levoxacin iv fl 100ml 5mg/ml levofloxacina glaxosmithkline spa
Che cosa è levoxacin iv fl 100ml 5mg/ml?
Levoxacin soluzione per infusione prodotto da
glaxosmithkline spa
è un farmaco osped. esitabile della categoria
specialita' medicinali con prescrizione medica
che appartiene alla fascia H che comprende i farmaci di esclusivo uso ospedaliero, non vendibili ai cittadini presso le farmacie aperte al pubblico, ma utilizzabili o distribuibili solo nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche .
Levoxacin risulta
non in commercio nelle farmacie italiane
E' utilizzato per la cura di antibatterici chinolonici, fluorochinoloni.
Contiene i principi attivi:
levofloxacina emiidrato
Composizione Qualitativa e Quantitativa: levofloxacina.
Codice AIC: 033940065
Codice EAN: 0
Informazioni e Indicazioni, a cosa serve?
Trattamento delle seguenti infezioni se dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina: polmoniti acquisite in comunita'; infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le pielonefriti); prostatite batterica cronica; infezioni della pelle e dei tessuti molli. Considerare le linee guida nazionali e/o locali sull'uso appropriato dei fluorochinolonici.
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Posologia
1-2 volte al giorno per infusione endovenosa lenta. Il dosaggio dipende dal tipo, dalla gravita' dell'infezione e dalla sensibilita' del patogeno ritenuto causa dell'infezione. Dopo alcuni giorni di terapia e'generalmente possibile passare dal trattamento endovenoso iniziale a quello orale, tenendo conto delle condizioni del paziente. Data la bioequivalenza della forma orale e parenterale, puo' essere utilizzato lostesso dosaggio. La durata del trattamento dipende dal decorso clinico. Continuare per un minimo di 48-72 ore dopo lo sfebbramento, o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica. Somministrare solo mediante infusione endovenosa lenta, 1-2 volte/die. Il tempo di infusione nondeve durare meno di 30 minuti per la soluzione per infusione da 250 mg o 60 minuti per la soluzione per infusione da 500 mg. Dopo alcuni giorni di terapia e' possibile passare dal trattamento iniziale per via endovenosa al trattamento orale con lo stesso dosaggio, tenendo conto delle condizioni del paziente. >>Pazienti con funzionalita' renale normale (clcr >50 ml/min). Polmoniti acquisite in comunita': 500 mg 1-2 volte/die. Infezioni complicate delle vie urinarie: 250 mg 1 volta/die.Prostatite batterica cronica (incluse le pielonefriti): 500 mg 1 volta/die. Infezioni della pelle e dei tessuti molli: 500 mg 2 volte/die. >>Pazienti con funzionalita' renale compromessa. Clcr 50-20 ml/min: prima dose 250 mg/24 h, dosi successive 125 mg/24 h. Prima dose 500 mg/24 h, dosi successive 250 mg/24 h. Prima dose 500 mg/12 h, dosi successive 250 mg/12 h. Clcr 19-10 ml/min. Prima dose 250 mg/24 h, dosi successive 125 mg/48 h. Prima dose 500 mg/24 h, dosi successive 125 mg/24 h. Prima dose 500 mg/12 h, dosi successive 125 mg/12 h. Clcr >Pazienti con funzionalita' epatica compromessa. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio in quanto lalevofloxacina non viene metabolizzata in quantita' rilevanti dal fegato e viene escreta principalmente per via renale. >>Anziani. Non e' necessaria alcuna modifica del dosaggio se non quella imposta da considerazioni sulla funzionalita' renale. >>Bambini. E' controindicato nei bambini e negli adolescenti nel periodo della crescita.
