normosang*inf ev4f 10ml25mg/ml emina recordati rare diseases it.srl
Che cosa è normosang inf ev4f 10ml25mg/ml?
Normosang soluzione per infusione conc prodotto da
recordati rare diseases it.srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Normosang risulta
disponibile solo nelle farmaice ospedaliere o specialistico
E' utilizzato per la cura di agenti ematologici.
Contiene i principi attivi:
emina
Composizione Qualitativa e Quantitativa: emina umana: 25 mg/ml. una fiala da 10 ml contiene 250 mg di emina umana. dopo la diluizione di una fiala da 10 ml in 100 ml di soluzione di sodio cloruro (nacl) allo 0,9%, la soluzione diluita contiene 2273 mcg per ml di emina umana.
Codice AIC: 034543013
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento delle crisi acute di porfiria epatica (porfiria acuta intermittente, porfiria variegata, coproporfiria ereditaria).
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
La dose quotidiana raccomandata e' di 3 mg/kg una volta al giorno perquattro giorni, diluita in 100 mL di soluzione di sodio cloruro allo 0,9% in un flacone di vetro e somministrata per infusione endovenosa, nell'arco di almeno 30 minuti, in una grande vena dell'avambraccio o centrale utilizzando un filtro in linea. La dose non deve superare i 250 mg (1 fiala) al giorno. Eccezionalmente il trattamento puo' essere ripetuto, con il controllo costante dei parametri biochimici, in caso di risposta inadeguata al primo ciclo terapeutico. Pazienti anziani: non e' necessario un aggiustamento della dose. Bambini e adolescenti: lecrisi di porfiria sono rare nei bambini, ma l'esperienza limitata nella tirosinemia indica che e' prudente utilizzare una dose non superiore a 3 mg/kg al giorno per 4 giorni, somministrata con le stesse precauzioni previste per gli adulti. Modo di somministrazione: le infusioni devono essere somministrate in una grande vena dell'avambraccio o centrale nell'arco di almeno 30 minuti. Dopo l'infusione, si deve risciacquare la vena con 100 mL di NaCl allo 0.9%. Si raccomanda di lavare inizialmente la vena con 3 o 4 iniezioni in bolo di 10 mL di NaCl allo 0,9%; dopodiche' il volume rimanente di soluzione salina puo' essere somministrato con infusione di 10-15 minuti.
Effetti indesiderati
I piu' comuni effetti indesiderati da farmaci sono le reazioni a livello del sito di infusione, che si verificano se l'infusione viene praticata in vene troppo piccole. Le reazioni avverse segnalate sono elencate di seguito, per sistema organico e frequenza. La frequenza e' definita come:molto comune (> 10%); comune (1-10%); non comune (0,1-1%), rara (0,01-0,1%). Alterazioni del sistema immunitario. Rare: reazione anafilattoide, ipersensibilita' (come dermatite da farmaci ed edema della lingua). Alterazioni del sistema vascolare. Molto comuni: deterioramento dell'accesso venoso. Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Comuni: flebite, dolore o gonfiore in corrispondenza del sito di infusione; Rari: febbre. Indagini diagnostiche. Non comuni: aumento della ferritina sierica. Un aumento delle concentrazioni di ferritina sierica e' stato segnalato dopo diversi anni di trattamento con infusioni ripetute, a indicare un possibile sovraccarico di ferro. Esperienza post-marketing. Disordini del sistema nervoso: frequenza sconosciuta: cefalea.
Indicazioni
Trattamento delle crisi acute di porfiria epatica (porfiria acuta intermittente, porfiria variegata, coproporfiria ereditaria).
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Composizione ed Eccipienti
Arginina, etanolo 96%, propilenglicole, acqua per preparazioni iniettabili.
