pioglitazone san*90cpr 15mg pioglitazone sandoz spa
Che cosa è pioglitazone san 90cpr 15mg?
Pioglitazone san compresse prodotto da
sandoz spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
.
Pioglitazone san risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci usati nel diabete che riducono il glucosio ematico, escluse le insuline.
Contiene i principi attivi:
pioglitazone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pioglitazone cloridrato.
Codice AIC: 040675086
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento di seconda o terza linea per il diabete mellito di tipo 2come esposto qui di seguito: in monoterapia nei pazienti adulti non controllati adeguatamente dalla dieta e dall'esercizio fisico per i quali il trattamento con metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza in terapia orale duplice in combinazione con una sulfonilurea; solo nei pazienti adulti che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che presentanoun insufficiente controllo glicemico nonostante la massima dose tollerata di monoterapia con una sulfonilurea. Il farmaco e' anche indicatoin combinazione con insulina nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 che non ottengono un sufficiente controllo glicemico con insulina e per i quali l'uso di metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. Dopo l'inizio della terapia i pazientidevono essere rivalutati dopo 3-6 mesi per determinare l'adeguatezza della risposta al trattamento. Nei pazienti che non mostrano una risposta adeguata, il prodotto deve essere interrotto. In considerazione dei rischi potenziali della terapia prolungata, in occasione delle successive rivalutazioni di routine i medici prescriventi devono confermareil mantenimento del beneficio.
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Posologia
Il trattamento con pioglitazone puo' essere iniziato con 15 mg o 30 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata gradualmente finoa 45 mg una volta al giorno. Nella combinazione con insulina, la dosein uso di insulina puo' essere mantenuta all'inizio del trattamento con pioglitazone. Se i pazienti segnalano ipoglicemia, la dose di insulina deve essere ridotta. Nei pazienti anziani non e' necessario alcun aggiustamento della dose. I medici devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente, in particolare quando pioglitazone viene usato in combinazione con insulina. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa (clearance della creatinina >4 ml/min) non e' necessario alcun aggiustamento della dose.Non sono disponibili informazioni sui pazienti in dialisi, pertanto in tali pazienti pioglitazone non deve essere usato. Pioglitazone non deve essere usato nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati. Le compresse di pioglitazone vanno assunte per via orale una volta al giorno, in concomitanza o meno con il cibo. Le compresse devono essere deglutite con un bicchiere d'acqua.
Effetti indesiderati
Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100a =1/1000 a =1/10.000 a >In monoterapia. Infezioni e infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie superiori; non comune: sinusite. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipoestesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati(cisti e polipi compresi). Non comune: tumore della vescica. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: frattura ossea. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso; non nota: aumento dell'alanina aminotransferasi. >>Combinazione con metformina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione delle vie respiratorie superiori; non comune: sinusite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipoestesia, cefalea; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: tumore della vescica. Patologie gastrointestinali. Non comune: flatulenza. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: frattura ossea, artralgia. Patologie renali ed urinarie. Comune: ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso; non nota: aumento dell'alanina aminotransferasi. >>Combinazione con sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie superiori; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia, aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipoestesia, capogiri; non comune: cefalea, insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi; non nota: edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Tumoribenigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: tumore della vescica. Patologie gastrointestinali. Comune: flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: frattura ossea. Patologie renali ed urinarie. Non comune: glicosuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: aumento della lattico deidrogenasi; non nota: aumento dell'alanina aminotransferasi. >>Combinazione con metformina e sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune:infezioni delle vie respiratorie superiori; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipoestesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: tumore della vescica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: frattura ossea, artralgia. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso, aumento della creatina fosfochinasi plasmatica; non nota: aumento dell'alanina aminotransferasi. >>Combinazione con insulina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione delle vie respiratorie superiori, bronchite; non comune: sinusite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipoestesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: tumore della vescica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: frattura ossea, artralgia, mal di schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto comune: edema. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso; non nota: aumento dell'alanina aminotransferasi. I casi di edema sono stati generalmente da lievi a moderati e di solito non hanno richiesto l'interruzione del trattamento. Negli studi clinicicontrollati l'incidenza di segnalazioni di insufficienza cardiaca riportate con il trattamento con pioglitazone è stata la stessa osservatanei gruppi trattati con placebo, metformina e sulfonilurea, ma è aumentata quando pioglitazone è stato utilizzato in terapia di combinazione con insulina. Raramente durante la commercializzazione di pioglitazone è stata segnalata insufficienza cardiaca, ma più frequentemente quando pioglitazone è stato usato in combinazione con insulina o nei pazienti con anamnesi di insufficienza cardiaca. Negli studi clinici con pioglitazone l'incidenza dell'aumento di ALT oltre 3 volte i limiti superiori della norma è stata uguale al placebo ma inferiore a quella osservata nei gruppi di confronto trattati con metformina o sulfonilurea.I livelli medi degli enzimi epatici sono diminuiti con il trattamentocon pioglitazone. Nell'esperienza post-marketing si sono verificati rari casi di aumento degli enzimi epatici e di disfunzione epatocellulare. Sebbene in casi molto rari sia stato riportato un esito fatale, non è stata stabilita alcuna relazione causale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati umani adeguati a determinare la sicurezza di pioglitazone durante la gravidanza. Studi condotti con pioglitazone sull'animale hanno evidenziato un rallentamento dello sviluppo del feto. Questo e' stato attribuito all'azione di pioglitazone nella diminuzione dell'iperinsulinemia materna e all'aumentata insulino-resistenza che si verifica durante la gravidanza e quindi alla conseguente della disponibilita' dei substrati metabolici per la crescita del feto. La rilevanza di un simile meccanismo nell'uomo non e' chiara e pioglitazone non deve essere usato in gravidanza. Pioglitazone e' stato ritrovatonel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone venga secreto o meno nel latte materno umano. Pertanto pioglitazone non deve essere somministrato alle donne in allattamento. Nel corso degli studi sulla fertilita' condotti sull'animale non e' stato osservato alcun effetto sulla copulazione, sulla fecondazione o sull'indice di fertilita'.Indicazioni
Trattamento di seconda o terza linea per il diabete mellito di tipo 2come esposto qui di seguito: in monoterapia nei pazienti adulti non controllati adeguatamente dalla dieta e dall'esercizio fisico per i quali il trattamento con metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza in terapia orale duplice in combinazione con una sulfonilurea; solo nei pazienti adulti che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata e che presentanoun insufficiente controllo glicemico nonostante la massima dose tollerata di monoterapia con una sulfonilurea. Il farmaco e' anche indicatoin combinazione con insulina nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 che non ottengono un sufficiente controllo glicemico con insulina e per i quali l'uso di metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza. Dopo l'inizio della terapia i pazientidevono essere rivalutati dopo 3-6 mesi per determinare l'adeguatezza della risposta al trattamento. Nei pazienti che non mostrano una risposta adeguata, il prodotto deve essere interrotto. In considerazione dei rischi potenziali della terapia prolungata, in occasione delle successive rivalutazioni di routine i medici prescriventi devono confermareil mantenimento del beneficio.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza cardiaca o anamnesi di insufficienza cardiaca (NYHA stadi da I a IV); compromissione della funzionalita' epatica; chetoacidosi diabetica; tumore della vescica in atto o anamnesi di tumore della vescica; ematuria macroscopica non investigata.
Composizione ed Eccipienti
Lattosio monoidrato, idrossipropilcellulosa, carmellosa calcica, magnesio stearato.
Avvertenze
Il farmaco puo' causare ritenzione idrica, la quale puo' esacerbare oprecipitare l'insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia, i medici devono iniziare il trattamentocon la dose piu' bassa disponibile e aumentare la dose gradualmente. I pazienti devono essere osservati per segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema, particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati segnalati casi di insufficienza cardiaca quando il farmaco e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con anamnesi di insufficienza cardiaca. Quando pioglitazone viene usato in combinazione con insulina i pazienti devono essere osservati per segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di pesoed edema. Pioglitazone deve essere sospeso se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco L'uso in combinazione con insulinadeve essere considerato con cautela nei pazienti anziani, a causa di un aumentato rischio di insufficienza cardiaca grave. In considerazione dei rischi correlati all'eta', negli anziani deve essere consideratocon attenzione il rapporto I dati epidemiologici disponibili suggeriscono anche un piccolo aumento del rischio di tumore della vescica nei pazienti diabetici trattati con pioglitazone, in particolare nei pazienti trattati per periodi piu' prolungati e con le dosi cumulative massime. Non puo' essere escluso un rischio potenziale anche dopo un trattamento a breve termine. Prima di iniziare il trattamento con pioglitazone deve essere investigata qualsiasi eventuale ematuria macroscopica.I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il loro medico se durante il trattamento sviluppano ematuria macroscopica o altri sintomi, come disuria o urgenza urinaria. Si raccomanda pertantoche i pazienti trattati con pioglitazone siano sottoposti a un periodico monitoraggio degli enzimi epatici. Gli enzimi epatici devono essere controllati prima di iniziare la terapia con pioglitazone in tutti ipazienti. La terapia con pioglitazone non deve essere iniziata nei pazienti con livelli basali degli enzimi epatici aumentati o con qualsiasi altra evidenza di malattia epatica. Dopo l'inizio della terapia conpioglitazone si raccomanda di monitorare periodicamente gli enzimi epatici, secondo necessita' clinica. Se durante la terapia con pioglitazone i livelli