ondansetrone dr*6cpr orod 4mg ondansetrone dr. reddy's srl
Che cosa è ondansetrone dr 6cpr orod 4mg?
Ondansetrone dr compresse orodispersibili prodotto da
dr. reddy's srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ondansetrone dr risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antagonisti della serotonina (5ht 3).
Contiene i principi attivi:
ondansetrone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ondansetrone.
Codice AIC: 039689017
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
>>Adulti: gestione di nausea e vomito indotti da chemioterapia citotossica e radioterapia; prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori. >>Popolazione pediatrica: gestione di nausea e vomito indotti da chemioterapia in bambini di eta' maggiore o uguale a 6 mesi; prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori in bambini di eta' maggiore o uguale a 1 mese.
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Posologia
Posizionare le compresse orodispersibili sulla parte superiore della lingua dove si disperdono velocemente. Ingoiare con un bicchiere d'acqua. Nausea e vomito indotti da chemioterapia e da radioterapia. >>Adulti: il potenziale emetogeno nel trattamento del cancro varia a secondadelle dosi e delle combinazioni dei regimi di chemioterapia e radioterapia adottati. La dose deve essere flessibile e selezionata come indicato di seguito. Chemioterapia e radioterapia emetogene: puo' essere somministrato per via rettale, orale (compresse o sciroppo), endovenosao intramuscolare. Per la maggior parte dei pazienti che si sottopongono a radioterapia o chemioterapia emetogene, l'ondansetrone 8 mg deve essere somministrato come lenta iniezione endovenosa o intramuscolare immediatamente prima del trattamento, seguito da 8 mg orali, ogni 12 ore. Per somministrazione orale, 8 mg 1-2 ore prima del trattamento seguiti da 8 mg 12 ore dopo. Per la prevenzione dell'emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamento orale con l'ondansetronedeve essere continuato per altri 5 giorni ed il trattamento rettale per altri 3 giorni dopo una seduta di trattamento. La dose raccomandataper la somministrazione orale e' di 8 mg due volte al giorno. Chemioterapia altamente emetogena (es. cisplatino): per i pazienti che si sottopongono a chemioterapia altamente emetogena, es. alte dosi di cisplatino, puo' essere somministrato per via endovenosa. Per la protezione dall'emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamentocon Ondansetrone deve essere continuato per altri 5 giorni dopo una seduta di terapia. La dose raccomandata per la somministrazione orale e' di 8 mg due volte al giorno. >>Popolazione pediatrica. Nausea e vomito indotti dalla chemioterapia in bambini di eta' >= a 6 mesi e negli adolescenti: la dose puo' essere calcolata basandosi sull'area della superficie corporea (BSA) o sul peso. La titolazione basata sul peso corporeo risulta piu alta delle dosi totali giornaliere rispetto alla titolazione basata sull'area superficiale corporea. Non ci sono indicazioni riguardo a studi clinici controllati sull'uso nella prevenzione dinausea e vomito prolungati o ritardati, indotti dalla chemioterapia. Non ci sono indicazioni riguardo a studi clinici controllati sull'uso del prodotto nella prevenzione di nausea e vomito prolungati o ritardati, indotti dalla radioterapia nei bambini. Dosaggio basato su BSA L'ondansetrone deve essere somministrato immediatamente prima del trattamento chemioterapico in una dose singola di 5 mg/mT^2 per via endovenosa. La dose endovenosa non deve superare gli 8 mg. Il dosaggio orale puo' iniziare dopo dodici ore e continuare per 5 giorni. La dose totale giornaliera non deve superare la dose negli adulti di 32 mg. Il dosaggio basato sul peso risulta piu alto del totale delle dosi giornaliere in rapporto al dosaggio basato su BSA. Deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come dose singola endovenosa di 0,15 mg/Kg. La dose endovenosa non deve superare gli 8 mg. A intervalli di 4 ore, possono essere somministrate per via endovenosa, altre due dosi. La dose totale giornaliera non deve superape la dose per adulti pari a 32 mg. La somministrazione orale puo' essere iniziata dodici oredopo e puo' essere continuata per un massimo di 5 giorni. >>Anziani: e' ben tollerato da pazienti di eta' superiore ai 65 anni; non e' richiesto nessun aggiustamento nel dosaggio, nella frequenza o nella modalita' di somministrazione. NAUSEA E VOMITO POST-OPERATORI. >>Adulti. Prevenzione di nausea e vomito post-operatori (PONV): puo' essere somministrato sia per via orale che per iniezione endovenosa. Somministrazione orale: 16 mg, 