pantoprazolo aur*14cpr 20mg pantoprazolo aurobindo pharma italia srl
Che cosa è pantoprazolo aur 14cpr 20mg?
Pantoprazolo act compresse gastroresistenti prodotto da
aurobindo pharma italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Pantoprazolo act risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' stato sostituito dal prodotto pantoprazolo aur 14cpr 20mg
E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi:
pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo 20 mg (equivalente a pantoprazolo sodico sesquidrato 22,58 mg).
Codice AIC: 038740027
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre: sintomi da reflusso gastroesofageo; trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso. Adulti: prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano una trattamento continuativo con FANS.
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Posologia
Le compresse non devono essere masticate o frantumate, e devono essere deglutite intere con un po' di acqua 1 ora prima di un pasto. ADULTIE ADOLESCENTI (di 12 anni ed oltre). Sintomi da reflusso gastroesofageo: una compressa gastroresistente da 20 mg al giorno. Il sollievo deisintomi si ottiene, generalmente, in 2-4 settimane. Se tale periodo non e' sufficiente, il sollievo dei sintomi si otterra' solitamente prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane. Una volta ottenuto il sollievo dei sintomi, si puo' controllare il ripresentarsi dei sintomi utilizzando, quando necessario, un trattamento al bisogno di 20 mg di pantoprazolo al giorno. Nei casi in cui con la somministrazione al bisogno non puo' essere mantenuto un soddisfacente controllo dei sintomi andrebbe valutato il passaggio ad una terapia continuativa. Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso: una compressa gastro-resistente da 20 mg al giorno, aumentando a40 mg di pantoprazolo al giorno in caso di recidiva. Per questi casi e' disponibile la formulazione da 40 mg. Dopo guarigione della recidiva la dose puo' essere ridotta nuovamente a 20 mg di pantoprazolo. ADULTI. Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano una trattamento continuativo con FANS: una compressa gastroresistente da 20 mg al giorno. Popolazione pediatrica: l'uso di pantoprazolo non e' raccomandato nei bambini al di sotto di 12 anni di eta' a causa dei dati limitati sulla sicurezza ed efficacia in questa fascia di eta'. Compromissione epatica: nei pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa non si deve superare una dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo. Danno renale: nei pazienti con compromissione della funzione renale non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose.
Effetti indesiderati
Per tutte le reazioni avverse rilevate nell'esperienza post-marketing, non e' possibile stabilire alcuna frequenza (non nota). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro (=1/10.000, =1/1.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pantoprazolo in donnein gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. E' stata riportata escrezione nel latte materno umano. Pertanto una decisione se continuare/sospenderel'allattamento al seno o continuare/sospendere la terapia con pantoprazolo deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con pantoprazolo per le madri.
Indicazioni
Adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre: sintomi da reflusso gastroesofageo; trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso. Adulti: prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano una trattamento continuativo con FANS.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ai derivati benzimidazolici o auno qualsiasi degli altri eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Nucleo: mannitolo, sodio carbonato anidro, sodio amido glicolato (Tipo A), copolimero basico di metacrilato di butile (Eudragit E PO), calcio stearato. Rivestimento intermedio (opadry bianco OY-D-7233): ipromellosa, titanio diossido E171, talco, macrogol 400, sodio lauril solfato. Rivestimento enterico (kollicoat MAE 30 DP, giallo): acido metacrilico-etilacrilato copolimero dispersione, propilenglicole, ferro ossidogiallo (E 172), titanio diossido (E171), talco.
