netildex oftalmica gel 10 flaconi 0,4ml sifi spa

Che cosa è netildex oft gel 10fl 0,4ml?

Netildex gel oftalmico prodotto da sifi spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Netildex risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di corticosteroidi e antinfettivi in associazione.
Contiene i principi attivi: desametasone fosfato disodico/netilmicina solfato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: desametasone fosfato; netilmicina solfato.
Codice AIC: 036452047 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Stati infiammatori del segmento anteriore dell'occhio, post-operatorie non, in presenza o a rischio di infezione batterica.

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Posologia

Instillare nel sacco congiuntivale una goccia di collirio o una goccia di gel 4 volte/die o secondo prescrizione medica. Collirio, soluzione flacone multidose: avvitare il tappo fino in fondo per perforare il flacone; svitare il tappo, capovolgere il flacone ed instillare esercitando una lieve pressione sullo stesso; richiudere il flacone avvitando il tappo fino in fondo; in caso di uso di lenti a contatto, queste devono essere rimosse prima dell'instillazione del collirio e possono essere riapplicate dopo 15 minuti. Collirio, soluzione contenitore monodose: assicurarsi che la monodose sia intatta; staccare la monodose dalle altre; aprire ruotando la parte superiore senza tirare; capovolgere il flaconcino e versare la goccia di collirio esercitando una lieve pressione sullo stesso. Gel oftalmico, contenitore monodose: assicurarsi che la monodose sia intatta; staccare la monodose dalle altre; tenere il contenitore monodose dalla base; scuotere verso il basso; aprireruotando la parte superiore e tirare; capovolgere il flaconcino e versare la goccia di gel esercitando una lieve pressione sullo stesso.

Effetti indesiderati

Patologie dell'occhio: aumento della pressione intraoculare, formazione di cataratta subcapsulare posteriore, sviluppo o aggravamento di infezioni da Herpes simplex o fungine, ritardo della cicatrizzazione, iperemia congiuntivale, bruciore, prurito. Disturbi del sistema immunitario: reazione allergica locale.

Indicazioni

Stati infiammatori del segmento anteriore dell'occhio, post-operatorie non, in presenza o a rischio di infezione batterica.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi, agli antibiotici aminoglicosidici o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini di eta' inferiore a treanni; gravidanza e allattamento; ipertensione endooculare; cheratite erpetica o altre infezioni oculari da Herpes simplex; infezioni da virus della congiuntiva e della cornea in fase ulcerativa acuta; congiuntivite con cheratite ulcerativa anche in fase iniziale (test positivo alla fluoresceina); tubercolosi e micosi dell'occhio; infezioni ocularida micobatteri.

Composizione ed Eccipienti

Sodio citrato; sodio fosfato monobasico monoidrato; disodio fosfato dodecaidrato; benzalconio cloruro (solo contenitore multidose); xanthangum (solo gel oftalmico); acqua depurata.

