migracin*iniet f 500mg/2ml 2ml amikacina genetic spa

Che cosa è migracin iniet f 500mg/2ml 2ml?

Migracin soluzione iniettabile prodotto da genetic spa
è un farmaco etico della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Migracin risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antibatterici aminoglicosidici per uso sistemico.
Contiene i principi attivi: amikacina solfato
Codice AIC: 025568078 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di Germi gram-negativi, comprese le specie di pseudomonas, e coli, proteus indolo+ e indolo-, di providencia, del gruppo Klebsiella-enterobacter-serratia, e di acinetobacter. Questo antibiotico si dimostra efficace: nella terapia delle battiriemia, delle setticemie edelle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie; delle ossa e delle articolazioni; del SNC (inclusa la meningite); delle infezioni intra addominali(inclusa la peritonite); delle ustioni e delle infezioni post-operatorie (incluse quelle della terapia vascolare). Nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l'amikacina non e' indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario, quando l'agente eziologico e' sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici. Nella terapia delle infezioni da stafilococco; percio' si puo' adottare cometerapia d'attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte,quando il paziente e' allergico ad altri antibiotici,od e' presente un'infezione mista da stafilococchi e Gram-negativi. Nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilita' indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare. In tali casi puo' essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita' di sovrainfezione da Gram positivi (streptococchi e pneumococchi). Il farmaco e' in grado di combattere le infezioni da germi Gram negativi resistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da proteusrettgeri, providencia stuartii, serratia mercescens, pseudomonas aeruginosa.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Per la via intramuscolare di somministrazione, la posologia consigliata, sia per bambini di qualsiasi eta' che per gli adulti (quando la funzionalita' renale sia normale) e' di 15 mg/Kg/die. La quantita' giornaliera totale di antibiotico stabilita su questa base, che in un adultodi peso normale corrisponderebbe ad un g di amikacina, va ripartita nelle 24 ore in 2-3 dosi, da sommnistrare ad intervalli regolari. I pazienti con peso corporeo molto elevato non devono comunque ricevere piu' di 1,5 g al di'. Nei neonati si consiglia di iniziare con una dose d'attacco di 10 mg/Kg seguita da 7,5 mg/Kg ogni 12 ore. La durata mediadel trattamento con amikacina dovrebbe andare dai 7 ai 10 giorni, alla posologia stabilita nell'adulto o nel bambino; con tale schema le infezioni, se non complicate da germi sensibili, dovrebbero rispondere favorevolmente entro 48 ore. Se dopo 4-5 giorni non si manifesta la risposta clinica desiderata, si dovrebbe sospendere la terapia e controllare nuovamente la sensibilita' del germe in causa. La mancata rispostapuo' essere dovuta a resistenza del germe o alla presenza di foci settici, che richiedono un drenaggio chirurgico. Quando e' necessario un periodo di trattamento superiore ai 10 giorni, si dovrebbe controllarequotidianamente la funzionalita' renale ed acustica. Nei pazienti confunzionalita' renale compromessa, nei limiti del possibile si dovrebbe sempre controllare la concentrazione sierica di amikacina, ed adeguare la posologia: somministrando le dosi per un soggetto con funzionalita' normale, ad intervalli piu' lunghi; Oppure: somministrando dosaggiridotti rispetto alla norma e mantenendo fissi gli intervalli di tempo. In entrambi i casi si deve controllare la CC ed i livelli sierici di creatinina, in quanto questi dati sono correlati, nel paziente con funzione renale ridotta, con emivita dell'antibiotico. In paricolare: se non si conosce il tasso di CC (Clearance della creatinina) e le condizioni del paziente sono stabili, l'intervallo tra le somministrazionisi calcola moltiplicando il valore del tasso di creatinina sierica per 9 (es. 2 mg/100 ml di creatinina per x 9 = 18 ore di intervallo); see' preferibile somministrare l'amikacina ad intervalli fissi, occorrerebbe innanzitutto controllare le concentrazioni sieriche dell'antibiotico, per essere sicuri che non eccedono i 35 gamma/mt. Se cio' non e'possibile, e le condizioni del paziente sono stabili, avendo a disposizione i valori della CC e della creatininemia, si puo' iniziare con una dose di attacco di 7,5 mg/Kg e stabilire l'intervallo in 12 ore, verra' calcolata secondo la seguente formula: Clearance Creatinina calcolata nel paziente diviso la Clearance Creatinina teorica del normale, per la dose d'attacco (7,5 mg x peso corporeo). Alternativamente se siconosce il valore steady-state della creatininemia, si puo' dividere la dose normale per questo valore ed ottenere cosi' il dosaggio ridotto da somministrare ogni 12 ore. Per la via endovenosa di somministrazione, la dose iniziale, il dosaggio giornaliero e la quantita' totale di amikacina da somministrare, restano uguali a quelli riferiti per la via intramuscolare, cosi' come uguale la modalita' di somministrazione(2 o 3 somministrazioni al di' ad intervalli regolari). Nell'adulto l'antibiotico va somministrato diluendo la fiala da 500 mg in 200 ml disoluzione fisiologica o di soluzione glucosata al 5% o di altra soluzione compatibile; il tempo di infusione deve andare da 30 a 60 minuti.La fiala da 1 g va diluita sempre in 200 mg di soluzione compatibile ed infusa in 60 minuti. Nei bambini la quantita' di fluido e' da usarein stretta relazione con la quantita' di antibiotico che il bambino deve assumere. Il liquido di infusione deve essere somministrato in un periodo di 30 o 60 minuti; nei bambini piu' piccoli l'infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore. L'amikacina non dovrebbe essere unita ad altresostanze da infondere, ma somministrata da sola, secondo lo schema posologico stabilito.

Effetti indesiderati

I principali effetti collaterali che possono comparire in corso di terapia con amikacina sono: tossicita' a livello dell'VIII paio di nervicranici (soprattutto ototossicita') e nefrotossicita' (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria). Raramente sono stati anche riscontrati rashes cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione. E' consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia. L'amikacina puo' essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l'eziologia da Gram-negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell'antibiogramma. Tuttavia la decisione di continuare la terapia conquesto antibiotico potrebbe basarsi sui risultati dei tests di sensibilita', sulla gravita' dell'infezione, sulla risposta del paziente, e tenendo presente le avvertenze riportate piu' avanti. I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venire controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicita' e nefrotossicita' diquesti antibiotici. Il prodotto contiene sodio bisolfito: tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Sia del ramoacustico che di quello vestibolare si puo' manifestare nei pazienti trattati con dosi elevate e per peridi di tempo piu' prolungati rispetto a quelli consigliati, il rischio di ototossicita' e' maggiore nei pazienti con danno renale. In genere, la sordita' inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si puo' determinare solo mediante i tests tests audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. Non e' nota la potenziale ototossicita'dell'amikacina nei bambini. Finche' non siano a disposizione maggioridati, questo antibiotico si dovrebbe usare, in pediatria, solo quando i tests di sensibilita' indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino puo' essere controllato strettamente circa l'insorgenza della tossicita' a quel livello. Gli aminogliocosidi sono potenzialmente nefrotossici. Percio' nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalita' inizialmente normale ma nei quali questa si e' alterata nel corso del trattamento, si dovrebbero controllare costantemente la funzionalita' renale e quella dell'VIII paio di nervi cranici. L'alterazione della funzione renale e' caratterizzata da riduzione della CC (clearance creatinina), dalla presenza di cellule o di cilindri nel cedimento, da oliguria, proteuria, riduzione del peso specifico dell'urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell'azoto ureico della cretinina).Il riscontro di alterazioni della funzionalita' renale, vestibolare ed acustica impone la sospensione della terapia. Nei limiti possibili, occorrerebbe controllare la concentrazione sierica di amikacina ed evitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere controllate, relativamente ai parametri prima citati. Si dovrebbe evitare la somministrazione, contemporaneamente o successivamente, di altri antibiotici, per uso topico o generalmente, chesiano notoriamente neuro o nefro-tossici, in particolare: kanamicina,gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefatoridina, viomicina, polimixina B, colistina, vancomicina. L'amikacina non dovrebbeessere somministrata insieme con diuretici potenti (es. acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diuretici sono di per se' ototossici ed inoltre i diuretici, se somministrati per e.v, aumentanola tossicita' degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nelsiero e nei tessuti. L'amikacina e' potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica. Si dovrebbe, percio', evitare di associarla ad alti farmaci tossici a quel livello, secondo quanto precisato nelle avvertenze. Poiche' questo antibiotico si concentra in elevate quantita'nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati, al fine di ridurre al minimo l'irritazione chimicadei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalita' renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria), si dovrebbe aumentare l'idratazione. Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della CC del peso specifico dell'urina, aumento dell'azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venire sospeso se si riscontra aumento dell'azotemia o riduzione progressiva dell'escrezione urinaria. Precisiamo che quando il paziente e' ben idratato e la funzionalita' renale normale, il rischio di reazioni nefrotossiche con amikacina e' ridotto,se ci si mantiene entro le dosi consigliate. Con dosi elevate di amikacina (188 mg/Kg) sono comparsi, nel gatto blocco neuromuscolare e paralisi muscolare. Si dovrebbe percio' tenere in considerazione la possibilita' di blocco neuromuscolare e di paralisi respiratoria quando questo antibiotico viene somministrato in concomitanza con anestetici o con bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso, i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno. E' possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi. E' possibile, come con altri antibiotici, che la terapia con amikacina induca la comparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia.

