plaquenil*25cpr riv 200mg idroxiclorochina sanofi-aventis spa
Che cosa è plaquenil 25cpr riv 200mg?
Plaquenil compresse rivestite prodotto da
sanofi-aventis spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Plaquenil risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto plaquenil 30cpr riv 200mg
E' utilizzato per la cura di antiparassitario, antireumatico.
Contiene i principi attivi:
idrossiclorochina (idroxiclorochina) solfato
Codice AIC: 013967031
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
E' indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide in fase attivae cronica, e nel lupus eritematoso (discoide e disseminato).
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Posologia
Artrite reumatoide: il farmaco agisce per accumulo e sono necessarie alcune settimane perche' si manifestino i primi effetti benefici, mentre lievi disturbi possono presentarsi relativamente presto. Possono essere necessari diversi mesi di cura prima che si possano ottenere gli effetti massimi. Se un miglioramento obiettivo non si rileva entro seimesi e' opportuno sospendere il trattamento. Non e' stata accertata l'innocuita' del farmaco nell'artrite reumatoide giovanile. Dosaggio iniziale: da 400 a 600 mg al giorno (da 2 a 3 compresse rivestite) somministrati ai pasti o con un bicchiere di latte. In una piccola percentuale di pazienti la comparsa di effetti secondari spiacevoli puo' richiedere la riduzione della dose iniziale. In seguito, dopo 5-10 giorni, la dose puo' essere gradualmente elevata fino a raggiungere quella ottimale, spesso senza che si ripresentino gli effetti secondari. Dose dimantenimento: quando si ottiene una buona risposta terapeutica, di solito tra le 4 e le 12 settimane, la dose viene ridotta a meta', da 200a 400 mg (1 o 2 compresse rivestite) al giorno. E' stata descritta una piu' alta incidenza di retinopatia qualora si superi questa dose. Sesi dovesse presentare una ricaduta dopo l'interruzione della terapia,il farmaco puo' essere ripreso continuando con una somministrazione intermittente, se non esistono controindicazioni oculari. I corticosteroidi ed i salicilati possono essere usati di solito a dosi ridotte in associazione al farmaco o possono essere del tutto sospesi dopo che ilfarmaco e' stato somministrato per parecchie settimane. Quando e' indicata una graduale riduzione della dose di steroidi essa puo' effettuarsi riducendo ogni 4 o 5 giorni la dose di cortisonico di non oltre 5-15 mg di idrocortisone; di 5-10 mg di prednisolone e di prednisone; di1-2,5 mg di metilprednisolone; di 1-2 mg di triamcinolone; di 0,25-0,5 mg di desametazone. Lupus eritematoso: la dose media iniziale e' di 400 mg una o due volte al giorno. Questa dose puo' essere continuata per diverse settimane o mesi in base alla risposta del paziente. Per una terapia di mantenimento spesso bastera' una dose piu' bassa da 200 a400 mg al giorno. E' stata descritta una piu' alta incidenza di retinopatia quando si supera questa dose di mantenimento.
