ondansetron b br*10f 2ml2mg/ml ondansetrone b.braun milano spa
Che cosa è ondansetron b br 10f 2ml2mg/ml?
Ondansetron b br soluzione iniettabile prodotto da
b.braun milano spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Ondansetron b br risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antiemetici ed antinausea.
Contiene i principi attivi:
ondansetrone cloridrato diidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ondansetrone cloridrato.
Codice AIC: 038128029
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia citotossica e radioterapia e per la prevenzione e il trattamento della nausea e vomito postoperatori (PONV). Popolazione pediatrica: indicato per la gestione della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia (CINV) in bambini in eta' uguale o superiore ai 6 mesi e per la prevenzione e il trattamento del PONV in bambini di eta' uguale o superiore a 1 mese.
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Posologia
>>Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia. Adulti: l'intervallo di dosaggio della soluzione iniettabile o per infusione di ondansetrone e' di 8-32 mg al giorno. Chemioterapia e Radioterapia Emetogena: la dose consigliata per via endovenosa di ondansetrone e' di 8mg somministrati per iniezione endovenosa lenta o per infusione endovenosa di breve durata nell'arco dei 15 minuti immediatamente precedenti il trattamento, seguiti da trattamento con forme di dosaggio diverseda quella per somministrazione endovenosa. Il trattamento con forme di dosaggio diverse da quella per somministrazione endovenosa e' consigliato come misura cautelativa contro l'emesi tardiva o prolungata dopole prime 24 ore. Chemioterapia altamente emetogena: e' stato dimostrato che i seguenti schemi di dosaggio endovenoso di ondansetrone sono ugualmente efficaci nell'arco delle prime 24 ore dalla chemioterapia: una singola dose di 8 mg per iniezione endovenosa lenta immediatamente prima della chemioterapia; una dose di 8 mg per iniezione endovenosa lenta o per infusione endovenosa di breve durata nell'arco di 15 minutiimmediatamente prima della chemioterapia, seguita da due ulteriori dosi per via endovenosa di 8 mg a distanza di 2 - 4 ore l'una dall'altra, o con infusione costante di 1 mg/ora per un periodo fino a 24 ore; una dose singola di 32 mg diluiti in 50-100 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml o altro liquido per infusione compatibile e infusa inun periodo non inferiore a 15 minuti, immediatamente prima della chemioterapia. Dosi superiori a 8 mg e fino a 32 mg di ondansetrone possono essere somministrate solo per infusione endovenosa in un periodo noninferiore a 15 minuti. Determinare la scelta del regime di dosaggio dalla gravita' dell'esposizione emetogena. Incrementare l'efficacia dell'ondansetrone nella chemioterapia altamente emetogena con l'aggiunta di una singola dose endovenosa di desametasone sodio fosfato, 20 mg somministrati prima della chemioterapia. Per prevenire un'emesi ritardata o prolungata dopo le prime 24 ore, protrarre il trattamento a base di ondansetrone con forme di dosaggio differenti da quella endovenosa dopo un ciclo di trattamento. CINV nei bambini di eta' uguale o superiore ai 6 mesi e adolescenti. Calcolare la dose per CINV sulla base dell'area di superficie corporea (BSA) o del peso. Il dosaggio basato sul pesa causa dosi giornaliere totali piu' elevate se paragonato al dosaggio basato su BSA. Diluire l'iniezione di ondansetrone in glucosio 5% o in sodio cloruro 0.9% o in un altro fluido per infusione compatibilee infusa a livello endovenoso per non meno di 15 minuti. Non ci sono dati da studi clinici controllati sull'uso di ondansetrone nella prevenzione CINV ritardati o prolungati. Non ci sono dati da studi clinici controllati sull'uso di ondansetrone per la nausea e il vomito indottidalla radioterapia nei bambini. Dosaggio con BSA: somministrare ondansetrone immediatamente prima della chemioterapia in una dose singola intravenosa di 5 mg/m^2. La dose endovenosa non deve superare 8 mg. Il dosaggio orale puo' iniziare 12 ore dopo e continuare fino a 5 giorni.La dose giornaliera totale non deve eccedere la dose per adulti di 32mg. Dosaggio basato su BSA per la chemioterapia. BSA < 0,6 m^2. Giorno 1: 5 mg/m^2 i.v. piu' 2 mg di liquido orale dopo 12 ore; giorni 2-6:2 mg di liquido orale ogni 12 