naemis cpr10x1,5 14x1,5+3,75mg nomegestrolo theramex italy srl
Che cosa è naemis cpr10x1,5 14x1,5+3,75mg?
Naemis compresse prodotto da
theramex italy srl
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Naemis risulta
in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di progestinici ed estrogeni per somministrazione sequenziale.
Contiene i principi attivi:
estradiolo/nomegestrolo acetato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: ogni compressa rosa contiene 1,5 mg di estradiolo (pari a 1,55 mg di estradiolo emiidrato). ogni compressa bianca contiene 1,5 mg di estradiolo (pari a 1,55 mg di estradiolo emiidrato) e 3,75 mg di nomegestrolo acetato.
Codice AIC: 036163018
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il trattamento dei sintomi da carenza di estrogeni nelle donne in post-menopausa. L'esperienza nel trattamento di donne di eta' superiore ai 65 anni e' limitata.
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Posologia
Somministrazione orale per 24 giorni consecutivi. Dal giorno 1 al giorno 10: una compressa rosa (estradiolo); dal giorno 11 al giorno 24: una compressa bianca (estradiolo associato a nomegestrolo acetato). Dopo un periodo di sospensione di 4 giorni, riprendere l'assunzione del farmaco secondo lo schema precedente, anche se l'emorragia da sospensione e' ancora in atto. In donne che non sono mai state sottoposte a terapia ormonale sostitutiva o che sono passate da un trattamento con TOScombinata continua la cura puo' essere iniziata in qualunque giorno del ciclo. Tuttavia, se la paziente sta abitualmente utilizzando una terapia ormonale sostitutiva sequenziale, si deve completare il trattamento in corso prima di iniziare quello con il farmaco. Qualora la paziente dimentichi di assumere una compressa, il trattamento deve essere continuato come prescritto (non devono essere assunte due compresse percontrobilanciare la singola dose dimenticata). Dimenticare di assumere una compressa puo' aumentare la probabilita' di sanguinamenti intercorrenti o di spotting. Per iniziare e continuare il trattamento dei sintomi postmenopausali deve essere usata la piu' bassa dose efficace per la durata piu' breve.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati piu' frequenti (>= 10%), sono stati mastodinia, spotting e sanguinamenti intercorrenti. Apparato genitale. Comune da >= 1% a < 10%: dismenorrea, menorragia, disturbi mestruali, leucorrea; non comune da >= 0,1% a < 1%: neoplasia benigna del seno, polipi uterini, peggioramento di fibromi uterini, endometriosi, candidosi vaginale, aumento di volume del seno. Alterazioni dell'apparato gastrointestinale. Comune: dolori o gonfiori addominali; non comune: vomito, costipazione, diarrea. alterazioni del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: emicrania, vertigini. Alterazioni dell'apparato muscoloscheletrico, del tessuto connettivo ed osseo. Comune: crampi muscolari, dolori articolari; non comune: artralgia. Disturbi psichiatrici. Comune: nervosismo depressione. Alterazioni del sistema vascolare. Non comune: trombosi venosa superficiale o profonda, tromboflebite, ipertensione arteriosa. Disordini generali. Non comune: edema periferico, aumentoponderale, astenia, aumento dell'appetito. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Alterazioni del sistema epatobiliare. Non comune: valori epatici fuori dalla norma. Il rischio di cancro al seno aumenta con l'aumentaredella durata della TOS nelle donne che la stanno utilizzando o l'hanno usata da poco. Il rischio e' piu'elevato per la TOS combinata estro progestinica. Nelle donne con utero il rischio di iperplasia endometriale e cancro endometriale aumenta con il protrarsi dell'utilizzo dei soli estrogeni. Effetti indesiderati riscontrati durante la somministrazione di estro-progestinici (effetti di classe). Neoplasie benigne e maligne estrogeno-dipendenti: cancro dell'endometrio; la tromboembolia venosa e' piu' frequente nelle pazienti in terapia ormonale sostitutiva rispetto alle donne non trattate. Infarto miocardico ed ictus. Colecistopatia. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma,eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare. Probabile demenza. Data la presenza di rosso cocciniglia (E124) sussiste il rischio di reazioni allergiche.
Indicazioni
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il trattamento dei sintomi da carenza di estrogeni nelle donne in post-menopausa. L'esperienza nel trattamento di donne di eta' superiore ai 65 anni e' limitata.
Controindicazioni ed effetti secondari
Cancro del seno accertato, pregresso o sospetto. Neoplasie maligne estrogeno dipendenti accertate o sospette. Emorragie genitali non diagnosticate. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolia venosa idiopatica pregressa o in atto. Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente. Grave patologia epatica o epatopatie in anamnesi. Ipersensibilita' nota ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti. Porfiria.
Composizione ed Eccipienti
Compresse rosa: povidone (K25); lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; gliceril distearato; silice colloidale anidra; crospovidone; rosso cocciniglia A (E124), lacca di alluminio. Compresse bianche: povidone (K25); lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina; gliceril distearato; silice colloidale anidra; crospovidone.
Avvertenze
In tutti i casi deve essere effettuata almeno annualmente un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere protratta solo fino a quando i benefici superino i rischi. Prima di iniziare o riprendere una terapia ormonale sostitutiva si deve effettuare una completa anamnesi personale e familiare della paziente. L'esame obiettivo dovrebbe essere condotto tenendo presente la storia clinica, le controindicazioni e le precauzioni d'impiego. Durante il trattamento, si raccomanda di effettuare controlli periodici. Le donne devono essere informate su quali cambiamenti a livello mammario devono essere segnalati. Leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi; storia o fattore di rischio per disturbi tromboembolici; fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti; ipertensione; alterazioni epatiche; diabete mellito con osenza interessamento vascolare; colelitiasi; emicrania o (grave) cefalea; lupus eritematoso sistemico; storia d'iperplasia endometriale; epilessia; asma; otosclerosi: possono essere recidive o peggiorare durante la terapia. La terapia deve essere interrotta immediatamente qualora si manifestino controindicazioni o si verifichino le seguenti condizioni: ittero o alterazione della funzionalita' epatica; aumento significativo della pressione arteriosa; nuovo attacco di cefalea tipo emicrania; gravidanza. Il rischio d'iperplasia e di carcinoma endometriale e' aumentato quando gli estrogeni sono somministrati da soli per periodi prolungati. L'aggiunta di un progestinico per almeno 12 giorni per ciclo nelle donne non isterectomizzate riduce di molto questo rischio.Durante i primi mesi di trattamento possono comparire sanguinamenti intermestruali e spotting. Qualora questi compaiano dopo qualche tempo dall'inizio della terapia o continuino dopo la sua interruzione si devono ricercarne le ragioni per escludere una neoplasia maligna a caricodell'endometrio. E' stato riportato un aumento del rischio di cancro al seno in donne che assumono estrogeni, combinazioni estroprogestiniche, o tibolone per la TOS per parecchi anni. La preparazione combinatacontinua estrogeni equini coniugati e medrossiprogesterone acetato (ECE+MPA) e' stata associata con cancro al seno di dimensioni lievementemaggiori e con piu' frequenti metastasi linfonodali locali rispetto al placebo. La TOS aumenta la densita' delle immagini alla mammografia che puo' interferire negativamente con l'individuazione radiologica del cancro al seno. La terapia ormonale sostitutiva (TOS) e' associata aun piu' elevato rischio relativo d'insorgenza di tromboembolia venosa(TEV). Tra i fattori di rischio generalmente riconosciuti come condizioni predisponenti alla tromboembolia venosa vanno annoverati: storia personale o familiare, grave obesita' e lupus eritematoso sistemico (LES). Un'anamnesi personale o familiare stretta di eventi tromboembolici ricorrenti o di aborti spontanei ricorrenti deve essere oggetto di indagini adeguate al fine di escludere una predisposizione alla trombofilia. In queste pazienti il ricorso alla terapia ormonale sostitutiva deve ritenersi controindicato, se prima non si sono valutati in modo approfondito i fattori trombofilici o non e' stata