Indicazioni

E' indicato nel trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili di Germi gram-negativi, comprese le specie di pseudomonas, e coli, proteus indolo+ e indolo-, di providencia, del gruppo Klebsiella-enterobacter-serratia, e di acinetobacter. Questo antibiotico si dimostra efficace: nella terapia delle battiriemia, delle setticemie edelle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie; delle ossa e delle articolazioni; del SNC (inclusa la meningite); delle infezioni intra addominali(inclusa la peritonite); delle ustioni e delle infezioni post-operatorie (incluse quelle della terapia vascolare). Nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l'amikacina non e' indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario, quando l'agente eziologico e' sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici. Nella terapia delle infezioni da stafilococco; percio' si puo' adottare cometerapia d'attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte,quando il paziente e' allergico ad altri antibiotici,od e' presente un'infezione mista da stafilococchi e Gram-negativi. Nella terapia delle sepsi neonatali, quando il test di sensibilita' indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare. In tali casi puo' essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita' di sovrainfezione da Gram positivi (streptococchi e pneumococchi). Il farmaco e' in grado di combattere le infezioni da germi Gram negativi resistenti alla gentamicina ed alla tobramicina, particolarmente da proteusrettgeri, providencia stuartii, serratia mercescens, pseudomonas aeruginosa.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o agli altri aminoglicosidi. L'amikacina non ha fino ad ora evidenziato, nell'animale, influenze negative sulla gestazione e sul feto;d'altra parte mancano studi controllati in questo senso nell'uomo. Per quanto il rischio non sia chiaramente definito, non e' da escludere la possibilita' di danno fetale. Percio' l'amikacina dovrebbe essere impiegata in gravidanza solo quando strettamente necessario. Non si sa se l'amikacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l'allattamento a donne sotto terapia confarmaci che potrebbero passare nel latte. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va quindi somministrato nei casi di effettiva necessita'.

Interazioni con altri prodotti

Si dovrebbe evitare la somministrazione, contemporaneamente o successivamente, di altri antibiotici, per uso topico o generale, che siano notoriamente neuro onefro-tossici, in particolare: kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina,streptomicina, cefalaridina, viomicina, polimixina B, colistina, vancomicina. L'amikacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (es.acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcuni diuretici sono di per se' ototossici edinoltre i diuretici, se somministrati per e.v aumentano la tossicita'degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

Il prodotto ha 4 prodotti equivalenti in base alle liste di equivalenza
clicca qui per visualizzare i prodotti equivalenti per migracin iniet f 500mg/2ml 2ml

Forme Farmacologiche


Clicca qui per consultare il foglio illustrativo e riassunto delle caratteristiche di migracin