carvedilolo ger 30 compresse 25mg carvedilolo s.f. group srl

Che cosa è locard 30cpr 25mg?

Carvedilolo ger compresse prodotto da s.f. group srl
è un farmaco generico della categoria farmaci preconfezionati prodotti industrialmente - generici che appartiene alla fascia A che comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il cittadino, su questi farmaci le Regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un ticket .
Carvedilolo ger risulta non in commercio nelle farmacie italiane

Contiene i principi attivi: carvedilolo
Composizione Qualitativa e Quantitativa: una compressa di carvedilolo germed da 3,125 mg contiene 3,125 mg di carvedilolo una compressa di carvedilolo germed da 6,25 mg contiene 6,25 mg di carvedilolo una compressa di carvedilolo germed da 12,5 mg contiene 12,5 mg di carvedilolo una compressa di
Codice AIC: 037074111 Codice EAN: 0

Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?

Ipertensione essenziale Angina pectoris stabile cronica Trattamento aggiuntivo dell'insufficienza cardiaca cronica stabile da moderata a grave

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Posologia

Ipertensione essenziale: il Carvedilolo puo' essere utilizzato per iltrattamento dell'ipertensione da solo o in combinazione con altri farmaci antiipertensivi, per es. diuretici tiazidici.Si raccomanda una singola dose giornaliera, tuttavia la massima dose singola consigliata e' di 25 mg e la massima dose giornaliera raccomandata e' di 50 mg. Adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 12,5 mg al giorno per i primidue giorni e, successivamente, il trattamento viene continuato al dosaggio di 25 mg al giorno. Se necessario, la dose puo' essere ulteriormente aumentata, in modo graduale, ad intervalli di due o piu' settimane. La massima dose giornaliera e' di 50 mg. Anziani: nei pazienti affetti da ipertensione la dose iniziale raccomandata e' di 12,5 mg al giorno; dose che puo' essere sufficiente per tutta la durata del trattamento. Tuttavia se non si e' ottenuta una risposta terapeutica sufficiente, la dose puo' essere ulteriormente aumentata, in modo graduale, ad intervalli di due settimane o piu' lunghi. Uso pediatrico: l'efficaciae la sicurezza del Carvedilolo non sono state stabilite nei pazienti al di sotto dei 18 anni d'eta'. Angina pectoris stabile: il regime posologico raccomandato suggerisce di assumere le compresse due volte al giorno. Adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 12,5 mg due volte al giorno per i primi due giorni ed in seguito di 25 mg due volte al giorno. Se necessario, la dose puo' essere ulteriormente aumentata, congradualita', ad intervalli di due o piu' settimane, fino alla massimadose giornaliera raccomandata di 100 mg, suddivisa in due dosi (due volte al giorno). Anziani: la dose iniziale raccomandata e' di 12,5 mg due volte al giorno per due giorni ed in seguito di 25 mg due volte algiorno, che corrisponde alla massima dose giornaliera raccomandata. Uso pediatrico: l'efficacia e la sicurezza del Carvedilolo non sono state stabilite nei pazienti al di sotto dei 18 anni d'eta'. Insufficienza Cardiaca Cronica: il Carvedilolo e' somministrato in pazienti affetti da insufficienza cardiaca da moderata a grave, in aggiunta alla terapia di base convenzionale con diuretici, ACE inibitori, digitalici e/ovasodilatatori. Il paziente deve essere clinicamente stabile (nessunavariazione nella classe NYHA, nessuna ospedalizzazione dovuta a scompenso cardiaco) e la terapia di base deve essere stabile da almeno quattro settimane prima del trattamento. Inoltre, il paziente deve avere una frazione di eiezione del ventricolo sinistro ridotta, una frequenzacardiaca sopra i 50 battiti al minuto ed una pressione sistolica che superi gli 85 mmHg. La dose iniziale e' di 3,125 mg due volte al giorno per due settimane. Se questa dose e' ben tollerata, puo' essere aumentata lentamente, ad intervalli di non meno di due settimane, fino alla dose di 6,25 mg due volte al giorno, poi fino a 12,5 mg due volte algiorno ed infine a 25 mg due volte al giorno. La dose e' aumentata fino al raggiungimento della dose piu' alta tollerata. La massima dose raccomandata e' di 25 mg due volte al giorno per pazienti con un peso corporeo inferiore agli 85 kg, e di 50 mg due volte al giorno per pazienti con un peso corporeo superiore a 85 kg, purche' l'insufficienza cardiaca non sia grave. Un incremento della dose a 50 mg due volte al giorno deve essere effettuato sotto stretta sorveglianza medica del paziente. L'aggravamento temporaneo dei sintomi dello scompenso cardiaco puo' avvenire all'inizio del trattamento o in seguito all'aumento delladose, specialmente in pazienti con grave scompenso cardiaco e/o in trattamento con alte dosi di diuretici. Cio' non richiede solitamente lasospensione della terapia, ma la dose non deve essere aumentata. Il paziente