Avvertenze
Prima dell'inizio del trattamento, e' necessario che la crisi di porfiria epatica venga confermata da una serie di parametri clinici e biologici: anamnesi individuale o familiare positiva, segni clinici indicativi, determinazione quantitativa dell'acido delta-aminolevulinico e del porfobilinogeno nelle urine (da preferirsi ai test classici di WATSON-SCHWARTZ o HOESCH, che sono considerati meno affidabili). L'inizio tempestivo del trattamento dopo l'inizio della crisi ne aumenta l'efficacia. Come risultato delle infusioni del farmaco, i dolori addominalie gli altri sintomi gastrointestinali scompaiono generalmente in 2-4 giorni. Viceversa, le complicanze neurologiche (quali paralisi e disturbi psicologici) sono meno influenzate dal trattamento stesso. Dato che le crisi di porfiria sono spesso associate a varie manifestazioni cardiovascolari e neurologiche, e' necessario che il paziente venga opportunamente monitorato. E' importante inoltre avvertire i pazienti del rischio che le crisi vengano peggiorate o scatenate dal digiuno o dall'assunzione di alcuni medicinali (in particolare estrogeni, barbiturici e steroidi), in quanto, aumentando la richiesta epatica di eme, sonoin grado di indurre indirettamente l'attivita' della delta-aminolevulinico sintetasi. Dato che la soluzione diluita e' ipertonica, deve essere somministrata esclusivamente tramite un'infusione endovenosa moltolenta. Allo scopo di prevenire irritazioni a livello venoso, l'infusione deve essere effettuata in non meno di 30 minuti in una grande venadell'avambraccio o centrale. Dopo infusioni ripetute, sono state osservate alterazioni delle vene periferiche; cio' puo' impedire l'utilizzo di queste vene per infusioni successive e richiedere l'utilizzo di un accesso venoso centrale. Si consiglia pertanto di risciacquare la vena con 100 mL di NaCl allo 0,9% dopo l'infusione. A seguito di infusioni ripetute, e' stato riportato un aumento delle concentrazioni di ferritina sierica. Si raccomanda pertanto di misurare la ferritina sierica a intervalli regolari per monitorare le riserve organiche di ferro. Se necessario, si deve ricorrere ad altre metodiche analitiche e misure terapeutiche. Il colore scuro del medicinale puo' conferire al plasma una colorazione insolita. Le misure standard atte a prevenire le infezioni associate all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening dellesingole donazioni per l'individuazione di marker specifici e l'adozione di passaggi produttivi efficaci nell'inattivare/rimuovere eventualivirus. Nonostante queste precauzioni, la somministrazione di prodottimedicinali preparati da sangue o plasma umano non puo' essere considerata esente dal rischio di trasmissione di agenti infettivi. Il rischio e' esteso anche ai virus sconosciuti o emergenti e ad altri patogeni. Le misure adottate sono ritenute efficaci per i virus capsulati quali HIV, HBV e HCV. Quando e' somministrato a un paziente, e' fortementeraccomandata la registrazione del nome e del numero di lotto del prodotto, al fine di mantenere un legame tra soggetto trattato e lotto di produzione. Contiene 1 g di etanolo (96%) per una fiala di 10 mL. Cio'puo' essere dannoso per le persone che soffrono di epatopatie, alcolismo, epilessia, lesioni o malattie cerebrali e per le donne in stato di gravidanza e i bambini. Il contenuto di etanolo puo' modificare o aumentare l'effetto di altri medicinali. Non deve essere utilizzato cometrattamento preventivo, dal momento che i dati disponibili sono limitati e che la somministrazione a lungo termine di infusioni periodiche comporta il rischio di sovraccarico di ferro. In aggiunta al trattamento con Normosang e alle altre misure necessarie, quali l'eliminazione dei fattori scatenanti, si raccomanda di assicurare un apporto sufficiente di carboidrati.
Gravidanza e Allattamento
In assenza di dati sperimentali e clinici specifici, i rischi associati all'assunzione durante la gravidanza non sono definiti. Ad oggi, tuttavia, non sono state osservate conseguenze nei neonati le cui madri sono state trattate con Normosang durante la gravidanza. Non sono disponibili studi con Normosang durante l'allattamento. Tuttavia, dato chenumerose sostanze vengono escrete nel latte materno, si consiglia prudenza nella somministrazione durante l'allattamento. A causa degli scarsi dati disponibili, non puo' essere raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento se non in caso di assoluta necessita'.
Interazioni con altri prodotti
Nel corso della terapia l'attivita' enzimatica degli enzimi P450 aumenta. Il metabolismo dei farmaci metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 (quali estrogeni, barbiturici e steroidi), somministrati in concomitanza, puo' aumentare durante l'assunzione, comportando un'esposizione sistemica inferiore.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare in frigorifero (2-8 gradi C). Tenere la fiala nell'imballaggio esterno per tenerla al riparo dalla luce.