metamizolo actavis*gtt 20ml metamizolo sodico actavis italy spa
Che cosa è metamizolo actavis gtt 20ml?
Metamizolo s.actavis gocce orali soluzione prodotto da
actavis italy spa
è un farmaco generico della categoria
farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici
che appartiene alla fascia C che comprende quei farmaci che, non essendo considerati essenziali, sono completamente a carico del cittadino ma richiedono comunque prescrizione .
Metamizolo s.actavis risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di analgesici e antipiretici, pirazoloni.
Contiene i principi attivi:
metamizolo sodico (dipirone monoidrato)
Composizione Qualitativa e Quantitativa: 1 ml di soluzione (corrispondenti a 20 gocce) contiene: metamizolo sodico 500 mg.
Codice AIC: 038280018
Codice EAN: 0
Vedi il foglio illustrativo completo
Posologia
Adulti e ragazzi di 15 anni ed oltre: 20-40 gocce fino a 4 volte al giorno. Bambini dai 5 ai 14 anni: 10-15 gocce fino a 4 volte al giorno.Lattanti oltre i 4 mesi e bambini fino ai 4 anni: 2-6 gocce fino a 4 volte al giorno. Le gocce si assumono diluite in un po' di liquido.
Effetti indesiderati
In casi rari, metamizolo puo' causare reazioni anafilattiche/anafilattoidi, che in casi molto rari possono essere gravi e mettere il paziente in pericolo di vita. Queste reazioni possono comparire in qualunquefase del trattamento. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi di natura piu' lieve si manifestano tipicamente con sintomi alla cute e mucose, dispnea e meno frequentemente sintomi gastrointestinali. Le reazioni piu' lievi possono progredire a forme gravi con orticaria generalizzata, grave angioedema, grave broncospasmo, aritmie cardiache, calo della pressione arteriosa e shock circolatorio. Il rischio di shok anafilattico, tuttavia, sembra essere piu' elevato con le forme ad uso parenterale. Nei pazienti con sindrome asmatica da analgesici, queste reazioni si manifestano di norma sotto forma di attacchi asmatici. Oltre alle manifestazioni cutanee ed alle mucose delle reazioni anafilattiche/anafilattoidi sopra menzionate, si possono verificare occasionalmente eruzioni fisse da farmaco, raramente rash ed in casi isolati anche sindrome di Stevens-Johnson o sindrome di Lyell, che possono mettere in pericolo la vita del paziente: interrompere immediatamente l'assunzionedel farmaco. Raramente si puo' sviluppare leucopenia ed, in casi molto rari, agranulocitosi o trombocitopenia. Tali reazioni sono considerate di natura immunologica. Si possono verificare anche dopo un ripetuto utilizzo in passato senza complicazioni. L'agranulocitosi puo' mettere il paziente in pericolo di vita e puo' essere letale. I segni tipici dell'agranulocitosi comprendono lesioni infiammatorie alle mucose, mal di gola, febbre. Tuttavia nei pazienti che ricevono terapia antibiotica i segni tipici dell'agranulocitosi possono essere minimi. Risultanotevolmente aumentata la velocita' di eritrosedimentazione, mentre il gonfiore linfonodale e' generalmente lieve o assente. I segni tipicidella trombocitopenia comprendono un'aumentata tendenza al sanguinamento e petecchie alla cute ed alle mucose. Occasionalmente si possono verificare reazioni ipotensive isolate transitorie; in casi rari tale reazione si manifesta come un calo acuto della pressione arteriosa. Si puo' verificare in casi molto rari un peggioramento acuto della funzionalita' renale, in alcuni casi con oliguria, anuria o proteinuria. In casi isolati e' stata riportata nefrite interstiziale acuta. A volte e' stata osservata una colorazione rossa delle urine, che puo' essere dovuta ad un metabolita presente in basse concentrazioni; la colorazione scompare al termine del trattamento.
Indicazioni
Stati dolorosi o febbrili gravi o resistenti.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipersensibilita' ad altri pirazoloni o alle pirazolidine; precedenti di agranulocitosi associata all'uso di pirazoloni; compromissionedella funzionalita' del midollo osseo o patologie del sistema emopoietico, come la granulocitopenia; pazienti che manifestano broncospasmo o altre reazioni anafilattoidi agli analgesici non stupefacenti; porfiria epatica acuta intermittente; carenza congenita di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi; lattanti al di sotto dei 3 mesi o peso corporeo inferiore a 5 kg. Si raccomanda di non usare il farmaco nei primi tre mesi di gravidanza e, se usato nei tre mesi successivi, cio' deve essere fatto solo dopo aver accuratamente valutato il rapporto rischio-beneficio. Il medicinale non deve essere utilizzato negli ultimi tre mesi di gravidanza.