Effetti indesiderati
Sono stati utilizzati i seguenti valori di frequenza per le reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100 < 1/10); non comune (>= 1/1000 <= 1/100); raro (>= 1/10000 <= 1/1000); molto raro (<= 1/10000) e non noto (non valutabile in base ai dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione micotica (e proliferazione dialtri microrganismi resistenti). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, eosinofilia. Raro: trombocitopenia, neutropenia. Molto raro: agranulocitosi. Non noto: pancitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: shock anafilattico. Le reazioni anafilattiche e anafilattoidi possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione. Non noto: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Molto raro: ipoglicemia particolarmente nei pazienti diabetici. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, nervosismo. Raro: reazioni psicotiche, depressione, stato confusionale, agitazione, ansia. Molto raro: reazioni psicotiche con comportamenti autolesivi compresi ideazione o atti suicidi, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Non comune: vertigini, cefalea, sonnolenza. Raro: convulsioni, tremori, parestesie. Molto raro: neuropatia periferica sensoriale o sensomotori, disgeusia inclusa ageusia, parosmia inclusa anosmia. Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbi della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Molto raro: riduzione dell'udito. Non noto: tinnito. Patologie cardiache. Raro: tachicardia. Non noto: elettrocardiogramma con prolungamento dell'intervallo QT. Patologie vascolari. Comune: flebite. Raro: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo, dispnea. Molto raro: polmonite allergica. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea. Non comune: vomito, dolore addominale, dispepsia, flatulenza, costipazione. Raro: diarrea con perdite ematiche che in casi molto rari puo' essere segnale di una enterocolite inclusa la colite pseudomembranosa. Patologie epatobiliari. Comune: aumento degli enzimi epatici (ALT - AST, fosfatasi alcalina, GGT). Non comune: aumento della bilirubina ematica. Molto raro: epatite. Non noto: con levofloxacina sono stati riportati casi di ittero e gravi lesioni epatiche, inclusi casi di insufficienza epatica acuta, essenzialmente in pazienti con gravi patologie preesistenti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito. Raro: orticaria. Molto raro: edema angioneurotico, reazioni di fotosensibilita'. Non noto: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, iperidrosi. Le reazionimuco-cutanee possono qualche volta manifestarsi anche dopo la prima somministrazione. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Raro: disturbi a carico dei tendini, compresa tendinite(es. tendine di Achille), artralgia, mialgia. Molto raro: rottura deltendine; questo effetto indesiderato puo' verificarsi entro 48 ore dall'inizio del trattamento ed essere bilaterale, indebolimento muscolare che puo' risultare di particolare rilevanza in soggetti affetti da miastenia grave. Non noto: rabdomiolisi. Patologie renali ed urinarie. Non comune: aumento della creatinina ematica. Molto raro: insufficienza renale acuta (ad es. dovuta a nefrite interstiziale). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazioni nel sito di infusione. Non comune: astenia. Molto raro: piressia. Non noto: dolore (incluso mal di schiena, dolore toracico e alle estremita'). Altri effetti indesiderati associati alla somministrazione di fluorochinolonici includono: sintomi extrapiramidali ed altri disturbi della coordinazione muscolare; vasculite allergica; attacchi di porfiria in pazienti con porfiria.
Indicazioni
Trattamento delle seguenti infezioni se dovute a microrganismi sensibili alla levofloxacina: polmoniti acquisite in comunita'; infezioni complicate delle vie urinarie (incluse le pielonefriti); prostatite batterica cronica; infezioni della pelle e dei tessuti molli. Considerare le linee guida nazionali e/o locali sull'uso appropriato dei fluorochinolonici.
Controindicazioni ed effetti secondari
Ipersensibilita' alla levofloxacina o a qualunque altro chinolonico. Pazienti epilettici. Pazienti con anamnesi di affezioni tendinee correlate alla somministrazione di fluorochinolonici. Bambini o adolescentinel periodo della crescita. Gravidanza ed allattamento.
Composizione ed Eccipienti
Sodio cloruro, sodio idrossido, acido cloridrico (q.b. a pH 4,8), acqua per preparazioni iniettabili per un volume di 100 ml (concentrazioni di Na^+: 154 mmol/l).
Avvertenze
Nei casi piu' gravi di polmonite pneumococcica la terapia puo' non essere ottimale. Le infezioni nosocomiali causate da Pseudomonas aeruginosa possono richiedere terapia combinata. Deve essere rispettata la raccomandazione relativa al tempo di infusione che non deve durare meno di 30 minuti per la soluzione per infusione da 250 mg o 60 minuti per la soluzione per infusione da 500 mg. E' ben conosciuta la comparsa ditachicardia e una temporanea diminuzione della pressione arteriosa durante l'infusione con levofloxacina. In casi rari puo', in seguito ad una grave diminuzione della pressione, manifestarsi un collasso circolatorio. Se una diminuzione importante della pressione arteriosa si manifesta durante l'infusione di levofloxacina (l'isomero levogiro della ofloxacina) l'infusione deve essere immediatamente interrotta. La tendinite puo' manifestarsi raramente; coinvolge piu' frequentemente il tendine di Achille e puo' portare alla sua rottura. Il rischio di tendinite e di rotture tendinee e' aumentato nei pazienti anziani e nei pazienti che utilizzano corticosteroidi; monitorare attentamente questi pazienti. Se si sospetta una tendinite il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere adottate misure specifiche per il tendine colpito (p.e. immobilizzazione). Se si manifesta una diarrea grave, in particolare se persistente e/o con sanguinamento, durante o dopo la terapia, questa puo' essere sintomatica della malattia da Clostridium difficile, la cui forma piu' grave e' la colite pseudomembranosa, affezione che, se sospetta, richiede l'interruzione immediata dellaterapia e l'adozione di immediate misure di supporto, con o senza terapia specifica (es. vancomicina orale). In questa situazione clinica iprodotti che inibiscono la peristalsi sono controindicati. E' controindicato in pazienti con anamnesi di epilessia, e, come per altri chinolonici, deve essere usato con estrema cautela in pazienti predisposti ad attacchi convulsivi, come i soggetti con lesioni preesistenti del sistema nervoso centrale o i pazienti che ricevono terapie concomitanticon fenbufen e FANS simili, oppure farmaci come la teofillina che riducono la soglia convulsiva cerebrale . In caso di convulsioni il trattamento deve essere interrotto. I pazienti con difetti latenti o accertati per l'attivita' della glucosio-6-fosfato-deidrogenasi possono essere predisposti a reazioni emolitiche quando vengono trattati con antibatterici della classe dei chinoloni e per tale ragione la levofloxacina deve essere usata con cautela. Poiche' la levofloxacina viene escreta principalmente per via renale, le dosi devono essere opportunamente adattate in caso di compromissione renale. Puo' causare reazioni di ipersensibilita' gravi, potenzialmente fatali (ad es. angioedema fino a shock anafilattico), occasionalmente dopo la dose iniziale. E' stata segnalata ipoglicemia, solitamente in pazienti diabetici che sono in trattamento concomitante con ipoglicemizzanti orali (ad es. glibenclamide) o con insulina. Sebbene la fotosensibilizzazione sia molto rara, durante la terapia si raccomanda di non esporsi inutilmente alla luce solare intensa o a raggi U.V. artificiali (ad es. lampada solare, solarium) al fine di evitare l'insorgenza di fotosensibilizzazione. A causa di un possibile incremento dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o dei sanguinamenti in pazienti trattati in associazione con un antagonista della vitamina K (p.e. warfarin), i test di coagulazione devono essere monitorati quando questi farmaci sono somministrati contemporaneamente. Sono state segnalate reazioni psicotiche che in casi molto rari, sono progredite a pensieri suicidi e comportamenti autolesivi,talvolta dopo soltanto una singola dose. Nel caso in cui il paziente sviluppi queste reazioni, si deve interrompere la levofloxacina e si devono istituire misure appropriate. Si raccomanda attenzione nel caso in cui si debba utilizzare levofloxacina nei pazienti psicotici