ore; BSA >= 0,6 m^2. Giorno 1: 5 mg/m^2i.v. più 4 mg di liquido orale o compresse dopo 12 ore; giorni 2-6: 4mg di liquido orale o compresse ogni 12 ore. Somministrare ondansetrone immediatamente prima della chemioterapia con singola dose endovenosa di 0,15 mg/kg. La dose giornaliera non deve eccedere 8 mg. Possono essere somministrate due ulteriori dosi endovenose a intervalli di 4 ore. La dose giornaliera totale non deve eccedere la dose per adulti di 32 mg. Il dosaggio orale puo' iniziare 12 ore dopo e continuare fino a5 giorni. Dosaggio per chemioterapia basato su peso corporeo. Peso <=10 kg. Giorno 1: fino a 3 dosi da 0,15 mg/kg ogni 4 ore; giorni 2-6: 2mg di liquido orale ogni 12 ore. Peso >=10 kg. Giorno 1: fino a 3 dosi da 0,15 mg/kg ogni 4 ore; giorni 2-6: 4 mg di liquido orale o compresse ogni 12 ore. Pazienti anziani: l'ondansetrone e' ben tollerato daipazienti con piu' di 65 anni e non richiede alcuna variazione del dosaggio, della frequenza o della via di somministrazione. >>Nausea e vomito postoperatori (PONV). Prevenzione della PONV. Adulti: somministrare per iniezione endovenosa o altre forme di dosaggio. Somministrare l'ondansetrone come singola dose di 4 mg, mediante iniezione endovenosa lenta al momento dell'induzione dell'anestesia. Per il trattamento della PONV stabilizzata: si consiglia una singola dose di 4 mg somministrata mediante iniezione endovenosa lenta. PONV in bambini con eta' uguale o superiore a 1 mese e adolescenti: nei pazienti pediatrici sottoposti a intervento chirurgico effettuato in anestesia generale, somministrare una singola dose di ondansetrone mediante iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi) a una dose di 0,1 mg/kg fino a un massimo di 4 mg prima, durante o dopo l'induzione di anestesia. Dopo l'intervento chirurgico, somministrare una singola dose di ondansetrone per iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi) a una dose di 0,1 mg/kg fino a un massimo di 4 mg. Bambini (di eta' pari e superiore a 2 anni) e adolescenti (CONSERVAZIONEConservare la fiala nella confezione esterna per proteggerla dalla luce.AVVERTENZESono state segnalate reazioni di ipersensibilita' in pazienti che avevano manifestato ipersensibilita' ad altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT 3. Il medicinale non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a due anni poiche' per questi pazienti l'esperienza e' limitata. Poiche' e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito nell'intestino crasso, e' opportuno monitorare i pazienti con segni di ostruzione intestinale subacuta dopo la somministrazione. Poiche' fino ad oggi l'esperienza relativa all'uso di ondansetrone nei pazienticardiopatici e' limitata, e' necessario usare cautela in caso di somministrazione di ondansetrone con anestetici in pazienti con aritmie o disturbi della conduzione cardiaca o in pazienti trattati con agenti antiaritmici o betabloccanti. Sono state segnalate, molto raramente e prevalentemente in relazione alla somministrazione endovenosa di ondansetrone, variazioni transitorie all'ECG incluso il prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela nel caso in cui i pazienti abbiano ricevuto agenti cardiotossici e in pazienti con anamnesi o storia familiare di sindrome di prolungamento dell'intervallo QT. Nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico adenotonsillare, la prevenzione dellanausea e del vomito con ondansetrone puo' mascherare un'emorragia occulta. Pertanto, tali pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione di ondansetrone. I pazienti pediatrici che ricevono ondansetrone con agenti chemio terapeutici epatotossici devono essere monitorati attentamente per funzione epatica compromessa. CINV: quando si calcola la dose sulla base di mg/kg e si somministrano tre dosi a intervalli di 4 ore, la dose giornaliera totale sara' piu' elevata rispetto a quando si somministra una singola dose da 5 mg/m^2seguita dauna dose orale. L'efficacia comparativa di questi due differenti regimi di dosaggio non e' stata studiata. Il confronto tra studi clinici incrociati indica un'efficacia simile con entrambi i regimi. Il farmacocontiene sodio.INTERAZIONI>>Effetti dell'ondansetrone su altri farmaci. Non e' dimostrato che l'ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri medicinali comunemente somministrati in