neouniplus 12 compresse paracetamolo, angelini (a.c.r.a.f.) spa

Che cosa è neouniplus 12cpr?

Neouniplus compresse prodotto da angelini (a.c.r.a.f.) spa
è un farmaco da banco della categoria specialita' medicinali da banco o di automedicazione che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Neouniplus risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di i principi attivi del prodotto appartengono alla classe degli analgesici, antipiretici e antinfiammatori, medicinali che combattono il dolore, la febbre e l'infiammazione.
Contiene i principi attivi: paracetamolo/acido acetilsalicilico
Codice AIC: 027800010 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Utilizzato per il trattamento dei sintomi delle malattie da raffreddamento e dell'influenza, per il trattamento del mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, nevralgie e dolori articolari.

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Posologia

Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: da 1 a 4 compresse al giorno. I pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. Assumere il farmaco a stomaco pieno. Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego continuativo senza risultati apprezzabili, consultare il medico. Deglutire la compressa intera.

Effetti indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni diipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico delrene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria) reazioni gastrointestinali e vertigini. In casi di iperdosaggio,per la presenza di paracetamolo, si puo' provocare citolisi epatica, che puo' evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Per la presenza di acido acetilsalicilico possono manifestarsi anche disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia, ecc.), ritardo di parto e riduzione della conta piastrinica.

Indicazioni

Utilizzato per il trattamento dei sintomi delle malattie da raffreddamento e dell'influenza, per il trattamento del mal di testa, mal di denti, dolori mestruali, nevralgie e dolori articolari.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti o verso sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Tendenza accertata alle emorragie, gastropatie (ulcera gastroduodenale), asma. Grave insufficienza epatocellulare. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Non usare negli ultimi 3 mesi di gravidanza a meno che l'uso sia specificatamente prescritto dal medico. UTILIZZARE SOLO DOPO AVER CONSULTATO IL MEDICO: Bambini di eta' inferiore a 12 anni. In particolare e' necessario consultareil medico prima ditrattare bambini al di sotto di 12 anni in caso di malattie virali con influenza, morbillo, varicella etc. Gravidanza e allattamento. I pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, disturbi gastrici o intestinali cronici o ricorrenti o compromessa funzionalita' epatica e renale.

Interazioni con altri prodotti

E' sconsigliato l'uso del prodotto se il paziente e' in trattamento con altri antinfiammatori. Il farmaco puo' interagire con anticoagulanti, uricosurici e farmaci ipoglicemizzanti. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici, quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).

Forme Farmacologiche


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