oxaliplatino may*ev 1fl 50mg oxaliplatino icu medical italia srl
Che cosa è oxaliplatino may ev 1fl 50mg?
Oxaliplatino may preparazione iniettabile prodotto da
icu medical italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Oxaliplatino may risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di altri agenti antineoplastici, composti del platino.
Contiene i principi attivi:
oxaliplatino
Codice AIC: 037393016
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
O. in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (FA) e' indicato per il: trattamento adiuvante dei tumori al colon stadio III (stadio C secondo Duke) dopo resezione completa del tumore primario;Trattamento del tumore colorettale metastatico.
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Posologia
La preparazione delle soluzioni iniettabili di agenti citotossici deve essere condotta da personale specializzato adeguatamente formato conconoscenza del prodotto medicinale utilizzato, in condizioni che garantiscono l'integrita' del prodotto medicinale, la protezione dell'ambiente e in particolare la protezione del personale che manipola i prodotti medicinali, conformemente alla procedura ospedaliera. E' necessario svolgere l'operazione in un'area riservata a questo scopo. In questaarea e' proibito fumare, mangiare o bere. Posologia: USO RISERVATO AGLI ADULTI: La dose raccomandata di O. come trattamento adiuvante e' 85mg/m2 ripetuta ogni 2 settimane per 12 cicli (6 mesi), per via endovenosa. La dose raccomandata di O. nel trattamento del tumore colorettale metastatico e' 85 mg/m2 ripetuta ogni 2 settimane, per via endovenosa. La dose deve essere modificata in funzione della tollerabilita'. Lasomministrazione di O. deve sempre precedere quella delle fluoropirimidine cioe' il fluorouracile (5-FU). L'O. e' somministrato in infusione endovenosa della durata di 2-6 ore, in 250-500 ml di una soluzione glucosata al 5% (50 mg/ml) con risultante concentrazione compresa tra 0,2 mg/ml e 0,70 mg/ml; nella pratica clinica 0,70 mg/ml rappresenta laconcentrazione piu' alta per una dose di O. di 85 mg/m2. L'O. e' stato utilizzato in prevalenza in associazione a regimi di infusione continua di 5-fluorouracile. Per il trattamento ogni due settimane, sono stati usati dosaggi di 5-fluorouracile che combinavano bolo e infusione continua. Popolazioni speciali: Compromissione della funzionalita' renale: L'O. non e' stato studiato in pazienti con compromissione di grado severo della funzionalita'. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale di grado moderato il trattamento puo' essere iniziato con la dose normale raccomandata. Non e' necessario modificare la dose nei pazienti con compromissione lieve della funzionalita' renale. Soggetti con compromissione della funzionalita' epatica: In uno studiodi fase I che comprendeva pazienti con diversi gradi di compromissione della funzionalita' epatica, la frequenza e la gravita' dei disordini epatobiliari sembravano correlati alla progressione della malattia eai test basali della funzionalita' epatica. Durante lo sviluppo clinico non sono stati eseguiti aggiustamenti dei dosaggi nei pazienti con test di funzionalita' epatica anormali. Soggetti anziani: Non si e' osservato nessun aumento di tossicita' grave quando O. e' stato usato, da solo o in associazione a 5-fluorouracile, nei pazienti con piu' di 65 anni. Ne consegue che non e' richiesto nessun adattamento specifico della dose per i pazienti anziani. Modo di somministrazione: L'O. e' somministrato per infusione endovenosa. La somministrazione di O. non richiede iperidratazione. L'infusione di O., diluito in 250-500 ml di soluzione glucosata al 5% (50mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione non inferiore a 0,2 mg/ml, deve essere effettuata o per via venosaperiferica o per via venosa centrale per una durata di 2-6 ore. L'infusione di O. deve sempre precedere quella di 5-fluorouracile. In caso di stravaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente. Istruzioni per l'uso: Prima dell'uso, l'O. deve essere ricostituito e poi diluito. Per ricostituire e successivamente diluire la polvere liofilizzata del medicinale deve essere usato come diluente solo glucosio al 5% (50 mg/ml).