concomitanza con esso. Studi specifici hannoevidenziato che l'ondansetrone non interagisce con alcool, temazepam,furosemide, tramadolo, alfentanil, propofol e tiopentale. Tramadolo: l'ondansetrone puo' ridurre gli effetti analgesici del tramadolo. >>Effetti di altri farmaci sull'ondansetrone. L'ondansetrone e' metabolizzato da diversi enzimi epatici del citocromo P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. Data la molteplicita' di enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetrone, l'inibizione enzimatica o l'attivita' ridotta di un enzima (per esempio deficit genetico di CYP2D6) e' normalmente compensata da altri enzimi e dovrebbe determinare alterazioni minime o nonsignificative sulla clearance complessiva dell'ondansetrone o del dosaggio necessario. Fenitoina, carbamazepina e rifampicina: nei pazientisottoposti a trattamento con induttori potenti del CYP3A4 (ossia fenitoina, carbamazepina, e rifampicina), e' stato riscontrato un incremento della clearance orale dell'ondansetrone e una diminuzione delle sueconcentrazioni ematiche.EFFETTI INDESIDERATIQui di seguito viene riportata la classificazione della loro frequenza: molto comuni (>=1/10); comuni (>= 1/100, = 1/1,000, = 1/10.000, < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000 compresi i casi isolati). Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni di ipersensibilita' immediata, a volte gravi, inclusa anafilassi. L'anafilassi puo' essere fatale. Sono state inoltre segnalate reazioni di ipersensibilita' in pazienti che avevano manifestato sensibilita' adaltri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT 3. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea; non comuni: vi sono state segnalazioni riferibili a movimenti involontari quali reazioni extrapiramidali,ad es. crisi oculogire/reazioni diatoniche e discinesia senza dimostrazione definitiva di sequele cliniche persistenti, e in rari casi sonostate segnalate convulsioni (per esempio spasmi epilettici), sebbene non vi sia alcun meccanismo farmacologico a supporto del fatto che l'ondansetrone determini tali effetti; rari: vertigini durante l'infusione endovenosa rapida; molto rari: depressione. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi visivi transitori (per esempio visione offuscata) durante la somministrazione endovenosa rapida; molto rari: in casi individuali e' stata segnalata cecita' transitoria in pazienti che hanno ricevuto agenti chemioterapici incluso il cisplatino. La maggior parte dei casi segnalati si sono risolti nell'arco di 20 minuti. Patologie cardiache. Non comuni: dolore toracico, con o senza depressione del segmentoST, aritmie cardiache e bradicardia. I dolori al torace e le aritmie cardiache possono essere fatali in casi individuali; molto rari: variazioni transitorie dell'elettrocardiogramma, incluso il prolungamento dell'intervallo QT, sono state osservate prevalentemente in seguito ad applicazione endovenosa di ondansetrone. Patologie vascolari. Comuni: sensazione di arrossamento o calore; non comuni: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comuni: e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito nell'intestino crasso e puo' causare stitichezza in alcuni pazienti. Patologie epatobiliari. Non comuni: sono stati osservati aumenti asintomatici dei test di funzionalita' epatica. Queste reazioni sono state osservate frequentemente nei pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: si possono verificare reazioni d ipersensibilita'attorno al sito di iniezione (per esempio rash, orticaria, prurito) che a volte si estendono lungo la vena in cui il farmaco viene somministrato. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: razioni locali al sito di iniezione EV. Popolazionepediatrica: il profilo degli eventi avversi nei bambini e adolescentie' stato paragonabile a quello osservato negli adulti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOFino ad oggi, la sicurezza dell'ondansetrone durante la gravidanza non e' stata provata. La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non indica la presenza di effetti nocivi diretti o indiretti sullosviluppo embrio-fetale, sulla gestazione e sullo sviluppo peri e post-natale. Tuttavia, gli studi condotti sugli animali non sono sempre indicativi di una risposta nei soggetti umani. L'utilizzo dell' ondansetrone durante la gravidanza non e' raccomandato. I test hanno rivelato che l'ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. Si raccomanda, pertanto, che le donne sottoposte a trattamento a base di ondansetrone non allattino.Effetti indesiderati
