oxis turbohaler 9 polvere 60d formoterolo astrazeneca spa
Che cosa è oxis turbohaler 9 polv 60d?
Oxis turbohaler 4,5 polvere per inalazione prodotto da
astrazeneca spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Oxis turbohaler 4,5 risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di agonista selettivo dei recettori beta2 adrenergici, formoterolo.
Contiene i principi attivi:
formoterolo fumarato diidrato
Codice AIC: 033312024
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
E' indicato, come terapia aggiuntiva alla terapia di mantenimento concorticosteroidi inalatori, per alleviare i sintomi broncoostruttivi eper la prevenzione dei sintomi indotti dall'esercizio fisico in pazienti asmatici che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi. E' anche indicato per dare sollievo dai sintomi broncoostruttivi inpazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
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Posologia
L'uso di dosi superiori a quelle normalmente richieste dal singolo paziente per piu' di 2 giorni alla settimana e' segno di controllo non ottimale della malattia e la terapia di mantenimento deve essere rivista. Asma: nell'asma, puo' essere somministrato una o due volte al giorno ("dose di mantenimento") e come "terapia sintomatica" per alleviare i sintomi broncoostruttivi acuti. Adulti al di sopra dei 18 anni: terapia sintomatica: 1 inalazione per alleviare i sintomi broncoostruttiviacuti. Dose di mantenimento: 1 inalazione una o due volte al giorno. In alcuni pazienti puo' rendersi necessaria l'assunzione di 2 inalazioni una o due volte al giorno. Prevenzione della broncocostrizione indotta da esercizio fisico: 1 inalazione prima dell'esercizio fisico. La dose giornaliera di mantenimento non deve superare 4 inalazioni. Tuttavia, occasionalmente, possono essere permesse fino a un massimo di 6 inalazioni nelle 24 ore. Non si devono assumere piu' di 3 inalazioni per volta. Bambini e adolescenti dai 6 anni in su: terapia sintomatica: 1 inalazione per alleviare i sintomi broncoostruttivi acuti. Dose di mantenimento: 1 inalazione una o due volte al giorno. Prevenzione dellabroncocostrizione indotta da esercizio fisico: 1 inalazione prima dell'esercizio fisico. La dose giornaliera di mantenimento non deve superare 2 inalazioni. Tuttavia, occasionalmente, possono essere permesse fino a un massimo di 4 inalazioni nelle 24 ore. Non si devono assumere piu' di 1 inalazione per volta. BPCO: dose di mantenimento: 1 inalazione 1 o 2 volte al giorno. La dose giornaliera di mantenimento non devesuperare 2 inalazioni. Se necessario, per avere sollievo dai sintomi,si possono assumere ulteriori inalazioni, oltre a quelle prescritte per la terapia di mantenimento, fino a una dose giornaliera massima totale di 4 inalazioni (dose di mantenimento+uso al bisogno). Non si devono assumere piu' di 2 inalazioni per volta. Gruppi di pazienti particolari: alle dosi normalmente raccomandate, non viene richiesto alcun adattamento di dose negli anziani o nei pazienti con compromissione renale o epatica. E' disponibile una formulazione a dosaggio inferiore. E'attivato mediante inspirazione, cio' significa che quando il pazienteinspira attraverso il boccaglio, il farmaco segue l'aria inspirata arrivando nelle vie aeree. E' importante istruire il paziente ad inspirare vigorosamente e profondamente attraverso il boccaglio, in modo da assicurare la somministrazione ottimale della dose. E' importante istruire il paziente a non masticare o mordere mai il boccaglio e a non usare mai l'inalatore se risulta danneggiato o se il boccaglio si e' distaccato dal corpo dell'inalatore. Il paziente puo' avere la sensazione di non aver assunto il prodotto a causa della piccola quantita' di farmaco erogata. Le istruzioni dettagliate per l'uso sono allegate alla confezione.