Composizione ed Eccipienti
Sodio fosfato dibasico dodecaidrato, sodio fosfato monobasico diidrato, aroma agrumi, acqua depurata.
Avvertenze
L'agranulocitosi causata dal metamizolo e' un evento di origine immuno-allergica che ha una durata di almeno una settimana. Tali reazioni sono molto rare, possono essere gravi, mettere il paziente in pericolo di vita ed avere esito letale. I pazienti devono essere informati della necessita' di interrompere il trattamento nel caso si manifestasse uno qualsiasi dei seguenti sintomi possibilmente correlati alla neutropenia: febbre, brividi, mal di gola, ulcerazioni del cavo orale. In caso di neutropenia il trattamento va sospeso immediatamente ed una valutazione dell'emocromo va effettuata con urgenza e monitorata fino al ritorno a valori normali. Shock anafilattico: tali reazioni si verificano principalmente nei pazienti sensibili. Pertanto il metamizolo va utilizzato con cautela nei pazienti asmatici o atopici. Il farmaco andrebbe utilizzato solo dopo avere valutato la possibilita' di ricorrere adalternative terapeutiche. I pazienti che abbiano gia' manifestato unareazione da ipersensibilita' con metamizolo non dovranno piu' assumere metamizolo o altri farmaci pirazolonici. Nella scelta della via di somministrazione, va considerato che la via parenterale e' associata adun maggior rischio di reazioni anafilattiche/anafilattoidi. Sono particolarmente a rischio di gravi reazioni anafilattoidi i pazienti con: asma da analgesici o intolleranza agli analgesici di tipo orticaria-angioedema, asma bronchiale; orticaria cronica; intolleranza all'alcool.L'intolleranza all'alcool potrebbe indicare una sindrome asmatica da analgesici non diagnosticata; intolleranza ai coloranti o conservanti.Prima della somministrazione e' necessario fare domande specifiche alpaziente. Nei casi a particolare rischio di reazioni anafilattoidi, il farmaco deve essere utilizzato solo dopo aver attentamente valutato i possibili rischi contro i benefici attesi. Se il prodotto deve essere somministrato in queste circostanze, sono necessari un attento controllo e la disponibilita' di immediato trattamento di emergenza. Il trattamento deve essere immediatamente sospeso se compare qualsiasi segnoo sintomo d'anafilassi o di agranulocitosi o di trombocitopenia. La somministrazione di metamizolo puo' causare isolati casi di reazioni ipotensive. Possono essere necessarie misure preventive per ridurre il rischio di una reazione ipotensiva. Nei pazienti in cui una riduzione della pressione deve essere evitata il metamizolo deve essere utilizzato solo sotto stretto monitoraggio emodinamico. Si raccomanda di evitare la somministrazione di dosi elevate di metamizolo nei pazienti con insufficienza renale o epatica. Evitare l'impiego della specialita' in disturbi banali. Inoltre i pirazolonici devono essere utilizzati solo per il periodo di tempo necessario a controllare la sintomatologia dolorosa o febbrile. L'uso del farmaco, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, e' sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indagini sulla fertilita'.
Gravidanza e Allattamento
Metamizolo attraversa la placenta. Non vi sono stati dati circa un effetto tossico al feto: non vi sono comunque dati sufficienti sull'uso di metamizolo durante la gravidanza. Il farmaco non deve essere utilizzato negli ultimi tre mesi di gravidanza. L'inibizione della sintesi di prostaglandine, puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggerisconoun aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine,nelle prime fasi della gravidanza. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possonoesporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare; disfunzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. I metaboliti del metamizolo sono escreti nel latte materno. L'allattamento deve essere evitato durante e per 48 ore dopo la somministrazione del farmaco.
Interazioni con altri prodotti
Metamizolo puo' causare una riduzione dei livelli plasmatici di ciclosporina; pertanto si rendera' necessario provvedere a regolari controlli della concentrazione di ciclosporina in caso di trattamento concomitante con metamizolo. Durante il trattamento si raccomanda di evitare l'assunzione di alcool, poiche' non si puo' escludere interazione fra le sostanze.
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.