maxaquin 5 compresse rivestite 400mg meda pharma spa
Che cosa è maxaquin 5cpr riv 400mg?
Maxaquin compresse rivestite prodotto da
meda pharma spa
è un farmaco etico della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Maxaquin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibatterici chinolonici.
Contiene i principi attivi:
lomefloxacina cloridrato
Codice AIC: 027943048
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
E' indicato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle basse vie respiratorie causate da microorganismi sensibili al lomefloxacin.
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Posologia
La dose normale e' di 1 compressa da 400 mg una volta al giorno, durante o lontano dai pasti. La durata del trattamento va adeguata alla gravita' del caso ed al decorso clinico e batteriologico. In linea di massima, il trattamento deve essere proseguito per almeno tre giorni dopo lo sfebbramento o la remissione dei sintomi clinici. In via indicativa, la durata normale della terapia e' la seguente: infezioni semplicidelle vie urinarie: 7-10 giorni; infezioni complicate (incluse le infezioni ricorrenti) delle vie urinarie: 10-14 giorni; infezioni delle basse vie respiratorie: 7-10 giorni. Anziani: la posologia non va modificata se la funzione renale e' normale (clearance creatininica maggiore di 30 ml/min/1,73 mq). Alterata funzionalita' renale: poiche' viene eliminato principalmente a livello renale, si consiglia una modifica del dosaggio nei pazienti con funzione renale significativamente ridotta. Quando la clearance creatininica e' minore di 30 ml/min/1,73 mq, ladose consigliata per la maggior parte delle infezioni e' una dose da carico di 400 mg, seguita da una dose di mantenimento di 200 mg una volta al giorno (mezza compressa). Pazienti dializzati: l'emodialisi elimina il farmaco solo in quantita' trascurabile (3% in 4 ore); i pazienti emodializzati dovrebbero pertanto ricevere una dose di carico iniziale di 400 mg, seguita da una dose di mantenimento di 200 mg al giorno(mezza compressa). Ridotta funzionalita' epatica: la ridotta funzioneepatica non riduce la clearance non-renale del farmaco: l'eventuale riduzione di dosaggio dovrebbe essere stabilita in base al grado di funzione renale del paziente.
Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali osservati con maggior frequenza (compresa tral'1,1% ed il 5,6%) negli studi clinici erano: cefalea, nausea, vertigini, fotosensibilizzazione, diarrea, dolore addominale, nervosismo e dispnea. I seguenti effetti sono stati osservati in meno dell'1% dei pazienti trattati: somatici: senso di fatica, dolore lombare, debolezza,senso di malessere; reazioni di ipersensibilita': prurito, eruzioni cutanee, febbre, brivido, edema del viso. Con l'uso del prodotto sono possibili reazioni anafilattoidi gravi (edema della lingua, edema dellaglottide, dispnea, ipotensione arteriosa fino allo shock pericoloso);tratto gastro-intestinale: dispepsia, flatulenza, vomito, stipsi, candidosi orale, bocca secca, infiammazione gastro-intestinale. Se si dovesse manifestare diarrea grave e persistente, durante o dopo la terapia, va immediatamente informato il medico curante poiche' va presa in considerazione la possibilita' di una colite pseudo membranosa, affezione molto grave che richiede la sospensione immediata della terapia e l'adozione di un idoneo trattamento (es. vancomicina orale 4x250 mg/die); sistema nervoso centrale: insonnia, tremori, sincope, parestesie, contrazioni muscolari, sonnolenza, confusione, convulsioni, agitazione;udito: otalgia, tinnitus; apparato cardiovascolare: ipotensione, tachicardia, edema; ematologici: linfoadenopatia, porpora, aumentata fibrinolisi, trombocitopenia; apparato muscolo-scheletrico: artralgia, crampi alle gambe; visione: dolore oculare, visione confusa. Modificazionidei parametri di laboratorio, transitorie, osservate nelle sperimentazioni cliniche, correlate o meno al farmaco, sono: epatiche: modificazioni di ALT/SGPT, AST/SGOT, bilirubina, fosfatasi alcalina, gammaglutamiltransferasi, riduzione delle proteine totali e dell'albuminemia; renali: aumento