nortimil*im 10f 2ml 25mg desipramina chiesi farmaceutici spa
Che cosa è nortimil im 10f 2ml 25mg?
Nortimil preparazione iniettabile prodotto da
chiesi farmaceutici spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Nortimil risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antidepressivo triciclico.
Contiene i principi attivi:
desipramina cloridrato
Codice AIC: 021246032
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Il prodotto e' indicato per il trattamento della depressione di qualsiasi forma e gravita', su cui agisce in modo rapido e potente. Trova quindi indicazione nelle depressioni endogene; psicosi maniaco-depressive; depressioni psicoreattive e neurotiche; depressioni dovute a processi in-volutivi, nel climaterio, nell'eta' senile; stati distimici depressivi a carattere ipocondriaco e cicli-co degli schizofrenici.
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Posologia
Somministrazione orale. Sono possibili due schemi di trattamento, unoa bassi dosaggi, il secondo a dosi piu' elevate. La scelta dell'uno odell'altro dipende dalle condizioni somatiche del malato, dall'intensita' della sintomatologia depressiva, dall'insorgenza di effetti collaterali. Trattamento a bassi dosaggi: iniziare con 10 mg al giorno; raggiungere in 3-4 giorni una dose media di 75 mg al giorno con punte massime di 100 mg. Tale dose deve essere mantenuta per almeno tre settimane, per poter ottenere una risposta sicura dal paziente. Trattamento adosi piu' elevate: iniziare con 25 mg al giorno; raggiungere in 3-6 giorni la dose media di 100-150 mg al giorno, arrivando eventualmente adosaggi giornalieri attorno ai 200 mg; ridurre gradualmente tale dosedurante il periodo di mantenimento, stabilizzandola intorno ai 100 mgal giorno. Tale dose di mantenimento deve essere continuata per almeno tre settimane. Questi dosaggi sono da usarsi preferibilmente in malati ricoverati. Somministrazione intramuscolare. I pazienti ricoverati che richiedessero una terapia d'attacco possono essere trattati con iniezioni intramuscolari per 10-15 giorni. La dose iniziale e' di una fiala (25 mg) ripetuta da una a tre volte nella giornata (dose totale massima 75 mg pro die). In caso di necessita' questa dose puo' essere aumentata gradualmente fino a 6 fiale (150 mg complessivi). Quando l'effetto e' comparso, si passa gradualmente alla via orale, somministrandodosi che assicurino il mantenimento dei risultati raggiunti. Somministrazione endovenosa (infusione "goccia a goccia"). La somministrazionedel farmaco deve essere praticata in pazienti ricoverati, preferibilmente di primo mattino. Solamente nei casi gravi con buona tolleranza si puo' effettuare una seconda somministrazione nel primo pomeriggio, dopo un pasto leggero. Il prodotto va sempre somministrato previa diluizione in soluzione fisiologica (o eventualmente soluzione glucosata) per infusione lenta goccia a goccia. Velocita' di infusione: 40 gocce/min. Durante l'infusione dovranno essere controllati i sintomi soggettivi, la pressione arteriosa e la frequenza del polso. La terapia puo' essere attuata sia somministrando una dose fissa (1-3 fiale di Nortimilal giorno) per tutta la durata della terapia, sia adottando il seguente schema di somministrazione: 1 e 2 giorno: 1 fiala (25 mg) di Nortimil in 250 ml di soluzione fisiologica; 3 e 4 giorno: 2 fiale (50 mg) di Nortimil in 250 ml di soluzione fisiologica; 5 e 6 giorno: 3 fiale (75 mg) di Nortimil in 500 ml di soluzione fisiologica. Quindi: 3 o piu' fiale in 500 ml di soluzione fisiologica. La dose massima consigliata e' di 6 fiale (150 mg) di prodotto in 500 ml di soluzione fisiologica. Nel caso di forme gravi il tempo di applicazione del suddetto schema di somministrazione puo' essere dimezzato. Quando l'effetto e' comparso, si passa gradualmente alla via orale somministrando dosi che assicurino il mantenimento dei risultati raggiunti. Nel trattamento di pazienti anziani e negli adolescenti la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico, che dovra' valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.
