mabcampath*ev 3f 1ml 30mg/ml alemtuzumab genzyme srl

Che cosa è mabcampath ev 3f 1ml 30mg/ml?

Mabcampath soluzione per infusione conc prodotto da genzyme srl
è un farmaco solo uso ospedaliero della categoria specialita' medicinali con prescrizione medica che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Mabcampath risulta non in commercio nelle farmacie italiane

E' utilizzato per la cura di antineoplastici.
Contiene i principi attivi: alemtuzumab
Composizione Qualitativa e Quantitativa: alemtuzumab.
Codice AIC: 035274024 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

E' indicato per il trattamento di pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica a cellule B (B-LLC) per i quali la chemioterapia di combinazione con fludarabina non e' appropriata.

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Posologia

Durante la prima settimana di trattamento, deve essere somministrato in dosi crescenti: 3 mg il primo giorno, 10 mg il secondo giorno e 30 mg il terzo giorno, presumendo che ciascuna dose sia ben tollerata. Successivamente la dose giornaliera consigliata e' di 30 mg, somministrati 3 volte alla settimana a giorni alterni fino a un massimo di 12 settimane. Nella maggior parte dei pazienti, l'incremento graduale della dose a 30 mg puo' essere effettuato in 3-7 giorni. Se pero' insorgono reazioni avverse acute da moderate a gravi, come ipotensione, rigidita', febbre, respiro corto, brividi, eruzioni cutanee e broncospasmo (alcune delle quali possono essere dovute al rilascio di citochine) alla dose di 3 mg o di 10 mg, quelle dosi devono essere ripetute giornalmente finche' non siano ben tollerate prima di provare a passare alla dose successiva. La durata mediana della terapia e' stata di 11,7 settimane per i pazienti in trattamento di prima linea e 9,0 settimane per i pazienti trattati precedentemente. Quando un paziente soddisfa tutti icriteri di laboratorio e clinici per una risposta completa, la somministrazione deve essere interrotta e il paziente deve essere controllato regolarmente. Se un paziente migliora e poi raggiunge un plateau senza ulteriore miglioramento per 4 settimane o piu', la somministrazionedeve essere interrotta e il paziente monitorato. La terapia deve essere interrotta in caso di progressione di malattia. Si consiglia di pretrattare i pazienti con steroidi orali o per endovena, un antistaminico e un analgesico appropriati, 30 - 60 minuti prima di ciascuna infusione durante l'aumento graduale della dose e successivamente secondo leindicazioni cliniche. Antibiotici e farmaci antivirali devono essere somministrati abitualmente a tutti i pazienti nel corso della terapia e dopo la terapia. Dato il meccanismo d'azione del farmaco, non esistono modificazioni della dose raccomandate in caso di linfopenia grave. In caso di grave infezione o grave tossicita' ematologica, la somministrazione deve essere interrotta fino a risoluzione dell'evento. Si consiglia di interrompere la somministrazione nei pazienti la cui conta piastrinica scende a < 25.000/mcl o la cui conta assoluta dei neutrofili (ANC) scende a < 250/mcl. La somministrazione puo' essere ripresa dopo la risoluzione dell'infezione o della tossicita'. Il prodotto deve essere sospeso permanentemente se insorge anemia autoimmune o trombocitopenia autoimmune. >>Procedure consigliate per la modificazione delladose in caso di tossicita' ematologica durante la terapia. ANC < 250/mcl e/o conta piastrinica <= 25.000/mcl. Prima insorgenza: sospendere la terapia. Riprendere la somministrazione a 30 mg quando ANC >= 500/mcl e conta piastrinica >= 50.000/mcl; seconda insorgenza: sospendere la terapia. Riprendere la somministrazione a 10 mg quando ANC >= 500/mcl e conta piastrinica >= 50.000/mcl; terza insorgenza: interrompere definitivamente la terapia. Diminuzione >= 50% del valore basale in pazienti che iniziano la terapia con una ANC basale <= 250/mcl e/o una conta piastrinica <= 25.000/mcl. Prima insorgenza: sospendere la terapia.Riprendere la somministrazione a 30 mg una volta tornati ai valori basali; seconda insorgenza: sospendere la terapia. Riprendere la somministrazione a 10 mg una volta tornati ai valori basali; terza insorgenza: interrompere definitivamente la terapia. Se l'intervallo fra le somministrazioni e' >= 7 giorni, iniziare la terapia a 3 mg e aumentare ildosaggio a 10 mg e poi a 30 mg in base alla tollerabilita' individuale. Anziani (oltre 65 anni d'eta'): si devono seguire le stesse raccomandazioni indicate per gli adulti. I pazienti anziani devono essere controllati con attenzione. Non sono stati condotti studi su pazienti coninsufficienza renale o epatica. La sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 17 anni non sono state stabilite. Tutte le dosidevono essere somministrate mediante infusione endovenosa nell'arco di 2 ore circa.