Effetti indesiderati
Gli eventi avversi piu' comunemente riferiti della terapia con beta2 agonisti, quali tremori e palpitazioni, tendono ad essere di grado lieve e a scomparire entro alcuni giorni dall'inizio del trattamento. Comuni (da 1% a 10%): patologie cardiache: palpitazioni; patologie del sistema nervoso: cefalea, tremori. Non comuni (da 0,1% a 1%): patologie cardiache: tachicardia; patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo: crampi muscolari; disturbi psichiatrici: agitazione, irrequietezza e disturbi del sonno. Rari (da 0,01% a 0,1%): patologie cardiache: aritmie cardiache per es. fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistoli; patologie gastrointestinali: nausea; disturbi del sistema immunitario: reazioni da ipersensibilita'per es. broncospasmo, esantema, orticaria e prurito; disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipopotassiemia/iperpotassiemia. Molto rari (< 0,01%): patologie cardiache: angina pectoris; esami diagnostici: prolungamento dell'intervallo QTc; disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia; patologie del sistema nervoso: disturbi del gusto, capogiri; patologie vascolari: variazione della pressione arteriosa. Come per tutte le terapie per via inalatoria, possono presentarsi casi molto rari di broncospasmo paradosso. I trattamenti con beta2 agonisti possono determinare un aumento dei livelli ematici di insulina, acidi grassi liberi, glicerolo e corpi chetonici.
Indicazioni
E' indicato, come terapia aggiuntiva alla terapia di mantenimento concorticosteroidi inalatori, per alleviare i sintomi broncoostruttivi eper la prevenzione dei sintomi indotti dall'esercizio fisico in pazienti asmatici che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi. E' anche indicato per dare sollievo dai sintomi broncoostruttivi inpazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al formoterolo od al lattosio inalato.
Avvertenze
Non deve essere usato (e non e' sufficiente) come iniziale trattamento dell' asma. I pazienti asmatici, che richiedono una terapia con beta2 agonisti a lunga durata d'azione, devono anche assumere una terapia di mantenimento anti-infiammatoria ottimale con corticosteroidi. Si deve consigliare ai pazienti di continuare la terapia anti-infiammatoria, dopo l'introduzione del prodotto, anche in caso di miglioramento sintomatologico.Se i sintomi dovessero persistere o se fosse necessario aumentare le dosi dei beta2 agonisti, cio' indica che e' in atto un peggioramento della malattia di base e che e' necessaria una nuova valutazione della terapia di mantenimento. Nonostante possa essere introdotto come farmaco in aggiunta ai corticosteroidi per via inalatoria quando questi non assicurano un controllo adeguato dei sintomi dell'asma, ipazienti non devono iniziare ad assumere durante una riacutizzazione grave o se manifestano un significativo peggioramento o un'asma che deteriora in modo acuto. Eventi avversi seri correlati all'asma ed esacerbazioni possono manifestarsi durante il trattamento con il farmaco. Al paziente deve essere richiesto di continuare il trattamento ma di richiedere un consulto medico se i sintomi dell'asma rimangono incontrollati o peggiorano dopo l'inizio dell'assunzione del prodotto. Una volta che i sintomi dell'asma risultino controllati, puo' essere presa in considerazione una graduale riduzione di dose del farmaco. E' importante eseguire controlli regolari dei pazienti che hanno ridotto la dose.Deve essere impiegata la piu' bassa dose efficace del prodotto. Non superare la dose massima giornaliera. Non e' stata stabilita la sicurezza a lungo termine del trattamento di mantenimento a dosi superiori a 36 microgrammi/die nei pazienti adulti asmatici, a dosi superiori a 18microgrammi/die nei bambini asmatici e a dosi superiori a 18 microgrammi/die nei pazienti con BPCO. Un ricorso frequente al farmaco per la prevenzione della broncocostrizione indotta da esercizio fisico puo' essere segno di un controllo non ottimale dell'asma per cui si richiedeuna rivalutazione della terapia antiasmatica unitamente alla valutazione dell'adesione del paziente al trattamento. Se i pazienti necessitano di una profilassi per la broncocostrizione indotta da esercizio fisico numerose volte ogni settimana nonostante un'adeguata terapia di mantenimento (ad esempio corticosteroidi e beta2 agonisti a lunga duratad'azione), la gestione totale dell'asma deve essere rivalutata da unospecialista. Va somministrato con particolare cautela ai pazienti contireotossicosi, feocromocitoma, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, ipertensione grave, aneurismi o altri gravi disordini cardiovascolari quali ischemia cardiaca, tachiaritmia o grave insufficienza cardiaca. Il formoterolo puo' indurreun prolungamento dell'intervallo QTc. Deve essere adottata cautela quando il medicinale viene somministrato a pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc, e a pazienti trattati con farmaci che influiscono sull'intervallo QTc. A causa degli effetti iperglicemizzanti dei beta2 agonisti, all'inizio della terapia i pazienti affetti da diabete devono controllare con maggiore frequenza i valori di glicemia. La terapia a base di beta2 agonisti puo' provocare una ipopotassiemia potenzialmente grave. Si raccomanda particolare attenzione, nei casi di asma grave acuto, poiche' l'ipossia puo' aumentare il rischio di ipopotassiemia. L'ipopotassiemia puo' anche essere potenziata da trattamenti concomitanti con derivati xantinici, steroidi e diuretici. In tali situazionisi devono controllare i livelli di potassio nel siero. Come per le altre terapie per via inalatoria, deve essere presa in considerazione l'eventualita' di un broncospasmo paradosso. Il prodotto contiene 450 microgrammi di lattosio per dose inalata (corrispondente a 600 microgrammi per dose erogata). In genere questa quantita' di lattosio non causaproblemi ai soggetti intolleranti. I bambini fino all'eta' di 6 anni non devono essere trattati con il prodotto poiche' non e' disponibile una adeguata esperienza in questa fascia d'eta'. Non e' nota la farmacocinetica del formoterolo nei pazienti con ridotta funzionalita' epatica o renale, cosi' come nei pazienti anziani. Essendo il formoterolo eliminato principalmente per via metabolica, e' prevedibile che nei pazienti con grave cirrosi epatica si verifichi una aumentata esposizioneal farmaco.
Gravidanza e Allattamento
L'esperienza clinica nelle donne in gravidanza e' limitata. In studi condotti negli animali da laboratorio il formoterolo ha causato una perdita degli impianti embrionali, una riduzione della sopravvivenza nell'immediato periodo postnatale ed una riduzione del peso corporeo allanascita. Tali manifestazioni sono state osservate a livelli di esposizione sistemica considerevolmente piu' elevati di quelli raggiunti durante l'utilizzo clinico del farmaco. Il trattamento con il prodotto puo' essere preso in considerazione in tutti gli stadi della gravidanza,se necessario per ottenere il controllo dell'asma e se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il feto. Non e' noto se il formoterolo passi nel latte materno. Studi condotti nei ratti hanno evidenziato che piccole quantita' di formoterolo sono rintracciabili nel latte materno. La somministrazione del farmaco a donne in allattamento al seno deve essere presa in considerazione solo se i benefici attesi per la madre sono maggiori di ogni possibile rischio per il bambino.
Interazioni con altri prodotti
Non sono stati condotti studi specifici di interazione con il farmaco. Il trattamento concomitante con altri farmaci simpaticomimetici, quali altri beta2 agonisti o efedrina, puo' potenziare gli effetti indesiderati del prodotto e puo' richiedere una titolazione del dosaggio. Iltrattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diureticiquali tiazidici e diuretici dell'ansa puo' potenziare rari casi di ipopotassiemia, effetto avverso dei beta2 agonisti. L'ipopotassiemia puo' accrescere la predisposizione alla aritmia nei pazienti trattati conglicosidi digitalici. Esiste il rischio teorico che il trattamento concomitante con altri farmaci noti per prolungare l'intervallo QTc possa causare interazione farmacodinamica con il formoterolo ed aumentare il possibile rischio di aritmie ventricolari. Esempi di tali farmaci includono alcuni antistaminici (per es. terfenadina, astemizolo, mizolastina), alcuni antiaritmici (per es. chinidina, disopiramide, procainamide), eritromicina e antidepressivi triciclici. Esiste un rischio elevato di aritmia nei pazienti che ricevono contemporaneamente un'anestesia con idrocarburi alogenati. I beta-bloccanti adrenergici possono ridurre o inibire l'effetto del farmaco. Non deve quindi essere somministrato in concomitanza con beta-bloccanti adrenergici (inclusi i colliri) tranne nei casi di assoluta necessita'.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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