oxaliplatino ahcl*inf fl 50mg oxaliplatino accord healthcare italia srl

Che cosa è oxaliplatino ahcl inf fl 50mg?

Oxaliplatino ahcl soluzione per infusione polv prodotto da accord healthcare italia srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Oxaliplatino ahcl risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di altri agenti antineoplastici.
Contiene i principi attivi: oxaliplatino
Composizione Qualitativa e Quantitativa: oxaliplatino.
Codice AIC: 039526013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Oxaliplatino in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (AF) e' indicato per: il trattamento adiuvante del carcinoma del colon di stadio III (C di Duke) dopo la totale resezione del tumore primario; il trattamento del carcinoma colorettale metastatico.

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Posologia

La preparazione di una soluzione iniettabile di un agente citotossicodeve essere eseguita da personale specialistico preparato, con conoscenza del medicinale utilizzato, in modo da garantire l'integrita' del medicinale, la protezione dell'ambiente e in particolare la protezionedel personale che maneggia il medicinale, in accordo con la politica dell'ospedale. Cio' richiede un'area di preparazione riservata a questo: e' proibito fumare, mangiare o bere in questa area. Riservato agli adulti: 85 mg/m^2 per infusione endovenosa ripetuta ogni 2 settimane per 12 cicli (6 mesi). La dose di oxaliplatino raccomandata nel trattamento del tumore colonrettale metastatico e' 85 mg/m^2 per infusione endovenosa ripetuta ogni due settimane: la dose deve essere aggiustata in funzione della tollerabilita'. L'oxaliplatino deve sempre essere somministrato prima delle fluoropirimidine. L'oxaliplatino viene somministrato in infusione endovenosa della durata di 2-6 ore, in 250-500 ml di una soluzione di glucosio al 5% (50 mg/ml) per ottenere una concentrazione tra 0,2 mg/ml e 0,70 mg/ml; 0,70 mg/ml e' la concentrazione piu' alta nella pratica clinica per una dose di oxaliplatino di 85 mg/m^2. L'oxaliplatino e' stato utilizzato in prevalenza in associazione conun'infusione continua di 5-fluorouracile. Per il trattamento ogni duesettimane, sono stati usati schemi di trattamento di 5-fluorouracile che hanno associato bolo e infusione continua. L'oxaliplatino non e' stato studiato in pazienti con compromissione renale grave; nei pazienti con compromissione renale moderata, si deve iniziare il trattamento con la dose normalmente raccomandata: non e' necessario aggiustare la dose nei pazienti con disfunzione renale lieve. La frequenza e la gravita' dei disturbi epatobiliari sembravano correlati a una malattia progressiva e alla funzionalita' renale compromessa, controllata in condizioni basali. Non e' stato fatto nessun aggiustamento specifico della dose per i pazienti con test della funzionalita' epatica anormale. None' richiesto nessun adattamento specifico della dose per i pazienti anziani. L'oxaliplatino viene somministrato per infusione endovenosa. La somministrazione di oxaliplatino non richiede iperidratazione. L'oxaliplatino, diluito in 250-500 ml di soluzione glucosata al 5% (50 mg/ml) in modo da ottenere una concentrazione non inferiore a 0,2 mg/ml, deve essere infuso tramite una vena periferica o una cannula venosa centrale per una durata di 2-6 ore. L'infusione di oxaliplatino deve sempre precedere quella di 5-fluorouracile. In caso di stravaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente. L'oxaliplatino deve essere ricostituito e ulteriormente diluito dopo l'uso. Per ricostituire e poi diluire il prodotto liofilizzato devono essere utilizzati solo i diluenti consigliati.