Effetti indesiderati

>>Pazienti in trattamento di prima linea. Infezioni ed infestazioni: viremia da citomegalovirus, infezione da citomegalovirus; polmonite, bronchite, faringite, candidiasi orale; sepsi, batteriemia da stafilococco, tubercolosi, broncopolmonite, herpes oftalmico, infezione da streptococco beta emolitico, candidiasi, candidiasi genitale, infezione delle vie urinarie, cistite, tinea corporis, nasofaringite, rinite. Patologie del sistema emolinfopoietico: neutropenia febbrile, neutropenia,leucopenia, trombocitopenia, anemia; agranulocitosi, linfopenia, linfoadenopatia, epitassi. Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattica, ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: calo ponderale; sindrome da lisi tumorale, iperglicemia, calo delleproteine totali, anoressia. Disturbi psichiatrici: ansia. Patologie del sistema nervoso: sincope, capogiri, tremore, parestesia, ipoestesia, cefalea; vertigini. Patologie dell'occhio: congiuntivite. Patologie cardiache: cianosi, bradicardia, tachicardia, tachicardia sinusuale; arresto cardiaco, infarto miocardico, angina pectoris, fibrillazione atriale, aritmia sopraventricolare, bradicardia sinusale, extrasistoli sopraventricolari. Patologie vascolari: ipotensione; ipertensione; ipotensione ortostatica, vampata di calore, vampate. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, dispnea; ipossia, effusione pleurica, disfonia, rinorrea. Patologie gastrointestinali: nausea; vomito, dolore addominale; ileo, fastidio a livello orale, fastidio allo stomaco, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, rash; dermatite allergica, prurito, iperidrosi, eritema; rash pruriginoso, rash maculare, rash erimatoso, dermatite. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, dolore muscoloscheletrico, mal di schiena; dolore osseo, artralgia, dolore toracico muscoloscheletrico, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie: riduzione del flusso urinario, disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre, brividi; affaticamento, astenia; infiammazione della mucosa, eritema al sito di infusione, edema localizzato, edema al sito di infusione, malessere. >>Pazienti trattati precedentemente. Infezioni ed infestazioni: stepsi, polmonite, herpes simplex; infezione da citomegalovirus, infezione da Pneumocystis jiroveci, polmonite, infezione micotica, candidiasi, herpes zoster, ascesso, infezione delle vie urinarie, sinusite, bronchite, infezione delle vie respiratorie superiori, faringite, infezione; infezione batterica, infezione virale, dermatite micotica, laringite, rinite, onicomicosi. Tumori benigni, maligni e non specificati: patologia tipo linfoma. Patologie del sistema emolinfopoietico: granulocitopenia, trombocitopenia, anemia; neutropenia febbrile, pancitopenia, leucopenia, linfopenia, porpora; aplasia del midollo osseo, coagulazione intravascolare disseminata, anemia emolitica, aptoglobina ridotta, depressione del midollo osseo, epitassi, sanguinamento gengivale, anormalita' dei test ematologici. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche, gravi reazioni anafilattiche e altre reazioni di ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia; iponatremia, ipocalcemia, calo ponderale, disidratazione,sete; ipocaliemia, aggravamento del diabete mellito. Disturbi psichiatrici: confusione, ansia,depressione, sonnolenza, insonnia; depersonalizzazione, turbe della personalita', pensiero anormale, impotenza, nervosismo. Patologie del sistema nervoso: cefalea; vertigini, capogiri, tremore, parestesia, ipoestesia, ipercinesia, perdita del gusto; sincope, andatura anormale, distonia, iperestesia, neuropatia, alterazioni del gusto. Patologie dell'occhio: congiuntivite; endoftalmite. Patologie dell'orecchio e del labirinto: sordita', tinnito. Patologie cardiache: palpitazioni, tachicardia; arresto cardiaco, infarto del miocardico, fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, aritmia, bradicardia, ECG anormale. Patologie vascolari: ipotensione; ipertensione, vasospasmo, vampate; ischemia periferica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea; ipossia, emottisi, broncospasmo, tosse; stridore, tensione della gola, infiltrazione polmonare, versamento pleurico, riduzione dei rumori respiratori, alterazione respiratoria. Patologie gastrointestinali: vomito, nausea, diarrea; emorragia gastrointestinale, stomatite ulcerativa, stomatite, dolore addominale, dispepsia, stipsi, flatulenza; gastroenterite, ulcerazione della lingua, gengivite, singhiozzo, eruttazione, bocca secca. Patologie epatobiliari: funzione epatica anormale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: prurito, orticaria, rash, iperidrosi; eruzione bollosa, rash eritematoso; rash maculopapuloso, alterazioni cutanee. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: artralgia, mialgia, dolore scheletrico, mal di schiena; dolore degli arti inferiori, ipertonia. Patologie renali eurinarie: ematuria, incontinenza urinaria, riduzione del flusso urinario, poliuria, alterazione della funzionalita' renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: brividi, febbre, affaticamento; dolore toracico, sintomi simil-influenzali, mucosite, edema della bocca, edema, astenia, malessere, sensazione di cambio di temperatura, reazione al sito di infusione, dolore; edema polmonare, edema periferico, edema periorbitale, ulcerazione della mucosa, livido al sito di infusione, dermatite al sito di infusione, dolore al sito di infusione. >>Effetti post-marketing. Reazioni all'infusione: reazioni gravi e talvolta fatali, inclusi broncospasmo, ipossia, sincope, infiltrati polmonari, sindrome da stress respiratorio acuto (ARDS), arresto respiratorio, infarto miocardico, aritmia, scompenso cardiaco acuto e arresto cardiaco. Sono stati riportati casi di gravi reazioni anafilattiche e altre reazioni di ipersensibilita'. Infezioni e infestazioni: si sono verificate gravi, e talvolta fatali, infezioni virali,batteriche e micotiche. Sono stati riportati disordini linfoproliferativi, in alcuni casi fatali. Patologie del sistema emolinfopoietico: sono state riportate gravi reazioni emorragiche. Disturbi del sistema immunitario: sono stati riportati gravi, e talvolta fatali, fenomeni autoimmuni. E' stato anche osservato un esito positivo per il test di Coombs. E' stata inoltre riportata malattia fatale da trapianto contro l'ospite associata alla trasfusione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: e' stata segnalata la sindrome da lisi tumorale con esito fatale. Patologie del sistema nervoso: e' stata segnalata l'emorragia intracranica con esito fatale in pazienti con trombocitopenia. Patologie cardiache: sono stati riportati scompenso cardiaco congestizio, cardiomiopatia e ridotta frazione di eiezione.

Indicazioni

E' indicato per il trattamento di pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica a cellule B (B-LLC) per i quali la chemioterapia di combinazione con fludarabina non e' appropriata.

Controindicazioni ed effetti secondari

Ipersensibilita' ad alemtuzumab, a proteine di origine murina o a unoqualsiasi degli eccipienti; pazienti che presentano infezioni sistemiche attive; pazienti affetti da HIV; pazienti con altre neoplasie maligne attive; gravidanza.

Composizione ed Eccipienti

Sodio edetato, polisorbato 80, potassio cloruro, potassio fosfato monobasico, sodio cloruro, sodio fosfato dibasico, acqua per preparazioniiniettabili.