Avvertenze
Nei pazienti con grave compromissione epatica, durante la terapia conpantoprazolo si deve eseguire un controllo regolare degli enzimi epatici, specialmente nell'uso a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici si deve sospendere il trattamento. L'impiego di 20 mg dipantoprazolo nella prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi deve essere limitato a pazienti che richiedano un trattamento continuativo conFANS e che presentino un aumentato rischio di complicanze gastrointestinali. La valutazione dell'accresciuto rischio deve essere effettuatain base alla presenza di fattori di rischio individuali, ad es. eta' elevata (>65 anni), anamnesi positiva per ulcera gastrica o duodenale o per il sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore. In presenza di sintomi allarmanti In presenza di qualsiasi sintomo allarmante(es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando si sospetta o e' confermata la presenza di ulcera gastrica, la natura maligna deve essere esclusa, in quanto il trattamento con pantoprazolo puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. Se i sintomi persistono nonostante un trattamento adeguato deve essere considerata un'ulteriore indagine. None' raccomandata la co-somministrazione di atazanavir con gli inibitori della pompa protonica. Se la combinazione di atazanavir con un inibitore della pompa protonica e' ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (es. carica virale) in combinazione con un aumento della dose di atazanavir a 400 mg utilizzando 100 mg di ritonavir. Non si deve superare una dose di pantoprazolo di 20 mg al giorno. Il pantoprazolo, come tutti i farmaci inibitori della secrezione acida, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) come conseguenza di ipo- o acloridria. Questa eventualita' deve essereconsiderata nella terapia a lungo termine o nel caso si osservino i relativi sintomi clinici in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio per un ridotto assorbimento della vitamina B12. Nel trattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periodo ditrattamento di 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolaresorveglianza. Gli inibitori della pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), possono causare un lieve aumento del rischio di fatture dell'anca, del polsoe della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento puo' essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guidadi pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. E' stato osservato che gli inibitori della pompa protonica (PPI) come pantoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi ein molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono affaticamento, tetania, delirio,convulsioni, capogiro e aritmia ventricolare. Essi inizialmente, si possonono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Ci si potrebbe attendere che pantoprazolo, come tutti gli inibitori della pompa-protonica (PPI), aumenti la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastro-intestinale superiore. Il trattamento con pantoprazolo puo' portare ad un modesto aumento del rischio di infezioni gastrointestinali causate da batteri quali Salmonella e Campylobacter.
Gravidanza e Allattamento
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pantoprazolo in donnein gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. E' stata riportata escrezione nel latte materno umano. Pertanto una decisione se continuare/sospenderel'allattamento al seno o continuare/sospendere la terapia con pantoprazolo deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con pantoprazolo per le madri.
Interazioni con altri prodotti
A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento di medicinali la cui biodisponibilita' e' dipendente dal pH gastrico, es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altrimedicinali come erlotinib. La co-somministrazione di atazanavir e di altri farmaci anti-HIV il cui assorbimento e' pH-dipendente con inibitori della pompa protonica puo' portare ad una riduzione sostanziale della biodisponibilita' di questi medicinali anti-HIV e puo' modificare l'efficacia di questi medicinali. Pertanto, la co-somministrazione degli inibitori della pompa protonica con atazanavir non e' raccomandata.Sebbene negli studi clinici di farmacocinetica non siano state osservate interazioni durante il trattamento concomitante con fenprocumone owarfarin, alcuni casi isolati di variazione dell'International Normalized Ratio (INR) durante il trattamento concomitante sono stati rilevati nel periodo post-marketing. Quindi, nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici (es. fenprocumone o warfarin), si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina/INR quando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quando si interrompe o quando viene somministrato inmaniera discontinua. Il pantoprazolo e' ampiamente metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via dimetabolizzazione e' la demetilazione da parte del CYP2C19 e altre viemetaboliche includono l'ossidazione mediante il CYP3A4. Studi di interazione con sostanze anch'esse metabolizzate attraverso questi sistemienzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrel ed etinilestradiolo non hanno rivelato interazioni clinicamente significative. I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che pantoprazolo non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate dal CYP1A2(come caffeina, teofillina), CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (come metoprololo), CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l'assorbimento della digossina mediato dalle p-glicoproteine. Non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati anche condotti studi di interazione somministrando pantoprazolo in concomitanza con i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziateinterazioni clinicamente significative.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
- pantoprazolo aur 7cpr 20mg
- pantoprazolo aur 14cpr 20mg
- pantoprazolo aur 15cpr 20mg
- pantoprazolo aur 20cpr 20mg
- pantoprazolo aur 28cpr 20mg
- pantoprazolo aur 30cpr 20mg
- pantoprazolo aur 56cpr 20mg
- pantoprazolo aur 60cpr 20mg
- pantoprazolo aur 98cpr 20mg
- pantoprazolo aur 100cpr 20mg
- pantoprazolo aur 30cpr 20mg fl
- pantoprazolo aur 100cpr20mg fl
- pantoprazolo aur 250cpr20mg fl
- pantoprazolo aur 7cpr 40mg
- pantoprazolo aur 14cpr 40mg
- pantoprazolo aur 15cpr 40mg
- pantoprazolo aur 20cpr 40mg
- pantoprazolo aur 28cpr 40mg
- pantoprazolo aur 30cpr 40mg
- pantoprazolo aur 56cpr 40mg
- pantoprazolo aur 60cpr 40mg
- pantoprazolo aur 98cpr 40mg
- pantoprazolo aur 100cpr 40mg
- pantoprazolo aur 30cpr 40mg fl
- pantoprazolo aur 100cpr40mg fl
- pantoprazolo aur 250cpr40mg fl
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Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.