1 ora prima dell'anestesia. In alternativa, 8 mg un'ora prima dell'anestesia, seguiti da altre due somministrazioni di 8 mga intervalli di otto ore. Somministrazione di una PONV stabilita: si raccomanda la somministrazione endovenosa. >>Popolazione pediatrica. PONV in bambini con eta' >= a un mese e adolescenti. Non sono stati condotti studi sulla somministrazione orale di ondansetrone per la prevenzione di nausea e vomito post-operatori; a tale scopo e' pertanto raccomandata la somministrazione tramite lenta iniezione e.v.. Non sono disponibili dati sull'uso nel trattamento della PONV nei bambini di eta'inferiore ai 2 anni. >>Anziani: l'esperienza e' limitata. Tuttavia, l'ondansetrone e' ben tollerato da questo gruppo di pazienti sottopostia chemioterapia. >>Popolazioni speciali. Pazienti con insufficienza renale: non e' necessaria alcuna variazione di dose, di frequenza di dosaggio o della via di somministrazione. Pazienti con insufficienza epatica: la clearance dell'ondansetrone e' significativamente ridotta e l'emivita nel siero e' significativamente prolungata in soggetti che presentano insufficienza della funzione epatica da moderata a grave. In questi pazienti non si deve superare la dose totale di 8 mg al giorno.Pazienti con metabolismo lento di sparteina/debrisochina: l'emivita di eliminazione non e' alterata in soggetti classificati come metabolizzatori lenti di sparteina/ debrisochina. Pertanto in tali pazienti la dose ripetuta dara' livelli di esposizione al farmaco non dissimili daquelli della popolazione globale. Non e' pertanto richiesta alcuna alterazione del dosaggio quotidiano o della frequenza di somministrazione.
Effetti indesiderati
Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati dai dati degli studi clinici. E' stata presa in considerazione l'incidenza nel gruppo placebo. Eventi rari e molto rari sono stati generalmente determinati dalle segnalazioni spontanee post-marketing. Molto raramente sono state riportate alterazioni transitorie dell'ECG, compreso il prolungamento dell'intervallo QT. Disordini del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' immediate talvolta severe, inclusa anafilassi. E' possibile anche la sensibilita' crociatacon altri antagonisti selettivi del 5-HT 3. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea. Non comune: sono state osservate reazioniextrapiramidali, (quali crisi oculogire/reazioni distoniche), senza prove definitive di conseguenze cliniche persistenti; attacchi. Raro: vertigini durante la somministrazione per via endovenosa. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi transitori della vista (es. visione offuscata) durante la somministrazione e.v.. Molto raro: cecita' transitoria prevalentemente durante la somministrazione endovenosa. La maggior partedei casi di cecita' segnalati si risolvono entro 20 minuti. Si trattaper la maggior parte dei casi, di pazienti ai quali erano stati somministrati farmaci chemioterapici, incluso cisplatino. Alcuni casi di cecita' transitoria sono stati segnalati come aventi origine corticale. Patologie cardiache. Non comune: aritmie, dolore toracico con o senza depressione del segmento ST, bradicardia. Patologie vascolari. Comune:sensazioni di vampate di calore. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: L'ondansetrone e' noto aumentare il tempo di transito nell'intestino crasso, ed in alcuni pazienti puo' causare stipsi. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento asintomatico neitest di funzionalita' epatica. Il profilo degli eventi avversi nei bambini e negli adolescenti e' confrontabile con quello riscontrato negli adulti.
Indicazioni
>>Adulti: gestione di nausea e vomito indotti da chemioterapia citotossica e radioterapia; prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori. >>Popolazione pediatrica: gestione di nausea e vomito indotti da chemioterapia in bambini di eta' maggiore o uguale a 6 mesi; prevenzione e trattamento di nausea e vomito post-operatori in bambini di eta' maggiore o uguale a 1 mese.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'indansetrone o a uno qualsiasi degli eccipienti.Ipersensibilita' ad altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT 3 (es. granisetron, dolasetron).
Composizione ed Eccipienti
Cellulosa microcristallina (E460), mannitolo (E421), amido di mais pregelatinizzato, crospovidone, sodio laurilsofato, cellulosa microcristallina e gomma guar (Avicel CE15), aspartame (E951), silice colloidaleanidra, magnesio stearato (E470b), sistema aromatizzante alla fragola(maltodestrina di granturco, glicole propilenico [E1520], alfa-tocoferolo [E307], ingredienti aromatizzanti).
