ondansetron kabi*1f 2ml 2mg/ml ondansetrone fresenius kabi italia srl
Che cosa è ondansetron kabi 1f 2ml 2mg/ml?
Ondansetron kabi soluzione iniettabile prodotto da
fresenius kabi italia srl
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Ondansetron kabi risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antiemetici ed antinausea.
Contiene i principi attivi:
ondansetrone cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ondansetrone.
Codice AIC: 037389018
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
L'ondansetrone e' indicato per la prevenzione ed il trattamento di nausea e vomito causati dalla chemioterapia citotossica e dalla radioterapia e per la prevenzione ed il trattamento di nausea e vomito post-operatori (PONV).
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Posologia
Per iniezione endovenosa o per infusione endovenosa dopo diluizione. >>Nausea e vomito causati dalla chemioterapia e dalla radioterapia. Adulti: il potenziale emetogeno della terapia antitumorale varia a seconda delle dosi e delle associazioni dei regimi chemioterapici e radioterapici impiegati. La via di somministrazione e la dose devono essere flessibili nell'intervallo di 8-32 mg/die, somministrati come indicato sotto. Chemioterapia e radioterapia emetogene: nei pazienti sottopostia chemioterapia o radioterapia emetogene, l'ondansetrone puo' essere somministrato per via endovenosa o per via orale. Per la maggior partedei pazienti, 8 mg di ondansetrone devono essere somministrati subitoprima della chemioterapia o della radioterapia, tramite iniezione endovenosa lenta o tramite infusione endovenosa per almeno15 minuti, seguita da 8 mg per via orale ogni 12 ore. Per la prevenzione dell'emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, la somministrazione dell'ondansetrone puo' essere continuata per via orale o rettale fino a 5 giorni dopo il ciclo di terapia antitumorale. La dose raccomandata e' di8 mg due volte al giorno per via orale o di 16 mg una volta al giornoper via rettale. Per la somministrazione orale o rettale fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto di ondansetrone, rispettivamente compresse e supposte. Chemioterapia altamente emetogena: per i pazienti che ricevono una chemioterapia altamente emetogena, ad esempio cisplatino a dosi elevate, l'ondansetrone puo' essere somministrato per via endovenosa. E' stato dimostrato che l'ondansetrone halo stesso effetto nel seguente regime posologico dopo le prime 24 oredi chemioterapia: una singola dose di 8 mg attraverso iniezione endovenosa lenta subito prima della chemioterapia; una dose di 8 mg, da somministrare subito prima della chemioterapia, attraverso iniezione endovenosa lenta o attraverso un'infusione endovenosa di durata di almeno 15 minuti, seguita da due ulteriori dosi endovenose di 8 mg a 2-4 ore di intervallo l'una dall'altra o da un'infusione costante di 1 mg/ora fino a 24 ore. Una singola dose per uso endovenoso di 16 mg diluita in50-100 ml di una soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) o di un altro fluido per infusione compatibile e somministrata subito prima della chemioterapia in non meno di 15 minuti. Una singola dose per via endovenosa maggiore di 16 mg non deve essere somministrata a causa dell'aumento dose dipendente del rischio di prolungamento dell'intervallo QT. Dosi maggiori di 8 mg fino a 16 mg di ondansetrone possono essere somministrate solo per infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Laselezione del regime posologico deve essere determinata dalla gravita' della prova emetogena. L'efficacia dell'ondansetrone nella chemioterapia altamente emetogena puo' essere aumentata aggiungendo una singoladose endovenosa di 20 mg di desameta'sone fosfato sodico, somministrato prima della chemioterapia. Per la prevenzione dell'emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, la terapia orale con l'ondansetronepuo' essere continuata fino a 5 giorni dopo il ciclo di terapia antitumorale. La dose raccomandata per la somministrazione orale e' di 8 mgdue volte al giorno. Bambini (di due anni e oltre) e adolescenti (al di sotto dei 18 anni): l'esperienza nei pazienti pediatrici e' limitata. Nei bambini al di sopra dei due anni, l'ondansetrone puo' essere somministrato subito prima della chemioterapia, tramite infusione di unasingola dose endovenosa di 5 mg/m^2 