osseor*os grat 7bust 2g stronzio ranelato stroder srl
Che cosa è osseor os grat 7bust 2g?
Osseor granulato per sospens orale prodotto da
stroder srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
.
Osseor risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Contiene i principi attivi:
stronzio ranelato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ranelato di stronzio.
Codice AIC: 036588010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa per ridurreil rischio di fratture vertebrali e dell'anca; trattamento dell'osteoporosi negli uomini adulti che presentano un aumentato rischio di frattura.
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Posologia
La dose raccomandata e' di una bustina da 2 g una volta al giorno persomministrazione orale. A causa della natura della patologia curata, il ranelato di stronzio e' destinato per un impiego a lungo termine. L'assorbimento del ranelato di stronzio e' ridotto dal cibo, dal latte e dai suoi derivati e, pertanto, il farmaco deve essere somministrato nell'intervallo tra i pasti. Dato il suo lento assorbimento, il medicinale deve essere assunto al momento di andare a letto, preferibilmentealmeno due ore dopo il pasto. I pazienti in trattamento con ranelato di stronzio devono assumere supplementi di vitamina D e di calcio, se il loro apporto con la dieta e' insufficiente. Pazienti anziani: l'efficacia e la sicurezza del ranelato di stronzio sono state dimostrate in un vasto campione di donne in postmenopausa di tutte le eta' (fino a100 anni all'inclusione) affette da osteoporosi. Non e' richiesto alcun adattamento posologico in relazione all'eta'. Pazienti con insufficienza renale: il ranelato di stronzio non e' raccomandato nei pazienticon insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30 - 70 ml/min). Pazienti con insufficienza epatica: poiche' il ranelato di stronzio non viene metabolizzato, non e' richiesto alcun adattamento posologico nei pazienti con insufficienza epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: per uso orale. Il granulato delle bustine deve essere assunto dopo sospensione in un bicchiere contenente un minimo di 30 ml di acqua (approssimativamente un terzo di unnormale bicchiere). Anche se gli studi relativi all'utilizzo hanno dimostrato che il ranelato di stronzio rimane stabile in sospensione nelle 24 ore successive alla preparazione, la sospensione deve essere bevuta immediatamente dopo la sua preparazione.
Effetti indesiderati
La sicurezza a lungo termine e' stata valutata con studi di fase III,in donne in postmenopausa con osteoporosi, trattate fino a 60 mesi con 2 g/die di ranelato di stronzio o con placebo. L'eta' media, al momento dell'inclusione, era di 75 anni e il 23% delle pazienti arruolate aveva un'eta' compresa tra 80 e 100 anni. Non sono state riscontrate differenze nella natura delle reazioni avverse tra i gruppi di trattamento, a prescindere dal fatto che l'eta' delle pazienti fosse inferioreo superiore a 80 anni al momento dell'inclusione. Il tasso di incidenza globale delle reazioni avverse con il ranelato di stronzio non differisce da quello del placebo e le reazioni avverse sono state di solito lievi e transitorie. Le piu' comuni reazioni avverse sono state nausea e diarrea, generalmente riferite all'inizio del trattamento, senza differenza apprezzabile tra i gruppi nelle fasi successive. L'interruzione della terapia e' dovuta principalmente alla nausea (1,3% e 2,2%, rispettivamente, nei gruppi placebo e ranelato di stronzio). Negli studi di fase III, l'incidenza annuale di eventi di tromboembolia venosa (TEV) osservata in 5 anni e' stata approssimativamente dello 0,7 % conun rischio relativo di 1,4 (95% IC = [1,0; 2,0]) nelle pazienti trattate con ranelato di stronzio rispetto al placebo. Le seguenti reazioniavverse sono state riportate durante gli studi clinici e/o durante l'utilizzo postmarketing del ranelato di stronzio. Le reazioni avverse, definite come effetti indesiderati almeno possibilmente attribuibili al trattamento con il ranelato di stronzio, durante gli studi di fase III, sono elencate qui di seguito, usando la seguente convenzione (frequenza versus placebo): molto comune (>1/10); comune (>1/100, 1/1.000, 1/10.000, 3 volte del limite superiore del range normale. Nella maggior parte).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati relativi all'uso di ranelato di stronzio in donne in gravidanza non sono disponibili. Studi su animali hanno mostrato, ad alte dosi,effetti ossei reversibili nella prole di ratti e di conigli trattati durante la gravidanza. Se il medicinale e' assunto inavvertitamente ingravidanza, il trattamento deve essere interrotto. Dati chimico-fisici suggeriscono l'escrezione di ranelato di stronzio nel latte materno.Il farmaco non deve essere utilizzato durante l'allattamento. Non sono stati osservati effetti sulla fertilita' di maschi e femmine in studi su animali.Indicazioni
Trattamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa per ridurreil rischio di fratture vertebrali e dell'anca; trattamento dell'osteoporosi negli uomini adulti che presentano un aumentato rischio di frattura.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; tromboembolismo venoso (TEV) in corso o pregresso, inclusa trombosi venosa profonda ed embolia polmonare; immobilizzazione temporanea opermanente dovuta ad esempio ad un intervento chirurgico o ad una prolungata permanenza a letto.
Composizione ed Eccipienti
Aspartame (E951), maltodestrina, mannitolo (E421).
Avvertenze
Impiego nei pazienti con insufficienza renale: in assenza di dati relativi alla sicurezza ossea in pazienti con insufficienza renale grave in trattamento con il ranelato di stronzio, il farmaco non e' raccomandato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Nel rispetto di una buona pratica clinica, si raccomanda un controllo periodico della funzionalita' renale nei pazienti con insufficienza renale cronica. Il proseguimento della terapia con il medicinale nei pazienti che sviluppano una grave insufficienza renale deve essere valutato su base individuale. Tromboembolismo venoso: negli studi di fase III controllati verso placebo, il trattamento con il ranelato di stronzio e' stato associato ad un incremento dell'incidenza annuale di tromboembolia venosa (TEV), inclusa l'embolia polmonare. La causa di tale incremento e' sconosciuta. Il prodotto e' controindicato nei pazienti con un pregresso tromboembolismo venoso e deve essere utilizzato con cautela nei pazienti a rischio di TEV. Durante il trattamento di pazienti di eta' superiore a 80 anni a rischio di TEV, deve essere rivalutata la necessita' di continuare il trattamento. Il trattamento deve essere interrotto il prima possibile nel caso di una malattia o di una condizione che portino all'immobilizzazione e devono essere adottate adeguate misure preventive. La terapia non deve essere ripresa fino a che la condizione che ha portato all'immobilizzazione non si e' risolta e il paziente e' completamente mobile. Quando insorge una TEV, il farmaco deve essere interrotto. Reazioni cutanee: durante l'utilizzo del farmaco sono state riportate reazioni cutanee a rischio di vita (Sindromedi Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (NET) e rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)). I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e attentamente monitorati per le reazioni cutanee. Il rischio maggiore di incidenza per SJS o NET e' entro le prime settimane di trattamento e entro 3-6 settimaneper DRESS. Se si presentano i segni e i sintomi di SJS o NET (ad esempio, rash cutaneo progressivo spesso con vesciche e lesioni della mucosa) o DRESS (ad esempio rash, febbre, eosinofilia e coinvolgimento sistemico (ad es. adenopatia, epatite, nefropatia e pneumopatia interstiziale), il trattamento deve essere interrotto immediatamente. I migliori risultati nella gestione di SJS, NET o DRESS si hanno a seguito di una diagnosi precoce e di una immediata interruzione di ogni medicinalesospetto. Una interruzione precoce del trattamento e' associata ad una migliore prognosi. Il quadro clinico di DRESS si e' risolto nella maggior parte dei casi con l'interruzione del trattamento con il medicinale e con l'inizio di una terapia corticosteroidea, quando necessario.La guarigione puo' essere lenta e in alcuni casi sono state riportatericadute della sindrome dopo interruzione della terapia con corticosteroidi. Nei pazienti che hanno sviluppato SJS, NET o DRESS con l'utilizzo del farmaco, la terapia con il medicinale non deve essere piu' ripresa. E' stata riportata un'incidenza piu' alta, sebbene ancora rara, di reazioni di ipersensibilita' comprendenti rash cutaneo, SJS o NET in pazienti di origine asiatica. Lo stronzio interferisce con i metodi colorimetrici per la determinazione delle concentrazioni ematiche ed urinarie del calcio. Percio', nella pratica clinica, devono essere usati metodi di spettrometria ad emissione atomica con plasma ad accoppiamento induttivo o di spettrometria ad assorbimento atomico per assicurare un'accurata valutazione delle concentrazioni ematiche ed urinarie di calcio. Il farmaco contiene una fonte di fenilalanina, che puo' essere pericolosa per i pazienti affetti da fenilchetonuria.
Gravidanza e Allattamento
I dati relativi all'uso di ranelato di stronzio in donne in gravidanza non sono disponibili. Studi su animali hanno mostrato, ad alte dosi,effetti ossei reversibili nella prole di ratti e di conigli trattati durante la gravidanza. Se il medicinale e' assunto inavvertitamente ingravidanza, il trattamento deve essere interrotto. Dati chimico-fisici suggeriscono l'escrezione di ranelato di stronzio nel latte materno.Il farmaco non deve essere utilizzato durante l'allattamento. Non sono stati osservati effetti sulla fertilita' di maschi e femmine in studi su animali.
Interazioni con altri prodotti
Il cibo, il latte ed i suoi derivati, e le specialita' medicinali contenenti calcio possono ridurre la biodisponibilita' del ranelato di stronzio approssimativamente del 60 - 70%. Pertanto, la somministrazionedel medicinale e di tali prodotti deve essere distanziata di almeno due ore. Poiche' a livello gastrointestinale i cationi bivalenti possono formare un complesso scarsamente assorbibile con le tetracicline orali e con gli antibiotici chinolonici, non e' raccomandata la somministrazione contemporanea di ranelato di stronzio con questi medicinali. Come misura precauzionale, l'assunzione del farmaco deve essere sospesadurante il trattamento con tetracicline orali o con antibiotici chinolonici. Uno studio clinico in vivo sulle interazioni farmacologiche hadimostrato che l'assunzione di idrossidi di alluminio e magnesio, nelle due ore antecedenti o contemporaneamente al ranelato di stronzio, causava una lieve diminuzione nell'assorbimento del ranelato di stronzio (diminuzione del 20 - 25% dell'AUC), mentre l'assorbimento rimaneva praticamente inalterato quando l'antiacido veniva somministrato due ore dopo il ranelato di stronzio. E' pertanto preferibile assumere gli antiacidi almeno due ore dopo l'assunzione del medicinale. Tuttavia, poiche' si raccomanda di assumere il farmaco al momento di coricarsi, quando questo schema posologico non e' applicabile, l'assunzione contemporanea rimane accettabile. Non e' stata osservata alcuna interazione con la supplementazione orale di vitamina D. Nel corso degli studi clinici, non e' stata dimostrata alcuna interazione clinica, ne' un significativo aumento dei livelli ematici di stronzio, con i medicinali che,nella pratica corrente, sono comunemente prescritti in concomitanza con il medicinale, tra i quali: farmaci antinfiammatori non steroidei (compreso l'acido acetilsalicilico), anilidi (come il paracetamolo), H2bloccanti ed inibitori della pompa protonica, diuretici, digossina e glicosidi cardiaci, nitrati organici ed altri vasodilatatori per patologie cardiache, calcio - antagonisti, beta-bloccanti, ACE - inibitori,antagonisti dell'angiotensina II, agonisti selettivi dei recettori beta-2-adrenergici, anticoagulanti orali, inibitori dell'aggregazione piastrinica, statine, fibrati e derivati delle benzodiazepine.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.