noritren 30 compresse rivestite 10mg lundbeck italia spa
Che cosa è noritren 30cpr riv 10mg?
Noritren compresse rivestite prodotto da
lundbeck italia spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Noritren risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antidepressivi.
Contiene i principi attivi:
nortriptilina cloridrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: nortriptilina.
Codice AIC: 021153010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Episodi di depressione maggiore, singoli o ricorrenti. Disturbo depressivo maggiore.
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Posologia
Si consiglia di iniziare con una dose bassa e aumentare gradualmente,osservando con cura la risposta clinica ed eventuali evidenze di intolleranza. Dosi superiori a 150 mg al giorno vanno preferibilmente limitate ai pazienti ospedalizzati (fino a 200-250 mg). Adulti: inizialmente 25 o 50 mg una volta al giorno somministrati al mattino oppure 25 mg 2-3 volte al giorno, aumentati gradualmente, se necessario, di 25 mga giorni alterni fino a 100- 150 mg una volta al giorno oppure 50 mg 2-3 volte al giorno (raramente 200 mg al giorno ai pazienti ospedalizzati). Le dosi aggiuntive vanno somministrate principalmente al mattino. La dose di mantenimento e' uguale alla dose terapeutica ottimale. >>Pazienti anziani. Pazienti di oltre 60 anni: inizialmente 10 mg 2-3 volte al giorno oppure 25 mg una volta al giorno, aumentati gradualmente, se necessario, a giorni alterni fino a 150 mg al giorno. Le dosi aggiuntive vanno somministrate principalmente al mattino. La dose di mantenimento e' uguale alla dose terapeutica ottimale. Bambini e adolescenti (<18 anni): l'uso del farmaco non e' raccomandato nei bambini e adolescenti a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. Ridotta funzionalita' renale: nortriptilina puo' essere somministrata alle dosi usuali ai pazienti con insufficienza renale. Ridotta funzionalita' epatica: e' consigliabile un'attenta scelta della dose e, se possibile, una misurazione del livello del farmaco nel siero. L'effetto antidepressivo di solito si manifesta dopo 2-4 settimane. Il trattamento con antidepressivi e' sintomatico e, pertanto, deve esser continuato per un periodo di tempo appropriato, in genere fino a 6 mesi dopo la remissione per prevenire le recidive. In pazienti con depressionericorrente (unipolare) puo' essere necessario continuare la terapia di mantenimento per alcuni anni al fine di prevenire nuovi episodi. Quando si interrompe la terapia, il farmaco deve essere sospeso gradualmente nel corso di alcune settimane. Gli incrementi delle dosi vanno preferibilmente effettuati al mattino. Le compresse vanno deglutite con acqua.
Effetti indesiderati
Nortriptilina puo' indurre effetti indesiderati simili a quelli deglialtri antidepressivi triciclici. Alcuni degli effetti indesiderati citati di seguito possono anche essere sintomi della depressione che, ingenere, si attenuano con il miglioramento dello stato depressivo. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100a =1/1.000 a =1/10.000 a <=1/1.000), molto rara (GRAVIDANZA E ALLATTAMENTONortriptilina non deve essere usata durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'uso di dosi elevate di antidepressivi triciclici durante il III trimestre di gravidanza puo' causare effetti nel neonato, inclusi disturbi neurocomportamentali. Nei neonati e' stata segnalata letargia con amitriptilina e ritenzione urinaria con nortriptilina (metabolita dell'amitriptilina) quando somministrate a donne in gravidanza fino al momento del parto. Poiche' nortriptilina e' escreta in basse concentrazioni con il latte materno, e' improbabile che interessi il neonato quando assunta in dosi terapeutiche. La dose ingerita dalneonato e' circa il 2% della dose giornaliera materna correlata al peso (in mg/kg). L'allattamento puo' essere continuato durante la terapia con nortriptilina se considerata di importanza clinica, se strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rischio/beneficio, ma si raccomanda di tenere il neonato sotto osservazione, specialmente nelle prime 4 settimane dopo la nascita.
Indicazioni
Episodi di depressione maggiore, singoli o ricorrenti. Disturbo depressivo maggiore.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Infarto miocardico recente. Qualsiasi grado di blocco della conduzione cardiaca o disturbi del ritmo cardiaco ed insufficienza coronarica. E' controindicato: glaucoma ad angolo chiuso; avvelenamento acuto da alcool e barbiturici; ritenzione urinaria; trattamento concomitantecon anti-MAO (inibitori della monoamino-ossidasi).
Composizione ed Eccipienti
Nucleo della compressa: amido di mais, gelatina, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, lattosio. Rivestimento: talco, gomma arabica, silice colloidale, magnesio carbonato, titanio biossido, cetil palmitato, saccarosio, mix E-110, E-104 (compresse da 25 mg).