Avvertenze

Le reazioni avverse acute, che possono verificarsi durante l'inizialeincremento graduale della dose e che possono in alcuni casi essere dovute al rilascio di citochine, comprendono ipotensione, brividi/rigidita', febbre, respiro corto ed eruzioni cutanee. Ulteriori reazioni includono nausea, orticaria, vomito, affaticamento, dispnea, cefalea, prurito, diarrea e broncospasmo. La frequenza delle reazioni all'infusione e' massima durante la prima settimana di terapia e diminuisce nella seconda o terza settimana di trattamento sia in pazienti trattati con il farmaco come terapia di prima linea sia in pazienti trattati precedentemente. Se questi eventi sono di entita' da moderata a grave, la somministrazione deve poi continuare alla stessa dose prima di ogni incremento, con un'appropriata premedicazione, finche' ciascuna dose non sia ben tollerata. Se la terapia viene sospesa per oltre 7 giorni, la somministrazione deve essere ripresa con aumento graduale della dose. Nei pazienti trattati si e' verificata ipotensione transitoria. E' necessario prestare cautela nel trattamento di pazienti affetti da cardiopatia ischemica, angina e/o in pazienti trattati con un farmaco antipertensivo. In questo gruppo di pazienti sono stati osservati infarto miocardico e arresto cardiaco in associazione con l'infusione del medicinale. La valutazione e il monitoraggio continuo della funzione cardiaca(ad es. ecocardiogramma, frequenza cardiaca e peso corporeo) devono essere considerati nei pazienti precedentemente trattati con agenti potenzialmente cardiotossici. Si raccomanda di pretrattare i pazienti consteroidi orali o per endovena 30 - 60 minuti prima di ciascuna infusione di farmaco a ogni successivo aumento di dose e come clinicamente indicato. Gli steroidi possono essere interrotti come opportuno quando e' stato raggiunto l'incremento graduale della dose. Si puo' inoltre somministrare un antistaminico orale, ad es. 50 mg di difenidramina, e un analgesico, ad es. 500 mg di paracetamolo. Nel caso in cui persistano le reazioni acute all'infusione, il tempo d'infusione puo' essere esteso fino a un massimo di 8 ore dal momento della ricostituzione del medicinale in soluzione per l'infusione. Una grave deplezione di linfociti e' tra gli effetti farmacologici previsti, e puo' essere prolungata. Le conte dei linfociti T CD4 e CD8 iniziano a salire dall'ottava-dodicesima settimana durante il trattamento e continuano a migliorare per diversi mesi dopo la sospensione della terapia. Nei pazienti che ricevono il medicinale come terapia di prima linea il tempo mediano per il recupero delle conte dei CD4+ a >=200 cellule/mcl e' pari a 6 mesi post-trattamento. Tuttavia, a 2 mesi post-trattamento la mediana e' pari a 183 cellule/mcl. In pazienti riceventi il farmaco trattati precedentemente, il tempo mediano per raggiungere un livello di 200 cellule/mcl e' di 2 mesi dopo l'ultima infusione con il medicinale, ma possonoessere necessari piu' di 12 mesi per avvicinarsi ai livelli di pretrattamento. Cio' puo' predisporre i pazienti a infezioni opportunistiche. Si consiglia vivamente di iniziare la profilassi antinfettiva (ad es., 1 compressa di trimetoprim/sulfametoxazolo due volte al giorno, 3 volte alla settimana, o altra profilassi contro la polmonite da Pneumocystis jiroveci (PCP) e un efficace agente orale anti-herpes, come famciclovir, 250 mg due volte al giorno) durante la terapia fino a quando la conta di CD4+ si e' ristabilita a 200 cellule/mcl o a livelli superiori e comunque per un periodo minimo di 2 mesi dopo il completamento della terapia. Esiste un maggior rischio di complicazioni legate a eventuali infezioni a seguito di trattamento con molteplici agenti chemioterapici o biologici. Dato il potenziale di malattia da trapianto contro l'ospite associata alla trasfusione (TAGVHD), si raccomanda che i pazienti trattati con il farmaco ricevano prodotti ematici irradiati. La viremia da citomegalovirus (CMV) asintomatica positiva nei test di laboratorio non deve essere necessariamente considerata un'infezione grave che richieda l'interruzione della terapia. Effettuare una valutazione clinica continua in caso di infezione da CMV sintomatica durante il trattamento e per almeno 2 mesi dopo il completamento del trattamento. Neutropenia transitoria di grado 3. o 4. si verifica molto comunemente entro 5-8 settimane dall'inizio della terapia. Trombocitopenia transitoria di grado 3. o 4. si verifica molto comunemente durante le prime 2 settimane di terapia e inizia poi a migliorare nella maggior parte dei pazienti. Per questo motivo e' indicato il monitoraggio ematologico dei pazienti. Se insorge una grave tossicita' ematologica, il trattamento deve essere interrotto fino a risoluzione dell'evento. Il trattamento puo' essere ripreso dopo la risoluzione della tossicita' ematologica. Deve essere sospeso permanentemente se insorge anemia autoimmune o trombocitopenia autoimmune. La conta ematica totale e la conta piastrinica devono essere effettuate a intervalli regolari durante la terapia e piu' spesso nei pazienti che sviluppano citopenie. Non si consiglia il monitoraggio regolare e sistemico dell'espressione del CD52 come normale pratica clinica. Se pero' si considera la ripetizione del trattamento, puo' essere prudente confermare la presenza dell'espressione del CD52. I dati disponibili relativi ai pazienti trattati in prima linea con il farmaco non indicano perdita di espressione del CD52 inoccasione della progressione della malattia o del decesso. I pazientipossono avere reazioni allergiche o d'ipersensibilita' al prodotto e agli anticorpi monoclonali murinici o chimerici. E' necessario disporre di prodotti medicinali per il trattamento delle reazioni di ipersensibilita' ed essere pronti a istituire misure di emergenza nell'eventualita' di una reazione durante l'infusione del medicinale. Donne e uomini potenzialmente fertili devono usare misure anticoncezionali opportune durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia. Non sono staticondotti studi per esaminare specificatamente l'effetto dell'eta' sulla distribuzione e tossicita' del farmaco. In generale, i pazienti piu' anziani (oltre i 65 anni d'eta') tollerano la terapia citotossica meno bene dei soggetti giovani. Poiche' la leucemia linfocitica cronica (LLC) si verifica comunemente nella fascia d'eta' piu' anziana, tali pazienti devono essere monitorati attentamente. Pazienti in trattamentodi prima linea e trattati precedentemente non sono state osservate differenze sostanziali nella sicurezza e nell'efficacia in relazione all'eta', tuttavia i database sono di dimensioni limitate.