di ALT aumentano fino a 3 volte il limite superiore della norma, i livelli degli enzimi epatici devono essere rivalutati appena possibile. Se i livelli di ALT rimangono >3 volte il limite superiore della norma la terapia deve essere interrotta. Se un qualsiasi paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica, che possono includere nausea inspiegabile, vomito, dolore addominale, affaticamento, anoressia e/o urine scure, gli enzimi epatici devono essere controllati. Se si osserva ittero, il farmaco deve essere sospeso. Negli studi clinici con pioglitazone sono emerse prove di un aumento di peso dose correlato, che puo' essere dovuto ad accumulo di adipe e in alcunicasi associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumento di peso puo' essere un sintomo di insufficienza cardiaca, pertanto il peso deve essere attentamente monitorato. Il controllo della dieta fa parte del trattamento del diabete. E' necessario consigliare ai pazienti di seguire rigorosamente una dieta a calorie controllate. Durante la terapia con pioglitazone e' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina media e dell'ematocrito, coerenti con emodiluizione. Alterazioni simili sono state osservate nel corso di studi comparativi controllati con pioglitazone nei pazienti trattati con metformina e, in misura minore, in quelli trattati con sulfonilurea e insulina. Come conseguenza dell'aumentata sensibilita' all'insulina, i pazienti che ricevono pioglitazone in terapia orale duplice o triplice con una sulfonilurea o interapia duplice con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia dose-correlata e puo' essere necessaria una riduzione nella dose dellasulfonilurea o dell'insulina. Con i tiazolidinedioni, incluso pioglitazone, sono stati riportati casi di nuova insorgenza o peggioramento di edema maculare diabetico, con diminuzione dell'acuita' visiva. Moltidi questi pazienti hanno riportato edema periferico concomitante. None' chiaro se esista o meno un'associazione diretta tra pioglitazone ed edema maculare, ma i medici prescriventi devono fare attenzione allapossibilita' di edema maculare se i pazienti riferiscono disturbi dell'acuita' visiva; e' necessario considerare l'opportunita' di un'appropriata visita oftalmologica. In un'analisi cumulativa delle reazioni avverse di fratture ossee e' stata osservata un'aumentata incidenza di fratture ossee nelle donne. Non e' stato osservato alcun aumento dell'incidenza di fratture negli uomini trattati. Il rischio di fratture deve essere preso in considerazione nella terapia a lungo termine delle donne trattate con pioglitazone. In conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina, il trattamento con pioglitazone nelle pazienti con sindrome dell'ovaio policistico puo' causare la ripresa dell'ovulazione. Queste pazienti possono essere a rischio di gravidanza. Le pazienti devono essere consapevoli del rischio di gravidanza e se una paziente desidera intraprendere una gravidanza o se si verifica una gravidanza, iltrattamento deve essere interrotto. Il farmaco deve essere usato con cautela durante la somministrazione concomitante di inibitori o induttori del citocromo P450 2C8. Il controllo glicemico deve essere monitorato attentamente. Le compresse contengono lattosio monoidrato.
Gravidanza e Allattamento
Non sono disponibili dati umani adeguati a determinare la sicurezza di pioglitazone durante la gravidanza. Studi condotti con pioglitazone sull'animale hanno evidenziato un rallentamento dello sviluppo del feto. Questo e' stato attribuito all'azione di pioglitazone nella diminuzione dell'iperinsulinemia materna e all'aumentata insulino-resistenza che si verifica durante la gravidanza e quindi alla conseguente della disponibilita' dei substrati metabolici per la crescita del feto. La rilevanza di un simile meccanismo nell'uomo non e' chiara e pioglitazone non deve essere usato in gravidanza. Pioglitazone e' stato ritrovatonel latte dei ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone venga secreto o meno nel latte materno umano. Pertanto pioglitazone non deve essere somministrato alle donne in allattamento. Nel corso degli studi sulla fertilita' condotti sull'animale non e' stato osservato alcun effetto sulla copulazione, sulla fecondazione o sull'indice di fertilita'.
Interazioni con altri prodotti
Gli studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarina, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti sull'uomo non suggeriscono alcuna induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non si prevedono interazioni con i farmaci metabolizzati da tali enzimi, per esempio contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori dell'HMG-CoA reduttasi.La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' esiste il potenziale di un aumento degli eventi avversi dose-correlati, puo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil viene somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. E' stato riportato che la co-somministrazione di pioglitazone con rifampicina ha provocato una diminuzione del54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando rifampicina viene somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico.
Forme Farmacologiche
- pioglitazone san 10cpr 15mg
- pioglitazone san 14cpr 15mg
- pioglitazone san 28cpr 15mg
- pioglitazone san 30cpr 15mg
- pioglitazone san 50cpr 15mg
- pioglitazone san 56cpr 15mg
- pioglitazone san 84cpr 15mg
- pioglitazone san 90cpr 15mg
- pioglitazone san 98cpr 15mg
- pioglitazone san 100cpr 15mg
- pioglitazone san 182cpr 15mg
- pioglitazone san 196cpr 15mg
- pioglitazone san 10cpr 30mg
- pioglitazone san 14cpr 30mg
- pioglitazone san 28cpr 30mg
- pioglitazone san 30cpr 30mg
- pioglitazone san 50cpr 30mg
- pioglitazone san 56cpr 30mg
- pioglitazone san 84cpr 30mg
- pioglitazone san 90cpr 30mg
- pioglitazone san 98cpr 30mg
- pioglitazone san 100cpr 30mg
- pioglitazone san 182cpr 30mg
- pioglitazone san 196cpr 30mg
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Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.