deve essere monitorato da un medico/cardiologo per le due ore successive l'inizio del trattamento o all'aumento della dose. Prima diciascun aumento di dose, una visita medica deve essere fatta per riconoscere i potenziali sintomi di un peggioramento dello scompenso cardiaco o i sintomi di una eccessiva vasodilatazione. Un peggioramento dello scompenso cardiaco o la ritenzione idrica sono trattati con un aumento della dose di diuretici, e la dose di Carvedilolo non deve essere aumentata fino a quando il paziente non si sia stabilizzato. Se compare bradicardia o ritardo nella conduzione atrio-ventricolare, il livello di digossina deve essere tenuto sotto controllo. Occasionalmente puo' essere necessario ridurre la dose di Carvedilolo o interrompere completamente il trattamento per un determinato periodo. Anche in questi casi, e' spesso possibile continuare la titolazione del dosaggio di Carvedilolo con successo. La funzionalita' renale, i trombociti e la glicemia (nel caso di NIDDM e/o IDDM) devono essere monitorati regolarmente durante la titolazione della dose; al termine della quale la frequenza di controllo puo' essere ridotta. Se il trattamento con Carvediloloe' interrotto per piu' di due settimane, la terapia deve essere ripresa con una dose di 3,125 mg due volte al giorno, per poi aumentare gradualmente conformemente alle raccomandazioni sopra riportate. Uso pediatrico: l'efficacia e la sicurezza del Carvedilolo non sono state stabilite nei pazienti al di sotto dei 18 anni d'eta'. Interruzione della terapia: Il trattamento con Carvedilolo non deve essere interrotto bruscamente, soprattutto in pazienti affetti da cardiopatia ischemica. Laterapia deve essere interrotta gradualmente, nell'arco di 7-10 giorni, per es. dimezzando la dose giornaliera ogni tre giorni. Insufficienza renale: il dosaggio deve essere determinato per ciascun paziente individualmente, ma, in accordo con i parametri farmacocinetici, non esistono evidenze che l'aggiustamento della dose di Carvedilolo nei pazienti con scompenso cardiaco sia necessario. Insufficienza epatica: il Carvedilolo non deve essere somministrato in pazienti con gravi disfunzioni epatiche. Nei casi di moderata insufficienza epatica, un aggiustamento della dose puo' essere necessario. Modi di somministrazione: le compresse devono essere assunte con una sufficiente quantita' di liquidi e non e' necessaria la loro assunzione durante i pasti. Comunque, aipazienti con scompenso cardiaco si raccomanda di assumere il Carvedilolo con il cibo per permettere un assorbimento piu' lento e ridurre ilrischio di ipotensione ortostatica.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono generalmente transitori e si manifestano prevalentemente all'inizio del trattamento. Il profilo delle reazioni avverse che si manifestano nei pazienti affetti da ipertensione e angina e' simile a quello osservato nei pazienti con scompenso cardiaco.Comunque, la frequenza degli effetti indesiderati e' piu' bassa nei pazienti con ipertensione e angina pectoris. Le reazioni avverse nei pazienti con scompenso cardiaco sono estrapolate da studi clinici. Le reazioni avverse, che si manifestano nei pazienti con scompenso cardiacodurante gli studi clinici e che non sono state riscontrate comunemente nei soggetti che hanno ricevuto il placebo, sono elencati nella tabella seguente. Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Comuni (>1/100, 1/10): iperglicemia, edema periferico, ipervolemia, ritenzione idrica. Alterazioni del sistema nervoso. Comuni: vertigini; rari (1/1000, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTOL'uso di Carvedilolo non e' raccomandato in corso di gravidanza e allattamento. Non sono stati dimostrati gli effetti teratogeni del Carvedilolo negli studi clinici sulla riproduzione negli animali, ma non vi e' un'evidenza clinica sufficiente sulla sicurezza della donna in gravidanza. I beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che puo' provocare morte fetale intrauterina e parti immaturi o prematuri. In aggiunta, gli effetti indesiderati (specialmente ipoglicemia, bradicardia, depressione respiratoria e ipotermia) possono manifestarsi nel fetoe nel neonato. Esiste un maggiore rischio di complicanze cardiache e respiratorie nel neonato nel periodo post-natale. Il Carvedilolo deve essere utilizzato in gravidanza solo nel caso in cui il beneficio per la madre sia superiore al potenziale rischio per il feto/neonato. Il trattamento deve essere interrotto 2-3 giorni prima della prevista nascita; se cio' non e' possibile, il neonato deve essere monitorato per iprimi 2-3 giorni di vita. Il Carvedilolo e' lipofilo e, in accordo con i risultati provenienti dagli studi clinici effettuati su animali incorso di allattamento, e' escreto nel latte materno con i suoi metaboliti; quindi, le madri in terapia con Carvedilolo non devono allattare.