Effetti indesiderati
Gli eventi avversi di O. somministrato in combinazione con 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) che si sono verificati piu' frequentemente sono stati a livello gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucosite), a livello ematologico (neutropenia, trombocitopenia) e neurologico (neuropatia sensoriale periferica acuta e dose cumulativa). Nell'insieme, questi eventi avversi sono stati piu' frequenti e di intensita' severa con l'associazione O. e 5-FU/FA piuttosto che per 5-FU/FAda soli. Le frequenze riportate nella tabella seguente derivano da studi clinici in cui l'O. e' stato utilizzato nel tumore colorettale metastatico e come adiuvante (che hanno incluso rispettivamente 416 e 1108 pazienti trattati con O.+5-FU/FA) e da segnalazioni successive all'immissione in commercio. Le frequenze in questa tabella sono definite usando la convenzione seguente: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, ? 1/100), rara (> 1/10000, ? 1/1000), molto rara (>= 1/10000), non note (che non possono essere calcolate dai dati disponibili). Molto comuni: Infezione, Anemia, Neutropenia, Trombocitopenia, Leucopenia, Linfopenia, Allergia/reazione allergica, Anoressia, Iperglicemia, Ipokaliemia, Iponatriemia, Neuropatia sensoria periferica, Disturbi del sensorio, Disgeusia, Mal di testa, Dispnea, Tosse, Epistassi, Nausea, Diarrea, Vomito, Stomatite/Mucosite, Dolore addominale, Costipazione, Disturbi cutanei, Alopecia, Dolore alla schiena, Stanchezza, Febbre, Astenia, Dolore, Reazioni nel sito di iniezione, Aumento degli enzimi epatici, Aumento delle fosfatasi alcaline nel sangue, Aumento della bilirubinemia, Aumento della lattato deidrogenasi, Aumento del peso corporeo (in condizioni di adiuvante), Comuni: Rinite,Infezione delle prime vie aeree, Sepsi, eutropenica, Neutropenia febbrile, Disidratazione, Depressione, Insonnia, Capogiri, Neurite motoria, Meningismo, Congiuntivite, Visione anormale, Emorragia, Vampate di calore, Trombosi venosa profonda, Embolismo polmonare, Singhiozzi, Emorragia rettale, Dispepsia, Reflusso gastroesofageo, Esfoliazione cutanea (ad es. Sindrome Mano e Piede), Rash eritematoso, Rash, Iperidrosi, Alterazioni delle unghie, Artralgia, Dolore alle ossa, Disuria, Alterazioni della minzione, Ematuria, Dolore al torace, Aumento della creatininemia, Calo del peso corporeo (in condizioni di metastasi). Acidosi metabolica, Nervosismo, Ototossicità, Ileo paralitico, Ostruzione intestinale. Rari: Trombocitopenia autoimmune, Anemia emolitica, Disartria, Calo transitorio della acutezza visiva, Disturbi del campo visivo, Neurite ottica, Sordità, Malattia polmonare insterstiziale, Fibrosi polmonare, Colite, compresa la diarrea da Clostridum difficile. Diarrea/vomito di grado severo possono causare disidratazione, ileo-paralitico,ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e insufficienza renale, in particolar modo in caso di somministrazione concomitantedi O. e 5-fluorouracile. Sistema nervoso: La tossicita' dose limitante di O. e' di tipo neurologico. Essa comporta una neuropatia sensoriale periferica caratterizzata da disestesia e/o parestesia delle estremita' accompagnate o meno da crampi, spesso scatenate dal freddo. Questisintomi si verificano nel 95% dei pazienti trattati. La durata di questi sintomi, che usualmente regrediscono tra un ciclo e l'altro, aumenta con il numero dei cicli di trattamento. La comparsa di dolore e/o di un disturbo funzionale indicano, in funzione della durata dei sintomi, di aggiustare la dose e/o addirittura di interrompere il trattamento. Il disturbo funzionale comprende difficolta' nell'esecuzione dei movimenti fini ed e' una possibile conseguenza della compromissione sensoriale. Il rischio di comparsa di sintomi persistenti e' circa del 10%per una dose complessiva di 850 mg/m2 (10 cicli) e del 20% per una dose complessiva di 1020 mg/m2 (12 cicli). Nella maggioranza dei casi, isegni e i sintomi neurologici migliorano o spariscono completamente con l'interruzione del trattamento. Nel trattamento adiuvante dei tumori al colon, a 6 mesi dall'interruzione del trattamento, l'87% dei pazienti non ha avuto sintomi o presenta sintomi lievi. I controlli fino a3 anni evidenziano che il 3% circa dei pazienti riporta parestesie persistenti localizzate di moderata intensita' (2,3%) o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali (0,5%). Sono state riportate reazioni neurosensoriali acute. Queste reazioni sono riportate entro qualche ora dalla somministrazione e spesso sono scatenate dall'esposizione al freddo. Si possono manifestare come parestesie transitorie, disestesia e ipoestesia. Nel 1% - 2% si manifesta una sindrome acuta di disestesia faringolaringea caratterizzata da sensazioni soggettive di disfagia o dispnea/sensazione di soffocamento, senza evidenze oggettive di turbe respiratorie (nessuna cianosi o ipossia) o di laringospasmo o broncospasmo (nessuno stridore o sibilo); sono stati osservati anche sensazione di lingua anormale, disartria e sensazione di pressione al torace. Sebbene in questi casi siano stati somministrati antistaminici e broncodilatatori, anche senza trattamento i sintomi sono rapidamente reversibili. Il prolungamento dell'infusione aiuta a ridurrel'incidenza di questa sindrome. Occasionalmente sono stati osservati altri sintomi che comprendono spasmo della mandibola/spasmi muscolari/contrazione muscolare - spasmo muscolare/mioclonia dei muscoli involontari e volontari, anomalie del coordinamento. Inoltre, possono associarsi come eventi isolati disfunzioni dei nervi cranici. Durante la terapia con O. sono stati segnalati altri sintomi neurologici come disartria, perdita del riflesso tendineo profondo e segno di Lhermittes. Sonostati segnalati casi isolati di neurite ottica.
Indicazioni
O. in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (FA) e' indicato per il: trattamento adiuvante dei tumori al colon stadio III (stadio C secondo Duke) dopo resezione completa del tumore primario;Trattamento del tumore colorettale metastatico.
Controindicazioni ed effetti secondari
L'O. e' controindicato nei pazienti: con un'anamnesi di ipersensibilita' all'oxaliplatino o all'eccipiente. Che stanno allattando al seno. Che presentano mielosoppressione antecedente all'inizio del primo ciclo, evidenziata in condizioni basali da neutrofili POSOLOGIALa preparazione delle soluzioni iniettabili di agenti citotossici deve essere condotta da personale specializzato adeguatamente formato conconoscenza del prodotto medicinale utilizzato, in condizioni che garantiscono l'integrita' del prodotto medicinale, la protezione dell'ambiente e in particolare la protezione del personale che manipola i prodotti medicinali, conformemente alla procedura ospedaliera. E' necessario svolgere l'operazione in un'area riservata a questo scopo. In questaarea e' proibito fumare, mangiare o bere. Posologia: USO RISERVATO AGLI ADULTI: La dose raccomandata di O. come trattamento adiuvante e' 85mg/m2 ripetuta ogni 2 settimane per 12 cicli (6 mesi), per via endovenosa. La dose raccomandata di O. nel trattamento del tumore colorettale metastatico e' 85 mg/m2 ripetuta ogni 2 settimane, per via endovenosa. La dose deve essere modificata in funzione della tollerabilita'. Lasomministrazione di O. deve sempre precedere quella delle fluoropirimidine cioe' il fluorouracile (5-FU). L'O. e' somministrato in infusione endovenosa della durata di 2-6 ore, in 250-500 ml di una soluzione glucosata al 5% (50 mg/ml) con risultante concentrazione compresa tra 0,2 mg/ml e 0,70 mg/ml; nella pratica clinica 0,70 mg/ml rappresenta laconcentrazione piu' alta per una dose di O. di 85 mg/m2. L'O. e' stato utilizzato in prevalenza in associazione a regimi di infusione continua di 5-fluorouracile. Per il trattamento ogni due settimane, sono stati usati dosaggi di 5-fluorouracile che combinavano bolo e infusione continua. Popolazioni speciali: Compromissione della funzionalita' renale: L'O. non e' stato studiato in pazienti con compromissione di grado severo della funzionalita'. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale di grado moderato il trattamento puo' essere iniziato con la dose normale raccomandata. Non e' necessario modificare la dose nei pazienti con compromissione lieve della funzionalita' renale. Soggetti con compromissione della funzionalita' epatica: In uno studiodi fase I che comprendeva pazienti con diversi gradi di compromissione della funzionalita' epatica, la frequenza e la gravita' dei disordini epatobiliari sembravano correlati alla progressione della malattia eai test basali della funzionalita' epatica. Durante lo sviluppo clinico non sono stati eseguiti aggiustamenti dei dosaggi nei pazienti con test di funzionalita' epatica anormali. Soggetti anziani: Non si e' osservato nessun aumento di tossicita' grave quando O. e' stato usato, da solo o in associazione a 5-fluorouracile, nei pazienti con piu' di 65 anni. Ne consegue che non e' richiesto nessun adattamento specifico della dose per i pazienti anziani. Modo di somministrazione: L'O. e' somministrato per infusione endovenosa. La somministrazione di O. non richiede iperidratazione. L'infusione di O., diluito in 250-500 ml di soluzione glucosata al 5% (50mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione non inferiore a 0,2 mg/ml, deve essere effettuata o per via venosaperiferica o per via venosa centrale per una durata di 2-6 ore. L'infusione di O. deve sempre precedere quella di 5-fluorouracile. In caso di stravaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente. Istruzioni per l'uso: Prima dell'uso, l'O. deve essere ricostituito e poi diluito. Per ricostituire e successivamente diluire la polvere liofilizzata del medicinale deve essere usato come diluente solo glucosio al 5% (50 mg/ml).AVVERTENZEL'uso di O. deve essere riservato ai reparti specializzati di oncologia medica e la sua somministrazione deve avvenire sotto il controllo di un medico oncologo qualificato. Poiche' i dati di tollerabilita' neipazienti con funzionalita' renale moderatamente compromessa sono limitati, la somministrazione deve essere subordinata ad una valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente. In