pantopan*28cpr gastr 40mg fl pantoprazolo takeda italia spa

Che cosa è pantopan 28cpr gastr 40mg fl?

Pantopan compresse gastroresistenti prodotto da takeda italia spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica .
Pantopan risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di inibitori della pompa protonica.
Contiene i principi attivi: pantoprazolo sodico sesquidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pantoprazolo 40 mg (come sale sodico sesquidrato).
Codice AIC: 031835299 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Adulti e adolescenti di 12 anni o piu': esofagite da reflusso. Adulti: eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) in combinazione con un'appropriata terapia antibiotica nei pazienti con H. pylori associata a ulcera; ulcera gastrica e duodenale; sindrome di Zollinger-Ellisone altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione.

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Posologia

Le compresse non devono essere masticate o frantumate, ma devono essere deglutite intere con un po' d'acqua, un'ora prima di un pasto. ADULTI E ADOLESCENTI (12 anni o piu'). Esofagite da reflusso: una compressa al giorno. In casi particolari, la dose puo' essere raddoppiata (aumentare a 2 compresse al giorno), specialmente quando non si e' avuta risposta con altri trattamenti. In genere sono necessarie 4 settimane di trattamento; se non dovesse essere sufficiente, la guarigione si raggiunge in ulteriori 4 settimane. ADULTI. Eradicazione dell'H. pylori in associazione con due specifici antibiotici: i pazienti devono esseresottoposti a eradicazione del batterio con una terapia combinata. Vanno considerate le linee guida ufficiali locali (es. raccomandazioni nazionali) relative alla resistenza batterica e alla prescrizione e uso appropriato di agenti antibatterici. In funzione del tipo di resistenza, si raccomanda l'adozione di uno dei seguenti schemi di terapia per l'eradicazione di H. pylori. Una compressa due volte al di' + amoxicillina 1000 mg due volte al di'; + claritromicina 500 mg due volte al di'. Pantoprazolo una compressa due volte al di' + metronidazolo 400-500mg (o 500 mg tinidazolo) due volte al di'; + claritromicina 250 - 500mg due volte al di'. Pantoprazolo una compressa due volte al di' + amoxicillina 1000 mg due volte al di'; + metronidazolo 400-500 mg (o 500mg tinidazolo) due volte al di'. Durante la terapia combinata per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, la seconda compressa deve essere assunta un'ora prima del pasto serale. La terapia combinata va generalmente effettuata per 7 giorni e puo' essere prolungata sino ad un massimo di due settimane. Se, per assicurare la cicatrizzazione dell'ulcera, e' indicato un ulteriore trattamento con pantoprazolo, si deve adottare la posologia raccomandata per il trattamento dell'ulcera gastrica e duodenale. Trattamento di ulcera gastrica: una compressa al giorno. In casi particolari, in special modo quando non si sia ottenuta risposta con altri trattamenti, la posologia puo' essere raddoppiata (aumentata a due compresse al giorno). Nell'ulcera gastrica la durata del trattamento e' in genere di 4 settimane. Se tale periodo non e' sufficiente, la cicatrizzazionesi ottiene solitamente prolungando la terapia per altre 4 settimane. Trattamento di ulcera duodenale: una compressa al giorno. In casi particolari, la dose puo' essere raddoppiata (aumentare a 2 compresse al giorno) specialmente quando non si e' avuta risposta con altri trattamenti. Nell'ulcera duodenale, la cicatrizzazione della lesione ulcerosa si ottiene generalmente entro 2 settimane. Se tale periodo non e' sufficiente, la cicatrizzazione si verifica, nella quasi totalita' dei casi, dopo altre 2 settimane di terapia. Sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche caratterizzate da ipersecrezione: 80 mg/die (2 compresse da 40 mg). In seguito il dosaggio puo' essere aumentato o ridotto sulla base di opportune valutazioni strumentali della secrezione acida individuale. Dosaggi superiori a 80 mg al giorno devono essere suddivisi in due somministrazioni giornaliere. e' possibile incrementare temporaneamente la dose giornalieraal di sopra di 160 mg per periodi non superiori a quanto necessario per ottenere un controllo adeguato della secrezione acida. La durata della terapia nella sindrome di Zollinger-Ellison e di altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione non ha restrizioni e deve essere adattata secondo le necessita' cliniche. BAMBINI: non e' raccomandato nei bambini con meno di 12 anni a causa della scarsa disponibilita' di dati per questa fascia di eta'. DISFUNZIONALITA' EPATICA: nei pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa non si deve superare una dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (1 compressa da 20 mg di pantoprazolo). Non deve essere impiegato in terapia combinata perl'eradicazione di H. pylori nei pazienti con disfunzione epatica da moderata a grave poiche' al momento non sono disponibili dati di efficacia e sicurezza del medicinale in terapia combinata in questi pazienti. DISFUNZIONALITA' RENALE: non e' necessario un aggiustamento posologico in pazienti con funzionalita' renale alterata. Non deve essere usato nella terapia combinata per l'eradicazione del H. pilori nei pazienti con disfunzione renale in quanto non sono disponibili dati sull'efficacia e sicurezza del farmaco nella terapia combinata in tali pazienti. ANZIANI: non e' necessario un aggiustamento posologico.

Effetti indesiderati

Approssimativamente il 5% dei pazienti puo' manifestare reazioni avverse (ADR). Le piu' comuni sono diarrea e mal di testa, entrambe si verificano nell'1% dei pazienti. Per tutte le reazioni avverse riportate nell'esperienza post-marketing, non e' possibile applicare la classificazione di frequenza di cui sopra per cui sono citate come con frequenza "non nota". Alterazioni del sangue e del sistema linfatico. Molto rari (=1/10.000, =1/1.000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono disponibili dati adeguati sull'uso di pantoprazolo in gravidanza. Gli studi sull'animale hanno mostrato segni di tossicita' riproduttiva. Non e' conosciuto il rischio potenziale nell'uomo. Non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Gli studi nell'animale hanno dimostrato il passaggio del pantoprazolo nel latte materno. E' stata riportata escrezione di pantoprazolo nel latte umano. La decisione quindi se continuare/interrompere l'allattamento al seno ose continuare/interrompere la terapia deve tenere in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.

Indicazioni

Adulti e adolescenti di 12 anni o piu': esofagite da reflusso. Adulti: eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) in combinazione con un'appropriata terapia antibiotica nei pazienti con H. pylori associata a ulcera; ulcera gastrica e duodenale; sindrome di Zollinger-Ellisone altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso il principio attivo, i benzimidazoli sostituiti o verso qualunque altro eccipiente o dei farmaci assunti con la terapia combinata.

Composizione ed Eccipienti

Nucleo: sodio carbonato anidro, mannitolo (E421), crospovidone, povidone K90, calcio stearato. Rivestimento: ipromellosa, povidone K25, titanio biossido (E171), ossido di ferro giallo (E172), glicole propilenico, acido metacrilico-etilacrilato copolimero (1:1), polisorbato 80, sodio lauril solfato, trietilcitrato. Inchiostro di stampa: gomma lacca, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172) e ossido di ferro giallo (E172), ammoniaca soluzione concentrata.

Avvertenze

Nei pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa, gli enzimi epatici devono essere monitorati periodicamente durante la terapia con pantoprazolo, in particolare durante quella a lungo termine. In caso di aumento dei livelli sierici di questi enzimi, il trattamento deve essere sospeso. In caso di terapia combinata, deve essere osservato quanto riportato nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei rispettivi farmaci. In presenza di sintomi preoccupanti In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (es. significativa perdita di peso nonintenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando si sospetta o e' confermata la presenza di ulcera gastrica,una patologia maligna deve essere esclusa in quanto il trattamento con pantoprazolo puo' alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi. Ulteriori indagini devono essere effettuate se i sintomi persistono malgrado un trattamento adeguato. Non e' raccomandata la co-somministrazione di atazanavir e inibitori di pompa protonica. Se tale co-somministrazione e' assolutamente necessaria, e' raccomandato lo stretto controllo clinico (carica virale) e l'aumento a 400 mg della dose di atazanavir con 100 mg di ritonavir. Non superare la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo. In pazienti con la Sindrome di Zollinger-Ellison e altrecondizioni patologiche caratterizzate da ipersecrezione che richiedono un trattamento a lungo termine, pantoprazolo, come tutti i farmaci inibenti la secrezione acida, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) causato da ipo- o acloridria. Questa eventualita' deve essere considerata nella terapia a lungo termine nei pazienticon depositi ridotti o con fattori di rischio per un ridotto assorbimento di vitamina B12 o in presenza dei rispettivi sintomi clinici. Neltrattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periododi trattamento di un anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare sorveglianza. Il medicinale puo' determinare un aumento della carica batterica normalmente presente nel tratto intestinale superiore. Il trattamento puo' causare un leggero aumento del rischio di infezionigastrointestinali causate da batteri tipo Salmonella e Campylobacter.Ipomagnesiemia: e' stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come pantoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi ein molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore della pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad es. diuretici). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. I pazientia rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attualilinee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati adeguati sull'uso di pantoprazolo in gravidanza. Gli studi sull'animale hanno mostrato segni di tossicita' riproduttiva. Non e' conosciuto il rischio potenziale nell'uomo. Non deve essere usato in gravidanza se non strettamente necessario. Gli studi nell'animale hanno dimostrato il passaggio del pantoprazolo nel latte materno. E' stata riportata escrezione di pantoprazolo nel latte umano. La decisione quindi se continuare/interrompere l'allattamento al seno ose continuare/interrompere la terapia deve tenere in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.

Interazioni con altri prodotti

Per la profonda e durevole inibizione della secrezione gastrica, pantoprazolo puo' ridurre l'assorbimento di farmaci la cui biodisponibilita' e' pH-dipendente (ad es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali tipo erlotinib). La somministrazione contemporanea di atazanavir e di altri medicinali contro l'HIV il cui assorbimento e' pH dipendente con inibitori di pompa protonica puo' provocare una marcata riduzione della biodisponibilita'dei medicinali contro l'HIV alterandone l'efficacia. Ne consegue che non e' raccomandata la contemporanea somministrazione degli inibitori di pompa protonica e di atazanavir. Sebbene negli studi clinici di farmacocinetica non siano state osservate interazioni durante il trattamento concomitante di fenprocumone e warfarin, nel periodo post-marketing sono stati rilevati alcuni casi isolati di variazione dell'INR (Rapporto Normalizzato Internazionale) durante il trattamento concomitante.Quindi nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina/INR quando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quando si interrompe o quando viene somministrato in maniera discontinua. Pantoprazolo e' metabolizzato nel fegatodal sistema enzimatico del citocromo P450. Il passaggio metabolico principale e' la demetilazione da parte del citocromo CYP2C19 mentre un altro passaggio e' l'ossidazione da parte del citocromo CYP3A4. Studi di interazione con medicinali metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico, quali carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrolo ed etinil estradiolo, non hanno prodotto interazioni clinicamente significative. Vari studi di interazione hanno dimostrato che pantoprazolo non influenzail metabolismo di sostanze attive metabolizzate dai citocromi CYP1A2 (quali la caffeina e la teofillina), CYP2C9 (quali piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (quali il metoprololo), CYP2E1 (quali l'etanolo) o non interferisce con l'assorbimento correlato alla p-glicoproteina (P-gp) della digossina. Inoltre non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati eseguiti studi di interazione somministrando contemporaneamente pantoprazolo e antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina) e non sono state osservate rilevanti interazioni cliniche.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.