Effetti indesiderati
Effetti oculari: possono presentarsi, ma e' raro, retinopatia con modifiche della pigmentazione e difetti del campo visivo. Nella sua formainiziale, la retinopatia sembra reversibile con l'interruzione della terapia con idrossiclorochina. Se ha la possibilita' di svilupparsi, il rischio di progressione e' possibile, anche dopo la fine del trattamento. I pazienti con modifiche a livello della retina possono essere inizialmente asintomatici, o possono avere visione scotomatosa con anello paracentrale e pericentrale e scotomi temporali. Sono state segnalate modifiche corneali che comprendono edema e opacita', che possono essere o asintomatiche o possono causare disturbi come aloni, offuscamento della vista o fotofobia. Questi segni e sintomi possono essere transitori o reversibili dopo l'interruzione del trattamento. Puo' anche presentarsi offuscamento della vista, dovuto a disturbi dell'accomodamento, che sono dose dipendenti e reversibili. Effetti dermatologici: talvolta si verificano rash cutanei; pigmentazione della cute e delle mucose, prurito, incanutimento dei capelli, alopecia. Tali effetti si risolvono prontamente interrompendo il trattamento. Sono state segnalateeruzioni cutanee, (urticarioidi, morbilliformi, lichenoidi, maculopapulari, porpora, eritema circinato centrifugo) eruzioni bollose, compresi casi rarissimi di eritema multiforme e di sindrome di Stevens-Johnson, fotosensibilita' e casi isolati di dermatite esfoliativa. Casi molto rari di esantema acuto pustoloso generalizzato da distinguere dallapsoriasi anche se l'idrossiclorochina puo' aggravare attacchi di psoriasi. Contemporaneamente si puo' avere febbre e iperleucocitosi. La prognosi e' generalmente favorevole dopo sospensione del trattamento. Effetti gastrointestinali: anoressia, nausea, diarrea, crampi addominalie raramente vomito. Questi sintomi si risolvono rapidamente riducendola dose o interrompendo il trattamento. Effetti sul S.N.C.: irritabilita', nervosismo, alterazioni emotive, incubi, psicosi, cefalea, vertigini, capogiri, tinnito, perdita dell'udito, nistagmo, sordita' nervosa, convulsioni, atassia. Effetti neuromuscolari: sono state riscontrate miopatia muscoloscheletrica o neuromiopatie che portano a progressiva debolezza e atrofia dei gruppi muscolari prossimali. La miopatia puo' essere reversibile dopo sospensione del trattamento, ma la guarigione puo' richiedere molti mesi. Sono stati osservati disturbi minori delsensorio, depressione dei riflessi tendinei e conduzione nervosa anomala. Effetti cardiovascolari: raramente e' stata riscontrata cardiomiopatia. Si deve sospettare l'esistenza di effetti da tossicita' cronicaquando si evidenziano disordini di conduzione (blocco di branca/blocco atrio-ventricolare) cosi' come ipertrofia biventricolare. La sospensione del trattamento puo' portare a guarigione. Effetti ematologici: raramente sono stati segnalati casi di depressione midollare (anemia aplastica, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia). Emolisi in soggetti con deficit di G6P-DH. L'idrossiclorochina puo' aggravare la porfiria. Effetti epatici: sono stati segnalati casi isolati di anomalie nei test di funzionalita' epatica e sono stati pubblicati pochi casi dicollasso epatico fulminante. Altri effetti: perdita di peso, stanchezza, psoriasi non sensibile alla luce.
Indicazioni
E' indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide in fase attivae cronica, e nel lupus eritematoso (discoide e disseminato).
Controindicazioni ed effetti secondari
Alterazioni retiniche e del campo visivo attribuibili a composti 4-aminochinolinici; ipersensibilita' al principio attivo e in generale verso i composti 4-aminochinolinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in caso di maculopatie preesistenti; le formulazioni dosate a 200 mg sono controindicate in bambini di eta' inferiore a 6 anni o comunque con peso inferiore a 35 Kg.
Avvertenze
Dopo trattamenti prolungati con dosi elevate di derivati chinolinici sono stati segnalati, in rari casi, disturbi del sistema nervoso periferico. E' necessario pertanto attenersi alla posologia prescritta. In alcuni pazienti che hanno ricevuto dosi elevate e prolungate di derivati 4-aminochinolinici, per il trattamento dell'artrite reumatoide e del lupus eritematoso, sono state osservate lesioni irreversibili della retina, che si ritengono correlate alla dose. Quando si prevede una terapia prolungata con il farmaco si deve eseguire inizialmente un esameoculistico approfondito che comprende la determinazione dell'acuita' visiva, del campo visivo, della visione dei colori e l'esame del fundus. Questi esami, in seguito, devono venire ripetuti almeno una volta all'anno. La tossicita' retinica e' in gran parte in rapporto alla dose. Il rischio di danno