questi casi si deve monitorare molto attentamente la funzionalita' renale e la dose deve essere aggiustata in base alla tossicita'. I pazienti con anamnesi di manifestazioni allergiche ad altri prodotti contenenti platino devono essere osservati per l'eventuale comparsa di sintomi allergici. In casodi comparsa di manifestazioni di tipo anafilattico all'O., interrompere immediatamente l'infusione e iniziare un trattamento sintomatico appropriato. E' controindicata una nuova somministrazione di O.. In casodi stravaso di O., l'infusione deve essere interrotta immediatamente e si deve iniziare un trattamento sintomatico locale. La neurotossicita' da O. deve essere monitorata attentamente, in particolare nel caso di associazione con farmaci che presentano una specifica tossicita' neurologica. Un esame neurologico deve essere effettuato prima di ogni somministrazione e periodicamente in seguito. Nei pazienti che presentano disestesia faringolaringea acuta, durante o nelle ore che seguono l'infusione di 2 ore, la successiva somministrazione di O. deve essere effettuata in 6 ore. In caso di comparsa di sintomi neurologici (parestesia, disestesia), la dose di O. deve essere aggiustata in funzione della durata e della gravita' di questi sintomi, con le seguenti raccomandazioni: nel caso in cui i sintomi durino piu' di sette giorni e siano fastidiosi, la dose seguente di O. deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (in condizioni di metastasi) o a 75 mg/m2 (come adiuvante); se laparestesia, senza disturbo funzionale, persiste fino all'inizio del ciclo seguente, la dose di O. deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (in condizioni di metastasi) o a 75 mg/m2 (come adiuvante); nel caso in cui la parestesia con disturbo funzionale persista fino all'inizio del ciclo successivo l'O. deve essere interrotto; nel caso in cui si constati un miglioramento dei sintomi dopo l'interruzione della terapia con O., se ne puo' considerare la ripresa. I pazienti devono essere informati del rischio di sintomi persistenti di neuropatia sensoriale periferica dopo la fine del trattamento. Parestesie moderate localizzate o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali possono persistere fino a 3 anni dopo la fine del trattamento nel caso di utilizzazione come adiuvante. Le manifestazioni di tossicita' gastrointestinale, quali nausea e vomito, giustificano un trattamento antiemetico profilattico e/o curativo. Diarrea/vomito di grado severo possono causare disidratazione, ileo-paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e compromissione della funzionalita' renale, inparticolare in caso di somministrazione concomitante di O. e 5-fluorouracile. Al manifestarsi di tossicita' di tipo ematologico (neutrofili<1,5x109/l o piastrine =1,5 x109/l. Quando l'O. e' somministrato in associazione a 5-fluorouracile (con o senza acido folinico), bisogna effettuare l'usuale aggiustamento di dose in relazione alla tossicita' del 5-fluorouracile. In caso di comparsa di diarrea di grado 4, di neutropenia di grado 3 o 4 (neutrofili <1,0x109/l) o di trombocitopenia di grado 3 o 4 (piastrine INTERAZIONINon si e' osservata nessuna modifica del livello di esposizione a 5-fluorouracile nei pazienti che hanno ricevuto una dose singola di 85 mg/m2 di O. immediatamente prima della somministrazione di 5-fluorouracile. In vitro non si e' osservato nessuno spiazzamento significativo del legame proteico di O. con i seguenti farmaci: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel, e sodio valproato.EFFETTI INDESIDERATIGli eventi avversi di O. somministrato in combinazione con 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) che si sono verificati piu' frequentemente sono stati a livello gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucosite), a livello ematologico (neutropenia, trombocitopenia) e neurologico (neuropatia sensoriale periferica acuta e dose cumulativa). Nell'insieme, questi eventi avversi sono stati piu' frequenti e di intensita' severa con l'associazione O. e 5-FU/FA piuttosto che per 5-FU/FAda soli. Le frequenze riportate nella tabella seguente derivano da studi clinici in cui l'O. e' stato utilizzato nel tumore colorettale metastatico e come adiuvante (che hanno incluso rispettivamente 416 e 1108 pazienti trattati con O.