Indicazioni

Ipertensione essenziale Angina pectoris stabile cronica Trattamento aggiuntivo dell'insufficienza cardiaca cronica stabile da moderata a grave

Controindicazioni ed effetti secondari

Insufficienza cardiaca cronica (classe NHYA IV), che richieda inotropi per via endovenosa Broncopneumopatia cronica ostruttiva con componente broncospastica Insufficienza epatica clinicamente significativa Asma Blocco atrioventricolare di II o III grado (a meno che non sia applicato un pace-maker permanente) Bradicardia grave (< 50 battiti al minuto) Shock cardiogeno Sindrome del nodo seno-atriale (compreso il blocco seno-atriale) Ipotensione grave (pressione sistolica < 85 mmHg) Acidosi metabolica Feocromocitoma (a meno che sia controllato adeguatamente da alfa-bloccanti) Angina di Printzmetal Gravi disturbi del sistema circolatorio arterioso periferico Allattamento (vedere 4.6 Gravidanza e allattamento) Concomitante terapia endovenosa con verapamil o diltiazem (vedere 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione) Ipersensibilita' al Carvedilolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti

Composizione ed Eccipienti

Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, idrossipropil cellulosa, amido di mais, talco, silice colloidale anidra, magnesio stearato.

Avvertenze

Le seguenti avvertenze devono essere prese in considerazione, soprattutto nei pazienti con scompenso cardiaco. Nei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico, il Carvedilolo deve essere somministrato principalmente in associazione a diuretici, ACE inibitori, digitalici e/o vasodilatatori. L'inizio della terapia deve essere sotto la supervisione di un medico ospedaliero. Il trattamento deve iniziare solo nel casoin cui il paziente sia stato stabilizzato da una terapia di base convenzionale della durata di almeno quattro settimane. I pazienti scompensati devono essere ri-compensati. I pazienti con grave scompenso cardiaco, deplezione di volume e deplezione salina, gli anziani o i pazienti con una bassa pressione sanguigna basale devono essere monitorati per circa due ore dopo la prima dose o dopo un aumento della dose in quanto e' possibile il manifestarsi di un'eccessiva vasodilatazione. L'ipotensione dovuta all'eccessiva vasodilatazione e' inizialmente trattata riducendo la dose del diuretico. Se i sintomi persistono, deve essere ridotta anche la dose di uno degli ACE inibitori. All'inizio della terapia o durante la titolazione ascendente del Carvedilolo puo' avvenire un peggioramento dello scompenso cardiaco o della ritenzione di liquidi. In questi casi, la dose di diuretico deve essere aumentata. Comunque, a volte sara' necessario ridurre o sospendere la terapia con Carvedilolo. La dose di Carvedilolo deve essere aumentata solamente dopo che i sintomi dovuti al peggioramento dello scompenso cardiaco o l'ipotensione dovuta a vasodilatazione siano sotto controllo. Pazienti diabetici: il Carvedilolo puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia acuta. I disturbi dei livelli di glucosio nel sangue possono talvolta insorgere in pazienti diabetici con insufficienza cardiaca trattati con il Carvedilolo. Questi pazienti devono percio' essere posti sotto stretta osservazione, con misurazioni regolari del glucosio ematico, e la dose del farmaco antidiabetico deve essere aggiustata, se necessario. Insufficienza renale Un deterioramento reversibile della funzionalita' renale e' stato osservato durante la terapia con il Carvedilolo in pazienti con insufficienza cardiaca ed ipotensione (pressione sistolica < 100mmHg), cardiopatia ischemica, aterosclerosi e/o insufficienza renale di base. In questi pazienti a rischio, la funzionalita' renale deve essere tenuta sotto controllo durante la fase di aggiustamento della dose. La dose di Carvedilolo deve essere ridotta o la terapia deve essereinterrotta temporaneamente, qualora si osservi un peggioramento significativo della funzionalita' renale. Glicosidi digitalici: il Carvedilolo e la digossina prolungano il tempo di conduzione atrioventricolare, e cio' deve essere tenuto in considerazione quando si usano carvedilolo e digossina in associazione. Altre avvertenze relative all'uso di Carvedilolo e dei beta-bloccanti in generale: i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva con componente broncospastica, che non sono trattati con farmaci orali o per inalazione, devono essere trattati con Carvedilolo solo se il miglioramento previsto supera il possibile rischio. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione nella fase iniziale; inoltre la titolazione e la dose del Carvedilolo devono essere ridotte in caso di broncospasmi. Il Carvedilolo puo' mascherare i sintomi di tireotossicosi. Il Carvedilolo puo' indurre bradicardia. Il dosaggio del Carvedilolo deve essere ridotto qualora la frequenza cardiaca scenda al di sotto di 55 battiti per minuto e compaiano i primi sintomi di bradicardia. I beta-bloccanti possono aumentare la sensibilizzazione verso gli allergeni e la gravita' delle reazioni anafilattiche nei pazienti con precedenti di gravi reazioni di ipersensibilita'. Durante il trattamento con beta-bloccanti, nei pazienti affetti da psoriasi puo' avvenire un peggioramento delle lesioni cutanee. IlCarvedilolo puo' causare una riduzione della lacrimazione e cio' deveessere tenuto in considerazione nei pazienti che usano lenti a contatto. In pazienti con feocromocitoma, la terapia con beta-bloccanti deveessere preceduta da un trattamento con alfa-bloccanti. Non vi e' esperienza dell'uso del Carvedilolo in queste condizioni. Per questo motivo, si richiede cautela nella somministrazione di Carvedilolo nei pazienti con sospetto feocromocitoma. Quando il carvedilolo e' utilizzato in associazione con agenti bloccanti dei canali del calcio, come il verapamil e il diltiazem, o con altri farmaci antiaritmici, in particolarmodo l'amiodarone, la pressione sanguigna del paziente e l'ECG devonoessere tenuti sotto controllo. Una co-somministrazione per via endovenosa deve essere evitata. Questo farmaco contiene lattosio. I pazientiaffetti da rare disfunzioni di natura ereditaria di intolleranza al galattosio, mancanza di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere il Carvedilolo.