Effetti indesiderati
E' da tenere presente che l'esperienza effettuata con vari timolettici ed antidepressivi triciclici, considerata nel suo complesso e con particolare riguardo ai farmaci di questo gruppo di uso piu' antico e sui quali si dispone quindi di una maggiore quantita' di informazione, ha eviden-ziato una serie di effetti collaterali, alcuni segnalati piu'comunemente, altri solo occasionalmente con l'uso di questo o di quelfarmaco spesso somministrato in dosi molto elevate e talora senza chesi sia potuta accertare la sicurezza del nesso. Gli effetti collaterali di piu' comune osservazione sono quelli collegati con le proprieta'anticoli-nergiche di detti farmaci e quelli a carico del SNC: secchezza delle fauci, disturbi dell'accomo-dazione, midriasi, stipsi, astenia, tachicardia, palpitazioni, vertigini, ronzii, cefalea, sonnolenza. A seguito dell'uso di dosi elevate sono stati riferiti tremori lievi ogravi e persistenti, atassia, in-coordinazione motoria, parestesie, neuropatie periferiche, manifestazioni allergiche con eru-zioni cutanee, fotosensibilizzazione, edema del volto o della lingua e, eccezionalmente, gine-comastia nell'uomo, galattorrea nella donna. Slittamenti distati depressivi verso stati di eccita-zione sono stati segnalati in soggetti paranoici o subdeliranti, specie se anziani, con stati confusionali, allucinazioni, ansia, insonnia. Le manifestazioni psicotiche possono essere trattate con fenotiazinici senza sostanziale pregiudiziodel trattamento antidepressivo. Rari: ideazione/comportamento suicidario. In casi rari sono state osservate turbe dell'EEG. Anche se con l'uso di qualche farmaco del gruppo sono stati occasionalmente segnalatiper lo piu' in sede di sovradosaggio, i seguenti sintomi non si sono potuti collocare in un sicuro rapporto di causa ed effetto con il trattamento antidepressivo: disturbi a carico dell'apparato digerente quali nausea, vomito, stomatite, adeniti sublinguali o parotidee, diarrea,dolori addominali, ittero (l'osservazione di variazioni importanti dei tassi delle transaminasi deve indurre pero' alla interruzione del trattamento); agranulocitosi, porpora trombocitopenica, ritenzione urinaria, ileo paralitico; alopecia, alterazioni della libido, variazioni del peso corporeo o dei livelli glicemici; a carico dell'apparato cardiovascolare, specie nei soggetti anziani, alterazioni dell'ECG, blocco cardiaco, infarto miocardico, ictus.
Indicazioni
Il prodotto e' indicato per il trattamento della depressione di qualsiasi forma e gravita', su cui agisce in modo rapido e potente. Trova quindi indicazione nelle depressioni endogene; psicosi maniaco-depressive; depressioni psicoreattive e neurotiche; depressioni dovute a processi in-volutivi, nel climaterio, nell'eta' senile; stati distimici depressivi a carattere ipocondriaco e cicli-co degli schizofrenici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' specifica gia' nota; sono stati riferiti casi di allergicita' crociata con altri farmaci a struttura chimica analoga. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Miastenia grave. Gravidanza. Pe-riodo di recupero post-infartuale. Epatopatie gravi. Onde evitare manifestazioni anche gravi, fino alle convulsioni, al coma ed all'exitus, il farmaco non deve essere somministrato in asso-ciazione ad inibitori della monoaminoossidasi, ne' prima che siano trascorse almeno due set-timane dall'interruzione di un trattamento precedente con detti farmaci. Nel caso che necessiti un intervento chirurgico, occorre interrompere la somministrazione almeno 5 giorni prima. Poiche' non e' stata stabilita l'efficacia e la sicurezza della desipramina nei bambini, l'uso del prodotto e' controindicato nei soggetti al di sotto di 12 anni.
Avvertenze
In tutti i casi seguenti e cioe' in soggetti con anamnesi di epilessia o di fatti convulsivi, nei car-diopazienti specie se anziani, nell'arteriosclerosi cerebrale, nei pazienti con una storia di riten-zione urinaria o di ostruzione intestinale o di stenosi pilorica, nei nefro- ed epatopazienti gravi, negli ipertiroidei ed in coloro che sono in corso di trattamento con ormoni tiroidei, la condotta della terapia deveessere improntata a particolare cautela. La brusca interruzione del trattamento con il farmaco puo' provocare una sintomatologia carat-terizzata essenzialmente da una ricaduta con malessere, nausea, cefalea, mialgia che, peral-tro, non e' stata riferita a dipendenza. Da usare sotto il diretto controllo del medico. Uso nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni. Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzati per il trattamento di bambini e adole-scenti sotto i 18 anni.Gli studi condotti nella depressione in bambini di questo gruppo di eta' non hanno dimostrato l'efficacia per questa classe di farmaci. Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita,la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Suicidio/ideazione suicidarla: la depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suici-dio (suicidio/eventi correlati). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante leprime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive,i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. È esperienza clinica in generale che il rischio di suicidio puó aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali il prodotto e' prescritto possono anche essere asso-ciate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivomaggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite duranteil trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio mag-giore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di etá inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispetto al placebo. La terapia farmacologica con antidepressivi deve sempre essere associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose.I pazienti (o chi si prende cura di loro) dovrebbero essere avvertitidella necessitá di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di qualsiasi comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi di eta'.
Gravidanza e Allattamento
Da non usare in caso di gravidanza accertata o presunta.
Interazioni con altri prodotti
L'uso di alcool durante il trattamento dovrebbe essere evitato perche' il farmaco puo' potenziarne gli effetti. L'associazione con altri psicofarmaci, anticolinergici, antistaminici o simpaticomimetici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. L'azione antiipertensiva della guanetidina e dei farmaci simili, della metildopa e della reserpina puo' essere bloccata.