+5-FU/FA) e da segnalazioni successive all'immissione in commercio. Le frequenze in questa tabella sono definite usando la convenzione seguente: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, ? 1/100), rara (> 1/10000, ? 1/1000), molto rara (>= 1/10000), non note (che non possono essere calcolate dai dati disponibili). Molto comuni: Infezione, Anemia, Neutropenia, Trombocitopenia, Leucopenia, Linfopenia, Allergia/reazione allergica, Anoressia, Iperglicemia, Ipokaliemia, Iponatriemia, Neuropatia sensoria periferica, Disturbi del sensorio, Disgeusia, Mal di testa, Dispnea, Tosse, Epistassi, Nausea, Diarrea, Vomito, Stomatite/Mucosite, Dolore addominale, Costipazione, Disturbi cutanei, Alopecia, Dolore alla schiena, Stanchezza, Febbre, Astenia, Dolore, Reazioni nel sito di iniezione, Aumento degli enzimi epatici, Aumento delle fosfatasi alcaline nel sangue, Aumento della bilirubinemia, Aumento della lattato deidrogenasi, Aumento del peso corporeo (in condizioni di adiuvante), Comuni: Rinite,Infezione delle prime vie aeree, Sepsi, eutropenica, Neutropenia febbrile, Disidratazione, Depressione, Insonnia, Capogiri, Neurite motoria, Meningismo, Congiuntivite, Visione anormale, Emorragia, Vampate di calore, Trombosi venosa profonda, Embolismo polmonare, Singhiozzi, Emorragia rettale, Dispepsia, Reflusso gastroesofageo, Esfoliazione cutanea (ad es. Sindrome Mano e Piede), Rash eritematoso, Rash, Iperidrosi, Alterazioni delle unghie, Artralgia, Dolore alle ossa, Disuria, Alterazioni della minzione, Ematuria, Dolore al torace, Aumento della creatininemia, Calo del peso corporeo (in condizioni di metastasi). Acidosi metabolica, Nervosismo, Ototossicità, Ileo paralitico, Ostruzione intestinale. Rari: Trombocitopenia autoimmune, Anemia emolitica, Disartria, Calo transitorio della acutezza visiva, Disturbi del campo visivo, Neurite ottica, Sordità, Malattia polmonare insterstiziale, Fibrosi polmonare, Colite, compresa la diarrea da Clostridum difficile. Diarrea/vomito di grado severo possono causare disidratazione, ileo-paralitico,ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e insufficienza renale, in particolar modo in caso di somministrazione concomitantedi O. e 5-fluorouracile. Sistema nervoso: La tossicita' dose limitante di O. e' di tipo neurologico. Essa comporta una neuropatia sensoriale periferica caratterizzata da disestesia e/o parestesia delle estremita' accompagnate o meno da crampi, spesso scatenate dal freddo. Questisintomi si verificano nel 95% dei pazienti trattati. La durata di questi sintomi, che usualmente regrediscono tra un ciclo e l'altro, aumenta con il numero dei cicli di trattamento. La comparsa di dolore e/o di un disturbo funzionale indicano, in funzione della durata dei sintomi, di aggiustare la dose e/o addirittura di interrompere il trattamento. Il disturbo funzionale comprende difficolta' nell'esecuzione dei movimenti fini ed e' una possibile conseguenza della compromissione sensoriale. Il rischio di comparsa di sintomi persistenti e' circa del 10%per una dose complessiva di 850 mg/m2 (10 cicli) e del 20% per una dose complessiva di 1020 mg/m2 (12 cicli). Nella maggioranza dei casi, isegni e i sintomi neurologici migliorano o spariscono completamente con l'interruzione del trattamento. Nel trattamento adiuvante dei tumori al colon, a 6 mesi dall'interruzione del trattamento, l'87% dei pazienti non ha avuto sintomi o presenta sintomi lievi. I controlli fino a3 anni evidenziano che il 3% circa dei pazienti riporta parestesie persistenti localizzate di moderata intensita' (2,3%) o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali (0,5%). Sono state riportate reazioni neurosensoriali acute. Queste reazioni sono riportate entro qualche ora dalla somministrazione e spesso sono scatenate dall'esposizione al freddo. Si possono manifestare come parestesie transitorie, disestesia e ipoestesia. Nel 1% - 2% si manifesta una sindrome acuta di disestesia faringolaringea caratterizzata da sensazioni soggettive di disfagia o dispnea/sensazione di soffocamento, senza evidenze oggettive di turbe respiratorie (nessuna cianosi o ipossia) o di laringospasmo o broncospasmo (nessuno stridore o sibilo); sono stati osservati anche sensazione di lingua anormale, disartria e sensazione di pressione al torace. Sebbene in questi casi siano stati somministrati antistaminici e broncodilatatori, anche senza trattamento i sintomi sono rapidamente reversibili. Il prolungamento dell'infusione aiuta a ridurrel'incidenza di questa sindrome. Occasionalmente sono stati osservati altri sintomi che comprendono spasmo della mandibola/spasmi muscolari/contrazione muscolare - spasmo muscolare/mioclonia dei muscoli involontari e volontari, anomalie del coordinamento. Inoltre, possono associarsi come eventi isolati disfunzioni dei nervi cranici. Durante la terapia con O. sono stati segnalati altri sintomi neurologici come disartria, perdita del riflesso tendineo profondo e segno di Lhermittes. Sonostati segnalati casi isolati di neurite ottica.