva e cronica; stadio avanzato di occlusione arteriosa periferica e sindrome di Raynaud; feocromocitoma non trattato; acidosi metabolica; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi e ad uno qualsiasidegli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento. Gravidanza. Bisoprololo ha effetti farmacologici che possono determinare effetti dannosi durante la gravidanza e/o nel feto/neonato. In generale i beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che siassocia con un ritardo nella crescita del feto, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Nel feto e nel neonato si possono manifestareeffetti indesiderati (ad es. ipoglicemia e bradicardia). Se la terapia con beta-bloccanti e' necessaria sono preferibili i beta-bloccanti beta 1 selettivi. Bisoprololo non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. In tal caso monitorare il flusso ematico utero-placentare e la crescita fetale. Considerare terapie alternative in caso di effetti nocivi sulla gravidanza e sul feto. Monitorare il neonato attentamente in quanto i sintomi di ipoglicemia e bradicardia si manifestano generalmente entro i primi tre giorni. Allattamento. Non e' noto se il farmaco sia escreto nel latte materno. Quindi sisconsiglia di assumere bisoprololo durante l'allattamento.

Interazioni con altri prodotti

Combinazioni sconsigliate: Calcioantagonisti quali il verapamil ed inmisura minore il diltiazem: effetto negativo sulla contrattilita' e conduzione atrio-ventricolare. La somministrazione endovenosa di verapamil in pazienti sotto trattamento con beta-bloccanti puo' portare ad una profonda ipotensione ed a blocco atrio-ventricolare. Clonidina: aumenta il rischio di ipertensione secondaria nonche' di una riduzione eccessiva della frequenza cardiaca e della conduzione cardiaca. Inibitori di monoaminossidasi (tranne gli inibitori MAO-B): forte effetto ipotensivo dei beta-bloccanti, ma esiste anche il rischio di una crisi ipertensiva. Combinazioni da usare con prudenza: Calcioantagonisti quali i derivati della diidropiridina (ad es. nifedipina): aumentano il rischio di ipotensione, specialmente all'inizio del trattamento. In pazienti con latente insufficienza cardiaca, il trattamento concomitante conagenti beta-bloccanti puo' condurre al collasso cardiaco. ACE-inibitori (ad es. captopril, enalapril): rischio di un'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa all'inizio della terapia. Farmaci antiaritmici di classe I (ad es. disopiramide, chinidina): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' risultarne potenziato e l'effetto inotropo negativo aumentato. Farmaci antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone): l'effetto sul tempo di conduzione atriale puo' risultarne potenziato. Farmaci parasimpaticomimetici (inclusa tacrina): il tempo di conduzione atrio-ventricolare puo' risultarne aumentato. Altri beta-bloccanti, inclusi colliri, hanno effetto additivo. Insulina e ipoglicemizzanti orali: intensificazione dell'effetto ipoglicemizzante. Il blocco dei beta-adrenocettori, inoltre, puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia. Anestetici: attenuazione del riflesso tachicardiaco ed aumento delrischio di ipotensione. La continuazione del beta-bloccaggio riduce il rischio di aritmia durante l'induzione e l'intubazione. L'anestesista deve essere informato quando il paziente e' sottoposto a terapia conbeta-bloccanti (ad es. bisoprololo). Glicosidi digitalici: riduzione della frequenza cardiaca, aumento del tempo di conduzione atrio-ventricolare. Farmaci inibitori della prostaglandin-sintetasi: diminuzione degli effetti ipotensivi. Derivati dell'ergotamina: aggravamento dei disturbi del circolo periferico. Agenti simpaticomimetici: la combinazione con bisoprololo puo' ridurre l'effetto di entrambi i farmaci. Potrebbe essere necessario aumentare la dose di adrenalina per contrastare reazioni allergiche. Antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine, come con altri antiipertensivi: aumento dell'effetto di abbassamento della pressione arteriosa. Rifampicina: possibile leggera riduzionedella vita media del bisoprololo, a causa dell'induzione degli enzimiepatici che metabolizzano il farmaco. Normalmente non e' necessaria una variazione del dosaggio. Da tenere presente: Meflochina: aumento del rischio di bradicardia. Potenzia l'azione depressiva centrale di alcool, analgesici e antistaminici.

Forme Farmacologiche


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