onkotrone*ev 1fl 30mg 15ml mitoxantrone baxter spa
Che cosa è onkotrone ev 1fl 30mg 15ml?
Onkotrone soluzione per infusione conc prodotto da
baxter spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Onkotrone risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di citostatico.
Contiene i principi attivi:
mitoxantrone cloridrato
Codice AIC: 033834045
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
E' indicato per la chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella, del linfoma non-Hodgkin, della leucemia non linfocitica acuta dell'adulto, della leucemia mieloide cronica in crisi blastica, del carcinoma epatocellulare.
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Posologia
Il mitoxantrone deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. Non va miscelato con soluzioni contenenti altri farmaci. In caso di stravaso della soluzione sospendere immediatamente la somministrazione della soluzione e utilizzare, quale via di introduzione, un'altra vena. Non deve essere mai somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o intraarteriosa. Puo' accadere un grave danno tissutale locale se vi e' uno stravaso durante la somministrazione. Non e' per uso intratecale. Il mitoxantrone cloridrato non deve essere somministrato mediante iniezione intratecale. Da una somministrazione intratecale puo' derivare un grave danno con effetti permanenti. Nel trattamento in monochemioterapia del carcinoma metastatico della mammella, del linfoma non-Hodgkin e del carcinoma epatocellulare la dose iniziale consigliata e' di 14 mg/m2 da somministrare, per iniezione endovenosa singola,ad intervalli di 21 giorni. Viene raccomandata l'adozione di un dosaggio inferiore (12 mg/m2 o meno) nei pazienti con riserve midollari ridotte. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno adattati al grado ed alla durata della mielodepressione del paziente. La seguente tabella serve da guida (si tenga presente che il nadir leucopenico e trombocitopenico di solito si ha dopo 10 giorni dalla somministrazione). Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 - tempo di recupero < 21 giorni - ripetere la dose precedente o aumentare di 2 mg/m2se la mielodepressione non e' considerata adeguata. Nadir leucopenico> 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 - tempo di recupero > 21 giorni - sospendere sino a recupero e quindi ripetere la dose precedente. Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico < 50000 - tempo di recupero: qualsiasi durata - dopo recupero diminuire di 2 mg/m2 la dose precedente. Nadir leucopenico < 1000 o Nadir trombocitopenico < 25000 - tempo di recupero: qualsiasi durata - dopo recupero diminuire di 4mg/m2 la dose precedente. Si consiglia di ripetere le dosi iniziali solo se i valori dei globuli bianchi e delle piastrine sono ritornati entro limiti clinicamente accettabili dopo 21 giorni. Nel trattamento del carcinoma metastatico della mammella e dei linfomi, il mitoxantronee' stato impiegato anche in associazione, secondo vari schemi terapeutici, con ciclofosfamide, fluorouracile, vincristina, vinblastina, bleomicina, methotrexate, calcio folinato, glucocorticoidi. L'associazione con chemioterapici che provocano depressione midollare richiede l'adozione di un dosaggio ridotto di Onkotrone: 2-4 mg/m2 in meno rispettoalla dose consigliata. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno aggiustati in funzione della durata e del grado della mielodepressione del paziente. Nel trattamento in monochemioterapia della leucemia non linfocitica acuta in recidiva e della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il dosaggio consigliato, sia nella fase di induzione che in quella di reinduzione, e' di 12 mg/m2/die per 5 giorni consecutivi (60 mg/m2 in totale). Nel trattamento sia di prima che di seconda linea della leucemia non linfocitica acuta e nel trattamento della leucemia mieloide cronica in crisi blastica Onkotrone e' stato impiegato anche in associazione con citosina arabinoside. Per l'induzione il dosaggio raccomandato e' di 10-12 mg/m2 per 3 giorni e 100 mg/m2 di citosina arabinoside per 7 giorni (quest'ultima somministrata per infusione continua di 24 ore). Per un secondo ciclo, quando richiesto, si raccomandano gli stessi dosaggi giornalieri ma con Onkotrone somministrato per soli 2 giorni e citosina arabinoside per soli 5 giorni. Il secondo ciclo va iniziato solo dopo scomparsa di eventuali effetti tossici extraematologici di un certo rilievo.