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono ad oggi disponibili informazioni sulla sicurezza di impiego di O. in gravidanza. Negli studi sugli animali e' stata osservata una tossicita' sul sistema riproduttivo, ne consegue che non si raccomandal'uso di O. durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non fanno uso di metodi contraccettivi. L'uso di O. deve essere preso in considerazione solo con il consenso della paziente e dopo averla informata in modo adeguato sul rischio per il feto. Devono essere adottati mezzi contraccettivi adeguati durante e al termine della terapia nei4 mesi successivi per le donne e nei 6 mesi successivi per gli uomini. Non e' stata studiata l'escrezione nel latte materno. L'O. e' controindicato durante l'allattamento al seno. L'O. puo' avere un effetto antifertilita'.
Avvertenze
L'uso di O. deve essere riservato ai reparti specializzati di oncologia medica e la sua somministrazione deve avvenire sotto il controllo di un medico oncologo qualificato. Poiche' i dati di tollerabilita' neipazienti con funzionalita' renale moderatamente compromessa sono limitati, la somministrazione deve essere subordinata ad una valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente. In questi casi si deve monitorare molto attentamente la funzionalita' renale e la dose deve essere aggiustata in base alla tossicita'. I pazienti con anamnesi di manifestazioni allergiche ad altri prodotti contenenti platino devono essere osservati per l'eventuale comparsa di sintomi allergici. In casodi comparsa di manifestazioni di tipo anafilattico all'O., interrompere immediatamente l'infusione e iniziare un trattamento sintomatico appropriato. E' controindicata una nuova somministrazione di O.. In casodi stravaso di O., l'infusione deve essere interrotta immediatamente e si deve iniziare un trattamento sintomatico locale. La neurotossicita' da O. deve essere monitorata attentamente, in particolare nel caso di associazione con farmaci che presentano una specifica tossicita' neurologica. Un esame neurologico deve essere effettuato prima di ogni somministrazione e periodicamente in seguito. Nei pazienti che presentano disestesia faringolaringea acuta, durante o nelle ore che seguono l'infusione di 2 ore, la successiva somministrazione di O. deve essere effettuata in 6 ore. In caso di comparsa di sintomi neurologici (parestesia, disestesia), la dose di O. deve essere aggiustata in funzione della durata e della gravita' di questi sintomi, con le seguenti raccomandazioni: nel caso in cui i sintomi durino piu' di sette giorni e siano fastidiosi, la dose seguente di O. deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (in condizioni di metastasi) o a 75 mg/m2 (come adiuvante); se laparestesia, senza disturbo funzionale, persiste fino all'inizio del ciclo seguente, la dose di O. deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m2 (in condizioni di metastasi) o a 75 mg/m2 (come adiuvante); nel caso in cui la parestesia con disturbo funzionale persista fino all'inizio del ciclo successivo l'O. deve essere interrotto; nel caso in cui si constati un miglioramento dei sintomi dopo l'interruzione della terapia con O., se ne puo' considerare la ripresa. I pazienti devono essere informati del rischio di sintomi persistenti di neuropatia sensoriale periferica dopo la fine del trattamento. Parestesie moderate localizzate o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali possono persistere fino a 3 anni dopo la fine del trattamento nel caso di utilizzazione come adiuvante. Le manifestazioni di tossicita' gastrointestinale, quali nausea e vomito, giustificano un trattamento antiemetico profilattico e/o curativo. Diarrea/vomito di grado severo possono causare disidratazione, ileo-paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e compromissione della