octaplas*infus sacca 200ml altre frazioni octapharma italy spa
Che cosa è octaplas infus sacca 200ml?
Octaplas soluzione per infusione prodotto da
octapharma italy spa
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Octaplas risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di succedanei del sangue e frazioni proteiche plasmatiche.
Contiene i principi attivi:
proteine plasmatiche umane
Composizione Qualitativa e Quantitativa: proteine plasmatiche umane 45 - 70 mg/ml.
Codice AIC: 034540017
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Le indicazioni del farmaco sono identiche a quelle del plasma fresco congelato (PFC): deficit combinati di fattori della coagulazione come coagulopatie dovuta a grave insufficienza epatica o trasfusioni massive; deficit isolati di fattori della coagulazione, in caso di non disponibilita' del concentrato dello specifico fattore; terapia sostitutivanel deficit di fattori della coagulazione, in situazioni di emergenzaquando non e' possibile una diagnosi di laboratorio specifica o quando non sia disponibile il concentrato di uno specifico fattore della coagulazione come ad esempio il fattore V o fattore XI,. Risoluzione dell'attivita' fibrinolitica e rapida risoluzione dell'effetto degli anticoagulanti orali (tipo cumarina o indanedione) quando l'azione della vitamina K e' insufficiente per riduzione della funzionalita' epatica oin situazioni di emergenza; Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), in genenre in associazione a plasmaferesi; in procedure di plasmaferesi intensive, il farmaco dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per correggere anomalie coagulative durante le emorragie gravi.
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Posologia
Il dosaggio dipende dalla situazione clinica e individuale e dalle patologie di base, ma 12-15 ml del farmaco/Kg di peso corporeo (per un incremento dei livelli del fattore di coagulazione del plasma del paziente di circa il 25%) rappresentano una dose di attacco generalmente accettata. E' importante monitorare la risposta, sia dal punto di vista clinico sia mediante misurazioni del tempo di protrombina (TP), tempo di tromboplastina parziale (TPP), e/o il dosaggio di specifici fattoridella coagulazione. Dosaggio per deficit di fattori della coagulazione: un effetto emostatico adeguato in emorragie di grado lieve e moderato o chirurgia minore in pazienti con deficit di fattori della coagulazione si ottiene normalmente dopo infusione di 5-20 ml del farmaco/Kg di peso corporeo (per un incremento del fattore carente del 10-33%). Nel caso di emorragie gravi o chirurgia maggiore, e' necessario consultare un esperto ematologo. Dosaggio per PTT ed emorragie in procedure intensive di plasmaferesi: in pazienti con PTT l'intero volume plasmatico dovrebbe essere sostituito con il mediciale. In caso di emorragie gravi durante procedure intensive di plasmaferesi e' necessario consultare un esperto ematologo. Modo di somministrazione: la somministrazione deve essere basata sulla compatibilita' di gruppo ABO. In casi di emergenza, Octaplas gruppo AB puo' essere considerato come plasma universale, in quanto puo' essere donato a tutti i pazienti. Il farmaco deveessere somministrato per infusione endovenosa dopo lo scongelamento, utilizzando un set per infusione con filtro. E' necessario operare in asepsi per tutta la durata dell'infusione. A causa del rischio di tossicita' del citrato, la velocita' di infusione non deve superare le 0,020-0,025 mmoli di citrato/Kg di peso corporeo/minuto, equivalente a +/- 1 ml Octaplas/Kg del peso corporeo/minuto. Gli effetti tossici del citrato possono essere ridotti al minimo somministrando calcio gluconato in un'altra vena.
Effetti indesiderati
Nel corso di studi clinici effettuati sono stati riportati i seguentieffetti collaterali: manifestazioni cutanee (rash, rash eritematosi eorticaria) sensazione di freddo/brividi con o senza febbre febbre isolata nausea con o senza vomito edema locale manifestazioni polmonari ipocalcemia reazioni anafilattoidi Le reazioni avverse sotto elencate sono notoriamente associate alla somministrazione di PFC e possono percio' verificarsi anche con il farmaco: sono comuni reazioni allergiche acute lievi (ad esempio orticaria, febbre, brividi, nausea, vomito, dolore addominale o dorso-lombare) per ipersensibilita' alle proteine infuse (>1/100); sono rare reazioni allergiche acute gravi (anafilattiche o anafilattoidi, caratterizzate per esempio da arrossamento cutaneo,ipotensione, dolore sottosternale, broncospasmo, dispnea, e collasso cardio-respiratorio) dovute ad ipersensiblita' alle proteine infuse o ad anticorpi anti-IgA (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOLa sicurezza di utilizzo in gravidanza non e' stata stabilita in studi clinici controllati. Il prodotto dovrebbe pertanto essere somministrato in gravidanza o durante l'allattamento soltanto se chiaramente indicato.
Indicazioni
Le indicazioni del farmaco sono identiche a quelle del plasma fresco congelato (PFC): deficit combinati di fattori della coagulazione come coagulopatie dovuta a grave insufficienza epatica o trasfusioni massive; deficit isolati di fattori della coagulazione, in caso di non disponibilita' del concentrato dello specifico fattore; terapia sostitutivanel deficit di fattori della coagulazione, in situazioni di emergenzaquando non e' possibile una diagnosi di laboratorio specifica o quando non sia disponibile il concentrato di uno specifico fattore della coagulazione come ad esempio il fattore V o fattore XI,. Risoluzione dell'attivita' fibrinolitica e rapida risoluzione dell'effetto degli anticoagulanti orali (tipo cumarina o indanedione) quando l'azione della vitamina K e' insufficiente per riduzione della funzionalita' epatica oin situazioni di emergenza; Porpora Trombotica Trombocitopenica (PTT), in genenre in associazione a plasmaferesi; in procedure di plasmaferesi intensive, il farmaco dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per correggere anomalie coagulative durante le emorragie gravi.