Avvertenze
Nortriptilina non deve essere somministrata in concomitanza con anti-MAO. La contemporanea somministrazione di nortriptilina ed anti-MAO puo' provocare la sindrome serotoninergica. Nortriptilina non deve essere somministrata a pazienti che ricevono inibitori delle monoamino-ossidasi (anti-MAO). Il trattamento con nortriptilina puo' essere istituito 14 giorni dopo la sospensione di anti-MAO non-selettivi irreversibili ed almeno un giorno dopo la sospensione di moclobemide reversibile. Il trattamento con anti- MAO puo' essere istituito 14 giorni dopo la sospensione di nortriptilina. E' possibile che si manifestino aritmie cardiache con dosi alte, anche in pazienti con malattia pre-esistente che assumono una dose normale. Nortriptilina deve essere usata con cautela in pazienti affetti da disturbi convulsivi, ipertrofia prostatica,ipertiroidismo, sintomatologia paranoide e malattia epatica o cardiovascolare avanzata. La depressione e' associata ad un aumentato rischiodi pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamentoo in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Altre patologie psichiatriche per le quali il farmaco e' prescritto possono anche essere associate ad un aumentato rischio di comportamento suicidario. Inoltre, queste patologie possono essere associate al disturbo depressivo maggiore. Quando si trattano pazienti con disturbi depressivi maggiori si devono, pertanto, osservare le stesse precauzioni seguite durante il trattamento di pazienti con altre patologie psichiatriche. Pazienti con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, o che manifestano un grado significativodi ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono a rischio maggiore di ideazione suicidaria o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con farmaci antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nella fascia di eta'inferiore a 25 anni dei pazienti trattati con antidepressivi rispettoal placebo. La terapia farmacologica con antidepressivi deve essere sempre associata ad una stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti dovrebbero essere avvertiti della necessita' di monitorare e di riportare immediatamente al proprio medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l'insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di cambiamenti comportamentali. Gli antidepressivi triciclici non devono essere utilizzatiper il trattamento di bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni. Gli studi condotti nella depressione in bambini di questo gruppo di eta'non hanno dimostrato l'efficacia per questa classe di farmaci. Studi con altri antidepressivi hanno messo in evidenza rischio di suicidio, autolesionismo e ostilita' correlato con tali farmaci. Tale rischio puo' verificarsi anche con gli antidepressivi triciclici. Inoltre, gli antidepressivi triciclici sono associati ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi d'eta'. Deve essere tenuto presente che non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nei bambini e negli adolescenti riguardanti la crescita, la maturazione e lo sviluppo cognitivo e comportamentale. Il trattamento con il farmaco e' associato ad un rischio di eventi avversi cardiovascolari in tutti i gruppi d'eta'. E' necessaria molta cautela se si somministra nortriptilina a pazienti ipertiroidei o a pazienti che assumono farmaci per la tiroide, poiche' possono sviluppare aritmie cardiache. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili all'ipotensione ortostatica ma nortriptilina ha minori probabilita' di provocare ipotensione ortostatica rispetto ad altri antidepressivi triciclici. Nei soggetti maniaco-depressivi puo' verificarsi il passaggio alla fase maniacale; nortriptilina deve essere sospesa se il paziente entra in una fase maniacale. Quandonortriptilina viene assunta per una componente depressiva della schizofrenia, i sintomi psicotici possono aggravarsi. In questi casi nortriptilina deve essere prescritta con grande cautela e assunta in associazione ad un neurolettico, prestando attenzione alle interazioni farmacologiche. In pazienti con la rara affezione di camera anteriore poco profonda ed angolo iridocorneale chiuso puo' provocare attacchi di glaucoma acuto a causa della dilatazione della pupilla. Gli anestetici somministrati durante la terapia con antidepressivi triciclici possono aumentare il rischio di aritmia ed ipotensione. Quando e' possibile, si consiglia di sospendere nortriptilina diversi giorni prima dell'intervento chirurgico; in caso contrario, e' necessario comunicare all'anestesista che il paziente e' in trattamento con nortriptilina. Nortriptilina puo' modificare le risposte all'insulina e al glucosio rendendo necessario un aggiustamento della terapia antidiabetica in pazienti diabetici, inoltre la malattia depressiva di per se' puo' influenzare l'equilibrio glicemico dei pazienti. E' stata segnalata iperpiressia con antidepressivi triciclici somministrati in concomitanza con anticolinergici o neurolettici, specialmente in periodi caldi. Dopo una prolungata somministrazione, la brusca interruzione della terapia puo' causare sintomi da sospensione che si manifestano con cefalea, malessere, insonnia ed irritabilita'. Questi sintomi non sono indicativi di dipendenza. Il medicinale contiene lattosio e saccarosio.