iniziata una terapiacon anticoagulanti. Nel caso di donne gia' in terapia con anticoagulanti e' opportuno valutare attentamente il rapporto rischio-beneficio della TOS. Il rischio di tromboembolia venosa puo' temporaneamente aumentare in caso di prolungata immobilizzazione, seri traumi o di grandi interventi chirurgici. Nel caso di un prolungato periodo d'immobilizzazione, deve essere considerata l'opportunita' di interrompere temporaneamente la terapia ormonale sostitutiva, se possibile nelle 4-6 settimane che precedono l'operazione e riprenderla soltanto quando la paziente avra' completamente ripreso a muoversi. Qualora si verifichi un episodio di tromboembolia venosa dopo l'inizio della terapia: sospendere l'assunzione del farmaco. Le pazienti devono essere informate sulla necessita' di rivolgersi immediatamente al proprio medico curante in presenza di sintomi che possano far sospettare un evento tromboembolico. Non vi e' evidenza di benefici cardiovascolari con l'utilizzo di estrogeni coniugati e medrossiprogesterone acetato (MPA) in associazione combinata continua. Per la TOS vi sono solo dati limitati provenienti dastudi controllati randomizzati che valutino gli effetti nella morbilita' e mortalita' cardiovascolare. E stato notato un aumentato rischio di ictus ischemico in donne sane, durante trattamento con estrogeni coniugati e medrossiprogesterone acetato (MPA) in associazione combinatacontinua. L'uso protratto (almeno 5-10 anni) di prodotti per la TOS abase di soli estrogeni in donne isterectomizzate e' stato associato con un aumentato rischio di cancro ovarico. Si deve tenere sotto controllo le pazienti affette da alterata funzionalita' renale o cardiaca. Donne con ipertrigliceridemia familiare preesistente devono essere tenute sotto stretto controllo durante la TOS poiche' in questa condizione, durante estrogenoterapia, sono stati riportati rari casi di notevoleincremento dei trigliceridi plasmatici che hanno provocato pancreatiti. Gli estrogeni aumentano la globulina che lega gli ormoni tiroidei (TBG), il che comporta un aumento dell'ormone tiroideo totale circolante, dei livelli di T4 o dei livelli di T3. L'uptake su resina di T3 e' ridotto in quanto riflette l'aumento di TBG. Le concentrazioni di T4 eT3 liberi risultano inalterate. Altre proteine leganti possono essereaumentate nel siero, cioe' la globulina che lega i corticosteroidi (CBG), la globulina che lega gli ormoni sessuali (SHBG), con conseguenteaumentata concentrazione plasmatica rispettivamente di corticosteroidi ed ormoni sessuali. Le concentrazioni dell'ormone libero o biologicamente attivo sono immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate. Per quanto riguarda il miglioramento delle funzioni cognitive, non vi e' nessuna evidenza conclusiva. Vi e' qualche evidenza di un aumentato rischio di probabile demenza in donne che iniziano la TOS combinata continua con ECE+MPA dopo i 65 anni. Contiene lattosio. La presenza di rosso cocciniglia (E124) puo' causare reazioni allergiche.
Gravidanza e Allattamento
Il farmaco non e' indicato durante la gravidanza. Qualora si accerti uno stato di gravidanza in corso di terapia, si deve interrompere subito l'assunzione del medicinale. I dati su un limitato numero di gravidanze insorte in corso di trattamento non indicano eventi avversi del nomegestrolo acetato sul feto. Questo medicinale non e' indicato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Il metabolismo di estrogeni e progestinici puo' aumentare con l'assunzione concomitante di sostanze note per indurre enzimi che metabolizzano farmaci, in particolare quelli del citocromo P450, come antiepilettici ed anti-infettivi. L'assunzione contemporanea di rifampicina riduce del 91% la biodisponibilita' del nomegestrolo acetato e aumenta del 28% quella dell'estradiolo. Il ritonavir e il nelfinavir, presentano proprieta' d'induzione se usati in concomitanza con ormoni steroidei. Ipreparati a base di erbe contenenti iperico (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo di estrogeni e progestinici. Dal punto divista clinico, un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici puo' ridurne l'efficacia e comportare modificazioni dei cicli mestruali.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nella confezione originale.