nevanac collirio flaconi 5ml 1mg/ml nepafenac novartis farma spa
Che cosa è nevanac coll fl 5ml 1mg/ml?
Nevanac collirio sospensione prodotto da
novartis farma spa
è un farmaco osped. esitabile della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Nevanac risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di agenti antinfiammatori non steroidei.
Contiene i principi attivi:
nepafenac
Composizione Qualitativa e Quantitativa: nepafenac 1 mg /ml.
Codice AIC: 038813010
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Prevenzione e trattamento del dolore e dell'infiammazione postoperatori associati alla chirurgia della cataratta.
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Posologia
Uso in adulti e anziani: una goccia nel sacco congiuntivale dell'occhio(i) affetto(i) 3 volte al giorno partendo dal giorno precedente l'intervento di cataratta, continuando nel giorno dell'intervento e per leprime 2 settimane del periodo postoperatorio. Il trattamento puo' protrarsi fino a 3 settimane dopo l'operazione, secondo le indicazioni del medico. Somministrare una goccia supplementare 30-120 minuti prima dell'intervento. Uso in pazienti pediatrici: l'uso non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. Uso in caso di insufficienza epatica e renale: non e' stato studiato in pazienti con patologie epatiche o insufficienza renale. Nepafenac e' eliminato principalmente attraverso biotrasformazione e il livello di esposizione sistemica a seguito di somministrazione topica per via oftalmica e' molto basso. In questi pazienti non e' giustificata alcuna modifica del dosaggio. Via di somministrazione: per uso oftalmico. Informare i pazienti di agitare bene il flacone prima dell'uso. Nel caso in cui venga utilizzato piu' di un prodotto medicinale oftalmico per uso topico, i medicinali devono essere somministrati singolarmente a distanza di almeno 5 minuti. Al fine di prevenire la contaminazione della punta del contagocce e della soluzione, evitare di toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del contagocce. Informare i pazienti di tenere il flacone ben chiuso quando non utilizzato.
Effetti indesiderati
In studi clinici condotti su oltre 800 pazienti trattati, circa il 5%dei pazienti ha manifestato reazioni avverse. Tali reazioni hanno comportato l'interruzione del trattamento nello 0,5% dei pazienti, un valore inferiore a quello relativo ai pazienti trattati con placebo (1,3%) nei medesimi studi. In questi studi non sono stati riportati eventi avversi gravi correlati al collirio. I seguenti effetti indesiderati sono stati giudicati correlati al trattamento e sono classificati in accordo con la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10), comuni (da >=1/100 a =1/1.000 a =1/10.000 a >Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea. >>Patologie dell'occhio. Comuni: cheratite puntata, dolore oculare, offuscamento della vista, prurito oculare, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, formazione di croste sul bordo palpebrale; Non comuni: irite, cheratite, depositi corneali, versamento coroideo, secrezione oculare, fotofobia, irritazione oculare, congiuntivite allergica, disagio oculare, disturbi alle palpebre, aumento della lacrimazione e iperemia congiuntivale. >>Patologie gastrointestinali. Non comuni: nausea, secchezza delle fauci. >>Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comuni: cutis laxa (dermatocalasi) Disturbidel sistema immunitario; Non comuni: ipersensibilita'. Reazioni avverse emerse dall'esperienza post-marketing che non sono state precedentemente riportate in studi clinici includono quelle dettagliate di seguito. La classe di frequenza in cui queste reazioni avverse si manifestano non e' nota e non puo' essere dedotta dai dati attualmente disponibili. >>Patologie dell'occhio: cheratite ulcerativa, difetti/alterazioni dell'epitelio corneale, abrasione corneale, infiammazione della camera anteriore, alterazioni della guarigione (cornea), acuita' visiva ridotta, cicatrici corneali, opacita' corneale. I pazienti con evidenza di rottura dell'epitelio corneale devono interrompere immediatamente l'utilizzo e devono essere strettamente controllati relativamente allo stato di salute della cornea. L'esperienza post-marketing con FANS topici indica che i pazienti sottoposti a interventi chirurgici oculari complicati, i pazienti che presentino denervazione della cornea, difetti dell'epitelio corneale, diabete mellito, patologie della superficie oculare (ad es. sindrome dell'occhio secco), artrite reumatoide o i pazienti sottoposti a ripetuti interventi chirurgici agli occhi in un breve lasso di tempo, possono risultare maggiormente esposti al rischio di reazioni avverse a livello corneale suscettibili di compromettere la vista.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOGravidanza: non esistono dati adeguati circa l'uso di nepafenac in donne in gravidanza. Studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Dato che l'esposizione sistemica in donne non in gravidanza inseguito a trattamento e' giudicata irrilevante, il rischio durante lagravidanza potrebbe essere considerato basso. Tuttavia, poiche' l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetale e/o sul parto e/o sullo sviluppo postnatale, non e' raccomandato durante la gravidanza salvo nel caso in cui i benefici siano maggiori dei potenziali rischi. Allattamento: non e' noto se il nepafenac sia escreto nel latte umano.Studi condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di nepafenac nel latte di ratto. Tuttavia, non si prevedono effetti sul bambinoallattato poiche' l'esposizione sistemica a Nepafenac della donna in allattamento e' trascurabile. Puo' essere utilizzato durante l'allattamento.Indicazioni
Prevenzione e trattamento del dolore e dell'infiammazione postoperatori associati alla chirurgia della cataratta.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Come altri FANS, e' anche controindicato in pazienti che in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o altri FANS manifestino attacchi d'asma, orticaria o rinite acuta.
