medrol vet*1fl 30cpr 4mg metilprednisolone zoetis italia srl

Che cosa è medrol vet 1fl 30cpr 4mg?

Medrol vet 1fl 30cpr 4mg compresse prodotto da zoetis italia srl
è un farmaco veterinario della categoria specialita' medicinali veterinarie con prescrizione medica .
Medrol vet 1fl 30cpr 4mg risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di corticosteroidi sistemici. glicocorticoidi.
Contiene i principi attivi: metilprednisolone
Composizione Qualitativa e Quantitativa: metilprednisolone.
Codice AIC: 102586056 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Prodotto per uso veterinario

medrol vet
flacone di plastica da 30 cpr da 4 mg
metil prednisolone - 4 milligrammo (i)
Protoddo per: cani - cani - n/a - n/a - uso orale e gatti - gatti - n/a - n/a - uso orale

E' indicato nei cani e nei gatti per il trattamento, o come parte integrante di un regime terapeutico, di processi infiammatori ed allergici, come processi allergici od infiammatori aspecifici cutanei, muscolo-scheletrici, oculo-auricolari ed altri processi allergico/infiammatori che normalmente rispondono alla terapia corticosteroidea, per es. disordini autoimmunitari. Puo' essere usato per iniziare un trattamento antiinfiammatorio o per continuare la terapia dopo la somministrazionedi un corticosteroide iniettabile.

Vedi il foglio illustrativo completo

Posologia

Il dosaggio necessario puo' variare a seconda delle circostanze cliniche individuali come la gravita' della malattia, la durata prevista della terapia ed anche tenendo conto della storia clinica del soggetto. Dose totale giornaliera media. Peso corporeo da 1 a 5 kg: 1 mg; peso corporeo da 5 a 9 kg: 2 mg; peso corporeo da 9 a 18 kg: da 2 a 4 mg; peso corporeo da 18 a 36 kg: da 4 a 8 mg. La dose giornaliera iniziale dovrebbe essere somministrata in due dosi equamente divise. Al fine di controllare i sintomi clinici di certi disordini autoimmunitari, per es. il Pemfigo volgare, e' possibile che il dosaggio iniziale debba essere superiore a quello sopra raccomandato. Appena si ottiene una risposta clinica soddisfacente, la dose giornaliera dovrebbe essere gradualmente ridotta fino a al termine del trattamento, nel caso di processi acuti o fino al dosaggio piu' basso che mantiene un'adeguata risposta clinica nel caso di processi cronici.

Effetti indesiderati

Gli steroidi stessi, durante il trattamento, possono causare sintomi cushingoidi con una notevole alterazione del metabolismo lipidico, glucidico, proteico e minerale, per es. puo' manifestarsi una ridistribuzione del grasso corporeo, debolezza muscolare, deperimento ed osteoporosi.

Indicazioni

E' indicato nei cani e nei gatti per il trattamento, o come parte integrante di un regime terapeutico, di processi infiammatori ed allergici, come processi allergici od infiammatori aspecifici cutanei, muscolo-scheletrici, oculo-auricolari ed altri processi allergico/infiammatori che normalmente rispondono alla terapia corticosteroidea, per es. disordini autoimmunitari. Puo' essere usato per iniziare un trattamento antiinfiammatorio o per continuare la terapia dopo la somministrazionedi un corticosteroide iniettabile.

Controindicazioni ed effetti secondari

La terapia corticosteroidea sistemica e' generalmente controindicata nei pazienti affetti da malattie renali e diabete mellito. Come qualsiasi altro corticosteroide, il farmaco e' controindicato nei pazienti affetti da tubercolosi latente, ulcera peptica e sindrome di Cushing. In presenza di osteoporosi, predisposizione alla tromboflebite, ipertensione, insufficienza cardiaca congestizia o infezioni microbiche, e' necessario usare i corticosteroidi con estrema cautela. Gli animali in terapia corticosteroidea devono essere monitorati per sintomi di infezione e dove necessario, si deve adottare un'appropriata terapia antimicrobica. Come con tutti i corticosteroidi, il monitoraggio della possibile soppressione surrenale dovrebbe essere considerato durante e successivamente un trattamento di lungo termine di processi cronici. Puo' rendersi necessaria una stimolazione della surrenale con l'ormone adenocorticotropo (ATCH), in particolare se l'animale e' stato sottoposto a particolari stress insoliti. La concomitante somministrazione di barbiturici, fenilbutazone, fenintoina o rifampicina puo' aumentare il metabolismo e ridurre gli effetti dei corticosteroidi. I corticosteroidipossono anche ridurre la risposta agli anticoagulanti.

Composizione ed Eccipienti

Compresse 2 mg: lattosio 80 mg; saccarosio 1,5 mg; amido di mais 15,65 mg; calcio stearato 0,8 mg; coloranti: amaranto (E132), eritrosina sodica (E127). Compresse 4 mg: lattosio 80 mg; saccarosio 1,5 mg; amidodi mais 14,3 mg; calcio stearato 0,8 mg.

Avvertenze

In caso di infezioni la terapia corticosteroidea deve essere associata ad un trattamento antibatterico eziologico. Si raccomanda di ridurregradualmente il dosaggio al termine di un regime terapeutico prolungato. Sovradosaggio: le principali manifestazioni di tossicita' acuta sono ipertensione, vomito ed edema. In caso di avvelenamento cronico, ladose dovrebbe essere ridotta ad un dosaggio di mantenimento minimo alprimo segno di tossicita'.

Gravidanza e Allattamento

L'uso dei corticosteroidi in gravidanza richiede un'attenta valutazione dei benefici clinici rispetto ai possibili rischi. E' stato notato che i corticosteroidi, quando somministrati nelle fasi iniziali della gravidanza, provocano malformazioni fetali in alcuni animali da laboratorio, ma non in altri. Non ci sono prove adeguate sulla sicurezza d'impiego del metilprednisolone nelle prime fasi della gravidanza della cagna e della gatta. Alcune classi di corticosteroidi, quando somministrati nelle ultime fasi della gravidanza, possono indurre parto prematuro o aborto. Questo fenomeno e' per lo piu' strettamente associato a quei corticosteroidi con metilazione in C-16, per es. betametazone, desametazone, flumetazone. Il metilprednisolone non e' un corticosteroidemetilato in C-16 ed il rischio relativo, in merito all'aborto indottoo al parto prematuro, e' considerato minimo.

Interazioni con altri prodotti

Per le malattie neoplastiche, come leucemia e linfoma, il metilprednisolone viene di solito usato come parte di un programma chemioterapico. Interazioni indesiderate: la combinazione dei glicocorticoidi con salicilati e farmaci antiinfiammatori non steroidei aumenta il rischio per le complicazioni gastro-intestinali. La combinazione dei glicocorticoidi con diuretici del gruppo tiazidico aumenta il rischio di intolleranza al glucosio. In caso di diabete, i glicocorticoidi possono aumentare il fabbisogno di insulina o di farmaci ipoglicemizzanti orali.

Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura ambiente.