Avvertenze

L'uso specie se prolungato dei medicinali per uso locale, puo' dare origine a fenomeni di irritazione o di sensibilizzazione. Ove cio' si verifichi, interrompere il trattamento ed istituire una idonea terapia.Il prodotto e' per esclusivo uso oftalmico e non deve essere somministrato per via sottocongiuntivale o introdotto in camera anteriore. Evitare che l'estremita' del contenitore venga a contatto con l'occhio o con qualsiasi altra superficie, incluse le mani. Il collirio e il gel oftalmico in contenitori monodose non contengono conservanti e vanno usati immediatamente dopo l'apertura: dopo la somministrazione il contenitore andra' eliminato anche se solo parzialmente utilizzato. Prima dell'uso assicurarsi che il contenitore sia intatto. L'uso, soprattuttose prolungato, di corticosteroidi puo' determinare un aumento della pressione intraoculare con possibile danno del nervo ottico (glaucoma) e riduzione dell'acuita' visiva. Si consiglia pertanto di controllare la pressione intraoculare qualora si utilizzino corticosteroidi per piu' di due settimane. L'uso prolungato di corticosteroidi potrebbe anche causare: insorgenza di cataratta sub capsulare (e' quindi consigliabile non farne uso per lunghi periodi di tempo); in presenza di lesioni, ritardo nei processi di cicatrizzazione e quindi nella guarigione dei tessuti lesi, favorendo l'insorgenza e la diffusione di eventuali infezioni; riduzione delle capacita' immunitarie con conseguente aumentodel rischio di infezioni oculari secondarie, in particolare di naturafungina e virale. Occorre prestare particolare attenzione alle patologie accompagnate da assottigliamento corneale. Svariate patologie oculari e l'uso prolungato di corticosteroidi possono indurre assottigliamento della cornea o della sclera; in questi casi l'uso locale di corticosteroidi puo' provocare perforazioni corneali o sclerali. In presenza di infezioni virali, i corticosteroidi possono favorire l'aggravamento della malattia con opacizzazione irreversibile della cornea. La somministrazione locale di corticosteroidi a pazienti affetti da congiuntivite batterica, virale o fungina, e da infezioni purulente dell'occhio puo' mascherare i segni della progressione dell'infezione. L'uso delfarmaco non e' stato studiato nei bambini. Pertanto, nei bambini da 3a 12 anni il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. La soluzione in contenitori multidose contiene come conservante benzalconio cloruro. Quest'ultimo puo' causare irritazione oculare ed una alterazione del colore delle lenti a contatto morbide. Inoltre, poiche' il benzalconio cloruro puo' essere assorbito dalle lenti a contatto morbide, queste devono essere rimosse prima dell'applicazione del prodotto, e possono essere riapplicate dopo 15 minuti. Qualora fosse necessario l'uso contemporaneo del collirio e di lenti a contatto morbide e' consigliabile l'utilizzodelle formulazioni in contenitori monodose senza conservante. Inoltre, e' stato riportato che il benzalconio cloruro e' causa di cheratopatia puntata e/o cheratopatia ulcerativa tossica, e pertanto, in caso dipregresse anomalie corneali o affetti da secchezza oculare, e' opportuno procedere a un attento monitoraggio e, se del caso, a regolari controlli. Anche in questo caso e' consigliabile l'utilizzo delle formulazioni in contenitori monodose senza conservante.

Gravidanza e Allattamento

Non sono disponibili dati clinici sulla sicurezza d'impiego in gravidanza. Studi condotti sull'animale non hanno indicato alcun effetto dannoso diretto o indiretto sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale, il parto o lo sviluppo postnatale. Si dovrebbe considerare, pertanto, l'uso del prodotto solo qualora i potenziali benefici superino la possibilita' di rischi non noti. La sicurezza d'impiego in corso di allattamento non e' stata stabilita, per cui se ne sconsiglia l'uso.

Interazioni con altri prodotti

Non sono state segnalate significative interazioni farmacologiche conl'uso della netilmicina. La contemporanea somministrazione anche locale, specie se intracavitaria, di altri antibiotici potenzialmente nefrotossici ed ototossici puo' accrescere il rischio di tali effetti. E' stato riferito un aumento della nefrotossicita' potenziale di alcuni aminoglicosidi a seguito della somministrazione successiva o contemporanea, che dovrebbe essere evitata, di altre sostanze potenzialmente nefrotossiche, quali cisplatino, polimixina B, colistina, viomicina, streptomicina, vancomicina, altri aminoglicosidi ed alcune cefalosporine (cefaloridina) o di diuretici potenti quali l'acido etacrinico e la furosemide, per le ripercussioni sul rene. In vitro l'associazione di un aminoglicoside con un antibiotico betalattamico (penicilline o cefalosporine) puo' causare una reciproca e significativa inattivazione. Anche quando un antibiotico aminoglicosidico ed uno penicillino-simile sono stati somministrati attraverso due vie differenti, si e' verificata una riduzione dell'emivita o dei livelli plasmatici dell'aminoglicoside in pazienti con insufficienza renale ed in alcuni pazienti con funzionalita' renale normale.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Collirio: conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C nella confezione originale. Gel oftalmico: conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C nella confezione originale.