dell'azoto ureico e riduzione della potassiemia; anormalita' del peso specifico ed elettroliti urinari; ematologiche: monocitosi, riduzione delle piastrine, riduzione dell'emoglobinemia, aumento della VES, diatesi emorragica, anemia, leucopenia, eosinofilia. In casodi comparsa di effetti collaterali, il medico dovra' valutare con cura l'opportunita' o meno di interrompere il trattamento. Al contrario di quanto riscontrato con gli altri chinoloni, negli studi non e' stataosservata cristalluria. Gli studi finora effettuati non consentono una valutazione definitiva dei possibili effetti collaterali del lomefloxacin. Il suo profilo di tollerabilita' e' simile a quello degli altrichinoloni; pertanto non si puo' escludere durante il trattamento la comparsa di eventuali reazioni indesiderate note per altri chinoloni, anche se non riportate. Deve essere usato con attenzione in pazienti anziani ed in quelli con disordini del sistema nervoso centrale riconosciuti o sospetti quali epilessia od altri fattori che predispongono alle convulsioni. L'uso prolungato del prodotto, cosi' come con altri antibatterici, puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili,inclusi i funghi, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. In pazienti con ridotta funzionalita' renale, l'eliminazione e' ridotta, pertanto il dosaggio dovra' essere adattato. Poiche' e' statodimostrato che alcuni chinoloni provocano fotosensibilita', durante il trattamento e' pertanto consigliabile evitare esposizioni alla luce solare o ai raggi ultravioletti. In casi sporadici in corso di terapiecon fluorochinolonici si possono manifestare infiammazioni e lesioni con rottura dei tendini. In caso di comparsa di dolore e/o edema al tendine di Achille (a livello della caviglia) interrompere il trattamento, mettersi a completo riposo ed avvisare il proprio medico per l'adozione delle opportune misure terapeutiche. Fattori predisponenti alle tendiniti o alla rottura dei tendini sono: eta' superiore a 60 anni, esercizio fisico intenso, trattamento a lungo termine con corticosteroidi, fase precoce di deambulazione di pazienti a letto.
Indicazioni
E' indicato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie e delle basse vie respiratorie causate da microorganismi sensibili al lomefloxacin.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' individuale accertata al prodotto o ad altri chemioterapici della classe dei chinoloni. Precedenti tendinopatie con fluorochinolonici. Dal momento che non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego ed in particolare non potendosi escludere la possibilita' di danni alle cartilagini articolari negli organismi non ancora sviluppati, non deve essere somministrato alle donne in stato di gravidanza, durante l'allattamento, nei pazienti in eta' pediatrica e nei soggetti giovani con incompleto sviluppo scheletrico. Come per altri chinoloni, la sicurezza d'impiego nelle donne in stato di gravidanza non e' stata verificata. Pertanto non deve essere somministrato a donne in stato di gravidanza sospetta o confermata. Non e' noto se venga secreto nel latteumano; tuttavia e' stato osservato che viene secreto nel latte dei ratti in allattamento, e che altre sostanze della stessa classe vengono secrete nel latte umano. Pertanto, il farmaco non deve essere somministrato durante l'allattamento.
Interazioni con altri prodotti
Il sucralfato e gli antiacidi contenenti magnesio o alluminio possonointerferire con la biodisponibilita' del farmaco; pertanto la loro somministrazione dovrebbe precedere o seguire di almeno due ore l'assunzione. Non e' stata osservata interferenza farmacocinetica con teofillina o ranitidina. La somministrazione contemporanea di probenecid ne rallenta l'eliminazione. Nel topo, la co-somministrazione con fenbufen, a dosi 10 volte superiori a quelle terapeutiche, ha indotto comparsa di manifestazioni convulsive. Tale effetto non e' stato osservato invece per co-somministrazioni con altri farmaci anti-infiammatori. Benche'non vi siano prove cliniche di un'interazione con fenbufen, la loro somministrazione contemporanea andrebbe evitata.