Effetti indesiderati
Effetti indesiderati molto comuni: effetti che si verificano con una frequenza maggiore o uguale al 10%. Effetti indesiderati comuni: effetti che si verificano con una frequenza maggiore o uguale all'1% e minore del 10%. Molto comuni: Nausea, Alopecia, Infezione, Disturbi mestruali, Stomatite, Amenorrea, Leucopenia, Aritmia, Aumento delle gamma-glutamil-transpeptidasi (GCT); Comuni: Urina anormale, Elettrocardiogramma (ECG) anormale, Costipazione, Rinite, Granulocitopenia, Diarrea, Conteggio dei globuli bianchi anormale, Anemia. Ai dosaggi consigliati di Onkotrone e' prevedibile la comparsa di leucopenia, raramente fino avalori inferiori a 1000 elementi/mm3. A seguito di somministrazioni ripetute ad intervalli di 21 giorni, la leucopenia e' solitamente transitoria, raggiunge il nadir intorno al 10ø giorno del ciclo, ritornandoai valori normali entro il 21ø giorno. Puo' verificarsi trombocitopenia e, con minore frequenza, anemia. Non sono note proprieta' cancerogene nell'uomo. DERMATOLOGICI: in casi singoli si e' verificata necrosi tissutale, rush, cambiamenti del letto dell'unghia, una colorazione blu delle sclere, delle vene, del tessuto perivenoso, delle unghie (con distaccamento). Sono stati riportati casi di stravaso nella zona di infusione, lo stravaso ha determinato eritema, gonfiore, dolore, bruciore e/o colorazione blu della pelle. Lo stravaso puo' determinare necrosi tissutale con conseguente necessita' di toilette chirurgica e innesto cutaneo. Sono anche stati riportati casi di flebite nella zona di infusione. Nausea e vomito vengono riscontrati raramente e comunque, nella maggior parte dei casi, in forma lieve e transitoria. SISTEMA NERVOSO: sintomi neurologici che comprendono sonnolenza, confusione, ansieta' e parestesia. Possono verificarsi episodi di alopecia, ma si trattain genere di forme di modesta entita' e reversibili. Altri effetti collaterali che sono stati occasionalmente riportati includono mielodepressione, ipoplasia midollare, neutropenia, emorragia/ematoma, sanguinamento, leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, leucemia acuta, amenorrea, anoressia, cefalea, stipsi, diarrea, dolori addominali, variazioni del peso, tossicita' epatica, tossicita' renale, mal di denti, facile affaticabilita', debolezza, astenia, febbre, edema, immunosoppressione, dispnea, polmonite, sepsi, emorragia gastrointestinale,stomatiti/mucositi e effetti collaterali neurologici aspecifici, reazioni anafilattiche/anafilattoidi (compreso lo shock) e reazioni allergiche (p.e. esantema, dispnea, riduzione della pressione sanguigna e incasi singoli shock anafilattico). In pazienti con leucemia, l'insiemedegli effetti collaterali e' generalmente similare, sebbene ci sia unaumento sia della frequenza che nella gravita', particolarmente di stomatite e mucositi. Solo raramente sono state osservate modificazioni di alcuni parametri di laboratorio, come per esempio aumento dei livelli degli enzimi epatici (elevati livelli dell'aspartato aminotransferasi), della bilirubinemia, della creatininemia e della azotemia (occasionalmente e' stata riferita una grave disfunzione epatica in pazienti affetti da leucemia). Disturbi cardiovascolari, che solo raramente sono stati di rilevanza clinica, comprendono: riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra, modificazioni del tracciato ECG ed episodi di aritmia acuta, bradicardia sinusale, infarto delmiocardio, ipotensione, cardiomiopatia. Un precedente trattamento conantracicline e/o radioterapia aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari. E' stata inoltre segnalata la comparsa di insufficienza cardiaca congestizia in genere ben responsiva alla terapia con digitalici e/o diuretici. Nei pazienti con leucemia e' stato osservato un aumento della frequenza di eventi cardiaci; il ruolo diretto di OnkotroneTM inquesti casi e' difficile da attribuire, dato che molti pazienti avevano ricevuto in precedenza una terapia con antracicline e che il decorso clinico nei pazienti leucemici e' spesso complicato da anemia, febbre, stipsi o associato all'infusione endovenosa di liquidi. Per via degli effetti immunosoppressivi possono verificarsi piu' spesso infezionidel tratto urogenitale. Puo' impartire alle urine una colorazione blu-verdastra nelle prime 24 ore dopo la somministrazione; i pazienti dovrebbero essere avvertiti di questa eventualita'.
Indicazioni
E' indicato per la chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella, del linfoma non-Hodgkin, della leucemia non linfocitica acuta dell'adulto, della leucemia mieloide cronica in crisi blastica, del carcinoma epatocellulare.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo a od uno qualsiasi degli eccipienti. Infezioni gravi in fase attiva. Generalmente controindicato in presenza di grave insufficienza epatica. Gravidanza ed allattamento. Generalmente controindicato nell'eta' pediatrica.
Interazioni con altri prodotti
Puo' essere associato, in maniera opportuna, con altri antineoplastici; e' sconsigliabile pero' miscelare Onkotrone con altri principi attivi nella stessa fleboclisi. Durante uno studio controllato con placebodi fase III non si e' verificata alcuna gravidanza in 25 donne trattate con mitoxantrone che avevano utilizzato contraccettivi orali (la "pillola"). A riguardo delle conoscenze attuali non ci si attende un effetto negativo della "pillola". Non e' stato provato alcun effetto sinergico, in vitro, con gli antibiotici ampicillina, trimetoprim sulfadiazin, cefadroxil e doxiciclina. Per l'imipenem in 1 su 5 linee di escherichia coli e staphylococcus aureus e' stato osservato un effetto sinergico (aumento dell'efficacia dell'antibiotico). In test condotti su animali non e' stato osservato alcun aumento della tossicita' del mitoxantrone durante la somministrazione di metoclopramide (antiemetico) e nitrendipina (calcio antagonista) in combinazione con il mitoxantrone per il trattamento della leucemia. Non c'e' ancora esperienza per valutare le interazioni tra amifostina (agente citoprotettivo) e mitoxantrone.