Avvertenze
In pazienti che presentano ipersensibilita' verso altri antagonisti selettivi del recettore 5HT 3, sono state osservate reazioni di ipersensibilita'. Poiche' e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito nell'intestino crasso, i pazienti con sintomi di ostruzione intestinale subacuta, ai quali e' stato somministrato l'ondansetrone, devono essere monitorati. In pazienti che abbiano subito chirurgia adenotonsillare, la prevenzione della nausea e del vomito con l'ondansetrone puo' mascherare del sanguinamento occulto. Pertanto, questi pazienti devono essere seguiti con attenzione dopo il trattamento. Poiche' vi e' poca esperienza fino ad oggi circa l'uso del prodotto in pazienti cardiopatici, deve essere usata cautela se cosomministrato con anestetici in pazienti con aritmie o disturbi della conduzione cardiaca o di pazienti che vengono trattati con farmaci antiaritmici o beta-bloccanti. Molto raramente e prevalentemente con l'ondansetrone per via endovenosa, sono stati riportati cambiamenti transitori nell'ECG incluso un prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela nei pazienti che hanno ricevuto agenti cardiotossici e nei pazienti con una storia di sindrome del QT lungo. Gli eventi respiratori devono essere trattati sintomaticamente e i medici devono prestare particolare attenzione ad essi, come precursori di reazioni di ipersensibilita'. >>Popolazione pediatrica. I pazienti pediatrici trattati con ondansetrone insieme ad agenti terapeutici chemio-epatotossici devono essere attentamente monitorati per il rischio di compromissione della funzionalita' epatica. Nausea e vomito indotti da chemioterapia: quando si effettua il calcolo della dose su una base mg/kg e si somministra in tre dosi a intervalli di4 ore, la dose totale giornaliera sara' piu' alta rispetto al caso incui venga data una dose singola di 5mg/m^2 seguita da una dose orale.L'efficacia comparativa di questi due diversi regimi di dosaggio non e' stata valutata in studi clinici. Questo medicinale contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, di deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Contiene una fonte di fenilalanina in forma di aspartame che puo' essere dannosa in pazienti affetti da fenilchetonuria.
Gravidanza e Allattamento
La sicurezza dell' Ondansetrone nell'uso in gravidanza non e' stata stabilita. La valutazione di studi sperimentali su animali non indica alcun effetto dannoso diretto o indiretto sullo sviluppo dell'embrione o del feto, sul corso della gestazione e sullo sviluppo peri- e post-natale. Tuttavia, poiche' gli studi effettuati su animali non sono sempre predittivi della risposta sull'uomo, l'uso dell'Ondansetrone durante la gravidanza non e' raccomandato. Degli studi hanno dimostrato che ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. Si raccomanda pertanto alle madri in trattamento di non allattare al seno i loro bambini.
Interazioni con altri prodotti
Non si ha evidenza del fatto che l'ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci comunemente cosomministrati. Studi specifici hanno mostrato l'assenza di interazioni farmacocinetiche qualora l'ondansetrone venga somministrato con alcool, temazepam, furosemide, alfentanil, propofol e tiopentale. L'ondansetrone viene metabolizzato da molteplici enzimi del citocromo epatico P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. A causa della molteplicita' degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetrone, l'inibizione dell'enzima o la ridotta attivita' di un enzima (es. deficit genetico di CYP2D6) e' normalmente compensata da altri enzimi e comporta, cambiamenti ridotti o per niente significativi nella clearance globale dell'ondansetrone o della dose necessaria. Fenitoina, carbamazepina e rifampicina: nei pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (es. fenitoina, carbamazepina, e rifampicina) la clearance dell'ondansetrone somministrato per via orale aumenta e le concentrazioni plasmatiche dell'ondansetrone si riducono.Tramadolo: studi clinici minori, indicano che l'ondansetrone puo' ridurre l'effetto analgesico del tramadolo. L'uso di ondansentron con farmaci che prolungano il QT puo' comportare un ulteriore prolungamento del QT stesso. L'uso concomitante con farmaci cardiotossici (es. antracicline) puo' aumentare il rischio di aritmie.
Equivalenti in base alle liste di trasparenza
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Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.