Gravidanza e Allattamento
Nortriptilina non deve essere usata durante la gravidanza a meno che strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. L'uso di dosi elevate di antidepressivi triciclici durante il III trimestre di gravidanza puo' causare effetti nel neonato, inclusi disturbi neurocomportamentali. Nei neonati e' stata segnalata letargia con amitriptilina e ritenzione urinaria con nortriptilina (metabolita dell'amitriptilina) quando somministrate a donne in gravidanza fino al momento del parto. Poiche' nortriptilina e' escreta in basse concentrazioni con il latte materno, e' improbabile che interessi il neonato quando assunta in dosi terapeutiche. La dose ingerita dalneonato e' circa il 2% della dose giornaliera materna correlata al peso (in mg/kg). L'allattamento puo' essere continuato durante la terapia con nortriptilina se considerata di importanza clinica, se strettamente necessario e solo dopo un'attenta valutazione del rischio/beneficio, ma si raccomanda di tenere il neonato sotto osservazione, specialmente nelle prime 4 settimane dopo la nascita.
Interazioni con altri prodotti
>>Associazioni controindicate. Anti-MAO (Inibitore delle MAO-A selettivo reversibile (moclobemide) e Inibitore delle MAO-B selettivo irreversibile (selegilina)), per evitare il rischio di sviluppare una sindrome serotonininergica. >>Associazioni sconsigliate. Simpaticomimetici: nortriptilina puo' potenziare gli effetti cardiovascolari di adrenalina, di efedrina, di isoprenalina, di noradrenalina, di fenilefrina e difenilpropanolamina (ad esempio contenuti in anestetici locali e generali e decongestionanti nasali). Bloccanti adrenergici: gli antidepressivi triciclici possono contrastare gli effetti antiipertensivi dei seguenti medicinali: guanetidina, betanidina, reserpina, clonidina e metildopa. E' consigliabile rivedere tutta la terapia anti-ipertensiva durante il trattamento con antidepressivi triciclici. Anticolinergici: gli antidepressivi triciclici possono potenziare gli effetti di questi farmaci sull'occhio, sul sistema nervoso centrale, sull'intestino e sulla vescica. Evitare l'uso concomitante di questi farmaci poiche' possono aumentare il rischio di insorgenza di effetti indesiderati come ileo paralitico o iperpiressia. Farmaci che prolungano l'intervallo QT, compresi gli antiaritmici come chinidina, gli antistaminici astemizolo e terfenadina, alcuni antipsicotici (in particolare pimozide e sertindolo), cisapride, alofentrina e sotalolo, poiche' possono aumentare il rischio di aritmie ventricolari se assunti in concomitanza con antidepressivi triciclici. Antimicotici come fluconazolo e terbinafina aumentano le concentrazioni sieriche di triciclici e relativa tossicita'. Sisono verificate sincopi e torsades de pointes. >>Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Agenti che deprimono il sistema nervosocentrale: nortriptilina puo' potenziare gli effetti sedativi dell'alcool, dei barbiturici e di altri depressori del sistema nervoso centrale. Influenza di altri medicinali sulla farmacocinetica degli antidepressivi triciclici: gli antidepressivi triciclici, inclusa nortriptilina, sono metabolizzati dall'isoenzima CYP2D6 del citocromo epatico P450.Il CYP2D6 e' polimorfo nella popolazione e l'isoenzima puo' essere inibito da diversi farmaci psicotropi ed altri medicinali come ad esempio, neurolettici, inibitori del reuptake della serotonina eccetto citalopram (che e' un inibitore molto debole), beta-bloccanti ed antiaritmici piu' recenti. Questi farmaci possono provocare sostanziali diminuzioni del metabolismo dei triciclici e marcati aumenti delle concentrazioni plasmatiche. I barbiturici ed altri induttori enzimatici possono abbassare i livelli plasmatici degli antidepressivi triciclici e ridurre la risposta anti-depressiva. Cimetidina, metilfenidato e calcio- antagonisti aumentano i livelli plasmatici dei triciclici e la relativa tossicita'. Gli antidepressivi triciclici ed i neurolettici inibiscono reciprocamente il loro metabolismo; questo puo' comportare un abbassamento della soglia convulsiva con conseguente crisi. Puo' essere necessario aggiustare il dosaggio di questi medicinali. E' stato osservato che gli antimicotici, come fluconazolo e terbinafina, aumentano i livelli sierici di amitriptilina e di nortriptilina.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.