neupogen 30*1sir 30mu 1ml filgrastim dompe' biotec spa
Che cosa è neupogen 30 1sir 30mu 1ml?
Neupogen 30 fialesiringhe prodotto da
dompe' biotec spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Neupogen 30 risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di il filgrastim e' una proteina che regola la produzione e il rilascio di granulociti neutrofili funzionali dal midollo osseo.
Contiene i principi attivi:
filgrastim
Codice AIC: 028216051
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Neupogen e' indicato nel ridurre la durata della neutropenia e l'incidenza della neutropenia febbrile in pazienti trattati con chemioterapia citotossica standard per affezioni maligne (con l'eccezione della leucemia mieloide cronica e delle sindromi mielodisplastiche) e nel ridurre la durata della neutropenia in pazienti sottoposti a terapia mieloablativa seguita da trapianto di midollo osseo considerati a maggior rischio di neutropenia severa prolungata. La sicurezza e l'efficacia di Neupogen sono simili negli adulti e nei bambini trattati con chemioterapia citotossica. Neupogen e' indicato per la mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico (PBPC). In pazienti, bambinio adulti, con neutropenia grave congenita, ciclica o idiopatica, con una conta assoluta di neutrofili uguale o minore di 0,5 x 10 elevato alla 9/l e una storia di infezioni gravi o ricorrenti, una somministrazione a lungo termine di Neupogen e' indicata per incrementare la contadei neutrofili e per ridurre l'incidenza e la durata delle complicanze infettive. Neupogen e' indicato nel trattamento della neutropenia persistente (conta assoluta dei neutrofili uguale o minore di 1,0 x 10 elevato alla 9/l) in pazienti con infezione da HIV avanzata, per ridurre il rischio di infezioni batteriche quando non siano appropriate altre opzioni per controllare la neutropenia.
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Posologia
I flaconcini e le siringhe preriempite di Neupogen sono monouso. CHEMIOTERAPIA CITOTOSSICA STANDARD. La dose raccomandata di Neupogen e' di0,5 MU (5mcg)/kg/die. La prima dose di Neupogen non deve essere somministrata prima di 24 ore dal termine della chemioterapia citotossica. Neupogen puo' essere somministrato quotidianamente tramite iniezione sottocutanea oppure diluito in soluzione glucosata al 5% come infusioneendovenosa somministrata in 30 minuti. La via sottocutanea e' preferita nella maggior parte dei casi. Uno studio effettuato per somministrazioni singole ha permesso di osservare che la somministrazione endovenosa puo' abbreviare la durata dell'effetto. Non e' chiara la rilevanzaclinica di questo dato in caso di somministrazione multipla. La scelta della via di somministrazione deve dipendere dalle condizioni cliniche individuali. Negli studi clinici randomizzati, Neupogen e' stato utilizzato per via sottocutanea alla dose di 230 mcg/m2/die (4,0-8,4 mcg/kg/die). PAZIENTI TRATTATI CON TERAPIA MIELOABLATIVA SEGUITA DA TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO. La dose iniziale raccomandata di Neupogen e' di1,0 MU (10 mcg)/kg/die somministrata in infusione endovenosa di 30 minuti o di 24 ore oppure 1,0 MU (10 mcg)/kg/die somministrata in infusione sottocutanea continua di 24 ore. Neupogen deve essere diluito in 20 ml di soluzione glucosata al 5%. La prima dose di Neupogen deve essere somministrata dopo almeno 24 ore dalla chemioterapia citotossica edentro 24 ore dall'infusione di midollo osseo. Una volta che il nadir dei neutrofili e' stato superato, la dose giornaliera di Neupogen deveessere adattata alla risposta dei neutrofili nel seguente modo: Contadei neutrofili >1,0 x 10 elevato alla 9/l per 3 giorni consecutivi, aggiustamento della dose di Neupogen: ridurre a 0,5 MU/kg/die. Quindi, se CAN (Conta Assoluta dei Neutrofili) rimane >1,0 x 10 elevato alla 9/l per altri 3 giorni consecutivi sospendere Neupogen. Se CAN diminuisce a valori <1,0 x 10 elevato alla 9/l durante il periodo di trattamento, la dose di Neupogen deve essere ripristinata in modo scalare in base alle indicazioni precedenti. PER LA MOBILIZZAZIONE DELLE CELLULE PROGENITRICI DEL SANGUE PERIFERICO (PBPC) IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A TERAPIA MIELOSOPPRESSIVA O MIELOABLATIVA SEGUITA DA TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE PROGENITRICI DEL SANGUE