Controindicazioni ed effetti secondari
Le controindicazioni sono identiche a quelle del PFC. Deficit di IgA con presenza documentata di anticorpi anti-IgA. Deficit severo di proteina S.
Composizione ed Eccipienti
Sodio citrato diidrato, sodio diidrogeno fosfato, glicina, TNBP, triton X-100.
Avvertenze
Il prodotto deve essere utilizzato con cautela nelle seguenti condizioni: deficit di IgA, allergia alle proteine plasmatiche, precedenti reazioni note a PFC, scompenso cardiaco latente o manifesto, edema polmonare. Il prodotto deve essere utilizzato con attenzione nei pazienti con rischio di complicazioni trombotiche a causa di un potenziale aumento del rischio di trombo embolia venosa conseguente a riduzione di attivita' della proteina S relativa al farmaco comparata con il plasma fresco congelato di un singolo donatore. Il medicinale non deve essere utilizzato come plasma expander in pazienti in cui non sia stata documentata alcuna carenza di fattori della coagulazione. Il prodotto non deve essere usato in caso di emorragia causata da malattia di von Willebrand (vWD) o altri deficit coagulativi quando siano disponibili i concentrati degli specifici fattori. Il medicinale non deve essere usato per correggere l'iperfibrinolisi da deficit dell'inibitore della plasmina, alpha2 antiplasmina, poiche' la diluizione con plasma S/D trattato(che contiene bassi livelli di alpha2 antiplasmina) potrebbe pertantoridurre i livelli di alpha 2 antiplasmina. Speciale attenzione deve essere riservata ai sintomi di una tendenza ad una emorraggia eccessivanei pazienti che potrebbero richiedere una trasfusione massiva, come ad esempio nel trapianto dio fegato o in altre condizioni con disturbicomplessi dell'emostasi. Quando si somministrano prodotti medicinali preparati da plasma o sangue umano, non si puo' totalmente escludere il rischio di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Cio' si applica anche a patogeni di origine al momento ignota.Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi e' tuttavia ridotto da: Selezione dei donatori attraverso la anamnesi e selezione di ciascuna donazione e del pool plasmatici per i tre maggiori viruspatogeni HIV, HCV, HBV. Test per ciascun pool di plasma del genoma HCV: procedure di inattivazione/rimozione incluse nel processo di produzione, che sono stati validati da modelli virali e sono considerate efficaci per HIV, HBV ed HCV Le procedure di in attivazione/rimozione virale possono avere un valore limitato contro virus ad envelope non lipidico come per l' HAV ed il Parvo Virus B19. Infatti la trasmissione del Parvo Virus B19 e' stata riportata dopo l'uso di plasma S/D trattato, nonostante la presenza di anticorpi neutralizzanti. Il Parvo Virus B19 puo' gravemente infettare le donne gravide siero negative o individui immuno compromessi o pazientio con aumentato turn-over delle emazia, pertanto il farmaco in questi casi dovrebbe essere somministrato solo se strettamente necessario. Un massimo di 1520 donazioni singole sono utilizzate per la produzione del farmaco. Il medicinale e' prodotto da plasma contenente un livello minimo di anticorpi specifici neutralizzanti l'HAV. Un possibile rischio infettivo da virus privi di envelope dovrebbe essere valutato rispetto ai benefici dell'inattivazione, divirus ad envelope Per quei pazienti che ricevono regolarmente prodotti derivato da sangue o plasma umano si dovrebbero prendere in considerazione appropriate vaccinazioni (per esempio contro HAV ed HBV). lipidico come ad esempio l' HIV, HBV, HCV, mediante il trattamento S/D. Perquei pazienti che ricevono regolarmente prodotti derivati da sangue oplasma umano si dovrebbero prendere in considerazione appropriate vaccinazioni (per esempio contro HAV ed HBV). La somministrazione del prodotto deve essere basata sulla compatibilita' di gruppo ABO. In casi di emergenza, Octaplas gruppo AB puo' essere considerato come plasma universale, dato che puo' essere somministrato a ciascun paziente. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione. In caso di shock o reazione anafilattica, l'infusione deve essere interrotta immediatamente. Il paziente dovrebbe essere trattato seguendo le linee guida per la terapia dello shock. I dati sull'uso del farmaco nei nati prematuri sono molto limitati, pertanto, il prodotto dovrebbe essere somministrato soltanto se i benefici sono chiaramente evidenti rispetto ai potenziali rischi.
Gravidanza e Allattamento
La sicurezza di utilizzo in gravidanza non e' stata stabilita in studi clinici controllati. Il prodotto dovrebbe pertanto essere somministrato in gravidanza o durante l'allattamento soltanto se chiaramente indicato.
Interazioni con altri prodotti
Durante gli studi clinici, il farmaco e' stato somministrato in associazione con vari medicamenti, e non sono state identificate interazioni. Le incompatibilita' sono identiche a quelle per il PFC: il medicinale non deve essere miscelato con altri farmaci dato per la possibilita' di inattivazione o precipitazione. Il prodotto puo' essere mescolatocon globuli rossi e piastrine; per evitare la formazione di coaguli, soluzioni contenenti calcio non devono essere somministrate tramite lastessa linea; sono sconosciute interazioni con altri farmaci.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Il prodotto congelato dovrebbe essere conservato e trasportato a temperatura <= 18 gradi C.