peflox 2 compresse rivestite 400mg grunenthal italia srl

Che cosa è peflox 2cpr riv 400mg?

Peflox compresse rivestite prodotto da grunenthal italia srl
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Peflox risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici chinolonici.
Contiene i principi attivi: pefloxacina mesilato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pefloxacina.
Codice AIC: 025939036 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie sostenute da germi sensibili alla pefloxacina.

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Posologia

L'uso del prodotto e' riservato al trattamento di pazienti adulti. Lapefloxacina e' attiva alla posologia giornaliera di 800 mg: per ottenere piu' rapidamente elevate concentrazioni ematiche, e' possibile impiegare una prima dose di attacco di 800 mg. >>Somministrazione orale. Possono essere adottati i seguenti schemi terapeutici: 2 compresse, una al mattino e una alla sera, ai pasti; oppure 2 compresse insieme, come dose d'attacco per ottenere piu' rapidamente elevate concentrazioniematiche, seguite da 1 compressa ogni 12 ore. In particolare, nella cistite non complicata della donna e nell'uretrite gonococcica dell'uomo 2 compresse sole in un'unica somministrazione durante un pasto. Insufficienza epatica grave o riduzione del flusso ematico del fegato: si consiglia di utilizzare la forma iniettabile per un migliore adattamento della posologia quotidiana caso per caso, aumentando l'intervallo tra le singole somministrazioni. In particolare viene suggerita una dose di 8 mg/kg infusi per via endovenosa in un'ora: 2 volte al giorno inassenza di ittero e ascite; 1 volta al giorno in caso di ittero; ogni36 ore in presenza di ascite; ogni 48 ore in presenza sia di ascite sia di ittero.

Effetti indesiderati

Le informazioni sulla frequenza degli eventi avversi derivano da studi clinici (inclusa laletteratura). Gli effetti indesiderati piu' comunemente osservati con pefloxacina sono stati insonnia, gastralgia, nausea, vomito, orticaria, artralgie e mialgie. Gli effetti piu' gravi includevano: pancitopenia, shock anafilattico, convulsioni, sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, peggioramento della miastenia gravis, rottura del tendine e insufficienza renale acuta. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia; raro: trombocitopenia;non noto: anemia, leucopenia, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non noto: angioedema, shock anafilattico. Patologie del sistema nervoso. Comune: insonnia; non comune: capogiri, cefalea; raro: allucinazioni, irritabilita'; non noto: stato confusionale, convulsioni, disorientamento, ipertensione intracranica (soprattutto in pazienti giovani dopo esposizione prolungata alla pefloxacina, con esito favorevole in molti casi dopo interruzione della terapia e con trattamento adeguato), mioclonie, incubi, parestesie, neuropatia periferica sensomotoria o sensoriale, peggioramento di miastenia. Patologie gastrointestinali. Comune: gastralgia, nausea, vomito; non comune: diarrea; raro: colite pseudomembranosa. Patologie epatobiliari. Raro: aumento delle transaminasi, fosfatasi alcalina, bilirubina ematica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: orticaria; non comune: reazioni di fotosensibilita'; raro: eritema, prurito; non noto: porpora vascolare, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgie, mialgie; non noto: tendinite, rottura del tendine, versamenti articolari. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: insufficienza renale acuta. Se durante o dopo la terapia dovesse comparire diarrea grave e persistente va informato immediatamente il medico, poiche' questi possono essere i sintomi di una colite in progressivo peggioramento (colite pseudomembranosa), che va trattata immediatamente. In questi casi sospendere subito il trattamento con il farmaco ed adottare una terapia adeguata (per esempio vancomicina orale 4 x 250 mg/die). Sono controindicati i farmaci che inibiscono la peristalsi. Effettisu cuore e circolazione: ipotensione, tachicardia. Altri: iperglicemia, tenosinoviti, disturbi dell'olfatto e del gusto.

Indicazioni

Trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle vie respiratorie sostenute da germi sensibili alla pefloxacina.

Controindicazioni ed effetti secondari

Bambini o adolescenti durante la fase di crescita (a causa del rischio di insorgenza di gravi artropatie, soprattutto alle grandi articolazioni); nei pazienti con insufficienza di glucosio 6-fosfato deidrogenasi; in presenza di ipersensibilita' alla pefloxacina o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri chinoloni; nei pazienti con precedenti per lesioni ai tendini indotte da chinoloni; durante la gravidanza e durante l'allattamento.