Qui di seguito viene riportata la classificazione della loro frequenza: molto comuni (>=1/10); comuni (>= 1/100, = 1/1,000, = 1/10.000, < 1/1.000); molto rari (< 1/10.000 compresi i casi isolati). Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazioni di ipersensibilita' immediata, a volte gravi, inclusa anafilassi. L'anafilassi puo' essere fatale. Sono state inoltre segnalate reazioni di ipersensibilita' in pazienti che avevano manifestato sensibilita' adaltri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT 3. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea; non comuni: vi sono state segnalazioni riferibili a movimenti involontari quali reazioni extrapiramidali,ad es. crisi oculogire/reazioni diatoniche e discinesia senza dimostrazione definitiva di sequele cliniche persistenti, e in rari casi sonostate segnalate convulsioni (per esempio spasmi epilettici), sebbene non vi sia alcun meccanismo farmacologico a supporto del fatto che l'ondansetrone determini tali effetti; rari: vertigini durante l'infusione endovenosa rapida; molto rari: depressione. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi visivi transitori (per esempio visione offuscata) durante la somministrazione endovenosa rapida; molto rari: in casi individuali e' stata segnalata cecita' transitoria in pazienti che hanno ricevuto agenti chemioterapici incluso il cisplatino. La maggior parte dei casi segnalati si sono risolti nell'arco di 20 minuti. Patologie cardiache. Non comuni: dolore toracico, con o senza depressione del segmentoST, aritmie cardiache e bradicardia. I dolori al torace e le aritmie cardiache possono essere fatali in casi individuali; molto rari: variazioni transitorie dell'elettrocardiogramma, incluso il prolungamento dell'intervallo QT, sono state osservate prevalentemente in seguito ad applicazione endovenosa di ondansetrone. Patologie vascolari. Comuni: sensazione di arrossamento o calore; non comuni: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comuni: e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito nell'intestino crasso e puo' causare stitichezza in alcuni pazienti. Patologie epatobiliari. Non comuni: sono stati osservati aumenti asintomatici dei test di funzionalita' epatica. Queste reazioni sono state osservate frequentemente nei pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: si possono verificare reazioni d ipersensibilita'attorno al sito di iniezione (per esempio rash, orticaria, prurito) che a volte si estendono lungo la vena in cui il farmaco viene somministrato. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: razioni locali al sito di iniezione EV. Popolazionepediatrica: il profilo degli eventi avversi nei bambini e adolescentie' stato paragonabile a quello osservato negli adulti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOFino ad oggi, la sicurezza dell'ondansetrone durante la gravidanza non e' stata provata. La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non indica la presenza di effetti nocivi diretti o indiretti sullosviluppo embrio-fetale, sulla gestazione e sullo sviluppo peri e post-natale. Tuttavia, gli studi condotti sugli animali non sono sempre indicativi di una risposta nei soggetti umani. L'utilizzo dell' ondansetrone durante la gravidanza non e' raccomandato. I test hanno rivelato che l'ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. Si raccomanda, pertanto, che le donne sottoposte a trattamento a base di ondansetrone non allattino.Indicazioni
Trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia citotossica e radioterapia e per la prevenzione e il trattamento della nausea e vomito postoperatori (PONV). Popolazione pediatrica: indicato per la gestione della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia (CINV) in bambini in eta' uguale o superiore ai 6 mesi e per la prevenzione e il trattamento del PONV in bambini di eta' uguale o superiore a 1 mese.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' all'ondansetrone, o ad altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT 3 (per esempio, granisetron, dolasetron), o a qualsiasi eccipiente.
