mitoxantrone crin*ev 20mg 10ml mitoxantrone crinos spa

Che cosa è mitoxantrone crin ev 20mg 10ml?

Mitoxantrone crin preparazione iniettabile prodotto da crinos spa
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Mitoxantrone crin risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antineoplastici: antracicline e sostanze correlate
Contiene i principi attivi: mitoxantrone cloridrato
Codice AIC: 033794013 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella; leucemia acuta non linfocitica dell'adulto; leucemia mieloide cronica in fase blastica; linfomi non Hodgkin, di vario grado di malignita'; carcinoma epatocellulare.

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Posologia

Il Mitoxantrone deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. Non va miscelato con soluzioni contenenti altri farmaci. In caso di stravaso della soluzione, sospendere immediatamente la somministrazione ed utilizzare, quale via di introduzione, un'altra vena. Non deve essere mai somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o intrarteriosa. Puo' accadere un grave danno tessutale locale se vi e' uno stravaso durante la somministrazione. Non e' per uso intratecale. IlMitoxantrone HCl non deve essere somministrato mediante iniezione intratecale. Da una somministrazione intratecale puo' derivare un grave danno con effetti permanenti. Nel trattamento in monochemioterapia del carcinoma metastatico della mammella, del linfoma non-Hodgkin e del carcinoma epatocellulare la dose iniziale consigliata e' di 14 mg/mq da somministrare per iniezione endovenosa singola, ad intervalli di 21 giorni. Viene raccomandata l'adozione di un dosaggio inferiore (12 mg/mqo meno) nei pazienti con riserve midollari ridotte. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno adattati al grado ed alla durata della mielodepressione del paziente. La seguente tabella serve da guida (si tenga presente che il nadir leucopenico e trombocitopenico di solito si ha dopo 10 giorni dalla somministrazione). Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 recupero = 21 giorni. Ripetere la dose precedente o aumentare di 2 mg/m2 se la mielodepressione non e' considerata adeguata; Nadir leucopenico > 1500 o Nadir trombocitopenico > 50000 recupero > 21 giorni. Sospendere sino a recupero e quindi ripeterla dose precedente; Nadir leucopenico < 1500 o Nadir trombocitopenico< 50000. Qualsiasi durata. Dopo recupero diminuire di 2 mg/mq la doseprecedente; Nadir leucopenico < 1000 Nadir trombocitopenico < 25000. Qualsiasi durata. Dopo recupero diminuire di 4 mg/m2 la dose precedente. Si consiglia di ripetere le dosi iniziali solo se i valori dei globuli bianchi e delle piastrine sono ritornati entro limiti clinicamenteaccettabili dopo 21 giorni. Nel trattamento del carcinoma metastaticodella mammella e dei linfomi il Mitoxantrone e' stato impiegato anchein associazione, secondo vari schemi terapeutici, con ciclofosfamide,fluorouracile, vincristina, vinblastina, bleomicina, metotressato, calcio folinato, glucocorticoidi. L'associazione con chemioterapici che provocano mielodepressione richiede l'adozione di un dosaggio ridotto di Mitoxantrone Crinos: 2-4 mg/mq in meno rispetto alla dose consigliata. Nei successivi cicli di terapia i dosaggi vanno aggiustati in funzione della durata e del grado della mielodepressione del paziente. Neltrattamento in monochemioterapia della leucemia non linfocitica acutain recidiva e della leucemia mieloide cronica in crisi blastica il dosaggio consigliato, sia nella fase di induzione che in quella di reinduzione, e' di 12 mg/mq/die per 5 giorni consecutivi (60 mg/mq in totale). Nel trattamento sia di prima che di seconda linea della leucemia non linfocitica acuta e nel trattamento della leucemia mieloide cronicain crisi blastica il Mitoxantrone Crinos e' stato impiegato anche in associazione con citosina arabinoside. Per l'induzione il dosaggio raccomandato e' di 10-12 mg/m2 di Mitoxantrone Crinos per 3 giorni e 100 mg/m2 di citosina arabinoside per 7 giorni (quest'ultima somministrataper infusione continua di 24 ore). Per un secondo ciclo, quando richisto, si raccomandano gli stessi dosaggi giornalieri ma con Mitoxantrone Crinos somministrato per soli 2 giorni e citosina arabinoside per soli 5 giorni. Il secondo ciclo va iniziato solo dopo scomparsa di eventuali effetti tossici extraematologici di un certo rilievo.