Effetti indesiderati

Gli eventi avversi piu' frequenti di Oxaliplatino in associazione con5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/AF) sono di tipo gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucosite), ematologico (neutropenia, trombocitopenia) e neurologico (neuropatia sensoriale periferica acuta e in seguito a dosi cumulative). Complessivamente questi eventi avversi sono risultati piu' frequenti e piu' gravi con Oxaliplatino in associazione con 5-FU/AF che con 5-FU/AF da soli. Le frequenze riferite nellatabella sotto sono derivate da studi clinici effettuati nel trattamento metastatico e nel trattamento adiuvante (che comprendevano 416 e 1.108 pazienti rispettivamente nei bracci di trattamento Oxaliplatino + 5-FU/AF) e dall'esperienza post commercializzazione. In questa tabellale frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: moltocomune (>=1/10), comune (>= 1/100, = 1/1.000, = 1/10,000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'oxaliplatino e' sconsigliato durante la gravidanza e in donne che possono potenzialmente essere in gravidanza che non utilizzano un metodo di contraccezione adeguato. L'uso di oxaliplatino deve essere preso in considerazione solo dopo che il paziente abbia valutato adeguatamente il rischio per il feto e con il consenso del paziente. Devono essere adottati metodi contraccettivi adeguati durante e dopo la fine dellaterapia, per un periodo di 4 mesi per le donne e per 6 mesi per gli uomini. L'allattamento e' controindicato durante la terapia con oxaliplatino. L'oxaliplatino puo' avere effetti antifecondativi.

Indicazioni

Oxaliplatino in associazione con 5-fluorouracile (5-FU) e acido folinico (AF) e' indicato per: il trattamento adiuvante del carcinoma del colon di stadio III (C di Duke) dopo la totale resezione del tumore primario; il trattamento del carcinoma colorettale metastatico.

Controindicazioni ed effetti secondari

Pazienti che: sono ipersensibili all'Oxaliplatino o all'eccipiente; stanno allattando; presentano mielosoppressione prima dell'inizio del primo ciclo, come evidenziato dai neutrofili <2x10^9 /l e/o dalla contapiastrinica di <100x10^9 l al basale; sono affetti da neuropatia sensoriale periferica con alterazione funzionale antecedente al primo ciclo; hanno una funzionalita' renale gravemente compromessa (clearance della creatinina inferiore a 30 ml /min).

Composizione ed Eccipienti

Lattosio monoidrato.