Composizione ed Eccipienti

Amido, gelatina, magnesio stearato, sodio carbossimetilamido, talco, idrossipropilmetilcellulosa, etilcellulosa, dibutile sebacato, titaniobiossido, polietilenglicole 6000.

Avvertenze

Insufficienza epatica: la posologia deve essere opportunamente ridotta nei soggetti con insufficienza epatica. Fotosensibilita': pefloxacina puo' causare reazioni di fotosensibilita'. I pazienti devono essere informati di evitare l'esposizione alla luce solare diretta o ai raggiU.V. durante la terapia e fino a 4 giorni dopo la fine del trattamento. In alternativa si raccomanda l'impiego di abiti protettivi o di filtri solari con alto grado di protezione U.V. Sistema muscolo scheletrico: si puo' verificare tendinite che puo' portare a rottura del tendine, in particolare al tendine di Achille, e piu' frequentemente nei pazienti anziani. Questa tendinite, a volte bilaterale, si puo' verificare gia' nelle prime 48 ore dall'inizio della terapia ed e' stata riportata fino a diversi mesi dopo la fine del trattamento. Il trattamento alungo termine con corticosteroide puo' essere un fattore predisponente alla rottura dei tendini. Per limitare il rischio di tendinopatia, si raccomanda di: trattare i pazienti anziani dopo attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio. In questi pazienti puo' essere possibile limitare il rischio dimezzando la dose. Evitare il trattamento con pefloxacina in pazienti con un'anamnesi di tendinite, in trattamento con corticosteroidi o che praticano un'intensa attivita' fisica. Il rischio di rottura dei tendini e' maggiore nella fase iniziale della deambulazione di pazienti costretti a letto. All'inizio della terapia con pefloxacina, specialmente nei pazienti a rischio, si raccomanda di porre attenzione al dolore o all'edema in corrispondenza del tendine di Achille. Se si dovessero verificare questi segni, la somministrazione di pefloxacina deve essere sospesa, i tendini coinvolti devono essere messi a riposo e supportati mediante utilizzo di appositi tutori, anchese il danno e' unilaterale. Si raccomanda una visita specialistica. Pefloxcina deve essere usata con cautela in pazienti con miastenia grave. Sistema nervoso: pefloxacina deve essere usata con cautela in i pazienti con convulsioni all'anamnesi o con altri fattori predisponenti alle convulsioni. In pazienti che assumono fluorochinoloni, inclusa la pefloxacina, e' stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che puo' insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento con pefloxacina deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile. Pefloxacina deve essere usata con cautela in pazienti anziani, in caso di scarsa irrorazione cerebrale, alterazioni della struttura cerebrale o ictus. Sistema gastrointestinale: diarrea, in particolare se grave, persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia (anche diversesettimane dopo la terapia) con il farmaco puo' essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile (CDAD). La severita' della CDAD puo' variare da grado lieve a pericoloso per la vita; la forma piu' grave e' la colite pseudomembranosa. E' pertanto importante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che sviluppano diarrea severa durante o dopo il trattamento. In caso di CDAD sospetta o confermata, deve essere interrotta immediatamente la terapia e devono essere adottate immediatamente appropriate misure terapeutiche. In questo contesto clinico i farmaci che inibiscono la peristalsi sono controindicati. Patologie cardiache: alcune altre sostanze della classe dei fluorochinoloni sono state associate a casi di prolungamento dell'intervallo QT. Ipersensibilita': in seguito a trattamento con pefloxacina possono verificarsi reazioni allergiche e di ipersensibilita', incluse reazioni anafilattiche, che possono essere potenzialmente pericolosi per la vita. Se si verificano tali reazioni, la terapia con pefloxacina deve essere interrotta ed e' richiesto un adeguato trattamento terapeutico. Disglicemia: durante il trattamento con pefloxacina potrebbe verificarsi disglicemia. E' stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad esempio glibenclamide) o con insulina. Si raccomanda di monitorare attentamente la glicemia in questi pazienti diabetici. Carenza della glucosio 6- fosfato deidrogenasi: sono state segnalate reazioni emolitiche in pazienti con carenza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi trattati con fluorochinoloni. Anche se non sono stati segnalati casi di emolisi con pefloxacina, l'uso di questo antibiotico deve essere evitato in questi pazienti e, se disponibile, si raccomanda l'uso di un'alternativa terapeutica. Se e' richiesta la prescrizione di questo medicinale, si deve monitorare l'eventuale comparsa di emolisi. Resistenza: l'uso di pefloxacina, specie se prolungato, puo' dare origine a fenomeni di resistenza con crescita di organismi non sensibili. E' essenziale la valutazione ripetuta delle condizioni del paziente. Se si verificano infezioni secondarie superinfezione in corso di terapia, devono essere adottate le opportune misure. Interferenza con le analisi dilaboratorio: nei pazienti trattati con pefloxacina, la determinazionedegli oppiacei nelle urine puo' dare risultati falso-positivi. Per confermare la positivita' puo' essere necessario eseguire l'analisi con metodi piu' specifici. La pefloxacina non interferisce con il dosaggiodella glicosuria. Come per tutti gli antibiotici e gli antibatterici una terapia ottimale richiede l'accertamento microbiologico della sensibilita' del germe. In particolare tenuto conto dell'incostante sensibilita' alla pefloxacina di Streptococchi e Pneumococchi il prodotto non andra' prescritto nelle infezioni delle vie respiratorie in assenza di precisi accertamenti batteriologici.