o nei pazienti con precedenti di malattia psichiatrica. I fluorochinoloni, inclusa levofloxacina, devono essere somministrati con cautela nei pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT come per esempio: sindrome del QT lungo congenita; assunzione contemporanea di farmaci che notoriamente prolungano l'intervallo QT; squilibrio elettrolitico non compensato; anziani; malattie cardiache. E' stata segnalata neuropatia periferica sensoriale o sensomotoria, che puo' insorgere rapidamente. Se il paziente presenta sintomi da neuropatia, il trattamento deve essere interrotto per prevenire lo sviluppo di una situazione irreversibile. La determinazione degli oppiacei nelle urine puo' dare risultati falsopositivi. Per confermare la positivita' puo' essere necessario eseguire l'analisi con un metodo piu' specifico.Sono stati descritti casi di necrosi epatica con eventuale insufficienza epatica potenzialmente letale, soprattutto in pazienti affetti da gravi malattie concomitanti, come ad esempio sepsi. Interrompere il trattamento nel caso in cui si sviluppino segni e sintomi di sofferenza epatica, come ad esempio anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome sensibile alla palpazione.
Gravidanza e Allattamento
Gli studi di riproduzione sull'animale non hanno evidenziato specifici problemi. Tuttavia, in assenza di dati nell'uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesi dell'organismo in crescita, non deve essere impiegato in gravidanza. In assenza di dati nell'uomo ed a causa di rischi sperimentali di danno da fluorochinolonici alle cartilagini che sostengono pesidell'organismo in crescita, non deve essere impiegato in donne che allattano al seno.
Interazioni con altri prodotti
Non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra levofloxacina e teofillina. Tuttavia una marcata riduzione della soglia convulsiva puo' verificarsi quando i chinolonici vengono somministrati in concomitanza con teofillina, FANS o altri agenti capaci di ridurre tale soglia. In presenza di fenbufen le concentrazioni di levofloxacina sonorisultate del 13% piu' elevate di quelle osservate somministrando il farmaco da solo. Probenecid e cimetidina hanno dimostrato un effetto statisticamente significativo sulla eliminazione della levofloxacina. La clearance renale della levofloxacina e' risultata ridotta del 24% con cimetidina e del 34% con probenecid. Questo avviene perche' entrambii farmaci sono capaci di bloccare la secrezione di levofloxacina a livello dei tubuli renali. Tuttavia, e' improbabile che alle dosi utilizzate negli studi clinici, le differenze statisticamente significative a livello cinetico abbiano rilevanza clinica. Specialmente nei pazienti con compromissione renale si richiede particolare cautela in caso dicontemporanea somministrazione con farmaci che possono modificare la secrezione tubulare come probenecid e cimetidina. La farmacocinetica non viene modificata in modo clinicamente rilevante quando la levofloxacina viene somministrata insieme ai seguenti farmaci: carbonato di calcio, digossina, glibenclamide, ranitidina. L'emivita della ciclosporina risulta aumentata del 33% quando somministrata in concomitanza con levofloxacina. Incrementi dei valori dei test di coagulazione (PT/INR) e/o sanguinamenti, che possono essere anche gravi, sono stati segnalati in pazienti trattati con levofloxacina in associazione con antagonisti della vitamina K (warfarin). Pertanto, si devono monitorare i test di coagulazione nei pazienti trattati con antagonisti della vitamina K. Utilizzare con cautela nei pazienti che assumono farmaci che notoriamente prolungano l'intervallo QT (ad es. antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi).
Forme Farmacologiche
Conservazione del prodotto
Tenere il contenitore nella scatola esterna al fine di proteggerlo dalla luce. Controllare il flacone prima dell' uso. Esso deve essere utilizzato solamente se la soluzione e' chiara e di fatto priva di particelle..