PERIFERICO. Il dosaggio raccomandato diNeupogen per la mobilizzazione delle PBPC quando usato da solo e' di 1,0 MU (10 mcg)/kg/die in infusione sottocutanea continua di 24 ore o come singola iniezione sottocutanea giornaliera per 5-7 giorni consecutivi. Nel caso venga somministrato per infusione, Neupogen deve esserediluito in 20 ml di soluzione glucosata al 5%. Periodo di effettuazione delle leucaferesi: una o due leucaferesi nei giorni 5 e 6 sono generalmente sufficienti. In altre circostanze, possono rendersi necessarie leucaferesi addizionali. Il dosaggio di Neupogen deve essere mantenuto fino all'ultima leucaferesi. La dose raccomandata di Neupogen per la mobilizzazione delle PBPC dopo chemioterapia mielosoppressiva e' di 0,5 MU (5 mcg)/kg/die somministrata giornalmente per iniezione sottocutanea a partire dal primo giorno successivo al completamento della chemioterapia, fino al superamento del nadir atteso dei neutrofili e finoal recupero di una conta normale dei neutrofili. Le leucaferesi devono essere effettuate nel periodo in cui la conta assoluta dei neutrofili sale da meno di 0,5 x 10 elevato alla 9/l fino a piu' di 5,0 x 10 elevato alla 9/l. Nei pazienti che non siano stati pretrattati con chemioterapia ad alte dosi e' spesso sufficiente una singola leucaferesi. Negli altri casi sono raccomandate ulteriori leucaferesi. PER LA MOBILIZZAZIONE DELLE CELLULE PROGENITRICI DEL SANGUE PERIFERICO (PBPC) IN DONATORI SANI PRIMA DEL TRAPIANTO ALLOGENICO DELLE CELLULE PROGENITRICI DEL SANGUE PERIFERICO. Per la mobilizzazione delle PBPC in donatori sani, Neupogen deve essere somministrato per via sottocutanea alla dose di 10 mcg/kg/die per 4-5 giorni consecutivi. La leucaferesi deve essere iniziata al giorno 5 e deve proseguire fino al giorno 6, se necessario, al fine di raccogliere un numero di cellule CD34+ pari a 4x10 elevato alla 6 per kg di peso corporeo del ricevente. La sicurezza e l'efficacia di Neupogen non e' stata valutata in donatori sani con meno di 16 anni o piu' di 60 anni. PAZIENTI CON NEUTROPENIA CRONICA GRAVE. Neutropenia congenita: la dose iniziale raccomandata e' di 1,2 MU (12 mcg)/kg/die per via sottocutanea in dose singola o in dosi refratte. Neutropenia idiopatica o ciclica: la dose iniziale raccomandata e' di 0,5 MU (5 mcg)/kg/die per via sottocutanea in dose singola o in dosi refratte. ALTRE INFORMAZIONI. La terapia con Neupogen deve essere effettuata solo in collaborazione con centri oncologici con esperienza nel trattamento con il fattore di crescita delle colonie granulocitarie e in ematologia e dotati delle necessarie attrezzature diagnostiche. Le procedure di mobilizzazione e di aferesi devono essere effettuate in collaborazione con centri ematologici ed oncologici con adeguata esperienzain questo campo e dove il monitoraggio delle cellule progenitrici emopoietiche possa essere correttamente effettuato. Un certo numero di pazienti anziani e' stato incluso negli studi clinici con Neupogen ma non sono stati eseguiti studi speciali per questo gruppo di soggetti; non e' possibile pertanto raccomandare uno specifico schema di somministrazione. USO PEDIATRICO NELLA NEUTROPENIA CRONICA GRAVE (NCG) E NELLE NEOPLASIE: il 65% dei pazienti studiati nelle sperimentazioni sulla NCG aveva meno di 18 anni. L'efficacia del trattamento e' risultata evidente per questa fascia di eta', la cui maggior parte ha compreso pazienti con neutropenia congenita. PAZIENTI CON INFEZIONE DA HIV. Per il recupero della neutropenia: la dose iniziale raccomandata di Neupogen e' di 0,1 MU (1 mcg)/kg/die, somministrata quotidianamente mediante iniezione sottocutanea con incrementi fino ad un massimo di 0,4 MU (4 mcg)/kg/die, fino a quando venga raggiunta, e possa essere mantenuta, unaconta dei neutrofili normale (conta assoluta dei neutrofili superiorea 2,0 x 10 elevato alla 9/l). Per il mantenimento di una conta dei neutrofili normale: una volta ottenuto il recupero della neutropenia, deve essere stabilita la dose minima efficace a mantenere una conta normale dei neutrofili. Si raccomanda un dosaggio iniziale a giorni alterni di 30 MU (300 mcg)/die mediante iniezione sottocutanea. Si possono rendere necessari ulteriori aggiustamenti del dosaggio, in base alla conta assoluta dei neutrofili del paziente, per mantenere la conta dei neutrofili superiore a 2,0 x 10 elevato alla 9/l.
Effetti indesiderati
PAZIENTI NEOPLASTICI. Negli studi clinici il piu' frequente effetto indesiderato attribuibile a Neupogen alla dose raccomandata e' stato: dolore muscolo-scheletrico lieve o moderato nel 10% dei pazienti e grave nel 3%. Il dolore muscoloscheletrico e' normalmente controllabile con gli analgesici. Gli effetti indesiderati meno frequenti includono disturbi urinari (per lo piu' lieve o moderata disuria). Negli studi randomizzati, con controllo placebo, Neupogen non ha aumentato l'incidenza degli effetti indesiderati associati alla chemioterapia citotossica.Gli effetti indesiderati che si sono presentati con uguale frequenza nei pazienti trattati con Neupogen/chemioterapia e placebo/chemioterapia comprendono nausea e vomito, alopecia, diarrea, astenia, anoressia,mucositi, emicrania, tosse, rash cutaneo, dolore toracico, spossatezza, mal di gola, costipazione e dolore non specifico. Con Neupogen, alle dosi consigliate, si sono verificati aumenti reversibili, dose-dipendenti, di solito lievi o moderati, di lattico-deidrogenasi, fosfatasi alcalina, acido urico e gamma-glutamil transpeptidasi, rispettivamentenel 50%, 35%, 25% e 10% circa dei pazienti trattati. Una riduzione transitoria della pressione sanguigna, non richiedente trattamento, e' stata riportata occasionalmente. Disturbi vascolari, compresi sindrome veno-occlusiva e disturbi dell'omeostasi idrica, sono stati occasionalmente osservati in pazienti trattati con alte dosi di chemioterapia seguita da trapianto autologo di midollo osseo. La relazione causale conNeupogen non e' stata determinata. Casi molto rari di vasculite cutanea sono stati riportati in pazienti trattati con Neupogen. Il meccanismo della vasculite nei pazienti che hanno assunto Neupogen e' sconosciuto. E' stata riportata occasionalmente la comparsa di Sweet's syndrome (dermatosi febbrile acuta). Comunque, poiche' una significativa percentuale di questi pazienti presentava una diagnosi di leucemia, una condizione che notoriamente si associa con la Sweet's syndrome, non e' stata stabilita una relazione causale con Neupogen. In casi singoli e' stata osservata l'esacerbazione di artrite reumatoide. Sono stati riportati casi di infiltrati polmonari; occasionalmente si sono avute, come conseguenza, insufficienza respiratoria o sindrome da sofferenza respiratoria dell'adulto (ARDS) che possono essere fatali. Sintomi che suggeriscono reazioni di tipo allergico sono stati riportati in rari casi; circa la meta di questi eventi era associata alla prima dose. In generale le segnalazioni sono state piu' comuni dopo somministrazione endovenosa. In alcuni casi la ripresa della somministrazione ha comportato la ricomparsa dei sintomi. MOBILIZZAZIONE DELLE CELLULE PROGENITRICI DEL SANGUE PERIFERICO IN DONATORI SANI. L'effetto indesiderato piu' frequentemente riportato e' stato il dolore muscolo-scheletrico transitorio da lieve a moderato. E' stata riportata leucocitosi (leucociti superiori a 50x10 alla 9/l) nel 41% dei donatori e trombocitopenia transitoria (conta piastrinica inferiore a 100x10 alla 9/l) successiva alla somministrazione di filgrastim e leucaferesi nel 35% dei donatori. Incrementi minori e transitori di fosfatasi alcalina, LDH, SGOT e acidourico sono stati riportati in donatori sani che hanno ricevuto filgrastim, senza pero' dare origine ad effetti clinici. Un peggioramento dei sintomi artritici e' stato osservato molto raramente. Sono stati riportatati molto raramente sintomi suggestivi di reazioni allergiche gravi. Negli studi su donatori di PBPC sono state registrate cefalee, ritenute essere provocate da filgrastim. Casi isolati di rottura splenicasi sono verificati in donatori sani trattati con il fattore di crescita delle colonie granulocitarie.