Gravidanza e Allattamento

Vi sono dati limitati sull'uso di pefloxacina in donne in gravidanza.Gli studi sull'animale non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti pericolosi di tossicita' riproduttiva. In bambini trattati con chinoloni sono stati osservati danni alle articolazioni, ma non sono stati segnalati casi di patologie articolari secondarie all'esposizione inutero. A scopo cautelativo, e' preferibile evitare l'uso di pefloxacina in gravidanza. Pefloxacina e' escreta nel latte materno in quantita' considerevole (75% della concentrazione sierica). Per il potenziale rischio di danni articolari, si deve interrompere l'allattamento con latte materno durante il trattamento con pefloxacina. A dosi sovra-terapeutiche, pefloxacina, somministrata per via orale, provoca deterioramento della spermatogenesi nei ratti e nei cani. Tuttavia, si e' vista l'assenza di effetti sulla performance riproduttiva (accoppiamento e fertilita') nei ratti. Non vi sono dati sulla fertilita' umana.

Interazioni con altri prodotti

Corticosteroidi: dato il rischio di tendinite, la co-somministrazionedi pefloxacina e corticosteroidi deve essere evitata. Teofillina: la co-somministrazione di pefloxacina e teofillina puo' causare un lieve aumento della concentrazione plasmatica di teofillina. Questo puo' portare a effetti indesiderati indotti dalla teofillina che raramente potrebbero essere pericolosi per la vita o fatali. Durante la co-somministrazione, si devono monitorare le concentrazioni sieriche di teofillina, e si deve ridurre la dose (o il dosaggio) di teofillina secondo necessita'. Formazione di complessi chelati: l'assorbimento di pefloxacina risulta significativamente ridotto quando il medicinale viene somministrato in concomitanza con sali di ferro, antiacidi contenenti magnesio o alluminio o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio). Si raccomanda pertanto che il farmaco venga assunto almeno 2 ore prima o 4-6 ore dopo l'assunzione di preparazioni contenenti cationi bivalenti o trivalenti, come i sali di ferro o gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio, o didanosina (solo formulazioni di didanosina contenenti tamponi di alluminio o magnesio). Non e' stata osservata alcuna interazione con il carbonato di calcio. Anticoagulanti orali: la co- somministrazione di pefloxacina e warfarin puo' aumentarne gli effetti anticoagulanti. Vi sono state moltesegnalazioni di aumento dell'attivita' anticoagulante in pazienti in terapia antibatterica, inclusi i fluorochinoloni. Il rischio puo' variare in rapporto all'infezione in atto, l'eta' e lo stato generale del paziente cosicche' il contributo del fluorochinolone all'aumento dell'INR (rapporto internazionale normalizzato) e' difficile da valutare. Si raccomanda un monitoraggio frequente dell'INR durante e poco dopo laco-somministrazione di pefloxacina con un anticoagulante orale.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna.