nimesulide act 30 compresse 100mg nimesulide actavis italy spa
Che cosa è nimesulide act 30cpr 100mg?
Nimesulide act compresse prodotto da
actavis italy spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Nimesulide act risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei.
Contiene i principi attivi:
nimesulide
Composizione Qualitativa e Quantitativa: nimesulide.
Codice AIC: 028510016
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento del dolore acuto. Trattamento sintomatico dell'osteoartrite dolorosa. Dismenorrea primaria. Il nimesulide va prescritto esclusivamente come trattamento di seconda linea. La decisione di prescriverenimesulide deve essere basata su una valutazione dei rischi complessivi del singolo paziente.
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Posologia
Farmaco 100 mg compresse (o 100 mg granulato per sospensione orale) deve essere usato per il minor tempo possibile in base alle esigenze cliniche. Inoltre, gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la dose minima efficace per il minor tempo possibile necessario a controllare i sintomi. La durata massima di un ciclo di trattamento con nimesulide e' di 15 giorni. Adulti: 100 mg due volte al giorno dopo i pasti. Anziani: nei pazienti anziani non occorre ridurre la dose giornaliera. Bambini (CONSERVAZIONENessuna speciale precauzione per la conservazione.AVVERTENZEL'uso del farmaco 100 mg compresse deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la minima dose efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi. Effetti epatici: in rari casi e' stata riportata un'associazione tra il farmaco e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni casi fatali molto rari. I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche o ipazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalita' epatica devono sospendere il trattamento. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco. Nel caso in cui compaiono febbre e/o sintomi influenzali, il trattamento deve essere interrotto. Effetti gastrointestinali: emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione.Durante il trattamento con tutti i FANS, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione e' piu' alto con dosi crescenti di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. La terapia combinata con agenti protettori deve essere considerata per questi pazienti e anche per coloro che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali. Se si manifestano, si deve sospendere il trattamento con nimesulide. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con patologie gasrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn. Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perche' l'uso del farmaco 100 mg compresse/100 mg granulato per sospensione orale puo' danneggiare la funzionalita' renale. Il trattamento deve essere sospeso. Negli anziani ed in pazienti con storia di ulcera, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. I pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti cheassumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentareil rischio di eventi gastrointestinali. I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale, in particolare nelle fasi iniziali deltrattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazioni o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin,inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono esseresomministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale, poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. Neipazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perche'l'uso del farmaco puo' danneggiare la funzionalita' renale. Nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, in associazione alla terapia con FANS, sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. L'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata,insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica. E' quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico. Niemsulide deve essere usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica. Gravi rezioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. L'uso del farmaco in compresse puo' ridurre la fertilita' femminile e non e' raccomandato in donne che tentanodi avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficolta' a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilita', si deve considerare la sospensione del trattamento con il farmaco in compresse/granuli. Il farmaco contiene lattosio e quindi non e' adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio. Il farmaco ìn granulato per sospensione orale contiene saccarosio e none' quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio-isomaltasi.INTERAZIONICorticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin. I pazienti che ricevono warfarin, agenti anticoagulanti simili o acido acetilsalicilico presentano un maggior rischio di complicanze emorragiche se trattati con il farmaco. L'associazione e' pertanto sconsigliata ed e' controindicata in pazienti con patologie gravi della coagulazione. Se non si puo' evitare l'associazione, monitorare costantemente l'attivita' anticoagulante. Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Diuretici, inibitori o antagonisti dei recettori dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmaci antipertensvi. Il rischio di aggravata deteriorazione della funzione renale, inclusa la possibilita' d'insufficienza renale acuta, che generalmente e' reversibile, puo' aumentare in alcuni pazienti con funzionalita' renale ridotta quando gli ACE-inibitori o gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II vengono associati ai FANS. Interazioni farmacodinamiche/farmacocinetiche con i diuretici: nei soggetti sani, nimesulide riduce l'effetto di furosemide sull'escrezione di sodio, sull'escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica. La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione dell'AUC e dell'escrezione totale di furosemide. L'uso concomitante di furosemide e del farmaco richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache. Interazionifarmacocinetiche con altri farmaci: i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicita' da litio. Se si prescrive il farmaco a unpaziente in terapia con litio, occorre monitorare costantemente i livelli di litio. Sono anche state studiate potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarin, digossina, cimetidina e un preparato antiacido. La nimesulide inibisce il CYP2C9. Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzate da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con il farmaco. Gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicita' delle ciclosporine. Effettidi altri farmaci su nimesulide. Tolbutamide, acido salicilico e acidovalproico spostano la nimesulide dai siti di legame con le proteine plasmatiche. Nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.EFFETTI INDESIDERATIIl seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate e sui dati di farmacovigilanza. >>Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Rari: anemia, eosinofilia.Molto rari: trombocitopenia, pancitopenia, porpora. >>Alterazioni delsistema immunitario. Rari: ipersensibilita'. Molto rari: anafilassi. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Rari: iperkaliemia. >>Disturbi psichiatrici. Rari: ansia, nervosismo, incubi. >>Alterazioni del sistema nervoso. Non comuni: vertigini. Molto rari: mal di testa, sonnolenza, encefalopatia (sindrome di Reye). >>Disturbi oculari. Rari: visione sfuocata. Molto rari: disturbi visivi. >>Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare. Molto rari: vertigini. >>Alterazioni cardiache. Rari: tachicardia. >>Alterazioni del sistema vascolare. Non comuni: ipertensione. Rari: emorragia, fluttuazioni della pressione arteriosa, vampate di calore. >>Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. Non comuni: dispnea. Molto rari: asma, broncospasmo. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: diarrea, nausea, vomito. Non comuni: stipsi, flatulenza, gastrite. Molto rari: dolori addominali, dispepsia, stomatite, melena, emorragie gastrointestinali, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica. >>Alterazioni del sistema epatobiliare. Molto rari: epatite, epatite fulminante (inclusi casi letali), ittero, colestasi. >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, eruzioni, aumento della sudorazione. Rari: eritema, dermatite. Molto rari: orticaria, edema angioneurotico, edema del viso, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. >>Alterazioni renali e delle vie urinarie. Rari: disuria, ematuria, ritenzione urinaria. Molto rari: insufficienza renale, oliguria, nefrite interstiziale. >>Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Non comuni: edema. Rari: malessere, astenia. Molto rari: ipotermia. >>Indagini diagnostiche. Comuni: aumento degli enzimi epatici. Gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazioni oemorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo la somministrazione del farmaco sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colitee morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca, reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono chel'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso del farmaco e' controindicato nell'ultimo trimestre di gravidanza. Come per gli altri FANS, l'uso del medicinale non e' consigliato nelle donne che cercano una gravidanza. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Neglianimali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicita' riproduttiva atipica enon sono disponibili dati esaurienti sull'uso del farmaco nelle donnein gravidanza. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza,il farmaco non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il farmaco 100 mg compresse (o 100 mg bustine o 200 mg supposte) e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante ilprimo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggreganteche puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, il farmaco e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Non e' noto se il farmaco viene secreto nel latte umano. Il medicinale e' controindicato nelle donne che allattano.
Effetti indesiderati
Il seguente elenco di effetti indesiderati si basa sui risultati di sperimentazioni cliniche controllate e sui dati di farmacovigilanza. >>Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Rari: anemia, eosinofilia.Molto rari: trombocitopenia, pancitopenia, porpora. >>Alterazioni delsistema immunitario. Rari: ipersensibilita'. Molto rari: anafilassi. >>Alterazioni del metabolismo e della nutrizione. Rari: iperkaliemia. >>Disturbi psichiatrici. Rari: ansia, nervosismo, incubi. >>Alterazioni del sistema nervoso. Non comuni: vertigini. Molto rari: mal di testa, sonnolenza, encefalopatia (sindrome di Reye). >>Disturbi oculari. Rari: visione sfuocata. Molto rari: disturbi visivi. >>Alterazioni dell'apparato uditivo e vestibolare. Molto rari: vertigini. >>Alterazioni cardiache. Rari: tachicardia. >>Alterazioni del sistema vascolare. Non comuni: ipertensione. Rari: emorragia, fluttuazioni della pressione arteriosa, vampate di calore. >>Alterazioni dell'apparato respiratorio, del torace e del mediastino. Non comuni: dispnea. Molto rari: asma, broncospasmo. >>Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: diarrea, nausea, vomito. Non comuni: stipsi, flatulenza, gastrite. Molto rari: dolori addominali, dispepsia, stomatite, melena, emorragie gastrointestinali, ulcera e perforazione duodenale, ulcera e perforazione gastrica. >>Alterazioni del sistema epatobiliare. Molto rari: epatite, epatite fulminante (inclusi casi letali), ittero, colestasi. >>Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, eruzioni, aumento della sudorazione. Rari: eritema, dermatite. Molto rari: orticaria, edema angioneurotico, edema del viso, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. >>Alterazioni renali e delle vie urinarie. Rari: disuria, ematuria, ritenzione urinaria. Molto rari: insufficienza renale, oliguria, nefrite interstiziale. >>Disordini generali e alterazioni del sito di somministrazione. Non comuni: edema. Rari: malessere, astenia. Molto rari: ipotermia. >>Indagini diagnostiche. Comuni: aumento degli enzimi epatici. Gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazioni oemorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Dopo la somministrazione del farmaco sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colitee morbo di Crohn. Meno frequentemente sono state osservate gastriti. In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: edema, ipertensione e insufficienza cardiaca, reazioni bollose includenti sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono chel'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi.