Gravidanza e Allattamento

E' controindicato durante la gravidanza. Dato che le IgG umane attraversano la barriera placentare, anche il farmaco potrebbe potenzialmente attraversarla e causare la deplezione dei linfociti B e T del feto. Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale. Non si sa seil medicinale possa provocare danni al feto se somministrato a una donna durante la gravidanza. Sia donne che uomini potenzialmente fertilidevono usare misure anticoncezionali efficaci durante il trattamento e per 6 mesi dopo la terapia con il farmaco. Non si sa se il prodotto venga escreto nel latte materno. Se si rende necessario il trattamento, l'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento e per almeno 4 settimane dopo la terapia. Non si sono condotti studi sul farmaco riguardo a un suo eventuale impatto sulla fertilita'. Non e' noto che possa incidere sulla capacita' riproduttiva umana.

Interazioni con altri prodotti

Sebbene non siano stati effettuati studi di interazione con il medicinale, non esistono interazioni clinicamente significative conosciute del farmaco con altri prodotti medicinali. Poiche' il farmaco e' una proteina ricombinante umanizzata, non si prevedono interazioni farmaco-farmaco mediate dal P450. Si consiglia tuttavia di non somministrare ilprodotto entro 3 settimane dalla somministrazione di altri agenti chemioterapici. Sebbene non esistano studi specifici, e' sconsigliata la somministrazione di vaccini virali vivi per almeno 12 mesi dopo la fine della terapia. La capacita' di indurre una risposta umorale primariao anamnestica a qualsiasi vaccino non e' stata studiata.

Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare il medicinale nella confezione originale per proteggerlo dallaluce.