funzionalita' renale, inparticolare in caso di somministrazione concomitante di O. e 5-fluorouracile. Al manifestarsi di tossicita' di tipo ematologico (neutrofili<1,5x109/l o piastrine =1,5 x109/l. Quando l'O. e' somministrato in associazione a 5-fluorouracile (con o senza acido folinico), bisogna effettuare l'usuale aggiustamento di dose in relazione alla tossicita' del 5-fluorouracile. In caso di comparsa di diarrea di grado 4, di neutropenia di grado 3 o 4 (neutrofili <1,0x109/l) o di trombocitopenia di grado 3 o 4 (piastrine INTERAZIONINon si e' osservata nessuna modifica del livello di esposizione a 5-fluorouracile nei pazienti che hanno ricevuto una dose singola di 85 mg/m2 di O. immediatamente prima della somministrazione di 5-fluorouracile. In vitro non si e' osservato nessuno spiazzamento significativo del legame proteico di O. con i seguenti farmaci: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel, e sodio valproato.EFFETTI INDESIDERATIGli eventi avversi di O. somministrato in combinazione con 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) che si sono verificati piu' frequentemente sono stati a livello gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucosite), a livello ematologico (neutropenia, trombocitopenia) e neurologico (neuropatia sensoriale periferica acuta e dose cumulativa). Nell'insieme, questi eventi avversi sono stati piu' frequenti e di intensita' severa con l'associazione O. e 5-FU/FA piuttosto che per 5-FU/FAda soli. Le frequenze riportate nella tabella seguente derivano da studi clinici in cui l'O. e' stato utilizzato nel tumore colorettale metastatico e come adiuvante (che hanno incluso rispettivamente 416 e 1108 pazienti trattati con O.+5-FU/FA) e da segnalazioni successive all'immissione in commercio. Le frequenze in questa tabella sono definite usando la convenzione seguente: molto comune (>1/10), comune (>1/100, 1/1000, ? 1/100), rara (> 1/10000, ? 1/1000), molto rara (>= 1/10000), non note (che non possono essere calcolate dai dati disponibili). Molto comuni: Infezione, Anemia, Neutropenia, Trombocitopenia, Leucopenia, Linfopenia, Allergia/reazione allergica, Anoressia, Iperglicemia, Ipokaliemia, Iponatriemia, Neuropatia sensoria periferica, Disturbi del sensorio, Disgeusia, Mal di testa, Dispnea, Tosse, Epistassi, Nausea, Diarrea, Vomito, Stomatite/Mucosite, Dolore addominale, Costipazione, Disturbi cutanei, Alopecia, Dolore alla schiena, Stanchezza, Febbre, Astenia, Dolore, Reazioni nel sito di iniezione, Aumento degli enzimi epatici, Aumento delle fosfatasi alcaline nel sangue, Aumento della bilirubinemia, Aumento della lattato deidrogenasi, Aumento del peso corporeo (in condizioni di adiuvante), Comuni: Rinite,Infezione delle prime vie aeree, Sepsi, eutropenica, Neutropenia febbrile, Disidratazione, Depressione, Insonnia, Capogiri, Neurite motoria, Meningismo, Congiuntivite, Visione anormale, Emorragia, Vampate di calore, Trombosi venosa profonda, Embolismo polmonare, Singhiozzi, Emorragia rettale, Dispepsia, Reflusso gastroesofageo, Esfoliazione cutanea (ad es. Sindrome Mano e Piede), Rash eritematoso, Rash, Iperidrosi, Alterazioni delle unghie, Artralgia, Dolore alle ossa, Disuria, Alterazioni della minzione, Ematuria, Dolore al torace, Aumento della creatininemia, Calo del peso corporeo (in condizioni di metastasi). Acidosi metabolica, Nervosismo, Ototossicità, Ileo paralitico, Ostruzione intestinale. Rari: Trombocitopenia autoimmune, Anemia emolitica, Disartria, Calo transitorio della acutezza visiva, Disturbi del campo visivo, Neurite ottica, Sordità, Malattia polmonare insterstiziale, Fibrosi polmonare, Colite, compresa la diarrea da Clostridum difficile. Diarrea/vomito di grado severo possono causare disidratazione, ileo-paralitico,ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e insufficienza renale, in particolar modo in caso di somministrazione concomitantedi O. e 5-fluorouracile. Sistema nervoso: La tossicita' dose limitante di O. e' di tipo neurologico. Essa comporta una neuropatia sensoriale periferica caratterizzata da disestesia e/o parestesia delle estremita' accompagnate o meno da crampi, spesso scatenate dal freddo. Questisintomi si verificano nel 95% dei pazienti trattati. La durata di questi sintomi, che usualmente regrediscono tra un ciclo e l'altro, aumenta con il numero dei cicli di trattamento. La comparsa di dolore e/o di un disturbo funzionale