retinico e' lieve fino alla dose giornaliera di 6,5 mg/kg. Superare la dose giornaliera raccomandata aumenta decisamente il rischio di tossicita' retinica. Questi esami devono venire ripetuti piu' frequentemente e devono essere adattati al singolo paziente, nelle seguenti situazioni: dosaggio giornaliero superiore a 6,5 mg/kg di peso ideale (soggetto magro): fare riferimento al peso corporeo ideale (quello del soggetto magro), l'impiego del peso corporeo assoluto potrebbe portare a un sovradosaggio nell'obeso; insufficienza renale; dose cumulativa superiore a 200 g; soggetto anziano; acuita' visiva diminuita. Se si rilevano segni di alterazioni dell'acuita' visiva, del campo visivo, della visione dei colori e delle zone maculari della retina, quali alterazioni del pigmento, perdita del riflesso foveale, o qualsiasi sintomo visivo che non sia completamente spiegabile con difficolta' di accomodazione od opacita' corneale, bisogna sospendere immediatamente il farmaco ed il paziente deve essere tenuto sotto stretta osservazione per scoprire una eventuale progressione delle alterazioni.Le lesioni retiniche (e i disturbi della vista) possono aggravarsi anche dopo la sospensione del trattamento. I metodi consigliati per una diagnosi precoce di "retinopatia da clorochina" sono: l'esame fondoscopico della macula alla ricerca di minime alterazioni pigmentarie o di perdite del riflesso foveale; l'esame del campo visivo centrale con unpiccolo oggetto rosso per scoprire uno scotoma pericentrale o paracentrale o per determinare la soglia retinica per il rosso. Anche qualsiasi sintomo visivo non spiegato quali lampi o raggi di luce, deve essere guardato con sospetto come possibile manifestazione di retinopatia. Usare particolare cautela nei pazienti con insufficienza epatica o renale: puo' essere necessario ridurre la dose in questi pazienti come incoloro che assumono farmaci che hanno effetto su tali organi. E' necessario usare particolare cautela anche in: pazienti con disturbi gastrointestinali, neurologici o ematologici; pazienti con ipersensibilita'alla chinina; in caso di deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi, di porfiria e di psoriasi. Nei pazienti in terapia a lungo termine si raccomanda di verificare periodicamente i parametri dell'esame emocrocitometrico completo e di sospendere la somministrazione dell'idrossiclorochina se compaiono anomalie. I bambini piu' piccoli sono particolarmente sensibili agli effetti tossici delle 4-aminochinoline. Tutti i pazienti in trattamento prolungato con il farmaco devono essere periodicamente sottoposti ad un esame comprendente l'esame dei riflessi rotuleo ed achilleo, allo scopo di evidenziare qualsiasi segno di astenia muscolare. Qualora si manifesti astenia muscolare sospendere il farmaco. Nel trattamento dell'artrite reumatoide se non si rileva un obiettivo miglioramento entro sei mesi e' opportuno sospendere la terapia. Non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego nell'artrite reumatoide giovanile. Poiche' puo' provocare reazioni dermatologiche, se ne dovra' far uso con cautela nei pazienti ai quali vengono somministrati farmaci dotati di tendenza significativa a provocare dermatiti. Medicinalecontenente lattosio quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: l'idrossiclorochina attraversa la placenta. I dati relativi all'uso dell'idrossiclorochina durante la gravidanza sono limitati.Si deve notare che dopo somministrazione di derivati 4-aminochinolinici a dosi terapeutiche sono stati osservati effetti collaterali a carico del Sistema Nervoso Centrale, quali ototossicita' (tossicita' uditiva e vestibolare, sordita' congenita), emorragie retiniche e pigmentazione retinica anomala. L'idrossiclorochina deve essere evitata in gravidanza, a meno che, a giudizio del medico, i potenziali benefici superino i possibili rischi. Allattamento: attenzione particolare deve venire prestata in caso di allattamento da parte di pazienti in trattamento con idrossiclorochina, poiche' il farmaco viene escreto in piccole quantita' nel latte materno ed in considerazione del fatto che il bambino e' molto sensibile agli effetti tossici della 4-aminochinolina.
Interazioni con altri prodotti
Esiste la possibilita' di interazioni con il fenilbutazone o con altri farmaci che abbiano tendenza a provocare dermatiti e con preparati notoriamente epatotossici. La somministrazione contemporanea di idrossiclorochina e digossina puo' determinare un aumento dei livelli ematicidella digossina: e' necessario pertanto monitorare strettamente la digossinemia nei pazienti trattati con tale combinazione di farmaci. Poiche' l'idrossiclorochina puo' aumentare gli effetti di un trattamento ipoglicemico e' necessario diminuire le dosi di insulina o dei farmaciantidiabetici in generale.