Indicazioni
Neupogen e' indicato nel ridurre la durata della neutropenia e l'incidenza della neutropenia febbrile in pazienti trattati con chemioterapia citotossica standard per affezioni maligne (con l'eccezione della leucemia mieloide cronica e delle sindromi mielodisplastiche) e nel ridurre la durata della neutropenia in pazienti sottoposti a terapia mieloablativa seguita da trapianto di midollo osseo considerati a maggior rischio di neutropenia severa prolungata. La sicurezza e l'efficacia di Neupogen sono simili negli adulti e nei bambini trattati con chemioterapia citotossica. Neupogen e' indicato per la mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico (PBPC). In pazienti, bambinio adulti, con neutropenia grave congenita, ciclica o idiopatica, con una conta assoluta di neutrofili uguale o minore di 0,5 x 10 elevato alla 9/l e una storia di infezioni gravi o ricorrenti, una somministrazione a lungo termine di Neupogen e' indicata per incrementare la contadei neutrofili e per ridurre l'incidenza e la durata delle complicanze infettive. Neupogen e' indicato nel trattamento della neutropenia persistente (conta assoluta dei neutrofili uguale o minore di 1,0 x 10 elevato alla 9/l) in pazienti con infezione da HIV avanzata, per ridurre il rischio di infezioni batteriche quando non siano appropriate altre opzioni per controllare la neutropenia.
Controindicazioni ed effetti secondari
Neupogen non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilitanota a filgrastim o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Neupogen non deve essere utilizzato per aumentare la dose di chemioterapia citotossica oltre i dosaggi standard. Neupogen non deve essere somministrato a pazienti con neutropenia grave congenita (sindrome di Kostman) portatori di anomalie citogenetiche.
Interazioni con altri prodotti
La sicurezza e l'efficacia di Neupogen somministrato negli stessi giorni della chemioterapia citotossica mielosoppressiva non sono state stabilite in modo definitivo. Dal momento che le cellule mieloidi in rapida divisione sono sensibili alla chemioterapia citotossica mielosoppressiva, si sconsiglia l'uso di Neupogen nelle 24 ore precedenti e successive alla chemioterapia. Dati preliminari su un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamente con Neupogen e 5-fluorouracile indicano che la neutropenia puo' essere aggravata. Le possibili interazioni con altri fattori di crescita emopoietici e citochine non sono stateancora studiate. Poiche' il litio promuove il rilascio dei neutrofili, esso puo' potenziare l'effetto di Neupogen. Sebbene questa interazione non sia stata formalmente studiata, non vi e' evidenza che essa siadannosa.
Forme Farmacologiche
- neupogen 30 sc/ev 1f 1ml
- neupogen 48 sc/ev 1f 1,6ml
- neupogen 30 1f 30mu 1ml
- neupogen 48 1f 48mu 1,6ml
- neupogen 30 1sir 30mu 1ml
- neupogen 48 1sir 48mu 1,6ml
- neupogen 1sir 30mu 0,5ml
- neupogen 5sir 30mu 0,5ml
- neupogen 1sir 48mu 0,5ml
- neupogen 5sir 48mu 0,5ml
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