Composizione ed Eccipienti
Cloruro di sodio, sodio citrato diidrato, acido citrico monoidrato, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' in pazienti che avevano manifestato ipersensibilita' ad altri antagonisti selettivi dei recettori 5-HT 3. Il medicinale non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a due anni poiche' per questi pazienti l'esperienza e' limitata. Poiche' e' noto che l'ondansetrone aumenta il tempo di transito nell'intestino crasso, e' opportuno monitorare i pazienti con segni di ostruzione intestinale subacuta dopo la somministrazione. Poiche' fino ad oggi l'esperienza relativa all'uso di ondansetrone nei pazienticardiopatici e' limitata, e' necessario usare cautela in caso di somministrazione di ondansetrone con anestetici in pazienti con aritmie o disturbi della conduzione cardiaca o in pazienti trattati con agenti antiaritmici o betabloccanti. Sono state segnalate, molto raramente e prevalentemente in relazione alla somministrazione endovenosa di ondansetrone, variazioni transitorie all'ECG incluso il prolungamento dell'intervallo QT. Si consiglia cautela nel caso in cui i pazienti abbiano ricevuto agenti cardiotossici e in pazienti con anamnesi o storia familiare di sindrome di prolungamento dell'intervallo QT. Nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico adenotonsillare, la prevenzione dellanausea e del vomito con ondansetrone puo' mascherare un'emorragia occulta. Pertanto, tali pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione di ondansetrone. I pazienti pediatrici che ricevono ondansetrone con agenti chemio terapeutici epatotossici devono essere monitorati attentamente per funzione epatica compromessa. CINV: quando si calcola la dose sulla base di mg/kg e si somministrano tre dosi a intervalli di 4 ore, la dose giornaliera totale sara' piu' elevata rispetto a quando si somministra una singola dose da 5 mg/m^2seguita dauna dose orale. L'efficacia comparativa di questi due differenti regimi di dosaggio non e' stata studiata. Il confronto tra studi clinici incrociati indica un'efficacia simile con entrambi i regimi. Il farmacocontiene sodio.
Gravidanza e Allattamento
Fino ad oggi, la sicurezza dell'ondansetrone durante la gravidanza non e' stata provata. La valutazione degli studi sperimentali sugli animali non indica la presenza di effetti nocivi diretti o indiretti sullosviluppo embrio-fetale, sulla gestazione e sullo sviluppo peri e post-natale. Tuttavia, gli studi condotti sugli animali non sono sempre indicativi di una risposta nei soggetti umani. L'utilizzo dell' ondansetrone durante la gravidanza non e' raccomandato. I test hanno rivelato che l'ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano. Si raccomanda, pertanto, che le donne sottoposte a trattamento a base di ondansetrone non allattino.
Interazioni con altri prodotti
>>Effetti dell'ondansetrone su altri farmaci. Non e' dimostrato che l'ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri medicinali comunemente somministrati in concomitanza con esso. Studi specifici hannoevidenziato che l'ondansetrone non interagisce con alcool, temazepam,furosemide, tramadolo, alfentanil, propofol e tiopentale. Tramadolo: l'ondansetrone puo' ridurre gli effetti analgesici del tramadolo. >>Effetti di altri farmaci sull'ondansetrone. L'ondansetrone e' metabolizzato da diversi enzimi epatici del citocromo P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2. Data la molteplicita' di enzimi metabolici in grado di metabolizzare l'ondansetrone, l'inibizione enzimatica o l'attivita' ridotta di un enzima (per esempio deficit genetico di CYP2D6) e' normalmente compensata da altri enzimi e dovrebbe determinare alterazioni minime o nonsignificative sulla clearance complessiva dell'ondansetrone o del dosaggio necessario. Fenitoina, carbamazepina e rifampicina: nei pazientisottoposti a trattamento con induttori potenti del CYP3A4 (ossia fenitoina, carbamazepina, e rifampicina), e' stato riscontrato un incremento della clearance orale dell'ondansetrone e una diminuzione delle sueconcentrazioni ematiche.
Forme Farmacologiche
- ondansetron b br 5f 2ml 2mg/ml
- ondansetron b br 10f 2ml2mg/ml
- ondansetron b br 5f 4ml 2mg/ml
- ondansetron b br 10f 4ml2mg/ml
- ondansetron b br 20f 4ml2mg/ml
- ondansetron b br 10fl100ml 8mg
- ondansetron b br 10fl50ml 8mg
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Conservazione del prodotto
Conservare la fiala nella confezione esterna per proteggerla dalla luce.