Gravidanza e Allattamento

L'uso di Carvedilolo non e' raccomandato in corso di gravidanza e allattamento. Non sono stati dimostrati gli effetti teratogeni del Carvedilolo negli studi clinici sulla riproduzione negli animali, ma non vi e' un'evidenza clinica sufficiente sulla sicurezza della donna in gravidanza. I beta-bloccanti riducono la perfusione placentare, che puo' provocare morte fetale intrauterina e parti immaturi o prematuri. In aggiunta, gli effetti indesiderati (specialmente ipoglicemia, bradicardia, depressione respiratoria e ipotermia) possono manifestarsi nel fetoe nel neonato. Esiste un maggiore rischio di complicanze cardiache e respiratorie nel neonato nel periodo post-natale. Il Carvedilolo deve essere utilizzato in gravidanza solo nel caso in cui il beneficio per la madre sia superiore al potenziale rischio per il feto/neonato. Il trattamento deve essere interrotto 2-3 giorni prima della prevista nascita; se cio' non e' possibile, il neonato deve essere monitorato per iprimi 2-3 giorni di vita. Il Carvedilolo e' lipofilo e, in accordo con i risultati provenienti dagli studi clinici effettuati su animali incorso di allattamento, e' escreto nel latte materno con i suoi metaboliti; quindi, le madri in terapia con Carvedilolo non devono allattare.

Interazioni con altri prodotti

Il Carvedilolo puo' potenziare gli effetti di altri agenti antiipertensivi. La pressione sanguigna e la funzionalita' cardiaca dei pazientidevono essere monitorate quando il Carvedilolo e' utilizzato in associazione a calcio-antagonisti, quali verapamil o diltiazem, amiodarone,o con farmaci antiaritmici di classe I. Questi farmaci non devono essere somministrati contemporaneamente per via endovenosa. Le concentrazioni di digossina allo stato stazionario ("steady-state") aumentano, quando essa e' usata in associazione con Carvedilolo. Si raccomanda un attento controllo della digossinemia all'inizio del trattamento, durante l'aggiustamento della dose e alla sospensione del trattamento. Quando si renda necessario interrompere il trattamento di Carvedilolo e clonidina, il carvedilolo deve essere sospeso per primo, diversi giorni prima di iniziare a diminuire il dosaggio di clonidina. I farmaci induttori o inibitori degli enzimi epatici, quali rifampicina, cimetidina,ketoconazolo, fluoxetina, aloperidolo, verapamil ed eritromicina, possono modificare le concentrazioni di Carvedilolo nel siero. I pazientiin trattamento con questi farmaci e Carvedilolo devono essere seguitiattentamente. Durante l'anestesia generale, particolare attenzione deve essere rivolta ai potenziali effetti inotropi negativi del Carvedilolo e degli anestetici. Il Carvedilolo puo' aumentare i livelli plasmatici di ciclosporina.

Equivalenti in base alle liste di trasparenza

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Forme Farmacologiche


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Conservazione del prodotto

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C.