Composizione ed Eccipienti
Mannitolo (E421), carbomer, sodio cloruro, tiloxapolo, sodio edetato,benzalconio cloruro, sodio idrossido e/o acido cloridrico (per aggiustare il pH), acqua depurata.
Avvertenze
Non iniettare. Informare i pazienti di non ingerire il farmaco. Informare i pazienti di evitare l'esposizione solare durante il trattamento. L'uso di FANS topici puo' dare luogo a cheratite. In alcuni pazientipredisposti, l'uso protratto di FANS topici puo' causare la rottura dell'epitelio corneale o l'assottigliamento, l'erosione, l'ulcerazione o la perforazione della cornea. Questi eventi potrebbero comprometterele capacita' visive. Qualora compaiano evidenze di una rottura dell'epitelio corneale, interrompere immediatamente la somministrazione e monitorare attentamente lo stato della cornea. L'uso di FANS topici puo'rallentare o ritardare il processo di guarigione. E' inoltre noto chela somministrazione topica di corticosteroidi ha l'effetto di rallentare o ritardare il processo di guarigione. La somministrazione concomitante di FANS topici e di steroidi topici puo' aumentare il rischio dipotenziali problemi di guarigione. L'esperienza post-marketing con FANS topici indica che i pazienti sottoposti a interventi chirurgici oculari complicati, i pazienti che presentino denervazione della cornea, difetti dell'epitelio corneale, diabete mellito, patologie della superficie oculare (ad es. sindrome dell'occhio secco), artrite reumatoide o i pazienti sottoposti a ripetuti interventi chirurgici agli occhi inun breve lasso di tempo, possono risultare maggiormente esposti al rischio di reazioni avverse a livello corneale suscettibili di compromettere la vista. In questi pazienti, i FANS topici devono essere utilizzati con cautela. L'uso protratto di FANS topici puo' aumentare l'incidenza e la gravita' delle reazioni avverse a livello corneale. E' statoriportato che i FANS oftalmici possono determinare un maggiore sanguinamento dei tessuti oculari (ifema incluso) in caso di intervento chirurgico agli occhi. Usare con cautela in pazienti con nota tendenza al sanguinamento o sottoposti a terapia con altri medicinali che possono prolungare il tempo di sanguinamento. Non ci sono dati sull'uso concomitante di analoghi delle prostaglandine e del farmaco in questione. Inconsiderazione del loro meccanismo d'azione, l'uso concomitante di questi medicinali non e' raccomandato. Contiene benzalconio cloruro che puo' causare irritazione e di cui e' nota la capacita' di decolorare le lenti a contatto morbide. Inoltre, l'uso delle lenti a contatto non e' raccomandato durante il periodo postoperatorio successivo a intervento chirurgico di cataratta. Pertanto, i pazienti devono essere informati di non portare lenti a contatto, durante il trattamento. E' stato riportato che il benzalconio cloruro, comunemente usato come conservante nei prodotti oftalmici, causa cheratite puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica. Poiche' contiene benzalconio cloruro, in caso di usofrequente o prolungato e' necessario un attento monitoraggio. L'uso topico di medicinali antinfiammatori puo' mascherare un'infezione oculare acuta. I FANS non hanno proprieta' antimicrobiche. In caso di infezione oculare, il loro utilizzo con antinfettivi deve essere intrapresocon cautela. Sensibilita' crociata Nepafenac puo' presentare un potenziale di sensibilita' crociata all'acido acetilsalicilico, ai derivatidell'acido fenilacetico e ad altri FANS.
Gravidanza e Allattamento
Gravidanza: non esistono dati adeguati circa l'uso di nepafenac in donne in gravidanza. Studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Dato che l'esposizione sistemica in donne non in gravidanza inseguito a trattamento e' giudicata irrilevante, il rischio durante lagravidanza potrebbe essere considerato basso. Tuttavia, poiche' l'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetale e/o sul parto e/o sullo sviluppo postnatale, non e' raccomandato durante la gravidanza salvo nel caso in cui i benefici siano maggiori dei potenziali rischi. Allattamento: non e' noto se il nepafenac sia escreto nel latte umano.Studi condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di nepafenac nel latte di ratto. Tuttavia, non si prevedono effetti sul bambinoallattato poiche' l'esposizione sistemica a Nepafenac della donna in allattamento e' trascurabile. Puo' essere utilizzato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Studi in vitro hanno dimostrato un potenziale molto basso di interazione con altri medicinali e interazioni con il legame delle proteine.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.