pentasa*grat 50bust 1g rp mesalazina ferring spa
Che cosa è pentasa grat 50bust 1g rp?
Pentasa granulato rm prodotto da
ferring spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Pentasa risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antinfiammatori intestinali.
Contiene i principi attivi:
mesalazina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: mesalazina (acido 5-amino-salicilico).
Codice AIC: 027130083
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Colite ulcerosa; morbo di Crohn; trattamento della fase attiva della malattia che nella prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo, puo' essere consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
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Posologia
La posologia va adattata al singolo paziente in base alla gravita' della malattia. >>Nella colite ulcerosa. Trattamento acuto: fino a 3-4 gdi 5-ASA al giorno, suddivisi in 2-3 somministrazioni. Trattamento dimantenimento: si consiglia di iniziare con 1500 mg di 5-ASA al giorno, suddivisi in 3 somministrazioni. >>Nel morbo di Crohn. Trattamento acuto: fino a 3-4 g di 5-ASA al giorno, suddivisi in 2-3 somministrazioni. Trattamento di mantenimento: si consiglia di iniziare con 3 g di 5-ASA al giorno, suddivisi in 3 somministrazioni. Le compresse o le bustine possono essere prese durante o poco dopo il pasto. E' possibile anche rompere le compresse o lasciarle disintegrare in un bicchiere o su un cucchiaio con acqua. Il medicinale puo' essere preso con acqua o yogurt. I microgranuli non devono essere masticati. C'e' solo limitatadocumentazione circa un effetto nei bambini (6-18 anni). >>Bambini dai sei anni di eta'. Trattamento acuto: deve essere stabilito singolarmente, iniziando con 30-50 mg/kg/die in somministrazioni separate. Dosemassima: 75 mg/kg/die in somministrazioni separate. La dose totale non deve superare i 4 g/die (dose massima per l'adulto). Trattamento di mantenimento: deve essere stabilito singolarmente, iniziando con 15-30mg/kg/die in somministrazioni separate. La dose totale non deve superare i 2 g/die (dose raccomandata per l'adulto). Si raccomanda in generale di somministrare meta' della dose per gli adulti a bambini con un peso corporeo fino a 40 kg e la normale dose per gli adulti a quelli con un peso corporeo superiore a 40 kg.
Effetti indesiderati
Frequenza degli eventi avversi basati sugli studi clinici e rapporti di monitoraggio post-vendita. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: mal di testa. Disturbi gastro-intestinali. Comuni: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito. Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo.Comuni: eruzioni cutanee (inclusa orticaria, eritema). Disturbi cardiaci. Rari: mio- e pericarditi. Disturbi gastro-intestinali. Rari: aumento dell'amilasi, pancreatiti. Disturbi del sistema ematico e linfatico. Molto rari: eosinofilia (come parte di una reazione allergica), anemia, anemia aplastica, leucopenia (inclusa granulocitopenia), trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia. Disturbi del sistema nervoso. Molto rari: neuropatia periferica. Disturbi respiratori, toracici e mediastinici. Molti rari: reazioni allergiche polmonari (inclusa dispnea,tosse, alveoliti allergiche, polmonite eosinofila, infiltrazioni polmonari, polmoniti). Disturbi epato-biliari. Molto rari: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina, epatotossicita' (incluse epatiti, cirrosi, insufficienza epatica). Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari: alopecia reversibile. Disturbi muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa. Molto rari: mialgia, atralgia, casi isolati di reazioni simili a Lupus eritematoso. Disturbi renali eurinari. Molto rari: funzione renale anormale (inclusa nefrite interstiziale, sindrome nefrotica), scolorimento delle urine. E' importante notare che molti degli effetti indesiderati possono anche essere attribuiti alla stessa IBD.
Indicazioni
Colite ulcerosa; morbo di Crohn; trattamento della fase attiva della malattia che nella prevenzione delle recidive. Nella fase attiva di grado severo, puo' essere consigliabile l'associazione con trattamento cortisonico.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' ad uno dei componenti o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; ipersensibilita' ai salicilati; bambini di eta' inferiore ai 6 anni; ultime settimane di gravidanza; allattamento; grave insufficienza renale o epatica.
Composizione ed Eccipienti
Compresse: polivinilpirrolidone, etilcellulosa, magnesio stearato, talco, cellulosa microcristallina. Bustine: etilcellulosa, cellulosa microcristallina.
Avvertenze
Recidive della sintomatologia obiettiva e soggettiva possono verificarsi sia dopo la sospensione della terapia che durante il trattamento di mantenimento inadeguato. L'eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilita' comporta l'immediata sospensione della terapia. In pazienti che hanno una digestione lenta o sono portatori di una stenosi pilorica, si potra' talora avere una liberazione di 5-ASA gia' nello stomaco,con una conseguente irritazione gastrica ed una perdita di efficacia del farmaco. Il farmaco deve essere usato con cautela in pazienti allergici alla sulfasalazina. Usare particolare cautela nei pazienti con alterata funzionalita' epatica. L'uso del medicinale non e' consigliatoin pazienti con disturbi renali. La funzionalita' renale deve essere regolarmente monitorata (es. creatinina sierica), specialmente durantela fase iniziale del trattamento. La mesalazina induce nefrotossicita', per questo deve essere sospesa in pazienti che sviluppano disfunzioni renali durante il trattamento. L'uso concomitante di altri agenti nefrotossici, come FANS e azatioprina, puo' aumentare il rischio di reazioni renali. Sono state segnalate raramente reazioni di ipersensibilita' cardiaca alla mesalazina (mio e pericardite) e gravi discrasie ematiche. Il trattamento concomitante con mesalazina puo' aumentare il rischio di discrasia ematica in pazienti in trattamento con azatioprina o 6-mercaptopurina. In tal caso, il trattamento deve essere sospeso.
Gravidanza e Allattamento
Il medicinale deve essere usato con cautela durante la gravidanza o l'allattamento e solo nel caso che i potenziali benefici superino, a giudizio del medico, i possibili rischi. La mesalazina supera la barriera placentare ma gli scarsi dati disponibili non permettono di valutaregli eventuali effetti negativi. Nessun effetto teratogeno e' stato osservato negli animali. Sono stati riportati disturbi ematici (leucopenia, trombocitopenia, anemia) in neonati di madri trattate con il farmaco. La mesalazina viene escreta nel latte ad una concentrazione molto inferiore a quella del sangue materno mentre l'acetil-mesalazina e' inconcentrazioni simili o maggiori. Non sono stati condotti studi controllati con il medicinale durante l'allattamento al seno. Non possono essere escluse reazioni di ipersensibilita' come diarrea nei neonati.
Interazioni con altri prodotti
Non sono disponibili dati sull'interazione del medicinale con altri farmaci.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna.