pamidronato rat*10fl 10ml 3mg/ acido ratiopharm italia srl

Che cosa è pamidronato rat 10fl 10ml 3mg/?

Pamidronato rat preparazione iniettabile prodotto da ratiopharm italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici .
Pamidronato rat risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di farmaci che agiscono sulla struttura e la mineralizzazione delle ossa.
Contiene i principi attivi: acido pamidronico sale disodico
Composizione Qualitativa e Quantitativa: pamidronato disodico 3 mg equivalente a 2,527 mg di acido pamidronico.
Codice AIC: 037538067 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Trattamento delle condizioni associate ad aumento dell'attivita' degli osteoclasti: ipercalcemia indotta da tumore; lesioni osteolitiche inpazienti con metastasi ossee associate a cancro della mammella in aggiunta alla terapia specifica del tumore; lesioni osteolitiche nel mieloma multiplo allo stadio III.

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Posologia

Utilizzare solo per infusione endovenosa. Non deve mai essere somministrato mediante iniezione in bolo. La soluzione deve essere diluita prima dell'uso e il rimanente deve essere somministrato mediante infusione lenta. La velocita' d'infusione non deve superare i 60 mg/ora (1 mg/min), e la concentrazione di pamidronato disodico nella soluzione perinfusione non deve essere maggiore di 90 mg in 250 ml. Nei pazienti con insufficienza renale accertata o presunta (per es. soggetti affettida ipercalcemia indotta da tumore o da mieloma multiplo) si raccomanda di non superare una velocita' d'infusione di 20 mg/ora. Normalmente,una dose di 90 mg in 250 ml di soluzione va somministrata mediante un'infusione della durata di almeno 2 ore. Per minimizzare le reazioni locali nel sito d'iniezione, la cannula deve essere inserita con cura in una vena relativamente grande. Somministrare sotto stretto controllomedico e in presenza di apparecchiature idonee per il monitoraggio degli effetti clinici e biochimici. Usare esclusivamente diluizioni limpide e preparate al momento. Non c'e' sufficiente esperienza clinica sull'uso di pamidronato nei bambini e negli adolescenti (CONSERVAZIONENessuna precauzione particolare per la conservazione.AVVERTENZENon deve mai essere somministrato in bolo, poiche' potrebbe provocaregravi reazioni locali e tromboflebiti. La soluzione deve essere diluita prima dell'uso e la soluzione risultante deve essere somministrata mediante infusione lenta. Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose massima (90 mg), per cui e' essenzialmente "privo di sodio". Non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri bifosfonati. Se vengono utilizzati altri agenti ipocalcemizzanti congiuntamente al pamidronato disodico, si puo' verificare una significativa ipocalcemia. In alcuni pazienti con ipercalcemia indottada tumore si sono verificate convulsioni dovute ai cambiamenti elettrolitici associati a questa condizione patologica e al suo trattamento.All'inizio della terapia effettuare un monitoraggio dei livelli sierici degli elettroliti, calcio e fosfato. I pazienti con anemia, leucopenia o trombocitopenia devono essere sottoposti a regolari valutazioni ematologiche. I pazienti che si sono sottoposti ad un intervento chirurgico alla tiroide possono essere particolarmente predisposti a sviluppare ipocalcemia conseguente ad ipoparatiroidismo. Sebbene il pamidronato venga eliminato immodificato per via renale, e' stato utilizzato senza evidenziare un aumento delle reazioni avverse nei pazienti con livelli di creatinina plasmatica significativamente elevati (inclusi i pazienti sottoposti a terapia renale sostitutiva sia mediante emodialisi sia mediante dialisi peritoneale). Tuttavia, l'esperienza con pamidronato disodico in pazienti con grave compromissione renale e' limitata. In questi casi, se il giudizio clinico stabilisce che i potenziali benefici sono superiori ai rischi, il pamidronato disodico deve essere utilizzato con prudenza e tenendo sotto stretto controllo la funzionalita' renale. Anche il bilancio idrico (escrezione urinaria, peso giornaliero) deve essere seguito con attenzione. L'esperienza nei pazienti emodializzati e' molto limitata. Non si possono dare raccomandazioni specifiche per i pazienti con grave compromissione epatica, perche' nonsono disponibili dati clinici. I pazienti devono sottoporsi a periodiche valutazioni dei parametri standard di laboratorio (creatininemia eazotemia) e dei parametri clinici della funzione renale, specialmentecoloro che ricevono frequenti infusioni di pamidronato disodico per periodi di tempo prolungati e soggetti con malattie renali preesistentio predisposizione alla compromissione renale (es. i pazienti con mieloma multiplo e/o ipercalcemia indotta da tumore). Se durante la terapia con pamidronato si verifica un deterioramento della funzione renale,si deve interrompere l'infusione. E' stato segnalato un deterioramento della funzione renale (inclusa insufficienza renale) dopo un trattamento a lungo termine con pamidronato disodico in pazienti con mieloma multiplo. Tuttavia, erano presenti anche una progressione della malattia di base e/o complicanze concomitanti, pertanto la relazione causalecon il pamidronato disodico non e' certa. Nel trattamento iniziale dell'ipercalcemia indotta da tumore e' essenziale effettuare una reidratazione endovenosa per ripristinare l'escrezione urinaria. I pazienti devono essere adeguatamente idratati per tutta la durata del trattamento, ma deve essere evitata una eccessiva idratazione. Nei pazienti con malattie cardiache, soprattutto negli anziani, un sovraccarico di soluzione fisiologica puo' far precipitare l'insufficienza cardiaca (insufficienza ventricolare sinistra o insufficienza cardiaca congestizia). Anche la febbre (sintomi simil-influenzali) puo' contribuire allo sviluppo dell'insufficienza cardiaca. La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti (INTERAZIONIE' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati nella pratica clinica senza che siano state evidenziate interazioni significative. Non deve essere usato contemporaneamente ad altri bisfosfonati. Nei pazienti con grave ipercalcemia, il pamidronato disodico e' stato associato con successo sia alla calcitonina che allamitramicina per accelerare e potenziare l'effetto ipocalcemizzante. L'uso concomitante di altri bifosfonati, di altri agenti antiipercalcemici e della calcitonina, puo' portare a ipocalcemia con sintomi clinici associati (parestesia, tetania, ipotensione). Poiche' il pamidronatosi lega al tessuto osseo, potrebbe teoricamente interferire con gli esami scintigrafici. Si raccomanda di usare cautela quando si utilizza il pamidronato disodico con altri farmaci potenzialmente nefrotossici.EFFETTI INDESIDERATILe reazioni avverse sono solitamente lievi e transitorie. Le reazioniavverse piu' comuni (>1/10, sintomatiche) sono sintomi simil-influenzali e leggera febbre. Quest'ultima (aumento della temperatura corporeadi 1-2 gradi C) si manifesta solitamente entro le prime 48 ore quale reazione conseguente alla prima dose, ed appare dose-correlata e auto-limitante, spesso senza ulteriori sintomi concomitanti, e di solito non dura piu' di 24 ore. Reazioni acute "simil-influenzali" si verificano solitamente soltanto con la prima infusione. Patologie del sistema emolindopoietico. Comune (>1/100, 1/1000, 1/10): ipocalcemia, ipofosfatemia. Comune: ipomagnesemia. Non comune: iperpotassiemia, ipopotassiemia, ipersodiemia.Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: ipocalcemia sintomatica (parestesia, tetania), agitazione, stato confusionale, vertigini, insonnia, sonnolenza, letargia. Molto raro: convulsioni, allucinazioni visive. Patologie dell'occhio. Raro (>1/10000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pamidronato disodico in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. A causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio, il pamidronato puo' mettere a rischio la salute del feto/neonato. Pertanto, non deve essere usato durante la gravidanza, tranne nei casi di ipercalcemia con pericolo per la vita della paziente. Non e' noto se il pamidronato disodico venga escreto nel latte materno umano. Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di pamidronato disodico nel latte materno e non si puo' escludere il rischio per il lattante. Pertanto, l'uso e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono solitamente lievi e transitorie. Le reazioniavverse piu' comuni (>1/10, sintomatiche) sono sintomi simil-influenzali e leggera febbre. Quest'ultima (aumento della temperatura corporeadi 1-2 gradi C) si manifesta solitamente entro le prime 48 ore quale reazione conseguente alla prima dose, ed appare dose-correlata e auto-limitante, spesso senza ulteriori sintomi concomitanti, e di solito non dura piu' di 24 ore. Reazioni acute "simil-influenzali" si verificano solitamente soltanto con la prima infusione. Patologie del sistema emolindopoietico. Comune (>1/100, 1/1000, 1/10): ipocalcemia, ipofosfatemia. Comune: ipomagnesemia. Non comune: iperpotassiemia, ipopotassiemia, ipersodiemia.Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: ipocalcemia sintomatica (parestesia, tetania), agitazione, stato confusionale, vertigini, insonnia, sonnolenza, letargia. Molto raro: convulsioni, allucinazioni visive. Patologie dell'occhio. Raro (>1/10000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pamidronato disodico in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. A causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio, il pamidronato puo' mettere a rischio la salute del feto/neonato. Pertanto, non deve essere usato durante la gravidanza, tranne nei casi di ipercalcemia con pericolo per la vita della paziente. Non e' noto se il pamidronato disodico venga escreto nel latte materno umano. Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di pamidronato disodico nel latte materno e non si puo' escludere il rischio per il lattante. Pertanto, l'uso e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Indicazioni

Trattamento delle condizioni associate ad aumento dell'attivita' degli osteoclasti: ipercalcemia indotta da tumore; lesioni osteolitiche inpazienti con metastasi ossee associate a cancro della mammella in aggiunta alla terapia specifica del tumore; lesioni osteolitiche nel mieloma multiplo allo stadio III.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' accertata o sospetta al pamidronato disodico o ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Allattamento. Siraccomanda di utilizzare il prodotto solo in pazienti adulti, fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati circa il suo impiego nella popolazione pediatrica.

Composizione ed Eccipienti

Sodio idrossido, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Avvertenze

Non deve mai essere somministrato in bolo, poiche' potrebbe provocaregravi reazioni locali e tromboflebiti. La soluzione deve essere diluita prima dell'uso e la soluzione risultante deve essere somministrata mediante infusione lenta. Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose massima (90 mg), per cui e' essenzialmente "privo di sodio". Non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri bifosfonati. Se vengono utilizzati altri agenti ipocalcemizzanti congiuntamente al pamidronato disodico, si puo' verificare una significativa ipocalcemia. In alcuni pazienti con ipercalcemia indottada tumore si sono verificate convulsioni dovute ai cambiamenti elettrolitici associati a questa condizione patologica e al suo trattamento.All'inizio della terapia effettuare un monitoraggio dei livelli sierici degli elettroliti, calcio e fosfato. I pazienti con anemia, leucopenia o trombocitopenia devono essere sottoposti a regolari valutazioni ematologiche. I pazienti che si sono sottoposti ad un intervento chirurgico alla tiroide possono essere particolarmente predisposti a sviluppare ipocalcemia conseguente ad ipoparatiroidismo. Sebbene il pamidronato venga eliminato immodificato per via renale, e' stato utilizzato senza evidenziare un aumento delle reazioni avverse nei pazienti con livelli di creatinina plasmatica significativamente elevati (inclusi i pazienti sottoposti a terapia renale sostitutiva sia mediante emodialisi sia mediante dialisi peritoneale). Tuttavia, l'esperienza con pamidronato disodico in pazienti con grave compromissione renale e' limitata. In questi casi, se il giudizio clinico stabilisce che i potenziali benefici sono superiori ai rischi, il pamidronato disodico deve essere utilizzato con prudenza e tenendo sotto stretto controllo la funzionalita' renale. Anche il bilancio idrico (escrezione urinaria, peso giornaliero) deve essere seguito con attenzione. L'esperienza nei pazienti emodializzati e' molto limitata. Non si possono dare raccomandazioni specifiche per i pazienti con grave compromissione epatica, perche' nonsono disponibili dati clinici. I pazienti devono sottoporsi a periodiche valutazioni dei parametri standard di laboratorio (creatininemia eazotemia) e dei parametri clinici della funzione renale, specialmentecoloro che ricevono frequenti infusioni di pamidronato disodico per periodi di tempo prolungati e soggetti con malattie renali preesistentio predisposizione alla compromissione renale (es. i pazienti con mieloma multiplo e/o ipercalcemia indotta da tumore). Se durante la terapia con pamidronato si verifica un deterioramento della funzione renale,si deve interrompere l'infusione. E' stato segnalato un deterioramento della funzione renale (inclusa insufficienza renale) dopo un trattamento a lungo termine con pamidronato disodico in pazienti con mieloma multiplo. Tuttavia, erano presenti anche una progressione della malattia di base e/o complicanze concomitanti, pertanto la relazione causalecon il pamidronato disodico non e' certa. Nel trattamento iniziale dell'ipercalcemia indotta da tumore e' essenziale effettuare una reidratazione endovenosa per ripristinare l'escrezione urinaria. I pazienti devono essere adeguatamente idratati per tutta la durata del trattamento, ma deve essere evitata una eccessiva idratazione. Nei pazienti con malattie cardiache, soprattutto negli anziani, un sovraccarico di soluzione fisiologica puo' far precipitare l'insufficienza cardiaca (insufficienza ventricolare sinistra o insufficienza cardiaca congestizia). Anche la febbre (sintomi simil-influenzali) puo' contribuire allo sviluppo dell'insufficienza cardiaca. La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti (INTERAZIONIE' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati nella pratica clinica senza che siano state evidenziate interazioni significative. Non deve essere usato contemporaneamente ad altri bisfosfonati. Nei pazienti con grave ipercalcemia, il pamidronato disodico e' stato associato con successo sia alla calcitonina che allamitramicina per accelerare e potenziare l'effetto ipocalcemizzante. L'uso concomitante di altri bifosfonati, di altri agenti antiipercalcemici e della calcitonina, puo' portare a ipocalcemia con sintomi clinici associati (parestesia, tetania, ipotensione). Poiche' il pamidronatosi lega al tessuto osseo, potrebbe teoricamente interferire con gli esami scintigrafici. Si raccomanda di usare cautela quando si utilizza il pamidronato disodico con altri farmaci potenzialmente nefrotossici.EFFETTI INDESIDERATILe reazioni avverse sono solitamente lievi e transitorie. Le reazioniavverse piu' comuni (>1/10, sintomatiche) sono sintomi simil-influenzali e leggera febbre. Quest'ultima (aumento della temperatura corporeadi 1-2 gradi C) si manifesta solitamente entro le prime 48 ore quale reazione conseguente alla prima dose, ed appare dose-correlata e auto-limitante, spesso senza ulteriori sintomi concomitanti, e di solito non dura piu' di 24 ore. Reazioni acute "simil-influenzali" si verificano solitamente soltanto con la prima infusione. Patologie del sistema emolindopoietico. Comune (>1/100, 1/1000, 1/10): ipocalcemia, ipofosfatemia. Comune: ipomagnesemia. Non comune: iperpotassiemia, ipopotassiemia, ipersodiemia.Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Non comune: ipocalcemia sintomatica (parestesia, tetania), agitazione, stato confusionale, vertigini, insonnia, sonnolenza, letargia. Molto raro: convulsioni, allucinazioni visive. Patologie dell'occhio. Raro (>1/10000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pamidronato disodico in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. A causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio, il pamidronato puo' mettere a rischio la salute del feto/neonato. Pertanto, non deve essere usato durante la gravidanza, tranne nei casi di ipercalcemia con pericolo per la vita della paziente. Non e' noto se il pamidronato disodico venga escreto nel latte materno umano. Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di pamidronato disodico nel latte materno e non si puo' escludere il rischio per il lattante. Pertanto, l'uso e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del pamidronato disodico in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Non si conoscono i potenziali rischi per gli esseri umani. A causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio, il pamidronato puo' mettere a rischio la salute del feto/neonato. Pertanto, non deve essere usato durante la gravidanza, tranne nei casi di ipercalcemia con pericolo per la vita della paziente. Non e' noto se il pamidronato disodico venga escreto nel latte materno umano. Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di pamidronato disodico nel latte materno e non si puo' escludere il rischio per il lattante. Pertanto, l'uso e' controindicato durante l'allattamento al seno.

Interazioni con altri prodotti

E' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati nella pratica clinica senza che siano state evidenziate interazioni significative. Non deve essere usato contemporaneamente ad altri bisfosfonati. Nei pazienti con grave ipercalcemia, il pamidronato disodico e' stato associato con successo sia alla calcitonina che allamitramicina per accelerare e potenziare l'effetto ipocalcemizzante. L'uso concomitante di altri bifosfonati, di altri agenti antiipercalcemici e della calcitonina, puo' portare a ipocalcemia con sintomi clinici associati (parestesia, tetania, ipotensione). Poiche' il pamidronatosi lega al tessuto osseo, potrebbe teoricamente interferire con gli esami scintigrafici. Si raccomanda di usare cautela quando si utilizza il pamidronato disodico con altri farmaci potenzialmente nefrotossici.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Nessuna precauzione particolare per la conservazione.