Indicazioni
Trattamento del dolore acuto. Trattamento sintomatico dell'osteoartrite dolorosa. Dismenorrea primaria. Il nimesulide va prescritto esclusivamente come trattamento di seconda linea. La decisione di prescriverenimesulide deve essere basata su una valutazione dei rischi complessivi del singolo paziente.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' a nimesulide o ad uno qualsiasi degli eccipienti delprodotto. Precedenti reazioni di ipersensibilita' (per esempio, broncospasmo, rinite, orticaria, polipi nasali) in risposta all'acido acetilsalicilico o ad altri farmaci anti-infiammatori non steroidei. Precedenti reazioni epatotossiche alla nimesulide. Esposizione concomitante ad altre sostanze potenzialmente epatotossiche. Alcolismo, dipendenza da droghe. Storia di emoraggia gastrointestinale o perforazione legataa precedenti trattamenti con FANS. Emorragia cerebrovascolare o altraemorragia o patologie emorragiche in corso. Disturbi gravi della coagulazione. Scompemso cardiaco grave. Insufficienza renale grave. Insufficienza epatica. Pazienti con febbre e/o sintomi simil-influenzali. Bambini al di sotto dei 12 anni. Terzo trimestre di gravidanza e allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Farmaco in compresse: una compressa da 100 mg contiene eccipienti: idrossipropilcellulosa, lattosio, cellulosa microgranulare, sodio amido glicolato, magnesio stearato. Farmaco in bustine: una bustina da 100 mg contiene eccipienti: saccarosio, maltodestrine, acido citrico, aromad'arancio.
Avvertenze
L'uso del farmaco 100 mg compresse deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati usando la minima dose efficace per il minor tempo necessario a controllare i sintomi. Effetti epatici: in rari casi e' stata riportata un'associazione tra il farmaco e reazioni epatiche gravi, inclusi alcuni casi fatali molto rari. I pazienti che accusano sintomi compatibili con lesioni epatiche o ipazienti che presentano nel corso del trattamento test anormali di funzionalita' epatica devono sospendere il trattamento. Lesioni epatiche, reversibili nella maggior parte dei casi, sono state riportate dopo esposizione breve al farmaco. Nel caso in cui compaiono febbre e/o sintomi influenzali, il trattamento deve essere interrotto. Effetti gastrointestinali: emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione.Durante il trattamento con tutti i FANS, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione e' piu' alto con dosi crescenti di FANS in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. La terapia combinata con agenti protettori deve essere considerata per questi pazienti e anche per coloro che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. In qualsiasi momento durante il trattamento si possono manifestare emorragie, ulcere o perforazioni gastrointestinali. Se si manifestano, si deve sospendere il trattamento con nimesulide. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con patologie gasrointestinali, inclusi precedenti ulcera peptica, emorragie gastrointestinali, colite ulcerosa o morbo di Crohn. Nei pazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perche' l'uso del farmaco 100 mg compresse/100 mg granulato per sospensione orale puo' danneggiare la funzionalita' renale. Il trattamento deve essere sospeso. Negli anziani ed in pazienti con storia di ulcera, il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. I pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti cheassumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentareil rischio di eventi gastrointestinali. I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale, in particolare nelle fasi iniziali deltrattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazioni o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin,inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina. Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono esseresomministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale, poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. Neipazienti con insufficienza renale o cardiaca, occorre cautela perche'l'uso del farmaco puo' danneggiare la funzionalita' renale. Nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, in associazione alla terapia con FANS, sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. L'uso di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata,insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con nimesulide soltanto dopo attenta valutazione. I pazienti anziani sono particolarmente sensibili agli eventi avversi dei FANS, incluse emorragie e perforazioni gastrointestinali, insufficienza renale, cardiaca o epatica. E' quindi consigliabile un costante monitoraggio clinico. Niemsulide deve essere usata con cautela nei pazienti con diatesi emorragica. Gravi rezioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS. L'uso del farmaco in compresse puo' ridurre la fertilita' femminile e non e' raccomandato in donne che tentanodi avere una gravidanza. Nelle donne che hanno difficolta' a concepire o che vengono sottoposte ad accertamenti per infertilita', si deve considerare la sospensione del trattamento con il farmaco in compresse/granuli. Il farmaco contiene lattosio e quindi non e' adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al galattosio, con carenza di Lapp lattasi o con malassorbimento di glucosio-galattosio. Il farmaco ìn granulato per sospensione orale contiene saccarosio e none' quindi adatto in soggetti con rare condizioni ereditarie di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio/galattosio, carenza di saccarosio-isomaltasi.