indicano, in funzione della durata dei sintomi, di aggiustare la dose e/o addirittura di interrompere il trattamento. Il disturbo funzionale comprende difficolta' nell'esecuzione dei movimenti fini ed e' una possibile conseguenza della compromissione sensoriale. Il rischio di comparsa di sintomi persistenti e' circa del 10%per una dose complessiva di 850 mg/m2 (10 cicli) e del 20% per una dose complessiva di 1020 mg/m2 (12 cicli). Nella maggioranza dei casi, isegni e i sintomi neurologici migliorano o spariscono completamente con l'interruzione del trattamento. Nel trattamento adiuvante dei tumori al colon, a 6 mesi dall'interruzione del trattamento, l'87% dei pazienti non ha avuto sintomi o presenta sintomi lievi. I controlli fino a3 anni evidenziano che il 3% circa dei pazienti riporta parestesie persistenti localizzate di moderata intensita' (2,3%) o parestesie che possono interferire con le attivita' funzionali (0,5%). Sono state riportate reazioni neurosensoriali acute. Queste reazioni sono riportate entro qualche ora dalla somministrazione e spesso sono scatenate dall'esposizione al freddo. Si possono manifestare come parestesie transitorie, disestesia e ipoestesia. Nel 1% - 2% si manifesta una sindrome acuta di disestesia faringolaringea caratterizzata da sensazioni soggettive di disfagia o dispnea/sensazione di soffocamento, senza evidenze oggettive di turbe respiratorie (nessuna cianosi o ipossia) o di laringospasmo o broncospasmo (nessuno stridore o sibilo); sono stati osservati anche sensazione di lingua anormale, disartria e sensazione di pressione al torace. Sebbene in questi casi siano stati somministrati antistaminici e broncodilatatori, anche senza trattamento i sintomi sono rapidamente reversibili. Il prolungamento dell'infusione aiuta a ridurrel'incidenza di questa sindrome. Occasionalmente sono stati osservati altri sintomi che comprendono spasmo della mandibola/spasmi muscolari/contrazione muscolare - spasmo muscolare/mioclonia dei muscoli involontari e volontari, anomalie del coordinamento. Inoltre, possono associarsi come eventi isolati disfunzioni dei nervi cranici. Durante la terapia con O. sono stati segnalati altri sintomi neurologici come disartria, perdita del riflesso tendineo profondo e segno di Lhermittes. Sonostati segnalati casi isolati di neurite ottica.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONon sono ad oggi disponibili informazioni sulla sicurezza di impiego di O. in gravidanza. Negli studi sugli animali e' stata osservata una tossicita' sul sistema riproduttivo, ne consegue che non si raccomandal'uso di O. durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non fanno uso di metodi contraccettivi. L'uso di O. deve essere preso in considerazione solo con il consenso della paziente e dopo averla informata in modo adeguato sul rischio per il feto. Devono essere adottati mezzi contraccettivi adeguati durante e al termine della terapia nei4 mesi successivi per le donne e nei 6 mesi successivi per gli uomini. Non e' stata studiata l'escrezione nel latte materno. L'O. e' controindicato durante l'allattamento al seno. L'O. puo' avere un effetto antifertilita'.
Gravidanza e Allattamento
Non sono ad oggi disponibili informazioni sulla sicurezza di impiego di O. in gravidanza. Negli studi sugli animali e' stata osservata una tossicita' sul sistema riproduttivo, ne consegue che non si raccomandal'uso di O. durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non fanno uso di metodi contraccettivi. L'uso di O. deve essere preso in considerazione solo con il consenso della paziente e dopo averla informata in modo adeguato sul rischio per il feto. Devono essere adottati mezzi contraccettivi adeguati durante e al termine della terapia nei4 mesi successivi per le donne e nei 6 mesi successivi per gli uomini. Non e' stata studiata l'escrezione nel latte materno. L'O. e' controindicato durante l'allattamento al seno. L'O. puo' avere un effetto antifertilita'.
Interazioni con altri prodotti
Non si e' osservata nessuna modifica del livello di esposizione a 5-fluorouracile nei pazienti che hanno ricevuto una dose singola di 85 mg/m2 di O. immediatamente prima della somministrazione di 5-fluorouracile. In vitro non si e' osservato nessuno spiazzamento significativo del legame proteico di O. con i seguenti farmaci: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel, e sodio valproato.