Avvertenze

L'oxaliplatino deve essere utilizzato solo nei reparti specializzati di oncologia e deve essere somministrato sotto la supervisione di un oncologo esperto. La sua somministrazione nei pazienti con funzionalita' renale moderatamente compromessa deve essere considerata solo dopo una adeguata valutazione del rapporto rischio/beneficio per il paziente. In questa situazione deve essere attentamente monitorata la funzionalita' renale e la dose deve essere aggiustata in base alla tossicita'.In caso di reazioni simil-anafilattiche all'oxaliplatino, l'infusionedeve essere immediatamente interrotta. In caso di stravaso di oxaliplatino, l'infusione deve essere interrotta immediatamente. La tossicita' neurologica dell'oxaliplatino deve essere monitorata attentamente, in particolare se co-somministrato con altri medicinali con una tossicita' neurologica specifica. Deve essere effettuato un esame neurologicoprima di ogni somministrazione e periodicamente in seguito. Nei pazienti che sviluppano disestesia laringofaringea acuta durante o nelle ore che seguono l'infusione di due ore, la successiva infusione di oxaliplatino deve essere effettuata dopo 6 ore. Se compaiono sintomi neurologici si raccomanda di aggiustare la dose di oxaliplatino: se i sintomi durano piu' di 7 giorni e sono dolorosi, la dose di oxaliplatino successiva deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m^2 (nell'adiuvante); se le parestesie persistono fino al ciclo seguente, la dose di oxaliplatino successiva deve essere ridotta da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m^2 (nell'adiuvante); se la parestesia con compromissione della funzionalita' persiste fino al ciclo successivo, l'oxaliplatino deve essere interrotto: se questi sintomi migliorano dopo l'interruzione del trattamento, si deve considerare la ripresa della terapia. I pazienti devono essere informati della possibilita' di sintomi persistenti di neuropatia sensoriale periferica dopo la fine del trattamento. La tossicita' gastrointestinale giustifica una terapia antiemetica profilattica e/o curativa. Disidratazione, ileo paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e compromissione renale possono essere causate da diarrea/vomito grave in particolare quando si associa l'oxaliplatino con il 5-fluorouracile. Sesi verifica tossicita' ematologica deve essere ritardato il ciclo seguente di terapia fino a che i valori ematologici ritornano a livelli accettabili. Prima di iniziare la terapia con oxaliplatino e prima di ogni nuovo ciclo, deve essere effettuata una completa conta del sangue con formula leucocitaria. I pazienti devono essere informati in modo adeguato riguardo il rischio di diarrea/vomito, mucosite/stomatite e neutropenia dopo somministrazione di oxaliplatino e 5-fluorouracile: se si presenta mucosite/stomatite con o senza neutropenia, il trattamentosuccessivo deve essere rimandato fino a che il recupero dalla mucosite/stomatite sia di grado 1 o inferiore e/o fino a che la conta dei neutrofili sia >= 1,5x10^9/l. Per l'oxaliplatino in associazione con 5-fluorouracile bisogna effettuare gli usuali aggiustamenti di dose. Se siverifica diarrea di grado 4, neutropenia di grado 3 o 4 o di trombocitopenia di grado 3 o 4 bisogna ridurre da 85 a 65 mg/m^2 (nel metastatico) o 75 mg/m^2 (nell'adiuvante) la dose di oxaliplatino e in aggiunta adattare quella di 5-fluorouracile. In caso di sintomi respiratori inspiegabili quali tosse non produttiva, dispnea, crepitii o infiltratipolmonari radiologici, si deve interrompere il trattamento con oxaliplatino fino a quando ulteriori esami polmonari escludano una malattia polmonare interstiziale o la fibrosi polmonare. Nei casi di risultati anomali dei test di funzionalita' epatica o di ipertensione portale devono essere presi in considerazione casi molto rari di disturbi vascolari epatici indotti dal farmaco. Per l'uso nelle donne in gravidanza sono stati osservati effetti genotossici: quindi, ai pazienti maschi trattati con oxaliplatino si raccomanda di non concepire un figlio fino a 6 mesi dopo il trattamento e di chiedere un parere sulla conservazione dello sperma prima del trattamento, poiche' l'oxaliplatino puo' avere un effetto antifertilita' che puo' essere irreversibile. Le donne non devono programmare una gravidanza durante il trattamento con oxaliplatino e devono utilizzare un metodo di contraccezione efficace.

Gravidanza e Allattamento

L'oxaliplatino e' sconsigliato durante la gravidanza e in donne che possono potenzialmente essere in gravidanza che non utilizzano un metodo di contraccezione adeguato. L'uso di oxaliplatino deve essere preso in considerazione solo dopo che il paziente abbia valutato adeguatamente il rischio per il feto e con il consenso del paziente. Devono essere adottati metodi contraccettivi adeguati durante e dopo la fine dellaterapia, per un periodo di 4 mesi per le donne e per 6 mesi per gli uomini. L'allattamento e' controindicato durante la terapia con oxaliplatino. L'oxaliplatino puo' avere effetti antifecondativi.

Interazioni con altri prodotti

Nei pazienti che hanno ricevuto una dose singola di 85 mg/m^2 di oxaliplatino, immediatamente prima della somministrazione di 5-fluorouracile, non sono stati osservati cambiamenti del livello di esposizione a 5-fluorouracile. In vitro, non e' stato osservato uno scostamento significativo del legame di oxaliplatino alle proteine plasmatiche, con i seguenti agenti: eritromicina, salicilati, granisetron, paclitaxel e valproato di sodio.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Questo prodotto medicinale non richiede speciali condizioni per la conservazione.