Gravidanza e Allattamento
L'uso del farmaco e' controindicato nell'ultimo trimestre di gravidanza. Come per gli altri FANS, l'uso del medicinale non e' consigliato nelle donne che cercano una gravidanza. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Neglianimali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Inoltre, studi su conigli hanno dimostrato una tossicita' riproduttiva atipica enon sono disponibili dati esaurienti sull'uso del farmaco nelle donnein gravidanza. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza,il farmaco non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il farmaco 100 mg compresse (o 100 mg bustine o 200 mg supposte) e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante ilprimo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggreganteche puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, il farmaco e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Non e' noto se il farmaco viene secreto nel latte umano. Il medicinale e' controindicato nelle donne che allattano.
Interazioni con altri prodotti
Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin. I pazienti che ricevono warfarin, agenti anticoagulanti simili o acido acetilsalicilico presentano un maggior rischio di complicanze emorragiche se trattati con il farmaco. L'associazione e' pertanto sconsigliata ed e' controindicata in pazienti con patologie gravi della coagulazione. Se non si puo' evitare l'associazione, monitorare costantemente l'attivita' anticoagulante. Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale. Diuretici, inibitori o antagonisti dei recettori dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e dei farmaci antipertensvi. Il rischio di aggravata deteriorazione della funzione renale, inclusa la possibilita' d'insufficienza renale acuta, che generalmente e' reversibile, puo' aumentare in alcuni pazienti con funzionalita' renale ridotta quando gli ACE-inibitori o gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II vengono associati ai FANS. Interazioni farmacodinamiche/farmacocinetiche con i diuretici: nei soggetti sani, nimesulide riduce l'effetto di furosemide sull'escrezione di sodio, sull'escrezione di potassio e riduce la risposta diuretica. La somministrazione concomitante di furosemide e nimesulide comporta una riduzione dell'AUC e dell'escrezione totale di furosemide. L'uso concomitante di furosemide e del farmaco richiede cautela in pazienti con patologie renali o cardiache. Interazionifarmacocinetiche con altri farmaci: i farmaci anti-infiammatori non steroidei riducono la clearance del litio e questo comporta livelli plasmatici elevati e tossicita' da litio. Se si prescrive il farmaco a unpaziente in terapia con litio, occorre monitorare costantemente i livelli di litio. Sono anche state studiate potenziali interazioni farmacocinetiche con glibenclamide, teofillina, warfarin, digossina, cimetidina e un preparato antiacido. La nimesulide inibisce il CYP2C9. Le concentrazioni plasmatiche dei farmaci che vengono metabolizzate da questo enzima possono aumentare se si somministrano in concomitanza con il farmaco. Gli inibitori delle sintetasi delle prostaglandine come nimesulide possono aumentare la nefrotossicita' delle ciclosporine. Effettidi altri farmaci su nimesulide. Tolbutamide, acido salicilico e acidovalproico spostano la nimesulide dai siti di legame con le proteine plasmatiche. Nonostante un possibile effetto sui livelli plasmatici di nimesulide, queste interazioni non sono risultate clinicamente significative.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.