con la durata di almeno 15 minuti, seguita da 4 mg per via orale 12 ore piu' tardi. Il trattamento orale con una dose in base alla superficie corporea deve essere continuatofino a 5 giorni dopo un ciclo di trattamento. I bambini con una superficie corporea tra gli 0,6 e gli 1,2 m^2 devono ricevere una dose di 4mg 2-3 volte al giorno, mentre i bambini con una superficie corporea oltre gli 1,2 m^2 dovrebbero ricevere una dose di 8 mg 2-3 volte al giorno. Non c'e' esperienza nei bambini al di sotto dei 2 anni. Anziani:l'ondansetrone e' ben tollerato nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni e non e richiesta alcuna modifica di dose, frequenza o via di somministrazione. Fare riferimento anche alle "popolazioni speciali". >>Nausea e vomito post-operatori (PONV). Prevenzione del PONV. Adulti: l'ondansetrone puo' essere somministrato attraverso un'iniezione endovenosa o per via orale. L'ondansetrone puo' essere somministrato in singola dose di 4 mg attraverso un'iniezione endovenosa lenta all'induzionedell'anestesia. Per la somministrazione orale fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto di ondansetrone compresse. Trattamento del PONV gia' in atto: per il trattamento del PONV quando si e' gia' instaurato si raccomanda la somministrazione di una singola dose di 4-8 mg attraverso un'iniezione endovenosa lenta. Bambini (di due anni e oltre) e adolescenti (al di sotto dei 18 anni): per la prevenzione del PONV nei pazienti pediatrici che hanno subito un interventochirurgico sotto anestesia generale, l'ondansetrone puo' essere somministrato attraverso un'iniezione endovenosa lenta alla dose di 0,1 mg/Kg fino ad una dose massima di 4 mg di ondansetrone, prima, durante o dopo l'induzione dell'anestesia. Per il trattamento del PONV quando sie' gia' instaurato nei pazienti pediatrici, l'ondansetrone puo' essere somministrato attraverso un'iniezione endovenosa lenta alla dose di 0,1 mg/Kg fino ad una dose massima di 4 mg. Ci sono dati limitati sull'utilizzo di ondansetrone nella prevenzione e trattamento del PONV neibambini al di sotto dei 2 anni. Anziani: l'esperienza nell'impiego dell'ondansetrone per la prevenzione ed il trattamento della nausea e vomito post-operatori (PONV) negli anziani e' limitata, tuttavia l'ondansetrone e' ben tollerato nei pazienti di eta' superiore ai 65 anni in trattamento chemioterapico. Pazienti con insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose giornaliera, della frequenzao della via di somministrazione. Pazienti con insufficienza epatica: la clearance dell'ondansetrone e' significativamente ridotta e l'emivita sierica e' aumentata in maniera significativa nei soggetti con diminuzione moderata o severa della funzionalita' epatica. In questi pazienti la dose massima giornaliera e' di 8 mg. Pazienti con insufficientemetabolismo della sparteina/debrisochina: nei soggetti classificati con una bassa capacita' metabolica della sparteina e debrisochina, l'emivita dell'ondansetrone non e' alterata. Pertanto in questi pazienti una dose ripetuta portera a livelli di esposizione al farmaco non diversi da quelli della popolazione generale. Non e' necessaria alcuna modifica della dose giornaliera o della frequenza delle dosi.
Effetti indesiderati
La seguente terminologia' basata sulla frequenza e utilizzata: molto comune (>1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, < 1/100); raro (>= 1/10000, < 1/1000); molto raro (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOI dati su un numero limitato di donne in gravidanza esposte all'ondansetrone non indicano effetti indesiderati di ondansetrone in gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Fino ad ora non ci sono altri dati epidemiologici significativi. Gli studi disponibili non indicano effetti dannosi diretti od indiretti sugli animali in gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo post natale. Tuttavia gli studi condotti su animali non sono sempre predittivi della risposta umana. E' necessaria precauzione quando e' prescritto a donne ingravidanza, particolarmente durante il primo trimestre. Un'attenta analisi del rapporto rischio-beneficio deve essere condotta. Test hanno dimostrato che l'ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. E' pertanto raccomandato che le madri in trattamento con l'ondansetrone non allattino al seno i loro bambini.
Indicazioni
L'ondansetrone e' indicato per la prevenzione ed il trattamento di nausea e vomito causati dalla chemioterapia citotossica e dalla radioterapia e per la prevenzione ed il trattamento di nausea e vomito post-operatori (PONV).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'ondansetrone o ad altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT3 (ad esempio granisetron, dolasetron) o ad uno degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Sodio cloruro; sodio citrato diidrato; acido citrico monoidrato; acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Reazioni di ipersensibilita' sono state riscontrate nei pazienti che hanno manifestato ipersensibilita' ad altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT3. Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini al di sotto dei 2 anni, poiche su questi pazienti c'e' un'esperienza limitata. Poiche' e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito dell'intestino crasso, i pazienti con segni di ostruzione intestinale sub-acuta devono essere monitorati in seguito alla somministrazione. Poiche' c'e' poca esperienza nell'utilizzo dell'ondansetrone nei pazienti cardiopatici, deve essere prestata attenzione se l'ondansetrone viene somministrato assieme ad anestetici ai pazienti con aritmie o disordini nella conduzione cardiaca o a pazienti che sono in terapia conagenti antiaritmici o beta-bloccanti. Sono state riportate raramente modifiche transitorie daIl'ECG, incluso prolungamento dell'intervallo QT in pazienti che avevano assunto ondansetron. Inoltre, durante la fase post-marketing, sono stati riporlati casi di Torsione di Punta in pazienti trattati con ondansetron. Ondansetron deve essere somministrato con cautela ai pazienti che hanno o che possono sviluppare un prolungamento dell'intervallo QTc. Queste condizioni comprendono pazienti con alterazioni elettrolitiche, con sindrome congenita del QT lungo, o pazienti che assumono altri medicinali che portano al prolungamento delQT. Pertanto, si deve usare cautela nei pazienti con disturbi del ritmo cardiaco o della conduzione, nei pezienti trattati con agenti anti-aritmici o beta bloccanti e nei pazienti con alterazioni elettrolitiche significative. Nei pazienti con un intervento chirurgico adenotonsillare la prevenzione della nausea e del vomito con l'ondansetrone puo' mascherare un sanguinamento occulto. Percio' questi pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione di ondansetrone. Questo prodotto medicinale contiene 2,3 mmol (53,5 mg) di sodio per dose. Cio' deve essere preso in considerazione nei pazienti in dieta controllata per il sodio.
Gravidanza e Allattamento
I dati su un numero limitato di donne in gravidanza esposte all'ondansetrone non indicano effetti indesiderati di ondansetrone in gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Fino ad ora non ci sono altri dati epidemiologici significativi. Gli studi disponibili non indicano effetti dannosi diretti od indiretti sugli animali in gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo post natale. Tuttavia gli studi condotti su animali non sono sempre predittivi della risposta umana. E' necessaria precauzione quando e' prescritto a donne ingravidanza, particolarmente durante il primo trimestre. Un'attenta analisi del rapporto rischio-beneficio deve essere condotta. Test hanno dimostrato che l'ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. E' pertanto raccomandato che le madri in trattamento con l'ondansetrone non allattino al seno i loro bambini.
Interazioni con altri prodotti
Effetti dell'ondansetrone su altri medicinali: non c'e' evidenza che l'ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci comunemente co-somministrati. Studi specifici hanno mostrato che l'ondansetrone non interagisce con alcool, temazepam, furosemide, alfentanil, propofol e tiopental. Tramadolo: dati provenienti da piccoli studi indicano che l'ondansetrone puo' ridurre l'effetto analgesico del tramadolo. Effetti di altri prodotti medicinali sull'ondansetrone: l'ondansetrone e' metabolizzato da molteplici enzimi epatici del citocromo P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. A causa della molteplicita' degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetrone, l'inibizione dell'enzima o l'attivita' ridotta di un enzima (ad esempio mancanza genetica di CYP2D6) e' normalmente compensata da altri enzimi e potrebbe verificarsi un piccolo o non significativo cambiamento della clearance totaledell'ondansetrone e della dose di farmaco richiesta. Fentoina, carbamazepina e rifampicina: nei pazienti trattati con induttori potenti delCYP3A4 (i.e. fentoina, carbamazepina e rifampicina), la clearance orale dell'ondansetrone e' stata aumentata e la concentrazione ematica dell'ondansetrone e' stata diminuita.
Forme Farmacologiche
- ondansetron kabi 1f 2ml 2mg/ml
- ondansetron kabi 5f 2ml 2mg/ml
- ondansetron kabi ev 10f 4mg2ml
- ondansetron kabi 1f 4ml 2mg/ml
- ondansetron kabi 5f 4ml 2mg/ml
- ondansetron kabi ev 10f 8mg4ml
- ondansetron kabi 1fl 50ml 4mg
- ondansetron kabi 10fl 50ml 4mg
- ondansetron kabi 20fl 50ml 4mg
- ondansetron kabi 50fl 50ml 4mg
- ondansetron kabi 1fl 100ml 8mg
- ondansetron kabi 10fl 100ml8mg
- ondansetron kabi 20fl 100ml8mg
- ondansetron kabi 40fl 100ml8mg
- ondansetron kabi 1fl 50ml 8mg
- ondansetron kabi 10fl 50ml 8mg
- ondansetron kabi 20fl 50ml 8mg
- ondansetron kabi 40fl 50ml 8mg
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Conservazione del prodotto
Tenere le fiale nell'astuccio per proteggerle dalla luce.