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati molto comuni: effetti che si verificano con una frequenza > 10%. Effetti indesiderati comuni: effetti che si verificano con una frequenza > all'1% e <10%. MOLTO COMUNI: nausea, alopecia, infezione, disturbi mestruali, stomatite, amenorrea, leucopenia, aritmia, aumento della gamma-glutammiltranspeptidasi (GCT). COMUNI: urina anormale, elettrocardiogramma anormale (ECG), costipazione, rinite, granulocitopenia, diarrea, conteggio dei globuli bianchi anormale, anemia.Ai dosaggi consigliati e' prevedibile la comparsa di leucopenia,raramente fino a valori inferiori a 1000 elementi/mm3.. A seguito di somministrazioni ripetute adintervalli di 21 giorni, la leucopenia e' solitamente transitoria, raggiunge il nadir intorno al 10ø giorno del ciclo,ritornando ai valori normali entro il 21ø giorno. Puo' verificarsi trombocitopenia e, con minor frequenza, anemia. Non sono note proprieta'cancerogene nell'uomo. DERMATOLOGICI. In casi singoli si e' verificata necrosi tessutale, rash, cambiamenti del letto dell'unghia, unacolorazione blu delle sclere, delle vene, del tessuto perivenoso, delle unghie (con distaccamento). Sono stati riportati casi di stravaso nella zona di infusione, lo stravaso ha determinato eritema, gonfiore, dolore, bruciore e/o colorazione blu della pelle. Lo stravaso puo' determinare necrosi tessutale con conseguente necessita' di toelette chirurgicae innesto cutaneo. Sono stati anche riportati casi di flebite nella zona di infusione. Nausea e vomito vengono riscontrati raramente e comunque nella maggior parte dei casi, in forma lieve e transitoria. SISTEMA NERVOSO. Sintomi neurologici che comprendono sonnolenza, confusione, ansieta', parestesia. Possono verificarsi episodi di alopecia, ma sitratta in genere di forme di modeste entita' e reversibili. Altri effetti collaterali che sono stati occasionalmente riportati includono mielodepressione, ipoplasia midollare, neutropenia, emorragia/ematoma, sanguinamento, leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, leucemia acuta, amenorrea, anoressia, cefalea, stipsi, diarrea, dolori addominali, variazioni del peso, tossicita' epatica, tossicita' renale, mal di denti, facile affaticabilita', debolezza, astenia, febbre, edema, immunosoppressione, dispnea, polmonite, sepsi, emorragia gastrointestinale stomatiti/mucositi, e effetti collaterali neurologici aspecifici, reazioni anafilattiche/anafilattoidi (compreso lo shock) e reazioniallergiche (p.e. esantema, dispnea, riduzione della pressione sanguigna e in casi singoli shock anafilattico). In pazienti con leucemia, l'insieme degli effetti collaterali e' generalmente similare, sebbene cisia un aumento sia nella frequenza che nella gravita', particolarmente di stomatiti e mucositi. Solo raramente sono state osservate modificazioni di alcuni parametri di laboratorio, come per esempio aumento dei livelli degli enzimi epatici, (elevati livelli dell'aspartato aminotrnsferasi) della bilirubinemia, della creatininemia e della azotemia (occasionalmente e' stata riferita una grave disfunzione epatica in pazienti affetti da leucemia). Disturbi cardiovascolari, che solo raramente sono stati di rilevanza clinica, comprendono: riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra, modificazioni del tracciato ECG ed episodi di aritmia acuta, bradicardia sinusale, infarto del miocardio, ipotensione, cardiomiopatia. Un precedente trattamento con antracicline e/o radioterapia aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari. E' stata inoltre segnalata la comparsa di insufficienzacardiaca congestizia in genere ben responsiva alla terapia con digitali e/o diuretici. Nei pazienti con leucemia e' stato osservato un aumento nella frequenza di eventi cardiaci: ilruolo diretto di Mitoxantrone Crinos in questi casi e' difficile da attribuire dato che molti pazienti avevano ricevuto in precedenza una terapia con antracicline e cheil decorso clinico nei pazienti leucemici e' spesso complicato da anemia, febbre, stipsi o associato all'infusione endovenosa di liquidi. Per via degli effetti immunosoppressivi possono verificarsi piu' spessoinfezioni del tratto urogenitale. Il Mitoxantrone Crinos puo' impartire alle urine una colorazione blu-verdarstra nelle prime 24 ore dopo la somministrazione; i pazienti dovrebbero essere avvertiti di questa eventualita'.

Indicazioni

Chemioterapia delle forme metastatiche di carcinoma della mammella; leucemia acuta non linfocitica dell'adulto; leucemia mieloide cronica in fase blastica; linfomi non Hodgkin, di vario grado di malignita'; carcinoma epatocellulare.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; infezioni gravi in fase attiva; generalmente controindicato in presenza di grave insufficienza epatica; gravidanza ed allattamento; generalmente controindicato nell'eta' pediatrica.

Interazioni con altri prodotti

Il Mitoxantrone Crinos puo' essere associato, in maniera opportuna con altri antineoplastici; e' sconsigliabile pero' miscelare il Mitoxantrone Crinos con altri principi attivi nella stessa fleboclisi. In casodi neoplasia l'effetto del Mitoxantrone puo' essere aumentato da altri agenti citostatici fino a raggiungere il range di tossicita' acuta. In caso di neoplasia il paziente va inviato ad un oncologo avvisando dell'uso del Mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla. L'esperienza a riguardo delle interazioni tra Mitoxantrone per il trattamento della sclerosi multipla e altre preparazioni non oncologiche e'limitata. Durante uno studio controllato con placebo di fase III non si e' verificata alcuna gravidanza in 25 donne trattate con Mitoxantrone che avevano utilizzato contraccettivi orali (la "pillola"). A riguardo delle conoscenze attuali non ci si attende un effetto negativo della "pillola". L'uso contemporaneo di Solcoseryl (indicazioni: terapia intensiva della circolazione cerebrale edisturbi metabolici, malattia vascolare ostruttiva delle arterie periferiche, disturbi della circolazione venosa) e Mitoxantrone in vitro non ha mostrato un'intensificazione delle tossicita' del Mitoxantrone. E' stato dimostrato, in vitro, che il Mitoxantrone non ha effetti antimicrobici propri. Non e' stato provato alcun effetto sinergico, in vitro, con gli antibiotici ampicillina, trimetoprim-sulfadiazina, cefadroxil e doxiciclina. Per l'imipenem in uno su cinque linee di Escherichia-coli e Stafilococcoaureus e' stato osservato un effetto sinergico (aumento dell'efficacia dell'antibiotico). In test condotti su animali non e' stato osservato alcun aumento della tossicita' del Mitoxantronedurante la somministrazione di metoclopramide (antiemetico) e nitrendipina calcioantagonista) in combinazione con il Mitoxantrone per il trattamento della leucemia. Non c'e' ancora esperienza per valutare le interazioni tra Amifostina (un agente citoprotettivo) e Mitoxantrone.

Forme Farmacologiche


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